Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Daniele 10


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Nell'anno terzo di Ciro, re dei Persiani, Daniele, soprannominato Baltassar, ebbe una rivelazione, una rivelazione vera e di gran valore: tutta l'intelligenza è necessaria in questa visione.1 Nel terzo anno (del regno) di Ciro, re de' Persi, fu rivelata la parola a Daniele, lo quale si chiamava Baltassar; e la parola era vera, e la fortezza grande; e intese il parlare, però che a intender le visioni è bisogno d' intelligenza.
2 «In quei giorni io Daniele, per tre settimane faceva lutto,2 In quegli dì io Daniele piansi tre settimane di giorni.
3 vivande gradite non gustai, carne e vino non entrarono nella mia bocca, neppure mi unsi di unguento, finchè fossero compiuti i giorni di tre settimane.3 Pane non mangiai; [e carne] e vino non entrò nella bocca mia; nè mi unsi di unguento, per sino che fossero compiuti i giorni di tre settimane.
4 Or il giorno ventiquattro del primo mese, stava presso al fiume grande, il Tigri.4 E ne' ventiquattro dì del mese primo; era io appo il fiume grande, chiamato Tigri.
5 E alzai gli occhi, ed ecco che vedo un uomo in vesti di lino, cinto i fianchi d'una fascia d'oro finissimo.5 E levai gli occhi miei, e vidi; ed ecco uno uomo, vestito di panno di lino, cinto alle reni d'uno cingolo d'oro ottimo risplendente.
6 La sua persona pareva di crisolito, la faccia mandava lampi e aveva gli occhi come faci accese: e le braccia e giù giù fino alle piante, rassomigliavano a metallo incandescente e la sua voce quando parlava era come la voce d'una moltitudine.6 E lo suo corpo era quasi di (color di) crisolito; (crisolito è una pietra preziosa di color verde d'acqua marina, e manda alcuni raggi in similitudine d'oro; così era lo corpo suo); e la faccia sua era quasi in similitudine di splendore, e gli occhi suoi erano in similitudine di lampade ardenti; e le braccia e le gambe insino a piedi erano quasi come rame rilucente; e la voce del parlare suo era come voce di una (grande) moltitudine.
7 La visione però io solo la vedeva e gli uomini che erano meco nulla videro, ma un gran spavento li colse e fuggirono a nascondersi.7 E vidi io Daniele solo la visione; e quelli uomini ch' erano meco non videro; ma venne sopra di loro uno terrore grandissimo, e fuggirono e ascòserosi.
8 Or io rimasto solo, in presenza di questa grandiosa visione, sentii mancarmi il vigore, e cambiai di aspetto e rabbrividii, privo affatto di forze.8 E io, rimasto solo, vidi questa visione grande; e non rimase in me fortezza, e il color mio s' immutò in me, e persi le forze corporali, sì che in me non rimase virtù alcuna.
9 Udii la voce delle sue parole, ma nello stesso udire, mi trovai a giacere prosternato sulla faccia, col volto aderente al suolo.9 E udi' la voce del suo parlare, e udendo stava isteso sopra la mia faccia, con lo volto mio. sopra la terra.
10 Ed ecco, una mano mi toccò e mi sollevò sulle ginocchia e sui polsi delle mie mani,10 Ed ecco, una mano mi toccoe, e dirizzommi sopra le mie ginocchia, e sopra le dita delle mani mie, (e stava come sta li animali bruti in quattro piedi).
11 e mi disse: - Daniele, uomo bene accetto, stai attento alle parole che io rivolgo a te e rizzati in piedi; or ora sono stato mandato a te. - Appena mi ebbe dette queste parole mi rizzai tutto tremante.11 E dissemi: Daniele, uomo delli (amati e) desiderati, intendi le parole le quali io parlo a te e sta nel tuo grado; ora io son mandato a te. E avendomi detto queste parole, istetti tutto tremebondo.
12 Allora continuò: - Non temere, Daniele, perchè dal primo giorno che, per ottenere intelligenza, ti sei messo in cuore di darti alla penitenza nel cospetto del tuo Dio, le tue parole sono state esaudite, io sono qui venuto in seguito alle tue parole.12 E dissemi: non aver paura, Daniele; però che dal primo giorno che tu ponesti il tuo cuore ad intendere che tu ti volevi affliggere nel conspetto del tuo Iddio, sono state esaudite le tue parole, e io son venuto per cagione delle tue parole.
13 Il principe del regno dei Persiani mi ha fatto resistenza per ventun giorno; quand'ecco Michele, uno dei primissimi principi, venne in mio aiuto, ed io rimasi qua presso il re dei Persiani.13 Ma il principe del regno de' Persi mi fece resistenza venti e uno dì; ed ecco Micael, uno delli principi, lo primo, venne in mio adiutorio, e io rimasi ivi appo il re de' Persi.
14 Or sono venuto per istruirti intorno alle cose che saranno per venire al tuo popolo negli ultimi giorni, perchè c'è ancora una previsione per quei giorni. -14 Ma io son venuto per ammaestrarti quelle cose le quali debbono venire allo popolo tuo negli ultimi di; però che la visione si prolunga anco in molti dì.
15 Mentre m'intratteneva con queste parole io mi teneva a capo basso e tacevo.15 E parlandomi queste parole, chinai il volto mio in terra, e istetti cheto.
16 Ed ecco, in sembianza di un figlio dell'uomo, mi toccò le labbra; e io, aprendo la bocca, presi a parlare e dissi a colui che mi stava di fronte: - Signore mio, alla tua apparizione mi son sentito disciogliere le giunture e non mi è rimasta più nessuna forza.16 Ed ecco uno, quasi simile al figliuolo dell' uomo, toccò le mie labbra; e aprendo la mia bocca parlai, e dissi a colui lo quale stava dinanzi a me Signore mio, nella tua visione sono disciolte. tutte le mie giunture, e non mi rimase forze.
17 E in qual modo il servo del mio Signore potrà parlare con te, Signor mio? non mi è rimasta più alcuna forza e ho anche il respiro intercettato. -17 E a che modo potrà lo servo del mio Signore parlare col mio Signore? però che non m'è rimasto alcuna virtù, e anco il mio anelito m'è otturato, ( ch' io non posso fiatare).
18 Di nuovo dunque costui in sembianza di uomo, mi toccò e mi confortò18 Un' altra fiata dunque mi toccò quello che mi apparve quasi in similitudine di uomo, e confortommi.
19 e mi disse: - Non temere, o uomo bene accetto, sta' tranquillo, fatti coraggio e riprendi forza! - Intanto che così parlava ripresi vigore e dissi: - Parla, o Signore mio, ora che mi hai confortato! -19 E dissemi: non temere, uomo desiderato (e amato da molti) e io li dissi parla, Signore mio, però che tu mi hai confortato.
20 Allora disse: - Sai tu perchè sono venuto a te? e ora me ne ritornerò per combattere la mia causa contro il principe dei Persiani; mentre che io usciva comparve il principe dei Greci che stava venendo.20 E disse: or sai tu per che io son venuto a te? e ora io tornerò per combattere contro allo principe de' Persi; e quando io usciva, apparve il principe delli Greci, lo qual venia.
21 Ma io ti annuncerò ciò che è registrato nel libro della verità e nessuno mi dà aiuto in tutto questo all'infuori di Michele vostro principe.21 Nientedimeno io ti annuncerò quello ch' è espresso nella scrittura della verità; e in tutte queste cose niuno è mio adiutore, salvo che Micael vostro principe.