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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 19


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LA SACRA BIBBIAEINHEITSUBERSETZUNG BIBEL
1 Allora il re fremette, salì alla stanza superiore della porta e pianse. Così diceva mentre camminava: "Figlio mio Assalonne, figlio mio, figlio mio Assalonne! Magari fossi morto io al tuo posto, Assalonne figlio mio, figlio mio!".1 Da zuckte der König zusammen, stieg in den oberen Raum des Tores hinauf und weinte. Während er hinaufging, rief er (immer wieder): Mein Sohn Abschalom, mein Sohn, mein Sohn Abschalom! Wäre ich doch an deiner Stelle gestorben, Abschalom, mein Sohn, mein Sohn!
2 Fu riferito a Ioab: "Ecco, il re piange e fa lutto su Assalonne".2 Man meldete Joab: Der König weint und trauert um Abschalom.
3 La vittoria in quel giorno si trasformò in lutto per tutto il popolo. Infatti tutto il popolo sentì dire in quel giorno: "Il re è afflitto per suo figlio".3 So wurde der Tag der Rettung für das ganze Volk zu einem Trauertag; denn die Leute hörten an diesem Tag: Der König ist voll Schmerz wegen seines Sohnes.
4 Così in quel giorno il popolo rientrò alla chetichella in città, come furtivamente rientra il popolo coperto di vergogna dopo essersi dato alla fuga durante la battaglia.4 Die Leute schlichen sich an jenem Tag in die Stadt, wie sich Leute davonschleichen, die Schande auf sich geladen haben, weil sie im Kampf geflohen sind.
5 Il re si era velato il volto e gridava ad alta voce: "Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio!".5 Der König aber hatte sein Gesicht verhüllt und rief laut: Mein Sohn Abschalom! Abschalom, mein Sohn, mein Sohn!
6 Allora Ioab andò in casa del re e disse: "Oggi tu copri di vergogna il volto di tutti i tuoi servi, che hanno salvato la vita tua, quella dei tuoi figli e delle tue figlie, la vita delle tue mogli e quella delle tue concubine,6 Da ging Joab zum König ins Haus hinein und sagte: Du hast heute alle deine Diener offen beschimpft, die dir, deinen Söhnen und Töchtern, deinen Frauen und Nebenfrauen das Leben gerettet haben.
7 amando quelli che ti odiano e odiando quelli che ti amano. Sì, oggi tu mostri che non esistono per te né capi né sudditi! Oggi capisco che se Assalonne fosse vivo e tutti noi morti, allora sarebbe cosa giusta ai tuoi occhi.7 Du zeigst ja denen deine Liebe, die dich hassen, und deinen Hass denen, die dich lieben; denn du gabst uns heute zu verstehen, dass dir die Anführer und die Krieger nichts bedeuten. Jetzt weiß ich, dass es in deinen Augen ganz richtig wäre, wenn Abschalom noch am Leben wäre, wir alle aber heute gestorben wären.
8 Ma ora àlzati, esci, parla al cuore dei tuoi servi perché io giuro per il Signore: se non esci, nessuno resterà con te questa notte, e questo sarebbe per te un male peggiore di tutti i mali che ti sono venuti addosso dalla tua giovinezza fino ad ora".8 Doch nun steh auf, geh hinaus und sag deinen Leuten einige anerkennende Worte! Denn ich schwöre dir beim Herrn: Wenn du nicht (zu ihnen) hinausgehst, dann wird bis zur kommenden Nacht keiner mehr bei dir sein und das wird für dich schlimmer sein als alles Unheil, das dir von deiner Jugend an bis jetzt zugestoßen ist.
9 Allora il re si alzò e si pose a sedere alla porta. Fu annunciato a tutto il popolo: "Ecco, il re sta alla porta". E tutto il popolo andò davanti al re. Israele dunque era fuggito, ciascuno alla sua tenda.9 Da stand der König auf und setzte sich in das Tor. Und im Volk wurde bekannt: Der König sitzt im Tor. Da kamen alle Leute zum König.
10 Ora tutto il popolo discuteva in tutte le tribù d'Israele e diceva: "Il re ci ha liberato dalla mano dei nostri nemici, ci ha salvato dalla mano dei Filistei; ora egli è dovuto fuggire dal paese, a causa di Assalonne.10 Nachdem die Israeliten geflohen und in ihre Zelte zurückgekehrt waren, stritten sich alle Leute in allen Stämmen Israels und sagten: Der König hat uns aus der Gewalt unserer Feinde befreit, er hat uns aus der Gewalt der Philister gerettet und jetzt hat er vor Abschalom aus dem Land fliehen müssen.
11 Ma Assalonne, che avevamo consacrato sopra di noi, è morto in battaglia. Ora perché voi non fate niente per far tornare il re?". Ciò che si diceva da tutto Israele era pervenuto a Davide, nella sua casa.11 Abschalom aber, den wir zu unserem König gesalbt haben, ist im Kampf gefallen. Warum zögert ihr jetzt, den König zurückzuholen?
12 Allora il re Davide mandò a dire ai sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr: "Parlate agli anziani di Giuda: "Perché dovreste essere gli ultimi a far tornare il re alla sua casa?12 So redete man in ganz Israel. Und die Nachricht davon drang bis zum König vor [in sein Haus]. Da schickte König David (einen Boten) zu den Priestern Zadok und Abjatar und ließ ihnen sagen: Sagt zu den Ältesten Judas: Warum wollt ihr die letzten sein, die den König in sein Haus zurückholen?
13 Voi siete miei fratelli, voi siete mie ossa e mia carne. Perché dovreste essere gli ultimi a far tornare il re?".13 Ihr seid meine Brüder, ihr seid mein Fleisch und Bein. Warum wollt ihr die letzten sein, die den König zurückholen?
14 E direte ad Amasà: "Non sei mie ossa e mia carne? Così mi faccia Dio e peggio ancora, se tu non sarai al mio cospetto capo dell'esercito per tutti i giorni al posto di Ioab!".14 Und zu Amasa sollt ihr sagen: Bist du nicht mein Fleisch und Bein? Gott soll mir dies und das antun, wenn du nicht bei mir für alle Zeit anstelle Joabs der Befehlshaber des Heeres sein wirst.
15 Così piegò il cuore di ogni uomo di Giuda come di un sol uomo. Essi mandarono a dire al re: "Ritorna, tu e tutti i tuoi servi".15 So machte David sich das Herz aller Männer in Juda geneigt, sodass sie wie ein Mann zu ihm hielten. Sie sandten dem König die Aufforderung: Kehr zurück, du selbst und alle deine Diener!
16 Allora il re fece ritorno e arrivò fino al Giordano. Intanto Giuda era giunto a Gàlgala per andare incontro al re, per aiutare il re nel passaggio del Giordano.16 Da machte sich der König auf den Rückweg und kam an den Jordan, die Judäer aber, die dem König entgegengezogen waren, um ihn über den Jordan zu geleiten, waren bis nach Gilgal gekommen.
17 Pure Simeì, figlio di Ghera, beniaminita, originario di Bacurìm, si affrettò a scendere insieme con gli uomini di Giuda incontro al re Davide.17 Auch der Benjaminiter Schimi aus Bahurim, der Sohn Geras, eilte herbei und zog mit den Männern von Juda dem König David entgegen.
18 Mille uomini di Beniamino erano con lui. Anche Zibà, servo della casa di Saul, con i suoi quindici figli e i suoi venti servi attraversarono il Giordano davanti al re18 Bei ihm waren tausend Mann aus Benjamin, darunter Ziba, der Diener des Hauses Saul, mit seinen fünfzehn Söhnen und seinen zwanzig Knechten. Sie waren schon vor dem König an den Jordan gelangt
19 e si prestarono a far passare la casa del re e a compiere quello che a lui sarebbe piaciuto. E Simeì, figlio di Ghera, si prostrò davanti al re, mentre questi passava il Giordano.19 und durchschritten die Furt, um die Familie des Königs hinüberzugeleiten und alles zu tun, was dem König gut erschien. Als der König gerade den Jordan überschreiten wollte, fiel Schimi, der Sohn Geras, vor ihm nieder
20 Disse al re: "Non mi imputi il mio signore alcuna colpa! Non ricordare l'errore che ha commesso il tuo servo nel giorno che il re, mio signore, uscì da Gerusalemme, cosicché il re ne tenga conto.20 und sagte zu ihm: Mein Herr möge mir meine Schuld nicht anrechnen; mögest du nicht an das denken, was dein Knecht sich an dem Tag zu Schulden kommen ließ, als mein Herr, der König, Jerusalem verließ; der König nehme es sich nicht so zu Herzen;
21 Sì, il tuo servo riconosce di aver peccato. Ma ecco, oggi sono venuto per primo fra tutta la casa di Giuseppe per scendere incontro al re, mio signore".21 denn dein Knecht weiß, dass er gesündigt hat. Sieh her, ich bin heute als Erster vom ganzen Haus Josef hergekommen, um meinem Herrn, dem König, entgegenzugehen.
22 Abisài, figlio di Zeruià, prese a dire: "Per questo forse non dovrebbe essere messo a morte Simeì? Ha maledetto il consacrato del Signore!".22 Da fragte Abischai, der Sohn der Zeruja: Müsste nicht Schimi dafür mit dem Tod bestraft werden, dass er den Gesalbten des Herrn verflucht hat?
23 Allora Davide disse: "Che ho io con voi, figli di Zeruià, che oggi siate per me come un avversario? Oggi dovrebbe essere messo a morte un uomo in Israele? Non so forse che oggi io sono re su Israele?".23 David aber sagte: Was habe ich mit euch zu schaffen, ihr Söhne der Zeruja? Warum benehmt ihr euch plötzlich wie Feinde von mir? Soll heute jemand in Israel getötet werden, wo ich doch weiß, dass ich ab heute wieder König von Israel bin?
24 Poi il re disse a Simeì: "Non morirai!". Il re glielo giurò.24 Und der König sagte zu Schimi: Du sollst nicht sterben. Der König bekräftigte es ihm mit einem Schwur.
25 Anche Merib-Baal, figlio di Saul, era sceso incontro al re. Egli non aveva curato i piedi, né si era acconciato la barba, né si era più lavato i vestiti dal giorno che il re era partito fino al giorno che tornò in pace.25 Auch Merib-Baal, der Sohn Sauls, kam dem König entgegen. Er hatte seine Füße und seinen Bart nicht mehr gepflegt und seine Kleider nicht gewaschen seit dem Tag, an dem der König weggegangen war, bis zu dem Tag, an dem er wohlbehalten zurückkam.
26 Quando giunse da Gerusalemme incontro al re, il re gli domandò: "Perché non sei venuto con me, Merib-Baal?".26 Als er von Jerusalem aus dem König entgegenkam, fragte ihn der König: Warum bist du damals nicht mit mir weggegangen, Merib-Baal?
27 Egli rispose: "O re, mio signore, il mio servo mi ha tradito. Infatti il tuo servo aveva pensato: "Voglio sellarmi l'asina, per poterla cavalcare e andare con il re!". Perché il tuo servo è zoppo.27 Er antwortete: Mein Herr und König, mein Diener hat mich hintergangen. Dein Knecht sagte zu ihm: Ich will mir die Eselin satteln und mit dem König zusammen wegreiten; dein Knecht ist ja lahm.
28 Egli però ha calunniato il tuo servo presso il re, mio signore. Ma il re, mio signore, è come un angelo di Dio: fa' quello che sembra bene ai tuoi occhi!28 Man hat deinen Knecht bei meinem Herrn, dem König, verleumdet. Aber mein Herr, der König, ist wie der Engel Gottes; darum tu, was dir gefällt.
29 Veramente tutta la casa di mio padre non era che gente degna di morte per il re, mio signore. Eppure tu hai posto il tuo servo tra quelli che mangiano alla tua mensa. Quale diritto ho io ancora da reclamare presso il re?".29 Obwohl das ganze Haus meines Vaters von meinem Herrn, dem König, nichts anderes als den Tod zu erwarten hatte, hast du deinen Knecht unter die aufgenommen, die an deinem Tisch essen. Was habe ich noch für ein Recht, den König weiterhin anzurufen?
30 Il re gli disse: "Perché seguiti a dire parole? Io dico: tu e Zibà vi dividerete i campi".30 Der König antwortete ihm: Warum machst du so (viele) Worte? Ich habe bestimmt: Du und Ziba, ihr sollt euch das Land teilen.
31 E Merib-Baal disse al re: "Prenda pure tutto, dal momento che il re, mio signore, è tornato in pace alla sua casa!".31 Darauf sagte Merib-Baal: Er kann auch das ganze nehmen, nachdem mein Herr, der König, wohlbehalten in sein Haus zurückgekehrt ist.
32 Anche Barzillài, il galaadita, era sceso da Roghelìm, e attraversò il Giordano con il re per prendere congedo da lui al Giordano.32 Der Gileaditer Barsillai war aus Roglim herabgekommen und mit dem König an den Jordan gezogen, um ihn am Jordan zu verabschieden.
33 Barzillài era molto vecchio, aveva ottant'anni; fu lui a mantenere il re durante la sua permanenza a Macanàim; era infatti molto facoltoso.33 Barsillai war sehr alt, ein Mann von achtzig Jahren. Er hatte den König versorgt, als dieser sich in Mahanajim aufhielt; er war nämlich sehr reich.
34 Il re disse a Barzillài: "Tu vieni con me perché ti voglio mantenere con me a Gerusalemme".34 Der König sagte zu Barsillai: Zieh mit mir hinüber, ich will für dich bei mir in Jerusalem sorgen.
35 Ma Barzillài rispose al re: "Quanto mi resta da vivere, perché io salga col re a Gerusalemme?35 Doch Barsillai antwortete dem König: Wie viele Jahre habe ich denn noch zu leben, dass ich mit dem König nach Jerusalem hinaufziehen sollte?
36 Io adesso ho ottant'anni. Forse posso distinguere il buono dal cattivo? O può gustare il tuo servo quello che mangia e quello che beve? O posso ascoltare la voce dei cantori e delle cantanti? Perché il tuo servo dovrebbe essere ancora di peso al re, mio signore?36 Ich bin jetzt achtzig Jahre alt. Kann ich denn noch Gutes und Böses unterscheiden? Kann dein Knecht noch Geschmack finden an dem, was er isst und trinkt? Höre ich denn noch die Stimme der Sänger und Sängerinnen? Warum soll denn dein Knecht noch meinem Herrn, dem König, zur Last fallen?
37 Il tuo servo attraverserà appena il Giordano con il re. E perché il re dovrebbe ripagarmi con questa ricompensa?37 Nur eine kleine Strecke wollte dein Knecht den König zum Jordan begleiten. Warum will sich der König bei mir in dieser Weise erkenntlich zeigen?
38 Lascia tornare indietro il tuo servo, perché io muoia nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre. Ma ecco il tuo servo Chimàm: verrà lui con il re, mio signore: fa' a lui quello che piace ai tuoi occhi".38 Dein Knecht möchte umkehren und in seiner Heimatstadt beim Grab seines Vaters und seiner Mutter sterben. Aber hier ist dein Knecht Kimham; er mag mit meinem Herrn, dem König, hinüberziehen. Tu für ihn, was dir gefällt.
39 Davide rispose: "Chimàm verrà con me, e io gli farò ciò che piace ai tuoi occhi: tutto quello che vorrai da me, te lo farò".39 Der König erwiderte: Kimham soll mit mir hinüberziehen; ich werde für ihn tun, was du für gut hältst. Alles aber, was du von mir begehrst, will ich für dich tun.
40 Allora tutto il popolo attraversò il Giordano. Il re era già passato. Il re baciò Barzillài, lo benedì ed egli tornò al suo paese.40 Darauf zog das ganze Volk über den Jordan und auch der König ging hinüber. Der König küsste Barsillai und segnete ihn und Barsillai kehrte in seinen Heimatort zurück.
41 Il re proseguì per Gàlgala e Chimàm passò con lui. Tutto il popolo di Giuda e metà del popolo d'Israele fecero passare il re.41 Der König aber zog weiter nach Gilgal und Kimham ging mit ihm. Das ganze Volk von Juda zog mit dem König, dazu halb Israel.
42 Ma ecco che tutti gli uomini d'Israele andarono dal re e dissero: "Perché i nostri fratelli di Giuda ti hanno rubato e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua casa e a tutti gli uomini di Davide?".42 Da kamen alle Israeliten zum König und sagten zu ihm: Warum haben unsere Brüder, die Männer von Juda, dich uns geraubt und den König, seine Familie und alle seine Männer über den Jordan geführt?
43 Tutti gli uomini di Giuda risposero a quelli d'Israele: "Perché il re è mio parente! Perché ti adiri per questa cosa? Abbiamo forse mangiato qualcosa del re oppure ci è stata offerta qualche porzione?".43 Alle Judäer antworteten den Israeliten: Weil der König uns näher steht. Warum bist du darüber erzürnt? Haben wir denn ein Stück vom König gegessen oder ist er etwa von uns weggetragen worden?
44 La gente d'Israele rispose a quella di Giuda: "Io ho dieci parti sul re e anche su Davide io conto più di te! Perché mi hai disprezzato? Non ho fatto io per primo la proposta di far ritornare il mio re?". Ma la parola della gente di Giuda fu più dura della parola della gente di Israele.44 Die Israeliten antworteten den Judäern: Ich habe zehn Anteile am König, außerdem bin ich dir gegenüber der Erstgeborene. Warum hast du mich also gering geachtet? War es nicht zuerst mein Wunsch, meinen König zurückzuholen? Die Antwort der Judäer hierauf war noch schärfer als die Rede der Israeliten.