Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Geremia 10


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LA SACRA BIBBIANOVA VULGATA
1 Ascoltate la parola che il Signore ha pronunciato per voi, o casa di Israele.1 Audite verbum, quod locutus est Dominus super vos, domus Israel.
2 Così dice il Signore: "Non imparate la condotta delle nazioni e dei segni del cielo non spaventatevi, perché di essi hanno paura le nazioni.2 Haecdicit Dominus:
“ Iuxta vias gentium nolite discere
et a signis caeli nolite metuere,
quae timent gentes,
3 Sì, la credenza dei popoli è vanità: infatti, è legno che uno taglia dal bosco, prodotto di mano d'artefice per mezzo dell'ascia.3 quia leges populorum vanae sunt.
Quia lignum de saltu praecidit
opus manuum artificis in ascia,
4 D'argento e d'oro lo adornano, con chiodi e con martelli lo rafforzano perché non si muova.4 argento et auro decoravit illud,
clavis et malleis firmavit,
ut non moveatur;
5 Essi sono come spauracchio nel cocomeraio: infatti, non parlano! Bisogna portarli perché non camminano. Non abbiate paura di essi: non faranno male, né fare del bene è in loro potere".5 sicut formido in cucumerario sunt
et non loquentur,
portantur, quia incedere non valent:
nolite ergo timere ea,
quia nec male possunt facere nec bene ”.
6 Nessuno è simile a te, o Signore! Tu sei grande e grande è il tuo nome, potente.6 Non est similis tui, Domine;
magnus es tu,
et magnum nomen tuum in fortitudine.
7 Chi non ti temerà, o re delle nazioni? Sì, ciò a te è dovuto. Infatti, tra tutti i sapienti delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno è simile a te.7 Quis non timebit te, o rex gentium?
Te enim decet,
quoniam inter cunctos sapientes gentium
et in universis regnis earum nullus est similis tui.
8 Con la stessa cosa essi fanno fuoco e diventano stupidi: la dottrina delle vanità è legno.8 Pariter insipientes et fatui sunt;
doctrina vanitatis eorum lignum est.
9 Argento laminato portato da Tarsis e oro da Ofir, prodotto d'artefice e di mani d'orefice, porpora e scarlatto è il loro vestito: tutti essi son lavoro di sapienti.9 Argentum involutum, quod de Tharsis affertur,
et aurum de Ophaz,
opus artificis et manuum aurificis,
hyacinthus et purpura indumentum eorum;
opus artificum universa haec.
10 Ma il Signore è Dio vero! Egli è Dio vivente e re eterno. Davanti al suo sdegno trema la terra e non sopportano le nazioni la sua collera.10 Dominus autem Deus verus est,
ipse Deus vivens et rex sempiternus;
ab indignatione eius commovebitur terra,
et non sustinebunt gentes comminationem eius.
11 Così direte loro: "Gli dèi che i cieli e la terra non hanno fatto, spariranno dalla terra e di sotto il cielo: tutti!".11 Sic ergo dicetis eis: “ Dii, qui caelos et terram non fecerunt, pereant deterra et de his, quae sub caelis sunt ”.
12 Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha steso i cieli.12 Qui fecit terram in fortitudine sua,
firmavit orbem in sapientia sua
et prudentia sua extendit caelos.
13 Quando emette la sua voce è un rumoreggiare d'acque in cielo, fa salire nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi ripostigli.13 Ad vocem suam dat multitudinem aquarum in caelo
et elevat nebulas ab extremitatibus terrae;
fulgura in pluviam facit
et educit ventum de thesauris suis.
14 Si stupisce ogni uomo quando riflette; si vergogna ogni orefice per il suo idolo, perché menzogna è la sua fusione e spirito non c'è in essi.14 Stultus factus est omnis homo absque scientia;
confusus est omnis artifex in sculptili,
quoniam falsum est, quod conflavit,
et non est spiritus in eis.
15 Essi sono vanità, opera ridicola, nel tempo della loro visita periranno.15 Vana sunt et opus risu dignum;
in tempore visitationis suae peribunt.
16 Non è così la porzione di Giacobbe, perché lui plasma ogni cosa e Israele e la tribù della sua eredità: Signore degli eserciti è il suo nome.16 Non est his similis pars Iacob:
qui enim formavit omnia, ipse est,
et Israel tribus hereditatis eius,
Dominus exercituum nomen illi.
17 Raduna dal paese la tua mercanzia tu che abiti nella fortezza.17 Congrega de terra sarcinam tuam,
quae habitas in obsidione,
18 Così, infatti, dice il Signore: "Eccomi a scagliare lontano gli abitanti del paese, questa volta: farò loro provare angustia, affinché ritrovino se stessi".18 quia haec dicit Dominus:
“ Ecce ego longe proiciam habitatores terrae in hac vice
et tribulabo eos, ita ut inveniant me ”.
19 Guai a me, a causa della mia ferita, incurabile è la mia piaga mentre io dico: "Ebbene, questo è il mio male; lo sopporterò!".19 Vae mihi super contritione mea,
pessima plaga mea!
Ego autem dixi:
“ Plane haec infirmitas mea est,
et portabo illam ”.
20 La mia tenda è distrutta e tutti i miei tiranti sono spezzati; i miei figli sono andati via da me e non ci sono più. Non c'è più chi raddrizzi la mia tenda e rialzi i miei teloni.20 Tabernaculum meum vastatum est, omnes funiculi mei dirupti sunt;
filii mei exierunt a me et non subsistunt,
non est qui extendat ultra tentorium meum
et erigat pelles meas.
21 Sì! sono istupiditi i pastori, perciò non ricercano il Signore! Per questo non hanno successo, perciò tutto il loro gregge è stato disperso.21 Quia stulte egerunt pastores
et Dominum non quaesierunt;
propterea non prosperati sunt,
et omnis grex eorum dispersus est.
22 Una voce è stata udita: "Ecco, viene un frastuono grande dal paese del nord, per ridurre le città di Giuda a una devastazione, a una tana di sciacalli".22 Vox auditionis ecce venit
et commotio magna de terra aquilonis,
ut ponat civitates Iudae solitudinem
et habitaculum thoum.
23 Io so, o Signore, che non è in potere dell'uomo la sua via, non è in potere dell'uomo andare e stabilire i propri passi.23 “ Scio, Domine, quia non est hominis via eius,
nec viri est, ut ambulet et dirigat gressus suos.
24 Correggimi, o Signore, ma secondo giustizia, non secondo il tuo sdegno per non ridurmi al nulla.24 Corripe me, Domine,
verumtamen in iudicio et non in furore tuo,
ne forte ad nihilum redigas me ”.
25 Riversa il tuo furore sulle nazioni che non ti conoscono e sopra le famiglie che non invocano il tuo nome, perché hanno divorato Giacobbe, l'hanno divorato e consumato e il suo pascolo hanno devastato.25 Effunde indignationem tuam super gentes,
quae non cognoverunt te,
et super cognationes,
quae nomen tuum non invocaverunt;
quia comederunt Iacob
et devoraverunt eum
et consumpserunt illum
et pascua eius dissipaverunt.