Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 16


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Disse inoltre ai suoi discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un fattore il quale fu accusato dinanzi a lui, come se gli avesse dissipato il patrimonio.1 Etiam diceva alli suoi discepoli: egli era uno uomo ch' era ricco, il quale avea uno gubernatore; ed egli fu infamato appresso il signore suo, come avea dissipati li suoi beni.
2 Chiamatolo a sè gli disse: - Che è mai quel che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchè oramai tu non puoi più tenerla. -2 Ed egli il chiamò, e dissegli: che è questo ch' io odo di te? rendimi ragione della tua ministrazione, imperò che ormai non potrai più gubernare.
3 E il fattore pensò tra sè: Che farò io, ora che il padrone mi toglie la fattoria? Di zappare, non son capace; di mendicare, ho vergogna.3 E il gubernatore disse fra sè stesso: che farò io, che il mio signore priverammi della ministrazione? io non posso (zappare nè) fare fossati; mi vergogno a mendicare.
4 So ben io quel che farò, affinchè quando dovrò lasciare la fattoria, ci sia chi mi riceva in casa sua .4 So che farò, che quando sarò privato della gubernazione, loro mi accetteranno nelle sue case.
5 Chiamati perciò a uno a uno i debitori del suo padrone, domandò al primo: - Quanto devi al mio padrone? -5 Chiamati adunque tutti gli debitori del suo signore, diceva al primo: quanto sei obbligato al mio signore?
6 Quegli rispose: - Cento barili d'olio. - Ed egli: - Prendi la tua scritta; presto, siedi e scrivi cinquanta. -6 E quello disse: cento misure d' olio. Ed egli disse: togli la tua carta; e tosto siedi, e scrivi cinquanta.
7 Poi chiese a un altro: - E tu quanto devi? - Quegli rispose: - Cento staia di grano. - Ed egli: - Prendi la tua scritta e metti giù ottanta. -7 Etiam disse a uno altro: e tu quanto sei tenuto? Il quale disse: cento cori di frumento. Al quale disse: togli le tue scritture, e scrivi ottanta.
8 E il padrone lodò il fattore infedele, perchè aveva operato con tale accortezza; perchè i figli di questo secolo sono, nel loro genere, più accorti che i figli della luce.8 (Udendo questo), il suo signore lodò il (suo) fattore di iniquità, chè egli avea fatto prudentemente; conciosia che gli figliuoli di questo mondo sono più prudenti delli figliuoli della luce nella sua generazione.
9 E io vi dico: - Fatevi degli amici col Mammona d'iniquità, affinchè quando voi venite a mancare, vi accolgano nei tabernacoli eterni.9 E io vi dico: fatevi amici di mammona della iniquità (cioè delle ricchezze, a dispensarle alli poveri servi di Dio); acciò che, quando verrete a meno, quelli vi ricevino nelli eterni tabernacoli.
10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto.10 Chi è fedele nella minima cosa, etiam nella maggiore egli è fedele; e chi è iniquo nel poco, etiam egli è iniquo nel maggiore.
11 Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere?11 Se adunque non sete stati fedeli nell' iniquo mammona, chi vi crederà quel ch' è vero?
12 E se no siete stato fedele dell'altrui, chi vi darà il vostro?12 E se non siete stati fedeli nell' altrui cosa, chi vi darà quel ch' è vostro?
13 Nessun servo può servire a due padroni; perchè o ne odierà uno e amerà l'altro o si affezionerà al primo e disprezzerà il secondo. Voi non potete servire a Dio e a Mammona -».13 Nullo servo può servire a due siguori; imperò che ovvero avrà uno in odio, e amerà l'altro; ovvero accosterassi a uno, e disprezzerà l' altro; voi non potete servire a Dio e alla mammona.
14 E poichè i Farisei che amavano il denaro, udendo ciò si facevano beffe di lui,14 Di che li Farisei, ch' erano avari, udivano tutte queste cose, e schernivanlo
15 egli disse loro: «Voi siete quelli che vi fate passare come giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; poichè quello che è eccellente secondo gli uomini, è abominevole davanti a Dio.15 Egli adunque gli disse: voi siete che in presenza degli uomini vi giustificate; ma Iddio ha conosciuto li cuori vostri; imperò che quel ch' è (superbo e) alto alli uomini, a Dio egli è abominazione.
16 La Legge e i Profeti vanno fino a Giovanni; da quel tempo è predicato il regno di Dio e ciascuno si sforza per entrarvi.16 La legge e i profeti furono insino a Ioanne; da lui è (predicato ed) evangelizzato il regno di Dio, e ogni uomo in quello fue forza.
17 Ora è più facile che perisca il cielo e la terra piuttosto che un apice solo della legge abbia a cadere.17 Di che egli è più facile venire a meno il cielo e la terra, che cadere uno punto della legge.
18 Chi manda via la propria moglie e ne sposa un'altra, fa adulterio; e chi sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio.18 Ogni uomo che lascia la mogliere sua, e togliene un' altra, commette adulterio; e chi mena quella ch' è stata lassata dal marito, fa fornicazione.
19 C'era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso e tutti i giorni dava grandi banchetti.19 Egli era uno uomo ricco, il quale vestiva di porpora e di bisso ( ch' è tela sottilissima), e ogni giorno faceva conviti splendidamente.
20 C'era anche un mendico chiamato Lazzaro, il quale, pieno di piaghe, giaceva alla porta di lui,20 Ed eravi uno mendicante, chiamato Lazzaro, il quale giaceva in terra alla porta sua, tutto impiagato,
21 bramoso di sfamarsi con le briciole che cascavan dalla tavola del ricco, ma nessuno gliene dava; soltanto i cani andavano a leccargli le piaghe.21 desiderando di saturarsi delle minute particelle che cadevano dalla mensa del ricco; al quale nullo davali alcuna cosa; ma etiam li cani venivano, e lingevano le sue piaghe.
22 Il mendico morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo; morì anche il ricco e fu sepolto nell'inferno.22 Di che avvenne che il mendico (povero) moritte, e dagli angioli fu portato nel seno di Abraam. Similmente moritte il ricco, e fu sepolto nell' inferno.
23 Alzando questi gli occhi, mentre era nei tormenti, vide da lungi Abramo e Lazzaro nel suo seno.23 Ed egli essendo nelli tormenti, e levando in alto gli suoi occhi, vide dalla lunga Abraam, e Lazzaro nel suo seno.
24 Allora ad alta voce esclamò: - Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del suo dito per rinfrescare la mia lingua; perchè io spasimo in questa fiamma. -24 Ed egli gridando disse: padre Abraam, abbi misericordia di me, e manda Lazzaro, ch' egli sì intinga la estremità del dito nell' acqua, acciò che egli rifreschi la mia lingua, imperò ch' io mi tormento in questa fiamma.
25 Ma Abramo gli rispose: - Figliuolo, ricordati che tu ricevesti la tua parte di beni durante la vita, mentre Lazzaro ebbe nel medesimo tempo la sua parte di mali; perciò ora questi è consolato e tu sei tormentato.25 Al quale disse Abraam: figliuolo, arricòrdati che ricevesti li beni nella vita tua, e Lazzaro similmente ricevette gli mali; ma ora egli è consolato, e tu sei tormentato.
26 Oltre a ciò una grande voragine è posta tra noi e voi, in modo che chi vuol passare di qui a voi non può, nè da codesto luogo si può passare a noi. -26 E tra tutte queste cose egli è fondato tra voi e noi uno grande caos (che vuol dire confusione, e quivi ponesi per impossibilità di mutare il stato, ovvero gli meriti), per modo che quelli che vogliono di quindi venire a voi, non possono, nè d' indi venire qui da noi.
27 Quegli replicò: - Io ti prego dunque, o Padre, che tu lo mandi a casa di mio padre,27 Onde egli disse: priego te adunque, padre, che il mandi in casa del mio padre.
28 perchè ho cinque fratelli, per avvertirli di queste cose, affinchè non abbiano anch'essi a venire in questo luogo di tormento. -28 Imperò ch' io ho cinque fratelli, acciò egli dichiari a loro, che non vengano in questo luogo di tormenti.
29 Abramo rispose: - Hanno Mosè ed i Profeti; ascoltino quelli. -29 Al quale disse Abraam: loro hanno Moisè e gli profeti; odino quelli.
30 E l'altro replicò: - No, padre Abramo; ma se un morto andrà a loro, faranno penitenza. -30 Ed egli disse: non è così, padre Abraam; ma se alcuno de' morti andaranno a loro, faranno penitenza.
31 Ma Abramo rispose: -Se non ascoltano Mosè ed i Profeti, non crederanno ad un morto risuscitato-».31 Ed egli li disse: se loro non odono Moisè e li profeti, non crederanno etiam se alcuno resuscitarà da morte.