Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Isaia 7


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LA SACRA BIBBIANOVA VULGATA
1 Accadde ai tempi di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, che Rezìn, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelia, re di Israele, ascesero a Gerusalemme per attaccarla, ma non la poterono espugnare.1 Et factum est in diebus Achaz filii Ioatham filii Oziae regis Iu dae,ascendit Rasin rex Syriae et Phacee filius Romeliae rex Israel in Ierusalem adproeliandum contra eam; et non potuerunt debellare eam.
2 Fu riferito alla casa di Davide: "Aram si è accampato in Efraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo tremarono come tremano gli alberi della foresta davanti al vento.2 Et nuntiaverunt domuiDavid dicentes: “ Requievit Syria super Ephraim ”. Et commotum est cor eiuset cor populi eius, sicut moventur ligna silvarum a facie venti.
3 Il Signore disse a Isaia: "Esci incontro ad Acaz tu e il figlio tuo Seariasùb all'estremità del canale della piscina superiore, verso la strada del campo del lavandaio.3 Et dixitDominus ad Isaiam: “ Egredere in occursum Achaz, tu et Seariasub (id estReliquiae revertentur) filius tuus, ad extremum aquaeductus piscinae superiorisin viam agri fullonis;
4 Gli dirai: "Guarda di rimanere tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta a causa di questi due rimasugli di tizzoni fumanti, per la collera di Rezìn, degli Aramei e del figlio di Romelia.4 et dices ad eum: Vide, ut sileas; noli timere, et cortuum ne formidet a duabus caudis titionum fumigantium istorum, ob ardorem iraeRasin et Syriae et filii Romeliae,
5 Poiché Aram, Efraim e il figlio di Romelia hanno escogitato del male contro di te dicendo:5 eo quod consilium malum inierit contra teSyria, Ephraim et filius Romeliae dicentes:
6 Andiamo contro la Giudea, dividiamola in parti, impadroniamocene con forza e facciamo regnare in mezzo ad essa un re, il figlio di Tabeèl".6 “Ascendamus ad Iudam et terroreminiciamus ei et avellamus eum ad nos et ponamus regem in medio eius filiumTabeel” ”.
7 Così parla il Signore, Dio: "Ciò non avverrà, non sarà.7 Haec dicit Dominus Deus:
“ Non stabit et non erit!
8 Poiché la capitale di Aram è Damasco e il capo di Damasco è Rezìn;8 Caput enim Syriae Damascus,
et caput Damasci Rasin;
et adhuc sexaginta et quinque anni
et desinet Ephraim esse populus;
9 la capitale di Efraim è Samaria e il capo di Samaria è il figlio di Romelia: ancora sessantacinque anni ed Efraim cesserà di essere un popolo. Se non credete, non sussisterete".9 et caput Ephraim Samaria,
et caput Samariae filius Romeliae.
Si non credideritis, non permanebitis ”.
10 Il Signore disse di nuovo ad Acaz:10 Et adiecit Dominus loqui ad Achaz dicens:
11 "Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, sia nel profondo degli inferi sia nelle altezze lassù".11 “ Pete tibi signum a DominoDeo tuo in profundum inferni sive in excelsum supra ”.
12 Ma Acaz rispose: "Non chiederò e non tenterò il Signore".12 Et dixit Achaz: “Non petam et non tentabo Dominum ”.
13 Isaia disse: "Ascoltate, o casa di Davide! Forse è poco per voi lo stancare gli uomini, che volete stancare anche il mio Dio?13 Et dixit: “ Audite ergo, domus David;numquid parum vobis est molestos esse hominibus, quia molesti estis et Deo meo?
14 Perciò il Signore stesso darà a voi un segno. Ecco la giovane donna concepirà e partorirà un figlio e gli porrà nome Emmanuele.14 Propter hoc dabit Dominus ipse vobis signum. Ecce, virgo concipiet et parietfilium et vocabit nomen eius Emmanuel;
15 Egli mangerà panna e miele, fin quando saprà rigettare il male e scegliere il bene.15 butyrum et mel comedet, ut ipse sciatreprobare malum et eligere bonum.
16 Ma prima che l'adolescente sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese, per cui tu tremi a causa dei suoi due re, sarà abbandonato.16 Quia antequam sciat puer reprobare malum eteligere bonum, desolabitur terra, cuius tu formidas duos reges;
17 Il Signore farà venire su di te, sul tuo popolo e sulla casa del padre tuo dei giorni quali non vennero dal tempo della separazione di Efraim da Giuda (il re di Assiria)".17 adducetDominus super te et super populum tuum et super domum patris tui dies, qui nonvenerunt a diebus separationis Ephraim a Iuda, regem Assyriorum ”.
18 In quel giorno il Signore fischierà alle mosche che si trovano all'estremità dei canali d'Egitto e alle api che sono nel paese di Assur.18 Et erit in die illa:
sibilabit Dominus muscae,
quae est in extremo fluminum Aegypti,
et api, quae est in terra Assur;
19 Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli ricche di frane e nei crepacci delle rocce, su tutti i cespugli spinosi e ogni pascolo.19 et venient et requiescent omnes
in vallibus praeruptis
et in cavernis petrarum
et in omnibus frutetis
et in omnibus pascuis.
20 In quel giorno il Signore con un rasoio preso a nolo al di là del fiume (il re di Assiria) raderà il capo e i peli della gamba; e persino la barba il rasoio la porterà via.20 In die illa radet Dominus
in novacula conducta e regione trans flumen
C in rege Assyriorum C
caput et pilos pedum
et barbam quoque abradet.
21 In quel giorno ognuno manterrà una vitella e due pecore.21 Et erit in die illa:
nutriet homo vitulam et duas oves
22 E accadrà che per l'abbondanza del latte che si produrrà si mangerà panna; sì, mangeranno panna e miele tutti i superstiti in mezzo al paese.22 et prae ubertate lactis
comedet butyrum;
butyrum enim et mel manducabit omnis,
qui relictus fuerit in medio terrae.
23 In quel giorno, ogni luogo dove c'erano mille ceppi del valore di mille sicli d'argento, diventerà spine e pruni.23 Et erit in die illa:
omnis locus, ubi fuerint mille vites mille argenteis,
spinae et vepres erunt.
24 Vi si penetrerà con frecce ed arco, perché tutto il paese sarà spine e pruni.24 Cum sagittis et arcu ingredientur illuc,
vepres enim et spinae erit universa terra.
25 E quanto ai monti già vangati con la vanga, tu non penetrerai per timore delle spine e dei pruni; saranno un luogo per mandarvi i buoi, e sarà calcato dalle pecore.25 Et in omnes montes, qui in sarculo sarriebantur,
nemo veniet prae terrore spinarum et veprium,
et erit in pascua bovis et in conculcationem pecoris.