Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Geremia 10


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1Ascoltate la parola che il Signore ha pronunciato per voi, o casa di Israele.2Così dice il Signore: "Non imparate la condotta delle nazioni e dei segni del cielo non spaventatevi, perché di essi hanno paura le nazioni.3Sì, la credenza dei popoli è vanità: infatti, è legno che uno taglia dal bosco, prodotto di mano d'artefice per mezzo dell'ascia.4D'argento e d'oro lo adornano, con chiodi e con martelli lo rafforzano perché non si muova.5Essi sono come spauracchio nel cocomeraio: infatti, non parlano! Bisogna portarli perché non camminano. Non abbiate paura di essi: non faranno male, né fare del bene è in loro potere".6Nessuno è simile a te, o Signore! Tu sei grande e grande è il tuo nome, potente.7Chi non ti temerà, o re delle nazioni? Sì, ciò a te è dovuto. Infatti, tra tutti i sapienti delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno è simile a te.8Con la stessa cosa essi fanno fuoco e diventano stupidi: la dottrina delle vanità è legno.9Argento laminato portato da Tarsis e oro da Ofir, prodotto d'artefice e di mani d'orefice, porpora e scarlatto è il loro vestito: tutti essi son lavoro di sapienti.10Ma il Signore è Dio vero! Egli è Dio vivente e re eterno. Davanti al suo sdegno trema la terra e non sopportano le nazioni la sua collera.11Così direte loro: "Gli dèi che i cieli e la terra non hanno fatto, spariranno dalla terra e di sotto il cielo: tutti!".12Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha steso i cieli.13Quando emette la sua voce è un rumoreggiare d'acque in cielo, fa salire nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi ripostigli.14Si stupisce ogni uomo quando riflette; si vergogna ogni orefice per il suo idolo, perché menzogna è la sua fusione e spirito non c'è in essi.15Essi sono vanità, opera ridicola, nel tempo della loro visita periranno.16Non è così la porzione di Giacobbe, perché lui plasma ogni cosa e Israele e la tribù della sua eredità: Signore degli eserciti è il suo nome.17Raduna dal paese la tua mercanzia tu che abiti nella fortezza.18Così, infatti, dice il Signore: "Eccomi a scagliare lontano gli abitanti del paese, questa volta: farò loro provare angustia, affinché ritrovino se stessi".19Guai a me, a causa della mia ferita, incurabile è la mia piaga mentre io dico: "Ebbene, questo è il mio male; lo sopporterò!".20La mia tenda è distrutta e tutti i miei tiranti sono spezzati; i miei figli sono andati via da me e non ci sono più. Non c'è più chi raddrizzi la mia tenda e rialzi i miei teloni.21Sì! sono istupiditi i pastori, perciò non ricercano il Signore! Per questo non hanno successo, perciò tutto il loro gregge è stato disperso.22Una voce è stata udita: "Ecco, viene un frastuono grande dal paese del nord, per ridurre le città di Giuda a una devastazione, a una tana di sciacalli".23Io so, o Signore, che non è in potere dell'uomo la sua via, non è in potere dell'uomo andare e stabilire i propri passi.24Correggimi, o Signore, ma secondo giustizia, non secondo il tuo sdegno per non ridurmi al nulla.25Riversa il tuo furore sulle nazioni che non ti conoscono e sopra le famiglie che non invocano il tuo nome, perché hanno divorato Giacobbe, l'hanno divorato e consumato e il suo pascolo hanno devastato.