Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Isaia 33


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 Guai a te, devastatore, che non sei stato devastato, rapinatore, che non sei stato rapinato! Quando avrai finito di devastare, sarai devastato; quando avrai terminato di rapinare, sarai rapinato.1 Guai a te, che devasti e non sei stato devastato,
che saccheggi e non sei stato saccheggiato:
sarai devastato, quando avrai finito di devastare,
ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.
2 Signore, pietà di noi che speriamo in te. Sii il nostro braccio ogni mattino e la nostra salvezza al tempo della tribolazione!2 Pietà di noi, Signore, in te speriamo;
sii il nostro braccio ogni mattina,
nostra salvezza nel tempo dell’angoscia.
3 Al rumore della minaccia fuggono i popoli, quando ti levi, le nazioni si disperdono.3 Alla voce del tuo fragore fuggono i popoli,
quando t’innalzi si disperdono le nazioni.
4 La preda si ammucchia come si ammucchiano le cavallette, vi si precipita sopra, come si precipitano le locuste.4 Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette,
ci si precipita sopra come si precipitano le locuste.
5 Eccelso è il Signore, poiché dimora nell'alto, riempie Sion di diritto e di giustizia.5 Eccelso è il Signore perché abita in alto;
egli riempie Sion di diritto e di giustizia.
6 Vi sarà sicurezza nei tuoi giorni, ricchezza salutare sarà la saggezza e la conoscenza; il timore del Signore sarà il suo tesoro.6 C’è sicurezza nei tuoi giorni,
sapienza e conoscenza sono ricchezze che salvano;
il timore del Signore è il suo tesoro.
7 Ecco i loro araldi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente.7 Ecco, gli araldi gridano di fuori,
piangono amaramente i messaggeri di pace.
8 Le vie sono deserte, non vi sono più passanti sulla strada, si viola il patto, si respingono i testimoni, non si ha riguardo per nessuno.8 Sono deserte le strade,
non c’è chi passi per la via.
È stata infranta l’alleanza,
sono stati respinti i testimoni,
non si è avuto riguardo per nessuno.
9 Il paese è in lutto, languisce; il Libano si confonde e intristisce, il Saron è simile ad una steppa, Basan e il Carmelo sono brulli.9 La terra è in lutto, è piena di squallore,
si scolora il Libano e sfiorisce;
la pianura di Saron è simile a una steppa,
sono brulli i monti di Basan e il Carmelo.
10 "Ora mi leverò, dice il Signore, ora mi innalzerò, ora mi glorificherò".10 «Ora mi alzerò – dice il Signore –,
ora mi innalzerò, ora mi esalterò.
11 Voi avete concepito fieno, partorirete paglia; il mio soffio vi divorerà come fuoco.11 Avete concepito fieno, partorirete paglia;
il vostro soffio è un fuoco: vi divorerà.
12 I popoli saranno fornaci di calce, spini tagliati che sono arsi nel fuoco.12 I popoli saranno fornaci per calce,
spini tagliati da bruciare nel fuoco.
13 Udite, lontani, ciò che ho fatto e conoscete, o vicini, la mia potenza!13 Ascoltate, voi lontani, quanto ho fatto,
riconoscete, voi vicini, qual è la mia forza».
14 In Sion i peccatori sono presi da spavento, un tremore si impossessa degli empi: "Chi di noi resisterà al fuoco divorante, chi di noi resisterà davanti all'ardore perpetuo?".14 A Sion hanno paura i peccatori,
uno spavento si è impadronito dei malvagi.
Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante?
Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?
15 Colui che cammina nella giustizia e parla con rettitudine, ripudia il guadagno dell'estorsione, scuote le sue mani per non accettare regali, si tura le orecchie per non udire fatti di sangue, chiude gli occhi per non vedere il male.15 Colui che cammina nella giustizia e parla con lealtà,
che rifiuta un guadagno frutto di oppressione,
scuote le mani per non prendere doni di corruzione,
si tura le orecchie per non ascoltare proposte sanguinarie
e chiude gli occhi per non essere attratto dal male:
16 Questi dimorerà in alto, fortezze rocciose saranno il suo rifugio, sarà fornito di pane e la sua acqua è assicurata.16 costui abiterà in alto,
fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio,
gli sarà dato il pane, avrà l’acqua assicurata.
17 I tuoi occhi contempleranno il re nel suo splendore, vedranno un paese immenso.17 I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore,
contempleranno una terra sconfinata.
18 Il tuo cuore mediterà con terrore: "Dov'è lo scriba? Dov'è colui che pesa? Dov'è colui che conta le torri?".18 Il tuo cuore mediterà con terrore:
«Dov’è colui che registra?
Dov’è colui che pesa il denaro?
Dov’è colui che ispeziona le torri?».
19 Non vedrai più un popolo brutale, un popolo dal linguaggio oscuro e incomprensibile, di lingua barbara, che non si comprende.19 Non vedrai più quel popolo insolente,
popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile,
dalla lingua barbara che non si capisce.
20 Contempla Sion, la città nelle nostre solennità! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, abitazione pacifica, tenda inamovibile; i suoi piuoli non saranno più rimossi e le sue funi non saranno strappate.20 Guarda Sion,
la città delle nostre feste!
I tuoi occhi vedranno Gerusalemme,
dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa,
i suoi paletti non saranno divelti,
nessuna delle sue cordicelle sarà strappata.
21 Al contrario, là è per noi potente il Signore, al pari di fiumi e larghi canali, in cui non circola nave a remi e non passa un naviglio potente.21 Ma è là che è potente il Signore per noi,
regione di fiumi e larghi canali;
non ci passerà nave a remi
né l’attraverserà naviglio potente.
22 Poiché il Signore è il nostro giudice, il Signore è il nostro legislatore, il Signore è il nostro re: egli ci salverà.22 Poiché il Signore è nostro giudice,
il Signore è nostro legislatore,
il Signore è nostro re:
egli ci salverà.
23 Le tue corde sono rallentate, non tengono diritto l'albero della nave, non dispiegano più le vele. Allora si dividerà un enorme bottino, gli zoppi si dànno alla preda.23 Sono allentate le sue corde,
non tengono più l’albero diritto,
non spiegano più le vele.
Allora sarà divisa in grande abbondanza
la preda della rapina.
Gli zoppi faranno un ricco bottino.
24 L'abitante della città non dirà: "Sono infermo", il popolo che vi dimora sarà assolto dalla colpa.24 Nessuno degli abitanti dirà:
«Io sono malato».
Il popolo che vi dimora
è stato assolto dalle sue colpe.