Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 20


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Davide fuggì da Naiot di Rama e andò a dire a Gionata: "Che cosa ho fatto? Qual è la mia colpa? E qual è il mio peccato davanti a tuo padre, perché attenta alla mia vita?".1 E David fuggì di Naiot, la quale era in Ramata; e vegnendo favellò a Ionata (, e disse): che ho io fatto? che iniquità è la mia, e che peccato ho io commesso nel tuo padre, che cerca l' anima mia?
2 Gli rispose: "Non sia mai! Tu non morrai. Ecco, mio padre non compie una cosa grande o piccola senza confidarmela. Perché mio padre mi avrebbe nascosto questa cosa? Non può essere!".2 Il quale disse: non sarà così, tu non morrai; il mio padre non farà cosa alcuna, nè grande nè piccola, che non me lo dica inanzi; celerammi solo questo il padre mio? questo (non saprà nè) non sarà.
3 Davide giurò ancora: "Certamente tuo padre sa che io ho trovato simpatia ai tuoi occhi, e si è detto: "Gionata non sappia questo affinché non se ne affligga". Comunque, per la vita del Signore e per la vita della tua anima, tra me e la morte c'è appena un passo!".3 E [a] David giurò un' altra volta. Ed [egli] disse: il tuo padre sa ch' io sono grazioso negli occhi tuoi, e dirà: non sappia questo Ionata, acciò che non si tristi; e vive Iddio, e vive l'anima tua, (non sarà come tu di'), però che la morte ci divida (quando fui calato per la finestra del muro) te da me.
4 Gionata disse a Davide: "Qualunque cosa tu mi chieda io te la farò".4 E Ionata disse a David: ciò che mi dirai, io farò a te.
5 Davide rispose a Gionata: "Ecco, domani è la luna nuova e io dovrei sedere con il re a mangiare, ma tu lasciami andare: io mi nasconderò nella campagna fino alla terza sera.5 E David disse a Ionata: ecco che domane sarà calende, e io sono usato di sedere a lato al re a mangiare; ora mi lascia stare nascoso nel campo insino al vespro del terzo dì.
6 Se tuo padre si preoccupa di cercarmi, tu dirai: "Davide mi ha chiesto con insistenza di fare una corsa a Betlemme, sua città, perché vi si celebra il sacrificio annuale per tutto il parentado".6 E se il tuo padre, veggendo, dimanderà di me, rispondera'gli: David mi pregò, che volea di fretta andare in Betleem città sua; però che ivi era sacrificio solenne a tutti quelli della sua tribù.
7 Se dirà: "Va bene!", il tuo servo è salvo; ma se ha un gesto d'ira, sappi che il peggio è stato deciso da parte sua.7 S' egli dirà BENE, sarà segno di pace al servo tuo; ma s'egli s' adirerà, sappi che è compiuta la sua malizia.
8 Tu userai misericordia col tuo servo, perché con il patto del Signore hai legato a te il tuo servo; ma se vi è in me qualche delitto, fammi morire tu stesso. Perché condurmi fino a tuo padre?".8 Onde farai misericordia col tuo servo; però che a me, tuo servo, facesti fare il patto di Dio; e se in me è alcuna iniquità, uccidimi tu, e non mi menare al tuo padre.
9 Gionata rispose: "Non sia mai! Perché se saprò veramente che da parte di mio padre è stato deciso che su di te piombi la rovina, non te lo farò sapere?".9 E Ionata disse: Iddio mi guardi da cotesto; e non potrà essere, che se io conoscerò che la malizia del mio padre sia compiuta contra di te, ch' io nol ti faccia a sapere.
10 Davide domandò a Gionata: "Chi me lo farà sapere se tuo padre risponderà duramente?".10 E David respuose a Ionata: chi mi dirà, se il tuo padre parlerà duro di me?
11 Gionata disse a Davide: "Su, usciamo nella campagna". E i due uscirono nella campagna.11 E Ionata disse: vieni, usciamo fuori nel campo. E usciti amendue nel campo,
12 Gionata disse a Davide: "Signore, Dio di Israele! Certo, domani o dopodomani a quest'ora scruterò le intenzioni di mio padre. Se esse sono favorevoli a Davide e io non manderò a rivelarle alle tue orecchie,12 disse Ionata a David: vive il Signore Iddio d'Israel, se io hoe trovato la sentenza del mio padre domane o l'altro, e alcuno bene sarà per David, e io non ti il significherò,
13 che il Signore faccia così a Gionata e peggio ancora! Se invece è parso bene a mio padre di fare cadere la rovina su di te, allora lo rivelerò alle tue orecchie e ti lascerò partire, e tu te ne andrai in pace. Il Signore sia con te come lo fu con mio padre.13 questo faccia Iddio a me, e questo aggiunga: ma se la malizia del padre mio persevererà contra te, io il ti manifesterò, e lascerotti che tu vadi in pace, e sia il Signore teco, sì come egli è istato col mio padre.
14 E se io sarò ancora vivo, allora userai verso di me la bontà del Signore; e se sarò morto,14 E se io viverò, farai meco la misericordia di Dio; e se io sarò morto,
15 non smetterai di usare la tua bontà verso la mia casa. Quando il Signore toglierà tutti i nemici di Davide dalla faccia della terra,15 non torrai la misericordia tua della casa mia in sempiterno (ovver se io nol farò), quando il Signore averà deradicati tutti i nemici di David della terra; tollendo (David) Ionata della sua casa, raddomandi Iddio delle mani de' nemici di David.
16 il nome di Gionata non sia mai soppresso dalla casa di Davide: il Signore ne chiederà conto a Davide".16 Onde Ionata contrasse patto colla casa di David; e raddomandò Iddio delle mani de' nimici di David.
17 Gionata fece fare di nuovo un giuramento a Davide per l'amore che gli portava: egli infatti lo amava dell'amore che portava a se stesso.17 E anco Ionata (significò e) scongiurò David, però che l'amava come l'anima sua.
18 Gionata gli disse: "Domani è la luna nuova e tu sarai ricercato, perché si noterà il tuo posto vuoto.18 E disse a lui: domani sarà calende, e sarà domandato di te.
19 Farai passare tre giorni, poi scenderai giù e andrai in quel luogo dove ti sei nascosto nel giorno di quel fatto e rimarrai presso Eben-Ezel.19 E sarà cercato il tuo luogo insino al quarto dì. E però tosto verrai al luogo dove tu ti nasconderai; e vedi che sia giorno lecito di lavorare; e sederai presso alla pietra della qual il nome si è Ezel.
20 Io scaglierò tre saette là accanto, tirando al bersaglio;20 E io manderò tre sagitte appo alla pietra; e trarrolle, come io traessi al segno.
21 e subito manderò il servo: "Va', ritrova le saette!" Se dirò così al servo: "Ecco, la saetta sta di qua da te, prendila!", allora vieni perché va bene per te; per la vita del Signore non c'è niente di grave.21 E manderò uno fanciullo, e dirò: va e recami le saette.
22 Ma se dirò al ragazzo: "Ecco, la saetta sta di là da te!", tu vattene, perché il Signore ti manda via.22 E se io dirò al fanciullo: ecco, le saette sono di qua da te, tuogliele, e tu vieni a me, però che a te è pace, e vive il Signore, che niuna cosa ci è di male. Ma se io dirò al fanciullo: le saette sono di là da te, va in pace, però che Iddio ti lascia andare.
23 E per le parole che abbiamo scambiato io e te, ecco, il Signore è tra me e te in eterno".23 Ma di quello che tu e io abbiamo detto Iddio sia tra te e me, insino in sempiterno.
24 Allora Davide si nascose nella campagna. Arrivata la luna nuova, il re si mise a sedere per prendere il cibo.24 E David si nascose nel campo, e vennero le calende; e sederono a mangiare il pane.
25 Il re si pose a sedere al posto suo come le altre volte, il posto verso la parete; Gionata si mise di fronte, Abner si sedette al lato di Saul e il posto di Davide rimase vuoto.25 E seduto il re nella sedia sua secondo l'usanza, la quale era presso al muro, Ionata istette su; e Abner sedè a lato a Saul, e il luogo di David apparve voto.
26 Tuttavia Saul quel giorno non disse niente, perché pensava: "Sarà un caso fortuito, egli sarà impuro; certo non sarà mondo".26 E non disse alcuna cosa Saul quello dì; però che pensava che gli fosse intervenuto, che non fosse mondo e che non fosse purificato.
27 Il giorno dopo la luna nuova, il posto di Davide restò vuoto; allora Saul disse a Gionata suo figlio: "Perché il figlio di Iesse non è venuto a pranzo né ieri né oggi?".27 E venuto il dì dopo le calende, anche apparve vòto il luogo di David. E Saul disse a Ionata suo figliuolo che è ciò, che nè oggi nè ieri il figliuolo d' Isai non è venuto a mangiare?
28 Gionata rispose a Saul: "Davide mi ha domandato con insistenza di andare fino a Betlemme,28 E Ionata rispose a Saul: egli mi pregò istrettamente, che 'l lasciassi andare in Betleem.
29 dicendo: "Lasciami andare, perché abbiamo un sacrificio del parentado nella città e mio fratello me ne ha fatto un obbligo. E ora, se ho trovato benevolenza ai tuoi occhi, che io possa fare una scappata per vedere i miei fratelli". Per questo non è venuto alla mensa del re".29 E disse: lasciami andare, però che alla città sì è sacrificio solenne, e uno de' miei fratelli sì è venuto per me; onde se io ho grazia nel tuo cospetto, piacciati ch' io vada tosto a vedere li miei fratelli. E per questa ragione non è venuto a mensa del re.
30 Saul si accese d'ira contro Gionata e gli disse: "Figlio dalla condotta traviata! Non so forse che tu parteggi per il figlio di Iesse, a tua vergogna e a vergogna e disonore di tua madre?30 E irato Saul contro a Ionata, disse: figliuolo della malvagia femina, non so io che tu ami il figliuolo di Isai, in tua confusione, e della tua vituperata madre?
31 Perché tutti i giorni che il figlio di Iesse vivrà sulla terra, non sarai sicuro né tu né il tuo regno. Ma ora fallo condurre qua da me, perché è degno di morte!".31 Però che, tutto il tempo che il figliuolo di Isai viverà sopra la terra, non sarai firmato tu, nè 'l tuo regno. Onde manda per lui, e fallo venire a me; però ch' egli è figliuolo di morte.
32 Gionata rispose a Saul suo padre dicendo: "Perché dovrà essere ucciso? Che ha fatto?".32 E Ionata respondendo disse a Saul suo padre: perchè morirà egli? che ha ello fatto?
33 Allora Saul scagliò la sua lancia contro di lui per colpirlo e Gionata comprese che l'uccisione di Davide era ormai decisa da parte di suo padre.33 E Saul prese la lancia per ferirlo. E conobbe Ionata, che il padre avea determinato di uccidere David.
34 Gionata si alzò da tavola bollente d'ira e non prese cibo nel secondo giorno della luna nuova, perché era afflitto per Davide e perché suo padre l'aveva offeso.34 E levossi Ionata dalla mensa con furore; e non mangiò, il secondo dì di calende, pane. E contristossi per David, però che il padre suo l' avea confuso.
35 Giunta la mattina, Gionata uscì nella campagna secondo quanto era convenuto con Davide. Un ragazzetto era con lui.35 E fatto la mattina, Ionata uscì nel campo, sì come avea ordinato con David, e uno piccolo fanciullo con esso lui.
36 Disse al ragazzo: "Corri, su, ricerca le frecce che io scaglio". Il ragazzo corse, mentre lui scagliava la freccia in modo da oltrepassarlo.36 E disse al fanciullo suo: va e recami le saette, ch' io saetterò. E correndo il fanciullo, gittò l'altra saetta oltre il fanciullo.
37 Giunto il ragazzo sul luogo della freccia scagliata da Gionata, Gionata gridò dietro al ragazzo: "La freccia non sta più là da te?".37 E venuto il fanciullo al luogo dove Ionata avea mandata la saetta, sì gridò Ionata dopo il fanciullo, e disse: la saetta è di là da te.
38 Poi Gionata gridò al ragazzo: "Svelto, sbrigati, non ti fermare!". Il ragazzo di Gionata raccolse la freccia e ritornò dal suo padrone.38 E anco un' altra volta gridò Ionata dopo il fanciullo, e disse: corri tosto e non istare. E ricolse il fanciullo le saette, e portolle a Ionata suo Signore.
39 Ma il ragazzo non sapeva niente: solo Gionata e Davide sapevano la cosa.39 E non sapea nulla di quello che si facea; solo Ionata e David sapeano il fatto.
40 Poi Gionata consegnò le armi al ragazzo che era con lui e gli disse: "Va', portale in città!".40 E Ionata diede l'arme sue al fanciullo, e disse: portale alla città.
41 Partito il ragazzo, Davide si levò da dove era nascosto, cadde a terra sulla sua faccia facendo tre prostrazioni. Si baciarono a vicenda e piansero insieme finché Davide giunse al parossismo.41 E andato il fanciullo (alla città), David uscì del luogo (dove era nascoso) il quale era verso la parte australe; e cadendo in terra, orò tre volte; e basciando l'uno l'altro, piansero insieme, ma David più.
42 Gionata disse a Davide: "Va' in pace, perché noi due ci siamo fatti un giuramento nel nome del Signore in questi termini: "Il Signore sarà tra me e te, tra la mia discendenza e la tua discendenza in eterno".42 E Ionata disse a David: va in pace; stea fermo tutto quello che noi giurammo insieme nel nome di Dio, dicendo: il Signore sia intra me e te, e intra il seme mio e il seme tuo, insino in sempiterno.
43 E andossene David; e Ionata tornò nella città.