Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Paralipomenon II 6


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Tunc Salomon ait : Dominus pollicitus est ut habitaret in caligine :1 - Allora Salomone disse: «Il Signore ha promesso di abitare nella caligine,
2 ego autem ædificavi domum nomini ejus, ut habitaret ibi in perpetuum.2 e io ho edificato la casa al suo nome perchè vi abitasse in eterno».
3 Et convertit rex faciem suam, et benedixit universæ multitudini Israël (nam omnis turba stabat intenta), et ait :3 Poi il re si volse indietro a benedire tutta la moltitudine di Israele, (che se ne stava piena di attenzione) e disse:
4 Benedictus Dominus Deus Israël, qui quod locutus est David patri meo, opere complevit, dicens :4 «Benedetto il Signore Dio d'Israele, che ha compiuto quanto aveva promesso a Davide, mio padre, dicendo:
5 A die qua eduxi populum meum de terra Ægypti, non elegi civitatem de cunctis tribubus Israël ut ædificaretur in ea domus nomini meo, neque elegi quemquam alium virum ut esset dux in populo Israël :5 - Dal giorno in cui trassi il mio popolo dalla terra d'Egitto non scelsi fra tutte le tribù d'Israele città alcuna, dove fosse edificata una casa al mio nome, nè elessi uomo alcuno, perchè fosse condottiero del mio popolo Israele;
6 sed elegi Jerusalem ut sit nomen meum in ea, et elegi David ut constituerem eum super populum meum Israël.6 ma ora elessi Gerusalemme, perchè vi sia il mio nome e scelsi Davide per costituirlo re sopra il popolo mio Israele. -
7 Cumque fuisset voluntatis David patris mei ut ædificaret domum nomini Domini Dei Israël,7 Ora avendo voluto Davide, mio padre, edificare una casa al nome del Signore Dio d'Israele,
8 dixit Dominus ad eum : Quia hæc fuit voluntas tua, ut ædificares domum nomini meo, bene quidem fecisti hujuscemodi habere voluntatem :8 il Signore gli disse: - Poichè tu hai voluto edificare una casa al mio nome, hai fatto bene ad avere una tal volontà;
9 sed non tu ædificabis domum : verum filius tuus, qui egredietur de lumbis tuis, ipse ædificabit domum nomini meo.9 tuttavia non sarai tu ad edificare questa casa, ma il figliuolo tuo, uscito dai lombi tuoi, egli edificherà la casa al mio nome. -
10 Complevit ergo Dominus sermonem suum quem locutus fuerat : et ego surrexi pro David patre meo, et sedi super thronum Israël, sicut locutus est Dominus : et ædificavi domum nomini Domini Dei Israël.10 Il Signore adunque adempì la parola da lui proferita, ed io sono venuto in luogo del padre mio, a sedermi, come disse il Signore, sul trono d'Israele, ad edificare la casa al nome del Signore Dio d'Israele,
11 Et posui in ea arcam in qua est pactum Domini quod pepigit cum filiis Israël.
11 e a porvi l'arca dentro cui sta il patto del Signore, ch'egli ha fatto coi figli d'Israele».
12 Stetit ergo coram altari Domini ex adverso universæ multitudinis Israël, et extendit manus suas.12 Postosi quindi Salomone dinanzi all'altare del Signore, alla presenza di tutta la moltitudine di Israele, stese le sue mani;
13 Siquidem fecerat Salomon basim æneam, et posuerat eam in medio basilicæ, habentem quinque cubitos longitudinis, et quinque cubitos latitudinis, et tres cubitos altitudinis : stetitque super eam, et deinceps flexis genibus contra universam multitudinem Israël, et palmis in cælum levatis,13 (egli aveva fatto costruire una predella di bronzo lunga cinque cubiti, larga cinque e alta tre e l'aveva posta in mezzo al portico; v'era salito su, e s'era messo in ginocchio alla presenza di tutta la moltitudine di Israele), e colle mani alzate al cielo,
14 ait : Domine Deus Israël, non est similis tui deus in cælo et in terra : qui custodis pactum et misericordiam cum servis tuis qui ambulant coram te in toto corde suo :14 disse: «Signore Dio d'Israele, non c'è Dio simile a te in cielo e in terra! Tu mantieni l'alleanza e la misericordia verso i servi tuoi, che camminano alla tua presenza con tutto il loro cuore.
15 qui præstitisti servo tuo David patri meo quæcumque locutus fueras ei : et quæ ore promiseras, opere complesti, sicut et præsens tempus probat.15 Tu hai mantenuto la promessa da te fatta al tuo servo Davide, mio padre, e ciò che avevi dichiarato a bocca lo hai eseguito coll'opera, come questo giorno lo dimostra.
16 Nunc ergo Domine Deus Israël, imple servo tuo patri meo David quæcumque locutus es, dicens : Non deficiet ex te vir coram me, qui sedeat super thronum Israël : ita tamen si custodierint filii tui vias suas, et ambulaverint in lege mea, sicut et tu ambulasti coram me.16 Ora pertanto, o Signore Dio d'Israele, compi per il servo tuo Davide, mio padre, tutto ciò che hai detto con quelle parole: -Non mancherà mai dalla tua progenie un uomo il quale al mio cospetto segga sul trono di Israele, purchè però i figli tuoi regolino la loro vita e camminino nella mia legge, come tu camminasti alla mia presenza-.
17 Et nunc Domine Deus Israël, firmetur sermo tuus quem locutus es servo tuo David.17 Ed ora, o Signore Dio d'Israele, sia compiuta la promessa da te fatta al servo tuo Davide.
18 Ergone credibile est ut habitet Deus cum hominibus super terram ? si cælum et cæli cælorum non te capiunt, quanto magis domus ista quam ædificavi ?18 È mai credibile che Iddio abiti cogli uomini sopra la terra? Se il cielo e i cieli dei cieli non ti contengono, quanto meno questa casa da me edificata?
19 Sed ad hoc tantum facta est, ut respicias orationem servi tui, et obsecrationem ejus, Domine Deus meus, et audias preces quas fundit famulus tuus coram te :19 Ma essa fu costruita soltanto perchè tu guardi alla preghiera del tuo servo e alle sue suppliche, o Signore Iddio mio, e ascolti le preghiere, che il tuo servo effonde dinanzi a te,
20 ut aperias oculos tuos super domum istam diebus ac noctibus, super locum in quo pollicitus es ut invocaretur nomen tuum,20 affinchè tu apra i tuoi occhi sopra questa casa di giorno e di notte, sopra il luogo dove tu promettesti che sarà invocato il tuo nome,
21 et exaudires orationem quam servus tuus orat in eo : et exaudias preces famuli tui, et populi tui Israël. Quicumque oraverit in loco isto, exaudi de habitaculo tuo, id est, de cælis, et propitiare.
21 ed esaudisca l'orazione che il tuo servo vi innalza e ascolti le preghiere del tuo servo e del popolo tuo Israele. Chiunque pregherà in questo luogo, esaudiscilo dal tuo abitacolo, cioè dai cieli, e sii a lui propizio.
22 Si peccaverit quispiam in proximum suum, et jurare contra eum paratus venerit, seque maledicto constrinxerit coram altari in domo ista :22 Se alcuno avrà peccato contro il suo prossimo e sarà pronto a giurar contro di lui, e si sarà legato con la maledizione dinanzi all'altare in questa casa;
23 tu audies de cælo, et facies judicium servorum tuorum, ita ut reddas iniquo viam suam in caput proprium, et ulciscaris justum, retribuens ei secundum justitiam suam.23 tu ascolta dal cielo e rendi ragione ai tuoi servi, in modo che ricada sull'iniquo la sua condotta e sia vendicato il giusto, premiandolo secondo la sua giustizia.
24 Si superatus fuerit populus tuus Israël ab inimicis (peccabunt enim tibi), et conversi egerint pœnitentiam, et obsecraverint nomen tuum, et fuerint deprecati in loco isto,24 Se il tuo popolo d'Israele sarà sconfitto dai suoi nemici (poichè essi peccheranno contro di te) e tornati in sè faranno penitenza e supplicheranno il tuo nome e pregheranno in questo luogo;
25 tu exaudies de cælo : et propitiare peccato populi tui Israël, et reduc eos in terram quam dedisti eis, et patribus eorum.25 tu esaudisci dal cielo e abbi pietà delle colpe del tuo popolo d'Israele, e riconducili alla terra che hai dato ad essi e ai padri loro.
26 Si clauso cælo pluvia non fluxerit propter peccata populi, et deprecati te fuerint in loco isto, et confessi nomini tuo, et conversi a peccatis suis, cum eos afflixeris,26 Se quando il cielo sarà chiuso e non cadrà più pioggia a cagione dei peccati del popolo ed essi ti pregheranno in questo luogo e glorificando il tuo nome si ritrarranno dalle loro colpe, perchè tu li hai afflitti;
27 exaudi de cælo, Domine, et dimitte peccata servis tuis et populi tui Israël, et doce eos viam bonam, per quam ingrediantur : et da pluviam terræ quam dedisti populo tuo ad possidendum.27 esaudiscili dal cielo, o Signore, e rimetti i peccati de' tuoi servi e del popolo tuo Israele, e addita loro la via buona che devono battere, e concedi la pioggia alla terra, che tu hai data in possesso al popolo tuo.
28 Fames si orta fuerit in terra, et pestilentia, ærugo, et aurugo, et locusta, et bruchus : et hostes, vastatis regionibus, portas obsederint civitatis, omnisque plaga et infirmitas presserit :28 Se nel paese verrà la carestia e la pestilenza, e la ruggine e il carbone e le cavallette, e i bruchi; e i nemici, devastate le contrade, assedieranno le porte della città, e si farà sentire qualsivoglia altro flagello o epidemia;
29 si quis de populo tuo Israël fuerit deprecatus, cognoscens plagam et infirmitatem suam, et expanderit manus suas in domo hac,29 se alcuno del tuo popolo d'Israele, al vedere il flagello e la malattia, pregherà e stenderà le sue mani in questa casa;
30 tu exaudies de cælo, de sublimi scilicet habitaculo tuo : et propitiare, et redde unicuique secundum vias suas, quas nosti eum habere in corde suo (tu enim solus nosti corda filiorum hominum) :30 tu esaudisci dal cielo, cioè dal tuo eccelso abitacolo, e usa misericordia e rendi a ciascuno secondo le sue vie e le intenzioni che tu conosci avere ciascuno in cuor suo (poichè tu solo conosci il cuore dei figliuoli degli uomini),
31 ut timeant te, et ambulent in viis tuis cunctis diebus quibus vivunt super faciem terræ quam dedisti patribus nostris.31 affinchè essi ti temano e camminino nelle tue vie in tutti i giorni, in cui vivono sulla faccia della terra, che hai dato ai nostri padri.
32 Externum quoque, qui non est de populo tuo Israël, si venerit de terra longinqua propter nomen tuum magnum, et propter manum tuam robustam, et brachium tuum extentum, et adoraverit in loco isto,32 Anche lo straniero, che non appartiene al tuo popolo d'Israele, se verrà da terra lontana, attrattovi dal tuo gran nome e dalla tua mano potente e dal tuo braccio esteso, e adorerà in questo luogo;
33 tu exaudies de cælo firmissimo habitaculo tuo, et facies cuncta pro quibus invocaverit te ille peregrinus : ut sciant omnes populi terræ nomen tuum, et timeant te sicut populus tuus Israël, et cognoscant quia nomen tuum invocatum est super domum hanc quam ædificavi.33 tu lo esaudirai dal cielo, dal luogo della tua forte dimora e farai tutto ciò per cui quel pellegrino ti invocherà: affinchè conoscano tutti i popoli della terra il tuo nome e ti temano, come fa il tuo popolo d'Israele, e sappiano che il tuo nome è invocato sopra questa casa, che io ho costruita.
34 Si egressus fuerit populus tuus ad bellum contra adversarios suos per viam in qua miseris eos, adorabunt te contra viam in qua civitas hæc est, quam elegisti, et domus quam ædificavi nomini tuo,34 Qualora il tuo popolo uscisse in guerra contro i suoi nemici, seguendo la via per la quale tu l'avrai mandato e ti adoreranno, rivolti a questa città, che tu hai eletto e a questa casa, che io ho edificata al tuo nome;
35 tu exaudies de cælo preces eorum, et obsecrationem : et ulciscaris.
35 tu esaudirai dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e farai ad essi giustizia.
36 Si autem peccaverint tibi (neque enim est homo qui non peccet), et iratus fueris eis, et tradideris hostibus, et captivos duxerint eos in terram longinquam, vel certe quæ juxta est,36 Che se peccheranno contro di te (poichè non v'ha uomo che non pecchi), e tu sarai adirato contro di essi e li abbandonerai in mano ai loro nemici, che li condurranno schiavi in paesi lontani o vicini,
37 et conversi in corde suo in terra ad quam captivi ducti fuerant, egerint pœnitentiam, et deprecati te fuerint in terra captivitatis suæ, dicentes : Peccavimus : inique fecimus, injuste egimus :37 ed essi, rientrando in sè in quel paese ove furono condotti prigionieri, faranno penitenza e ti scongiureranno in quel paese della loro prigionia, dicendo: - Peccammo, ti abbiamo trattato ingiustamente, ci siamo comportati da perversi; -
38 et reversi fuerint ad te in toto corde suo, et in tota anima sua, in terra captivitatis suæ ad quam ducti sunt, adorabunt te contra viam terræ suæ, quam dedisti patribus eorum, et urbis quam elegisti, et domus quam ædificavi nomini tuo :38 e si saranno convertiti a te con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro nel paese della loro cattività, dove saranno stati condotti, e adoreranno rivolti alla loro terra, che tu hai concessa ai loro padri, e alla città, che tu hai eletta e al tempio che io ho edificato al tuo nome;
39 tu exaudies de cælo, hoc est, de firmo habitaculo tuo, preces eorum : et facias judicium, et dimittas populo tuo, quamvis peccatori :39 tu esaudisci dal cielo, vale a dire dal luogo della tua forte dimora, le loro preghiere e fa' loro ragione e perdona al tuo popolo, per quanto peccatore;
40 tu es enim Deus meus : aperiantur, quæso, oculi tui, et aures tuæ intentæ sint ad orationem quæ fit in loco isto.40 poichè, tu sei il mio Dio. Si aprano i tuoi occhi, te ne prego, e le tue orecchie ascoltino l'orazione che si fa in questo luogo.
41 Nunc igitur consurge, Domine Deus, in requiem tuam, tu et arca fortitudinis tuæ : sacerdotes tui, Domine Deus, induantur salutem, et sancti tui lætentur in bonis.41 Ora quindi, o Signore Iddio, levati, vieni al luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua fortezza. Che i tuoi sacerdoti, o Signore Iddio, siano ammantati di salute e i tuoi santi gioiscano dei loro beni.
42 Domine Deus, ne averteris faciem christi tui : memento misericordiarum David servi tui.42 O Signore Iddio, non ritirare lo sguardo dal tuo unto: ricordati delle misericordie usate a Davide tuo servo».