Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Siracide 40


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 Un grande affanno è stato dato ad ogni uomo, un giogo pesante è sopra i figli di Adamo, da quando escono dal seno della madre fino a quando fan ritorno alla madre di tutti.1 Grandi pene sono destinate a ogni uomo
e un giogo pesante sta sui figli di Adamo,
dal giorno della loro uscita dal grembo materno
fino al giorno del ritorno alla madre di tutti.
2 I loro pensieri e la trepidazione del cuore esprimono l'attesa del giorno della morte.2 Il pensiero dell’attesa e il giorno della fine
provocano le loro riflessioni e il timore del cuore.
3 Da chi siede sopra un trono di gloria fino a chi sta nella terra e nella cenere,3 Da chi siede su un trono glorioso
fino a chi è umiliato su terra e su cenere,
4 da chi indossa porpora e corona fino a chi veste di lino grezzo: rabbia, invidia, ansietà e agitazione, paura della morte, collera e contese.4 da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
5 Anche quando riposa nel letto, il sonno della notte turba i suoi pensieri.5 non c’è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
Anche durante il riposo nel letto
il sogno notturno turba i suoi pensieri:
6 Riposa poco ed è come niente, anche nel sonno s'affatica come di giorno, perché è sconvolto dalla visione del suo cuore, come chi fugge di fronte alla guerra.6 per un poco, come niente, sta nel riposo
e subito nel sonno si affatica come di giorno,
è sconvolto dalla visione del suo cuore,
come chi è scampato da una battaglia.
7 Ma quando poi è in salvo deve svegliarsi, costatando che non c'era motivo di temere.7 Al momento di mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell’irreale timore.
8 Così è per ogni carne, dall'uomo alla bestia, ma per i peccatori è sette volte di più:8 Così è per ogni essere vivente, dall’uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
9 morte, sangue, contesa e spada, disastri, carestia, rovina e piaghe.9 morte, sangue, contese, spada,
disgrazie, fame, calamità, flagelli.
10 Questi mali sono stati creati per gli empi, a causa loro è avvenuto il diluvio.10 Questi mali sono stati creati per gli empi,
per loro causa venne anche il diluvio.
11 Tutto quello che è dalla terra torna alla terra, e quello che è dalle acque si getta di nuovo nel mare.11 Tutto quello che proviene dalla terra alla terra ritorna,
quanto viene dalle acque rifluisce nel mare.
12 Ogni regalo corruttore e l'ingiustizia spariranno, ma l'onestà rimarrà per sempre.12 Ogni corruzione e ogni ingiustizia sparirà,
ma la fedeltà resterà per sempre.
13 Le ricchezze degli ingiusti si prosciugano come fiume, si disperdono come tuono che echeggia nella burrasca.13 Le ricchezze degli ingiusti si prosciugheranno come un torrente,
si disperderanno come tuono che echeggia durante l’uragano.
14 Se dovranno aprire le mani, non ci sarà compassione, i disobbedienti sono abbandonati alla rovina.14 Se gli ingiusti dovranno alzare le mani, ci si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
15 I figli degli empi non avranno molti rami, sono radici impure su pietra levigata,15 La stirpe degli empi non moltiplica i suoi rami,
le radici impure sono sopra una pietra dura.
16 come giunco che cresce nelle paludi e lungo i fiumi ed è divelto prima di ogni altra erba.16 Il giunco su ogni corso d’acqua o sugli argini di un fiume
viene tagliato prima di ogni altra erba.
17 La bontà è come un paradiso di benedizione, l'elemosina rimane per sempre.17 Un atto di bontà è come un giardino di benedizioni,
l’elemosina dura per sempre.
18 Chi è indipendente e chi è impiegato hanno vita dolce, ma vale di più chi trova un tesoro.18 La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore è dolce,
ma più ancora lo è per chi trova un tesoro.
19 Figli e fondazione d'una città perpetuano il proprio nome, ma vale di più una donna irreprensibile.19 I figli e la fondazione di una città consolidano un nome,
ma più ancora è apprezzata una donna irreprensibile.
20 Il vino e la musica rallegrano il cuore, ma vale di più l'amore della sapienza.20 Vino e musica rallegrano il cuore,
ma più ancora l’amore della sapienza.
21 Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto, ma vale di più una lingua soave.21 Il flauto e l’arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora una voce soave.
22 L'occhio gode a vedere grazia e bellezza, ma più ancora il verde del campo seminato.22 L’occhio desidera grazia e bellezza,
ma più ancora il verde dei campi.
23 E' sempre piacevole l'incontro di due amici, ma più ancora dell'uomo con la moglie.23 Il compagno e l’amico s’incontrano a tempo opportuno,
ma più ancora moglie e marito.
24 Fratelli e soccorritori aiutano nella tribolazione, ma più ancora è l'elemosina che libera.24 Fratelli e soccorritori aiutano nella tribolazione,
ma più ancora l’elemosina.
25 L'oro e l'argento sostengono i passi, ma vale di più un buon consiglio.25 Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma più ancora è stimato un consiglio.
26 Ricchezze e forza esaltano il cuore, ma più d'entrambi il timore del Signore. Col timore del Signore non c'è indigenza, allora non c'è da cercare aiuto.26 Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla,
con esso non c’è bisogno di cercare un altro aiuto.
27 Il timore del Signore è come giardino di benedizione, ricopre più di ogni altra gloria.27 Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni
e protegge più di qualsiasi gloria.
28 Figlio, non vivere una vita di mendico, è meglio morire che mendicare.28 Figlio, non vivere una vita da mendicante:
è meglio morire piuttosto che mendicare.
29 Per l'uomo che guarda alla tavola altrui l'esistenza non merita il nome di vita. Si contamina pure con cibi proibiti, ma l'uomo saggio e istruito se ne guarderà.29 Un uomo che guarda alla tavola altrui
ha una vita che non si può chiamare tale;
si contaminerà con cibi estranei,
l’uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
30 Alla bocca dello spudorato piace mendicare, ma nel ventre ha un fuoco che gli brucia.30 Il mendicare è dolce nella bocca dello sfrontato,
ma dentro di lui c’è un fuoco che brucia.