Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 9


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Saulo intanto, che ancora spirava minacce e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote1 E lo predetto Saulo (il quale fu a uccidere Stefano) spirando ancora (cioè tutto animoso e furioso) di minacciare e di percuotere e di uccidere li cristiani, andò al principe delli sacerdoti.
2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, per essere autorizzato, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, a condurli legati a Gerusalemme.2 E addomandogli, gli dèsse lettere (e autorità e comandamento) alla sinagoga de' giudei ch' erano in Damasco, che li dessono aiuto a prendere e incarcerare, e menare in Ierusalem legati, tutti li cristiani, maschi e femine, ch' elli trovasse in quelle contrade.
3 Strada facendo, mentre stava avvicinandosi a Damasco, d'improvviso una luce dal cielo gli sfolgorò d'intorno:3 E andando (con la predetta autorità, e con certi compagni) avvenne che s' appressò a Damasco, e subitamente il circonfulse (e attorniò) una luce dal cielo.
4 caduto a terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?".4 Per la quale abbagliato cadde in terra, e udì una voce che disse: Saulo, Saulo, perchè mi persèguiti?
5 Egli rispose: "Chi sei, o Signore?". E quegli: "Io sono Gesù che tu perseguiti;5 Ed elli disse: chi se' tu, Signore (che mi parli)? E la voce disse: io son Iesù Nazareno, il quale tu persèguiti; ma (sappi che) dura cosa è calcitrare contra il stimolo.
6 ma àlzati in piedi, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare".6 Allora Saulo, tremando e tutto stupefatto, disse: Signore, che vuoi ch' io faccia?
7 Gli uomini che viaggiavano con lui stavano senza parola, poiché udivano il suono della voce ma non vedevano nessuno.7 Il Signore disse: sta sù, ed entra nella città, e quivi ti sarà detto quello che tu debbi fare. Le quali cose udendo e vedendo, quelli suoi compagni che con lui erano, stupirono; però che non vedevano alcuno, e pure la voce udivano.
8 Saulo si alzò da terra e, aperti gli occhi, non poteva vedere nulla. Allora, prendendolo per mano, lo condussero a Damasco.8 Allora Saulo (si rilevò e) rizzossi di terra; e ben che avesse gli occhi aperti, non vedeva niente. Onde li compagni il presero a mano, e menaronlo nella città di Damasco.
9 Stette ivi tre giorni senza vedere: non mangiò né bevve.9 E quivi stette tre dì, che non vide lume, e non mangiò e non bevè.
10 Ora c'era a Damasco un discepolo di nome Anania e il Signore gli disse in visione: "Anania!". Egli rispose: "Eccomi, Signore!".10 E in Damasco era uno discepolo (cristiano), che aveva nome Anania; al quale il Signore apparve in visione, e disse: Anania. Ed elli rispose: eccomi, Signore.
11 E il Signore a lui: "A'lzati e va' nel vicolo chiamato Diritto e cerca, nella casa di Giuda, un uomo di Tarso di nome Saulo: eccolo infatti che sta pregando11 Il Signore li disse: sta su, e va in quello luogo che si chiama RETTO, e (domanda) in casa di (uno che si domanda) Iuda, (e) richiedi Saulo di Tarso; tu il troverai, che sta in orazione.
12 e ha visto in visione un uomo di nome Anania entrare e imporgli le mani perché riacquisti la vista".12 E gli ho mostrato in visione, come uno che ha nome Anania entra a lui, e pone le mani sue sopra lui per alluminarlo.
13 Anania rispose: "Signore, ho udito molti parlare di quest'uomo e di quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme.13 Allora rispose Anania (al Signore e disse): Signore, ho udito da molti, che questo uomo ha fatto molti mali alli santi tuoi in Ierusalem.
14 E qui ha l'autorizzazione dai sommi sacerdoti di mettere in catene quelli che invocano il tuo nome".14 E ha potestà dal principe delli sacerdoti (di pigliare e) di legare tutti quegli che invocano il nome tuo, (e questo è venuto qua).
15 Il Signore gli disse: "Va', poiché egli è uno strumento che io mi sono scelto per portare il mio nome davanti ai pagani, ai re e ai figli d'Israele.15 Allora il Signore li disse: va securamente, però ch' (egli è mutato, e) io l'ho fatto vaso d'elezione, di portare il nome mio dinanzi alle genti e alli re e alli figliuoli d'Israel.
16 Io poi gli mostrerò quanto dovrà patire a causa del mio nome".16 E io li mostrerò bene, quante cose e pene li converrà patire (e portare) per il nome mio.
17 Anania partì, entrò nella casa e imponendogli le mani disse: "Saulo, fratello! E' il Signore che mi ha mandato: quel Gesù che ti è apparso sulla strada per cui tu venivi. Mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sia riempito di Spirito Santo".17 Allora andò Anania, ed entrò nella casa (del detto Iuda); e trovandolo, sì li pose la mano in capo (e salutollo) e disse: fratello mio Saulo, (il Signore, cioè) Iesù il quale t'apparve nella via, quando venivi qua, sì mi manda a te, acciò ch' .io ti renda il vedere, e si pieno di Spirito Santo.
18 E subito gli caddero dagli occhi come delle scaglie e riprese a vedere. Allora si alzò, fu battezzato,18 E incontanente cadettero dagli occhi di Saulo quelle scaglie, e vidde; e poi ricevette il battesimo.
19 prese cibo e ricuperò le forze. Si trattenne con i discepoli che erano a Damasco per alcuni giorni19 E prendendo cibo, fu confortato; ed egli stette con i discepoli, ch' erano in Damasco, alquanti dì.
20 e subito si mise a predicare Gesù nelle sinagoghe proclamando: "Questi è il Figlio di Dio!".20 Entrando per le sinagoghe, predicava Iesù, (affermando e) mostrando ch' elli era (Cristo, cioè il Messia promesso, e nella legge) Figliuolo di Dio.
21 E tutti coloro che lo udivano restavano sbalorditi e dicevano: "Non è forse lui quello che si è accanito in Gerusalemme contro coloro che invocano questo nome, ed è venuto qui proprio per condurli incatenati ai sommi sacerdoti?".21 Della quale cosa si meravigliavano molti giudei che l'udivano, e dicevano: or non è questo quello il quale perseguitava in Ierusalem tutti quelli che invocavano (e ricordavano) questo nome? e però venne qua, per menarli presi in Ierusalem?
22 Ma Saulo si animava sempre più e confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, sostenendo che costui è il Cristo.22 Ma pur Saulo arditamente predicava, e confondeva li giudei li quali abitavano in Damasco, affermando (e dicendo) che Iesù era Cristo (Figliuolo di Dio).
23 Passati parecchi giorni, i Giudei si accordarono per ucciderlo.23 E sopravenendo la pasca della pentecoste, li giudei fecero consiglio d' ucciderlo.
24 Ma la loro trama fu resa nota a Saulo. Essi sorvegliavano anche le porte della città giorno e notte per ucciderlo.24 E diligentemente guardavano le porte di dì e di notte, sì che non uscisse; la qual cosa essendo revelata a Saulo,
25 Allora i suoi discepoli lo presero di notte e lo calarono lungo il muro in una sporta.25 li discepoli sì lo calorono di notte in una sporta, fuori dalle mura (di Damasco).
26 Giunto a Gerusalemme, cercava di associarsi ai discepoli; ma tutti lo temevano, non credendo che fosse un discepolo.26 E pervenendo Saulo in Ierusalem, e volendosi congiungere agli altri cristiani, tutti il fuggivano, e non potevano credere ch' elli fusse per verità diventato discepolo (di Cristo, e fosse battezzato).
27 Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come per strada aveva visto il Signore, il quale gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato apertamente nel nome di Gesù.27 Allora Barnaba il prese, e menollo agli apostoli, e narrò loro (il modo per ordine della sua conversione, cioè) come andando in Damasco (a perseguitare li cristiani) aveva veduto il Signore nella via, e quello che aveva da lui udito, e come in Damasco aveva predicato Cristo publicamente.
28 Da allora restò con loro in Gerusalemme in piena familiarità e prese coraggio per parlare apertamente nel nome del Signore.28 E allora gli apostoli il ricevettero, ed era con loro.
29 Parlava e disputava con gli ellenisti; ma quelli tramavano per ucciderlo.29 E parlava e disputava con giudei e con greci; per la quale cosa quelli procuravano d' ucciderlo.
30 I fratelli, venuti a conoscenza della cosa, lo condussero a Cesarea e lo fecero partire per Tarso.30 La quale cosa conoscendo gli apostoli, il mandorono a Cesarea, e quindi a Tarso.
31 La chiesa, intanto, in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria era in pace e si edificava e progrediva nel timore del Signore, piena della consolazione dello Spirito Santo.31 E (per quelli tempi) la Chiesa per tutta la Iudea e Galilea e Samaria avea pace, e cresceva in buona edificazione e timore di Dio, e Dio la riempiva. della consolazione del suo Santo Spirito.
32 Or avvenne che Pietro, percorrendo tutte queste regioni, discese anche presso i santi che abitavano in Lidda.32 Or avvenne che passando Pietro per le predette contrade, pervenne a quelli santi cristiani, che abitavano nelle contrade di Lidda.
33 Trovò qui un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su un letto, perché era paralitico.33 Trovò lì uno uomo, che avea nome Enea, il quale era stato paralitico per bene VIII anni, e giaceva in su uno letticciuolo.
34 E Pietro gli disse: "Enea, Gesù Cristo ti guarisce: sorgi e rifatti da solo il tuo letto". E subito si alzò.34 Al quale Pietro (avendo compassione, sì lo chiamò, e) disse: Enea, io prego il nostro Signore Iesù Cristo, che ti sani; (e poi disse:) sta su, e sii guarito. E incontanente si levò (su sano e libero).
35 Lo videro tutti quelli che abitavano Lidda e la pianura di Saron, e si convertirono al Signore.35 E ciò vedendo, molti li quali abitavano nella predetta terra di Lidda e di Sarona, si convertirono alla fede di Cristo.
36 A Giaffa c'era una discepola di nome Tabità, che significa Gazzella. Essa faceva molte opere buone e molte elemosine.36 E nella terra di Ioppe fu una (devota) discepola (di Pietro e degli altri apostoli), la quale avea nome Tabita, che in altra lingua viene a dire Dorcas. Questa era piena di (molte) buone opere, e molte elemosine faceva (a' poveri cristiani).
37 Proprio in quei giorni si ammalò e morì. Lavarono il cadavere e lo esposero al piano superiore.37 Or avvenne, che in quelli dì (che Pietro era in Lidda) ella infermossi e morì; e poi che il corpo suo fu lavato, sì il puosono in uno certo cenaculo.
38 Essendo Lidda vicino a Giaffa, i discepoli, saputo che Pietro si trovava colà, mandarono da lui due uomini pregandolo: "Non tardare a venire fino a noi!".38 E per che Ioppe era molto appresso a Lidda, parve alli discepoli a farlo sapere a Pietro, (come Tabita era morta, inanzi ch' ella si sepellisse); e mandoronli due giovani (per li quali il mandarono) pregando che non indugiasse di venire a loro.
39 Pietro si alzò e partì con loro. Quando giunse, lo condussero al piano superiore e si presentarono a lui tutte le vedove che piangevano e gli mostravano le tuniche e le vesti che Gazzella faceva quando era ancora con loro.39 Onde Pietro si mosse, e venne con loro. E poi che fu pervenuto in Ioppe nel predetto cenacolo (nel quale Tabita giaceva morta, e) molte vedove l' attorniorono piangendo, e mostrando le toniche e gonnelle le quali la predetta Tabita faceva (e dava) loro (per elemosina).
40 Pietro allora fece uscire tutti e postosi in ginocchio pregò. Rivolto al cadavere disse: "Tabità, àlzati!". Ella aprì gli occhi e, veduto Pietro, si pose a sedere.40 Allora Pietro mandandoli tutti fuori, (rimasto solo), si pose in ginocchione (nel predetto cenacolo) e orò; e poi si rivolse al corpo della morta, e (con grande fiducia) disse: Tabita, sta su. Allora quella (incontinente) aperse gli occhi, e vedendo Pietro si drizzò a sedere.
41 Egli, dandole la mano, la fece alzare. Poi chiamò i santi e le vedove e la presentò loro viva.41 E allora Pietro la prese per la mano, e drizzolla in piedi; e chiamando quelli cristiani che 'erano, sì la rassegnò loro viva.
42 Questo fatto fu risaputo in tutta Giaffa e molti credettero nel Signore.42 (La quale virtù e) il quale miracolo pubblicandosi per le contrade di Ioppe, molti si convertirono alla fede di Cristo.
43 Egli rimase in Giaffa parecchi giorni, in casa di un certo Simone conciatore di pelli.43 E dopo molti dì, che Pietro stette nel predetto luogo di Ioppe, appresso uno coriario che aveva nome Simone,