Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Geremia 18


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Parola che fu comunicata a Geremia dal Signore che disse:1 Parola indirizzata dal Signore a Geremia, in questi termini:
2 «Sorgi e scendi nella bottega di un vasaio e ivi udirai le mie parole».2 « Alzati e scendi alla casa del vasaio, ove ascolterai le mie parole ».
3 Ed io discesi nella bottega d'un vasaio; ed ecco che stava facendo un lavoro al tornio.3 Io discesi alla casa del vasaio: egli lavorava alla ruota.
4 E il vaso che stava facendo coll'argilla manipolata si guastò e dovette riprendere e lo rifece in una forma diversa, secondo che gli parve e piacque di fare.4 E andò in pezzi il vaso d'argilla ch'egli faceva colle sue mani; ed egli ne fece un altro vaso, colla forma che gli sembrò meglio.
5 E il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:5 E il Signore mi rivolse la parola e mi disse:
6 «E non potrò io forse, come questo vasaio operare con voi, casa d'Israele? dice il Signore. Ecco, quale l'argilla in mano d'un vasaio, tali siete voi in mano mia, casa di Israele.6 « Forse io non posso fare a voi come questo vasaio, o casa d'Israele? — dice il Signore, — Ecco, come l'argilla è in mano del vasaio, cosi siete nella mia mano voi, o casa d'Israele.
7 Io posso a un tratto dire una parola contro una nazione e contro un regno per sradicarli, rovesciarli e disperderli.7 Appena avrò minacciato una nazione, un regno di sradicarlo, distruggerlo, annientarlo,
8 Ma se quella nazione si sarà pentita del suo malfatto, per cui ho pronunziato la mia parola contro di essa, anch'io mi ripentirò del male che aveva divisato di farle.8 se quella nazione fa penitenza del suo male del quale la rimproveravo, anch'io mi pentirò del male che aveva risoluto di farle.
9 E posso a un tratto dire una parola sopra una nazione e sopra un regno per edificarlo e per stabilirlo.9 E appena avrò detto riguardo ad una nazione e ad un regno di fondarlo, di piantarlo,
10 Ma se quella nazione avrà fatto ciò che è male agli occhi miei, non volendo ascoltare la mia voce, io mi pentirò del bene che aveva detto di farle.10 se farà del male al mio cospetto, e non darà ascolto alla mia voce, io mi pentirò del bene che aveva detto di farle.
11 Ora dunque dirai alla gente di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme:- Così dice il Signore: "Ecco che io formo contro di voi il male e medito contro di voi un disegno; si ritragga dunque ciascuno dalla sua mala via, emendate la vostra condotta e i vostri costumi" -».11 Or dunque di' agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme così: Queste cose dice il Signore: « Ecco, che io preparo contro di voi la sventura, formo contro di voi dei disegni. Ciascuno torni indietro dalla sua cattiva strada; rendete retta la condotta vostra, le vostre tendenze ».
12 Ma essi dissero: «È vano sperare, perchè continueremo ad andare dietro ai nostri intenti, ed a seconda della depravazione del cuore malvagio di ciascuno di noi opereremo».12 Ma essi a dire: « Non c'è speranza: noi seguiremo i nostri pensieri, agiremo ciascuno secondo la perversità del suo cattivo cuore ».
13 Perciò così dice il Signore: «Interrogate le genti: chi ha mai udito cose orribili come queste che ha fatto la vergine d'Israele?13 Per questo, così parla il Signore: « Domandatelo alle nazioni: chi mai udì simili cose, le orribili cose che troppe volte ha fatte la vergine d'Israele?
14 Potrà mai mancare la neve del Libano dalle rocce sovrastanti la campagnae si potranno svellere le scaturigini delle acque fresche e zampillanti14 Potrà mancare alle rocce campestri la neve del Libano? o togliersi le acque che vengono su con impeto e scorrono fresche?
15 Ma il mio popolo si è scordato di me facendo libazioni invano, inciampando nelle loro strade, nei sentieri calcati da secoli, per voler camminare per dove non c'è la via battuta,15 Ma il mio popolo mi ha dimenticato ed ha fatte libazioni alla vanità, ha inciampato nelle sue vie, nei sentieri dei secoli, ed è andato a camminare per via non battuta,
16 per far sì che la loro terra sia data alla desolazione e alla derisione per sempre; chiunque passerà per essa resterà stupefatto e scoterà il capo.16 per far ridurre la sua terra in desolazione e in eterno scherno: chiunque vi passerà resterà stupefatto e scuoterà la sua testa.
17 Li manderò dispersi davanti al nemico come farebbe il vento sciroccale, volgerò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro perdizione».17 Qual vento ardente io li disperderò davanti al nemico, volgerò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro perdizione. »
18 E dissero: «Venite ed escogitiamo tranelli contro Geremia, perchè non può la legge mancare al sacerdote, nè il consiglio al sapiente, nè la parola al profeta; venite, colpiamolo con la lingua e non badiamo a tutte le sue parole».18 Ed essi dissero: « Venite, facciamo una congiura contro Geremia, perchè la legge non può mancare al sacerdote, il consiglio al sapiente, la parola al profeta. Venite, battiamolo colla lingua, senza dar retta ai tanti suoi discorsi ».
19 O Signore, bada tu a me e non udire la voce dei miei avversari!19 Signore, rivolgiti verso di me, ascolta quanto dicono i miei avversari.
20 Così dunque rendesi male per bene, che costoro a me hanno scavato la fossa? Ricorda ch'io mi son presentato al tuo cospetto per parlarti in lor favore e stornare da loro la tua indignazione.20 Si rende forse il male per il bene, giacché essi hanno scavata una fossa all'anima mia? Ricordati che io sono stato nel tuo cospetto, per parlare in loro favore, per allontanare da essi il tuo sdegno.
21 Perciò dà i loro figli in preda alla fame e travolgili in balìa della spada; le loro mogli restino senza figli e vedove, i loro mariti siano messi a morte, i loro giovani cadano trafitti dalla spada in battaglia.21 Per questo abbandona i loro figli alla fame, falli cadere, sotto la spada: le loro mogli restino senza figli e vedove, i loro mariti siano messi a morte, i loro giovani sian trafitti dalla spada in battaglia.
22 Risuonino dalle loro case le strida, perchè manderai sopra di loro improvvisamente il predone; giacchè hanno scavato la fossa per pigliarmi, e hanno teso nascostamente tranelli ai miei piedi.22 Si sentano i gridi uscir dalle loro case: manderai adunque all'improvviso addosso a loro il ladrone, perchè essi hanno scavata la fossa per prendermi, hanno teso dei lacci ai miei piedi.
23 Ma tu, Signore, conosci ogni loro consiglio di morte contro di me; non mandare impunita la loro colpa, e il loro peccato dinanzi a te non si cancelli; soccombano al tuo cospetto e nel tempo del tuo furore distruggili!23 Ma tu, o Signore, ben conosci quanto tramano contro di me per farmi morire, non perdonare la loro iniquità, non si cancelli dinanzi a te il loro peccato, cadan per terra al tuo cospetto, maltrattali nel tempo del tuo furore.