Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Genesi 32


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Giacobbe pure partì per il cammino già intrapreso, ed ecco venirgli incontro degli angeli di Dio.1 E Iacob andò nell'andamento ch' egli avea cominciato. E furogli incontro li angioli di Dio.
2 Quando li ebbe veduti, disse: «Questi sono gli accampamenti di Dio»; e chiamò quel luogo "Maanaim", cioè "Accampamenti".2 I quali, quando gli ave veduti, disse: castelli di Dio sono questi, e chiamò lo nome dello luogo MAANAIM, cioè Castella.
3 Mandò poi innanzi a sè dei messi ad Esaù suo fratello nella terra di Seir, nella regione di Edom,3 E mandò adunque i messi innanzi a sè ad Esaù, suo fratello, nella terra Seir della regione di Edom.
4 e comandò loro dicendo: «Così parlerete al signore mio Esaù. Questo dice il tuo fratello Giacobbe. Andai come pellegrino a Labano, e vi son stato sino ad oggi.4 E comandò a loro, dicendo: così favellate al signore mio Esaù: queste cose dice lo fratello tuo Iacob: appresso Laban, peregrino sono istato insino al presente di
5 Ho bovi, asini, pecore, servi e serve; mando ora un'ambasceria a te mio signore, per trovar grazia innanzi a te».5 Io hoe pecore e bovi e servi e asini e ancille. Mando ora la legazione allo signore mio, per trovare la grazia nel cospetto tuo.
6 E tornarono i messi a Giacobbe dicendo: «Fummo da Esaù tuo fratello, ed ecco ti viene frettolosamente incontro con quattrocento uomini».6 Ritornati sono i messi a Iacob, dicendo: noi vegniamo da Esaù tuo fratello, ed ecco che s' appa recchia di venire incontra a te con CCCC uomini.
7 Temè Giacobbe grandemente, e spaventato divise in due schiere la gente che aveva seco, i greggi, le pecore, i bovi ed i cammelli,7 Temette Iacob, e molto; ed ispaventato divise lo popolo, lo quale era con lui, e le gregge, le pecore e bovi e cammelli in due turme,
8 dicendo: «Se Esaù verrà contro una schiera e l'assalirà, l'altra schiera resterà salva».8 dicendo: se verrà Esaù ad una turma, e per coteralla, l'altra turma, che rimarrà, sì sie salvata.
9 Poi pregò: «Dio del padre mio Abramo, Dio del padre mio Isacco, Signore che dicesti: - Ritorna nella tua terra e nel luogo dove nascesti, ed io ti beneficherò -;9 E disse Iacob: Iddio del padre mio Abraam e Iddio del padre mio Isaac, Signore, il quale dice sti a me: ritorna nella terra tua e nel luogo della tua nativitade, ed io bene ti farò:
10 ecco, io sono troppo piccolo appetto di tutti i tuoi benefizi, e delle promesse che hai mantenute al tuo servo. Col solo mio bastone ho passato questo fiume Giordano, ed ora ritorno con due schiere.10 minore sono di tutte le misericordie tue, e della verità che tu dicesti al servo tuo. Colla mazza mia trapassai questo Giordano; ed ora con due tur me ritorno.
11 Liberami dalle mani del mio fratello Esaù, che non abbia a venire, ed uccidere madri e figli, ch'io molto lo temo.11 Iscàmpami della mano del fratello mio Esaù; impercio ch' io lui molto temo, che per avventura egli vegnendo percuota la madre colli figliuoli.
12 Tu dicesti che m'avresti beneficato, ed avresti moltiplicato i miei discendenti come l'arena del mare, che non si può contare, tanto è numerosa».12 Tu m'hai favellato, che bene farai a me, e si amplierae lo seme mio siccome l'arena del mare, la quale per la moltitudine non si puote annomerare.
13 Ed avendo ivi dormito in quella notte, di ciò che possedeva mise da parte, come dono ad Esaù suo fratello,13 E conciosia cosa che dormisse quivi quella notte, spartio di quelle cose ch' egli avea, per donar ad Esaù suo fratello,
14 duecento capre e venti capri, duecento pecore e venti montoni,14 CC capre e XX becchi e CC pecore, e montoni XX,
15 trenta cammelle fresche di parto co' loro nati, quaranta vacche e venti tori, venti asine e dieci asinelli.15 e cammelli ch' aveano partorito, colli pole dri loro, XXX, e XL vacche e XX tori e XX asine, con loro poledri X.
16 Mandò separatamente ciascun gruppo per mezzo dei suoi servi, e disse ai garzoni: «Andate avanti a me, e mantenete uno stacco fra un gruppo ed un altro».16 E mandògli per mano de' servi suoi ciascuna greggia per sè; e disse a' servi suoi: andatevi inanzi a me, e sia spazio tra l'una greggia e l'altra.
17 E comandò al primo, dicendo: «Se t'incontrerai col mio fratello Esaù, e ti domanderà di chi sei, o dove vai, o di chi sono quelli animali che tu conduci,17 Comandò al primo, dicendo: se tu averai in contro Esaù mio fratello, e domanderaiti: donde se'? ovvero: donde vai? e di cui sono tutte queste cose che tu seguiti?
18 risponderai: - Sono del tuo servo Giacobbe, che le manda in dono al mio Signore Esaù, e viene anch'egli dietro a noi -».18 risponderai: lo servo tuo Iacob questi doni manda al signor mio Esaù, ed egli viene dopo noi.
19 Gli stessi ordini dette al secondo, al terzo, ed a tutti quelli che accompagnavano i greggi, dicendo: «Dite ad Esaù queste stesse parole, quando lo incontrerete.19 E somigliantemente questi comandamenti diede al secondo e al terzo e a tutti coloro che se guitavano le gregge, dicendo: queste medesime parole favellate ad Esaù, quando l'averete trovato.
20 Ed aggiungete: - Il medesimo Giacobbe tuo servo ci vien dietro; giacchè egli ha detto: "Lo placherò coi doni che gli mando avanti, e poi lo vedrò, e forse mi diverrà benevolo" -».20 Ed aggiugnerete: certo egli medesimo Iacob sèguita l'andamento nostro. Disse in verità: io adumilierò lui con questi doni, i quali vanno innanzi, e poscia vederò lui; forse ch' egli mi darà (lui) aiuto.
21 Partirono dunque i suoi doni avanti a lui; ed egli per quella notte rimase nel [luogo da lui chiamato] "Gli accampamenti".21 E andarono quelli dalli doni adunque innanzi a lui; e egli in verità rimase quella notte ne' castelli.
22 Levatosi poi molto presto, prese le due mogli, le due ancelle, con gli undici figli, e passò il guado di Iaboc.22 E conciosia cosa che per tempo si levasse Iacob, tolse due sue mogli ed altrettante fanti cogli undici figliuoli, e trapassò lo vado di laboc.
23 E portato all'altra riva tutto quello che gli apparteneva,23 E trapassato ogni cosa la quale apparteneva a lui,
24 restò solo. Ed ecco, un uomo lottò con lui sino a giorno.24 rimase solo; ed ecco uno uomo facea alle braccia con lui insino alla mattina.
25 Il quale, vedendo di non poterlo vincere, lo toccò nel nervo d'una coscia, e subito vi restò senza forza.25 Il quale, conciosia cosa che vedesse che superchiare lui non potesse, toccoe lo nervo del fianco suo, ed incontanente marcì.
26 Poi gli disse: «Lasciami andare, che è già l'aurora». Rispose Giacobbe: «Non ti lascerò andare, se non mi benedirai».26 E disse a lui quello uomo: lasciami, chè già viene l'aurora. E Iacob gli rispose: io non lascerò te, se tu non mi benedici.
27 Disse allora quell'uomo: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Giacobbe».27 E disse adunque: che nome hai tu? Ed egli rispuose: Iacob.
28 Ma quegli: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele; chè se fosti forte lottando con Dio, quanto più avrai vittoria lottando con gli uomini?».28 Ed egli disse: non s'appellerà lo nome tuo Iacob, ma Israel; impercioche se contra Dio fosti forte, quanto maggiormente contra gli uomini potrai prevalere?
29 Giacobbe allora lo interrogò: «Dimmi, come ti chiami?». Ma quegli rispose: «Perchè mi domandi il mio nome?». E in quello stesso luogo lo benedisse.29 E domandò lui Iacob: dimmi, per quale no me se'appellato? Rispuose: perchè addimandi lo nome mio (lo quale è ammirabile)? E benedisse lui in quello medesimo luogo.
30 Giacobbe a quel luogo mise nome "Fanuel", dicendo: «Ho visto Dio a faccia a faccia, eppure sono rimasto vivo».30 E chiamò Iacob lo nome di quello luogo FANUEL, dicendo: io viddi lo Signore a faccia a faccia, e fatta è salva l'anima mia.
31 Subito gli si levò il sole, appena uscito da Fanuel; e andava zoppicando.31 Elevato è a lui incontanente lo sole, poscia ch' egli trapassoe Fanuel; egli in verità zoppicava del piede.
32 Ed ora, insino ad oggi, i figli d'Israele non mangiano [negli animali] il nervo che si seccò nella coscia di Giacobbe, in memoria che [quell'uomo] gli toccò il nervo della coscia, e vi restò impedito.32 Per la quale cosa non mangiano li figliuoli d'Israel lo nervo, imperciò che egli marcì nel fianco di Iacob, insino al presente dì; impercio chè toccò lo nervo del fianco suo, e rimase addormentato.