Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Ester 1


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - A tempo d'Assuero, il cui regno si estendeva dall'India sino all'Etiopia su centoventisette province,1 Nel tempo di Assuero, il quale regnò dall'India insino all' Etiopia in cento ventisette provincie;
2 sedendo egli sul regio trono, Susa era la città capitale del regno suo.2 (ed essendo eletto in questa signoria) e signoreggiando ordinò la corte sua nella città di Susa, la qual fu principio del suo regno;
3 Il terzo anno pertanto da che regnava, fece un grande convito a tutt'i principi e ministri suoi, ai più forti de' Persiani, a' più valorosi de' Medi, ed a' prefetti delle province, alla sua presenza,3 nel terzo anno della sua signoria (ordinò e) fece uno grandissimo convito a tutti i principi e a' suoi servi e a tutti i fortissimi di Persia e a tutti i nobili di Media e a tutti i governatori delle provincie dinanzi a sè.
4 per molto tempo, cioè per centottanta giorni, per far pompa delle ricchezze e della gloria del regno suo, e della grandezza e splendore della sua potenza.4 E questo fece per dimostrare la sua grande magnificenza e ricchezza e lo fasto della sua potenza; e durò questa corte cento ottanta giorni.
5 Poi, compiuti i giorni di quel banchetto, invitò tutto il popolo che si trovava in Susa, dal più grande al più piccolo; ed ordinò che per sette giorni s'apparecchiasse il convito, nell'atrio del giardino e del bosco piantato e coltivato alla regale.5 E quando furono questi giorni del convito compiuti, egli fece invitare tutta la gente che si trovò in Susa (cioè nella città) dal maggiore insino al minore; e nel portico del suo giardino e bosco, lo quale era (piantato e) seminato a mano secondo lo modo de' giardini regali, fece per sette giorni apparecchiare,
6 Pendevano da ogni parte delle tende del colore del cielo e del purissimo lino e del giacinto; e lo sostenevano funi di bisso e di porpora, passate per anelli d'avorio, e fermate a colonne di marmo. I divani erano d'oro e d'argento, disposti su un pavimento di porfido e di marmo bianco, ornato con disegni di mirabile varietà.6 e coprire da ogni parte di drappi a oro e a seta azzurra e cremesina; e le funi, che stavano per sostenere questi drappi, tutte erano dì seta bianca e cremesina, le quali [erano] poste di dentro anelli di avorio. Le colonne erano di marmo (ed erano attorniate di panni); li letti tutti erano d' oro e di ariento, ordinati sopra il pavimento seliciato di pietra verde e di marmo di Pario bianchissimo; lo qual ornava la pittura di una maravigliosa varietà.
7 Gli invitati bevevano in coppe d'oro, ed i cibi venivano portati in vasellami sempre diversi. Anche il vino, come conveniva alla magnificenza reale, era servito in abbondanza, e di prima qualità.7 E le vasa, le quali s' adoperavano per bere nella corte, tutte erano d'oro; e i cibi erano posti in altri diversi vasi; (e niuna cosa era la quale fosse in questo convito, che fosse meno cioè che al convito bisogno fosse). E il vino era, tale come alla magnificenza regia si convenia, in abbondanza e buono sempre (invitando di bere di diversi e buoni vini).
8 Nè v'era chi costringesse a bere quelli che non volevano, perchè il re aveva messo a presiedere a ciascuna tavola uno de' suoi maggiorenti, e dato ordine che ognuno prendesse quanto voleva.8 E non era chi sforzasse quelli che non voleano bere; e ordinò il re che ciascuno de' suoi prìncipi, li quali erano ordinati sopra ciascuna mensa, lasciasse prendere tutto quello che piacesse loro.
9 Anche la regina Vasti dette un convito alle donne, nel palazzo ove soleva abitare il re Assuero.9 E la regina, la quale avea nome Vasti, fece il convito alle donne nel palazzo (del re, cioè in quello) che il re solea abitare.
10 Pertanto, al giorno settimo, essendo il re più allegro del solito, e riscaldato dal molto vino bevuto, comandò ai sette eunuchi che facevano servizio davanti a lui, Maumam, Bazata, Arbona, Bagata, Abgata, Zetar e Carcas,10 E nel settimo giorno, essendo il re allegro, e dal vino riscaldato per aver bevuto troppo, comandò a Maumam e a Bazata e ad Arbona e a Bagata e ad Abgata e a Zetar e a Carcas, sette eunuchi i quali erano ministratori del re,
11 di condurre dinanzi al re la regina Vasti, dopo averle posto in capo il diadema, per far vedere a tutti del popolo e dei principi la sua bellezza; era infatti bellissima.11 che loro dovessono menare la regina Vasti al re, (adornata di tutte vestimenta regali e) posta la corona sopra il capo suo, acciò che si vedesse da tutti li principi, e da tutta gente, la sua bellezza; la quale era molto bella.
12 Ma ella si rifiutò, e sdegnò di presentarsi al comando del re trasmessole dagli eunuchi. Laonde, irritato il re e montato in gran furore,12 E udendo la regina l'ambasciata del re da questi eunuchi, rinunciolla e non vi volse andare. Onde per questa renunciazione il re si adirò in molto furore.
13 interrogò i sapienti, che secondo il regio costume stavan sempre con lui, e col consiglio de' quali egli tutto faceva, essendo essi esperti nelle leggi e negli statuti degli antichi.13 E domandò a' savii, i quali sempre consigliavano il re, e al loro consiglio s' attenea; perciò ch' erano savii e ammaestrati della legge;
14 (Erano i primi più prossimi a lui, Carsena, Setar, Admata, Tarsis, Mares, Marsana, e Mamucan, sette principi de' Persiani e dei Medi, che stavano alla presenza del re, ed eran soliti aver dopo lui i primi posti).14 e costoro erano i primi e più prossimi : Carsena, Setar, Admata e Tarsis, Mares e Marsana e Mamuca, sette duchi del popolo di Persia e di Media, i quali (sempre) istavano nel cospetto del re, ed erano dopo il re i primi nello reame;
15 [Chiese dunque il re] qual sentenza dovesse darsi della regina Vasti, la quale non aveva voluto eseguire il comando del re Assuero trasmessole dagli eunuchi.15 che sentenza davano della regina Vasti, la quale non volle obbedire il comandamento del re, lo quale mandò comandando per sette eunuchi suoi.
16 Rispose Mamucan, dinanzi al re ed ai principi: «La regina Vasti non ha offeso soltanto il re, ma tutti quelli del popolo e de' principi che sono in tutte le province del re Assuero.16 Allora rispose Mamuca (uno de' savii) in presenza del re e degli altri savii, e disse: la regina Vasti non ha offeso solamente il re, ma ella hae offeso tutti quanti i principi, e tutto il popolo il quale è sotto la signoria del re Assuero.
17 Perchè l'operato della regina verrà a cognizione di tutte le donne, e farà che disprezzino i mariti, dicendo: - Il re Assuero comandò che la regina Vasti si presentasse a lui, ed essa non volle. -17 E (che) questo che ha fatto la regina sarà manifesto a tutte le donne, e (che) l'altre donne non faranno la volontà de' loro mariti; anzi diranno: poi che la regina si ribella dal re, bene ci possiamo ribellare noi da' nostri mariti;
18 Con questo esempio, tutte le mogli de' principi Persiani e Medi disprezzeranno i comandi de' mariti; perciò è giusta l'indignazione del re.18 sì che per questo esempio tutte le donne [de' principi] di Persia e di Media si faranno beffe de' loro mariti; onde se il re n'è turbato, egli n' ha grande ragione
19 Se ti piace, esca da te un decreto, e sia scritto secondo la legge de' Persiani e dei Medi la quale non può trasgredirsi, che mai più la regina Vasti si presenterà al re, ed il regno suo sarà preso da un'altra migliore di lei;19 E per ciò se [ti] piace, alla tua presenza fa uno comandamento, sì che sia manifesto in Persia e in Media, che giammai la regina Vasti non venga uella presenza del re; ma tròvisene un' altra che succeda nel regno, che sia migliore (e più obbediente).
20 e sia ciò divulgato per tutto l'impero delle tue province, vastissimo com'è, di modo che tutte le mogli, tanto de' grandi quanto degl'inferiori, prestino il dovuto ossequio ai mariti».20 E questo sia manifesto in tutto il tuo imperio per tutte le tue provincie, sì che niuna maritata, così delli maggiori come delli minori, (si debba nè) si ribelli giammai al suo marito.
21 Piacque il suo consiglio al re ed a' principi, e conforme al consiglio di Mamucan così fece il re;21 Piacque il detto di questo savio al re et agli altri savii.
22 mandò lettere per tutte le province del suo regno, scritte in lingue e caratteri diversi acciò ciascuna nazione potesse leggerle e comprenderle, dicendo che i mariti erano principi e capi nelle loro case, e che ciò doveva essere pubblicato in tutte le popolazioni.22 E incontanente fece scrivere lettere a tutte le provincie del suo reame, che dovessero manifestare e leggere la sentenza detta di sopra.