Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Seconda lettera a Timoteo 1


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Paolo apostolo di Cristo Gesù per volere di Dio secondo la promessa di vita in Cristo Gesù,1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù,
2 al diletto figlio Timoteo, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro Signore.2 a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
3 Grazie a Dio, al quale servo, come già gli antenati miei, in pura coscienza, io fo sempre, senza tralasciar mai, menzione di te nelle mie preghiere, di notte e di giorno;3 Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno.
4 e ricordando le tue lagrime vivamente desidero di vederti per esser ricolmo di gioia;4 Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia.
5 ho presente la sincera fede che è in te, quale prima albergava nella tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e son ben persuaso che alberga anche in te.5 Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te.
6 Per questa ragione ti rammento di ravvivare il carisma di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani.6 Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani.
7 Poichè Iddio ci ha dato non uno spirito di viltà, ma di forza e di amore e di saggezza.7 Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
8 Non ti vergognare dunque di render testimonianza al nostro Signore nè di me incatenato per lui, ma soffri anche tu per il Vangelo, sorretto dalla virtù di Dio;8 Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
9 il quale ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa chiamata, non già per le nostre opere, ma secondo il proprio disegno e per la grazia concessa a noi in Cristo Gesù avanti che cominciasse il tempo dei secoli;9 Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità,
10 grazia manifestata ora per l'apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale annullò la morte, e alla vita diè luce e immortalità mediante il Vangelo,10 ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo,
11 per il quale io sono stato designato araldo e apostolo e maestro dei Gentili.11 per il quale io sono stato costituito messaggero, apostolo e maestro.
12 È questa la causa per cui io soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perchè so in chi ho posto fede, e son convinto che egli ha il potere di conservare il mio deposito fino a quel giorno.12 È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti in chi ho posto la mia fede e sono convinto che egli è capace di custodire fino a quel giorno ciò che mi è stato affidato.
13 Tu conserva, nella fede e nell'amore in Cristo Gesù, la sostanza delle sane istruzioni che hai ricevuto da me.13 Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù.
14 E il bel deposito custodisci per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi.14 Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.
15 Tu sai come si sono alienati da me tutti quelli dell'Asia, tra i quali Figello e Ermogene.15 Tu sai che tutti quelli dell’Asia, tra i quali Fìgelo ed Ermògene, mi hanno abbandonato.
16 Usi il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, che spesso mi ha consolato, e della mia prigionia non s'è vergognato,16 Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non si è vergognato delle mie catene;
17 ma venuto egli a Roma mi ha con sollecitudine cercato e mi ha trovato, -17 anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché non mi ha trovato.
18 gli conceda Iddio di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno -; e quanti servigi egli mi rese ad Efeso tu lo sai meglio di me.18 Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli abbia reso a Èfeso, tu lo sai meglio di me.