Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesis 38


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Eodem tempore, descendens Judas a fratribus suis, divertit ad virum Odollamitem, nomine Hiram.1 Nello stesso tempo Giuda separato da' suoi fratelli andò a posare in casa di un uomo di Odollam, per nome Hiram.
2 Viditque ibi filiam hominis Chananæi, vocabulo Sue : et accepta uxore, ingressus est ad eam.2 E ivi vide la figlia di un Chananeo, chiamato Sue: e, presala per moglie, convivea con lei.
3 Quæ concepit, et peperit filium, et vocavit nomen ejus Her.3 Ed ella concepì e partorì un figliuolo, e gli pose nome Her.
4 Rursumque concepto f?tu, natum filium vocavit Onan.4 La quale concepito un'altra volta, pose al figliuolo, che le nacque, il nome di Onan.
5 Tertium quoque peperit : quem appellavit Sela ; quo nato, parere ultra cessavit.5 Partorì anche il terzo, cui ella chiamò Sela: e nato questo, non ebbe più figliuoli.
6 Dedit autem Judas uxorem primogenito suo Her, nomine Thamar.6 E Giuda diede in moglie ad Her, suo primogenito, una chiamata Thamar.
7 Fuit quoque Her primogenitus Judæ nequam in conspectu Domini : et ab eo occisus est.7 Ma Her, primogenito di Giuda, fu uomo perverso nel cospetto del Signore: il quale lo fece morire.
8 Dixit ergo Judas ad Onan filium suum : Ingredere uxorem fratris tui, et sociare illi, ut suscites semen fratri tuo.8 Disse pertanto Giuda ad Onan suo figlio: Prendi la moglie di tuo fratello, e convivi con lei affin di dare figliuoli al tuo fratello.
9 Ille sciens non sibi nasci filios, introiens ad uxorem fratris sui, semen fundebat in terram, ne liberi fratris nomine nascerentur.9 Sapendo quegli, che i figliuoli, che nascessero, non sarebbero suoi, accostandosi alla moglie del fratello, impediva il concepimento, affinché non nascessero figliuoli col nome del fratello.
10 Et idcirco percussit eum Dominus, quod rem detestabilem faceret.10 Quindi il Signore lo fece morire, perché faceva cosa detestabile.
11 Quam ob rem dixit Judas Thamar nurui suæ : Esto vidua in domo patris tui, donec crescat Sela filius meus : timebat enim ne et ipse moreretur, sicut fratres ejus. Quæ abiit, et habitavit in domo patris sui.11 Per la qual cosa disse Giuda a Thamar sua nuora: Rimanti vedova nella casa del padre tuo, fino a tanto che Sela mio figlio cresca: or ei temeva, che non morisse anche questo, come i suoi fratelli. Ella se n'andò, e abitò in casa del padre suo.
12 Evolutis autem multis diebus, mortua est filia Sue uxor Judæ : qui, post luctum consolatione suscepta, ascendebat ad tonsores ovium suarum, ipse et Hiras opilio gregis Odollamites, in Thamnas.12 Passati poi molti giorni morì la figliuola di Sue, consorte di Giuda: il quale dopo gli uffici funebri, passato il duolo, se n'andò a trovare quelli che tosavano le sue pecore in Thamnas, egli, e Hiras di Odollam, pastore di pecore.
13 Nuntiatumque est Thamar quod socer illius ascenderet in Thamnas ad tondendas oves.13 E fu riferito a Thamar, come suo suocero andava a Thamnas a tosare le pecore.
14 Quæ, depositis viduitatis vestibus, assumpsit theristrum : et mutato habitu, sedit in bivio itineris, quod ducit Thamnam : eo quod crevisset Sela, et non eum accepisset maritum.14 Ed ella, posati i vestimenti da vedova, prese un velo: e travestita si pose a sedere in un bivio della strada, che mena a Thamnas; perocché Sela era cresciuto, e non le era stato dato in isposo.
15 Quam cum vidisset Judas, suspicatus est esse meretricem : operuerat enim vultum suum, ne agnosceretur.15 E avendola veduta Giuda, sospicò, ch'ella fosse donna di mala vita: conciossiaché ella avea coperta la sua faccia per non essere riconosciuta.
16 Ingrediensque ad eam, ait : Dimitte me ut coëam tecum : nesciebat enim quod nurus sua esset. Qua respondente : Quid dabis mihi ut fruaris concubitu meo ?16 E appressatosi a lei la richiese di mal fare: perocché non sapeva, ch'ella fosse sua nuora. E avendo ella risposto: Che mi darai per fare il tuo volere?
17 dixit : Mittam tibi hædum de gregibus. Rursumque illa dicente : Patiar quod vis, si dederis mihi arrhabonem, donec mittas quod polliceris.17 Disse egli: Ti manderò un capretto del mio gregge. E replicando quella: Acconsentirò a tutto, purché tu mi dia un pegno, perfino a tanto che tu mandi quel che prometti.
18 Ait Judas : Quid tibi vis pro arrhabone dari ? Respondit : Annulum tuum, et armillam, et baculum quem manu tenes. Ad unum igitur coitum mulier concepit,18 Giuda disse: Che vuoi tu, che ti sia dato per pegno? Rispose: L'anello, e il braccialetto, e il bastone, che hai in mano. Concepì adunque la donna ad un sol atto:
19 et surgens abiit : depositoque habitu quem sumpserat, induta est viduitatis vestibus.19 E si alzò, e se ne andò: e deposto l'abito, che avea preso, si vestì di vestimenti da vedova.
20 Misit autem Judas hædum per pastorem suum Odollamitem, ut reciperet pignus quod dederat mulieri : qui cum non invenisset eam,20 Ma Giuda mandò per mezzo del suo pastore Odollamite il capretto, affine di riavere il pegno dato alla donna: ma questi non avendola trovata,
21 interrogavit homines loci illius : Ubi est mulier quæ sedebat in bivio ? Respondentibus cunctis : Non fuit in loco ista meretrix.21 Domandò alla gente di quel luogo: Dov'è quella donna, che stava a sedere nel bivio? E tutti rispondendogli: Non è stata in questo luogo donna di mala vita:
22 Reversus est ad Judam, et dixit ei : Non inveni eam : sed et homines loci illius dixerunt mihi, numquam sedisse ibi scortum.22 Se ne tornò a Giuda, e gli disse: Non l'ha trovata: e di più tutta la gente di quel luogo mi hanno detto, non essere ivi stata giammai donna di mala vita.
23 Ait Judas : Habeat sibi, certe mendacii arguere nos non potest, ego misi hædum quem promiseram : et tu non invenisti eam.23 Disse Giuda: Se lo tenga per sé: almeno non può ella rinfacciarmi bugia: io ho mandato il capretto promessole, e tu non l'hai ritrovata.
24 Ecce autem post tres menses nuntiaverunt Judæ, dicentes : Fornicata est Thamar nurus tua, et videtur uterus illius intumescere. Dixitque Judas : Producite eam ut comburatur.24 Ma di lì a tre mesi, ecco che venne chi disse a Giuda: Thamar tua nuora ha peccato, e si vede, ch'ella è gravida. Disse Giuda: Conducetela fuori ad esser bruciata.
25 Quæ cum duceretur ad p?nam, misit ad socerum suum, dicens : De viro, cujus hæc sunt, concepi : cognosce cujus sit annulus, et armilla, et baculus.25 E mentre ella era condotta al supplizio, mandò a dire al suo suocero: Io sono gravida di colui, di cui sono queste cose: guarda di chi sia l'anello, e il braccialetto, e il bastone.
26 Qui, agnitis muneribus, ait : Justior me est : quia non tradidi eam Sela filio meo. Attamen ultra non cognovit eam.26 Ed egli, riconosciuti i pegni, disse: Ella è più giusta di me: perocché io non l'ho data in moglie a Sela mio figlio. Ma però egli non ebbe più che fare con lei.
27 Instante autem partu, apparuerunt gemini in utero : atque in ipsa effusione infantium unus protulit manum, in qua obstetrix ligavit coccinum, dicens :27 Ma appressandosi il parto, si conobbe, che avea in seno due gemelli: e nell'uscire de' bambini uno mise fuori la mano, alla quale la levatrice legò un filo di scarlatto, dicendo:
28 Iste egredietur prior.28 Questi uscirà il primo.
29 Illo vero retrahente manum, egressus est alter : dixitque mulier : Quare divisa est propter te maceria ? et ob hanc causam, vocavit nomen ejus Phares.29 Ma avendo egli ritirata la mano, uscì l'altro, e la donna disse: Per qual motivo si è rotta per causa tua la muraglia? e per tal motivo gli pose nome Phares.
30 Postea egressus est frater ejus, in cujus manu erat coccinum : quem appellavit Zara.30 Uscì dipoi il suo fratello, che aveva alla mano il filo di scarlatto: e lo nominò Zara.