Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Genesi 27


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Ora, Isacco era invecchiato; gli s'erano annebbiati gli occhi, e non ci poteva vedere. Chiamò dunque il figlio maggiore Esaù, e gli disse: «Figliuol mio». Il quale rispose: «Eccomi».1 Ed invecchiò Isaac, e si scuraro gli occhi suoi, e vedere non potea. E chiamò Esaù, suo figliuolo maggiore: e disse a lui: figliuolo mio! Il quale rispliose: io sono presente.
2 Ed il padre a lui: «Tu vedi ch'io sono invecchiato e non so quale sarà il giorno della mia morte.2 Al quale lo padre suo disse: vedi tu, ch' io sono invecchiato, e non so lo dì della morte mia?
3 Prendi le tue armi, la faretra e l'arco, ed esci alla campagna; quando avrai preso qualcosa di caccia,3 Tuogli l'arme tue, lo carcasso e l'arco, va fuori; e quando alcuna cosa di cacciagione avera'presa,
4 fammene un piatto, come sai che a me piace, e portamelo, perchè io lo mangi, e l'anima mia ti benedica prima che io muoia».4 dàmmi di quella a mangiare, siccome tu sai ch' io la voglio; e arrecalmi acciò ch' io la mangi, ed io benedicerò te prima ch' io muora.
5 Il che avendo udito Rebecca, uscito che fu quegli alla campagna per adempiere il comando paterno,5 La quale cosa quando l'udì Rebecca, e quegli fosse ito nel campo acciò che lo comandamento del padre compisse,
6 disse al figlio Giacobbe: «Ho udito il padre tuo che parlava con Esaù tuo fratello, e gli diceva:6 disse Rebecca al figliuolo suo Iacob: io udie lo padre tuo, favellante con Esaù tuo fratello, e dicente:
7 - Portami della tua caccia, e fammene una pietanza, ch'io ne mangi, e ti benedica innanzi al Signore, prima di morire. -7 arrècami della cacciagione tua, e fa gli cibi, acciò ch' io ne mangi; e benedicerò te inanzi al Signore prima ch' io muora.
8 Or dunque, figliuolo, da' retta al mio consiglio:8 Adunque ora, figliuolo mio, acconsenti a' con sigli miei.
9 va' al gregge, e portami due capretti teneri, che io ne faccia a tuo padre di quelle pietanze ch'ei mangia volentieri,9 E va alla greggia, e arrècami due capretti ottimi, acciò ch' io faccia di quelli cibi al padre tuo, de' quali volentieri egli mangerà.
10 così che, quando gliele avrai portate, ed ei l'abbia mangiate, ti benedica prima di morire».10 Li quali quando tu gli averai portati, ed egli gli averà mangiati, benedicerà te prima che si muora.
11 Rispose Giacobbe alla madre: «Tu sai che il mio fratello Esaù è peloso ed io no:11 Alla quale egli rispuose: non cognosci tu, che Esaù fratello mio sia uomo piloso, ed io morbido?
12 se mio padre mi tasterà e mi sentirà, ho paura non abbia a credere ch'io volessi ingannarlo, ed io m'attiri addosso una maledizione invece della benedizione».12 Se mi cercherà lo padre mio e sentirà, io temo che non pensi ch' io l'abbia voluto schernire, e mandi sopra di me la maledizione per la benedizione.
13 E la madre a lui: «Venga pure su me questa maledizione, figlio mio; tu, ascolta la mia voce, va', e porta quel che t'ho detto».13 Al quale la madre disse: sia in me questa maledizione, figliuolo mio; solamente audi la voce mia; va ad apparecchiami quello ch' io t ho detto.
14 Andò dunque, e lo portò, e lo dette alla madre. Questa ne preparò da mangiare, come sapeva piacere al padre di lui.14 Ed egli andò, ed arreccò, e diello alla ma dre; e Rebecca apparecchiò gli cibi, siccome ella conoscea che li volea lo padre di colui.
15 Poi lo vestì coi migliori vestiti d'Esaù, che teneva presso di sè in casa;15 E di vestimente di Esai molto buone, le quali ella avea appresso sè nella casa, vestì lui.
16 e con la pelle dei capretti gli ricoprì le mani e la parte scoperta del collo.16 E le pelli de' capretti intorno alle mani ed al collo ignudo puose.
17 Gli dette poi la pietanza ed i pani da lei cotti.17 Lo pulmento e pane, ch' ella avea cotto, diede a lui.
18 Giacobbe li portò, e disse: «Padre mio!». Quegli rispose: «Ho sentito. Chi sei tu, figlio mio?».18 I quali portati, disse: padre mio! Ed egli rispuose: io odo. Chi se' tu, figliuolo mio?
19 Disse Giacobbe: «Io sono il tuo primogenito Esaù; ho fatto come mi hai comandato: alzati dunque, siedi, e mangia della mia caccia, perchè poi l'anima tua mi benedica».19 E disse Iacob: sono Esaù, tuo primogenito; io hoe fatto siccome tu mi dicesti e comandasti; lieva su, siedi e mangia della cacciagione mia, acciò che benedica me l'anima tua.
20 Di nuovo, disse Isacco al figliuolo: «Come hai potuto trovare tutto così presto, figlio mio?». Rispose: «È stata volontà di Dio che presto mi venisse incontro quel ch'io cercavo».20 E disse Isaac un'altra volta al figliuolo suo: come così tosto la potesti trovare, figliuolo mio? Il quale rispuose: la volontà di Dio fu che tosto m'entro venisse quello ch' io volea.
21 Disse allora Isacco: «Vieni qua, ch'io ti tasti, figlio mio, e m'accerti se sei o no il mio figlio Esaù».21 E disse Isaac: vieni qua acciò ch' io ti tocchi, figliuolo mio, e pruovi quale tu sia, o lo figliuolo mio [Esaù ] o no.
22 S'accostò quegli al padre, ed Isacco, palpato che l'ebbe, disse: «La voce, veramente, è la voce di Giacobbe; ma le mani sono le mani d'Esaù».22 E andò quegli; e palpato lui, disse Isaac: la voce di Iacob è, ma le mani sono di Esaù.
23 Non lo riconobbe, perchè le mani pelose rassomigliavano a quelle del maggiore. Benedicendolo, dunque23 E non conoscè lui, però che le pilose mani la similitudine del maggiore aveano tolta. Adunque benedicente lui,
24 disse: «Sei tu il figliuol mio Esaù?». Rispose: «Sì, sono».24 disse: tu se' lo figliuolo mio Esau? Ed egli respuose: io sono.
25 Ed egli: «Dammi i cibi fatti con la tua caccia, figlio mio, perchè l'anima mia ti benedica». Giacobbe glieli dette, e, mangiati che li ebbe, gli porse anche del vino; dopo bevuto,25 Ed egli disse: dàmmi gli cibi della caccia gione tua, figliuolo mio, acciò che benedica te l'anima mia. I quali quando gli ebbe dati, ed egli gli ebbe mangiati, dielli ancora del vino; il quale quando l'ebbe assaggiato,
26 gli disse Isacco: «Avvicinati, figlio mio, e dammi un bacio».26 disse a lui: vieni qua a me, e dammi uno bacio, figliuolo mio.
27 Questi s'avvicinò, e lo baciò. Subito che ebbe sentito la fragranza delle sue vesti, lo benedisse, dicendo: «Ecco, l'odore del figlio mioè come l'odore d'un campo fiorito, benedetto dal Signore.27 Ed egli andò, e sì'l baciò. E così tosto come sentì lo fiato delle vestimenta di colui, benedicendo disse: ecco l'odore del figliuolo mio, siccome l'odore del campo pieno, il quale benedisse il Signore.
28 Iddio ti dia della rugiada del cielo, e della grassezza della terra, abbondanza di pane e vino;28 Dea a te Dio della rosada del cielo, e della grassezza della terra abondanza di grano e di vino (e d'olio).
29 a te servano i popoli, a te s'inchinino le tribù; sii il Signore de' tuoi fratelli, ed a te si prostrino i figli di tua madre. Chi ti maledirà, sia egli maledetto; e chi ti benedirà sia ricolmo di benedizioni».29 E sèrviano a te i popoli, e onorino te le tribù, e sii signore de' fratelli tuoi, e rinchininsi dinanzi a te i figliuoli della madre tua. E chi ti maledicerà sia maledetto; e chi ti benedicerà di benedizioni sia rempiuto.
30 Aveva appena Isacco compiuto questo discorso, quando, uscito fuori Giacobbe, arrivò Esau,30 Appena Isaac la parola avea detta, e uscì tone Iacob di fuori, venne Esaù.
31 portando cotti al padre i cibi della sua caccia, e dicendo: «Alzati, padre mio, e mangia della caccia del tuo figliuolo, acciò l'anima tua mi benedica».31 E cotti i cibi della cacciagione, egli gli portò al padre, dicendo: lieva suso, padre mio, e mangia questa vivanda della cacciagione del figliuolo tuo, acciò che benedica me l'anima tua.
32 Gli disse Isacco: «Chi dunque sei tu?». Rispose: «Io sono il tuo figlio primogenito Esaù».32 E disse a lui Isaac: chi se' tu? Rispuose: io sono Esaù, lo tuo figliuolo primogenito.
33 Sbigottì Isacco dallo stupore, e maravigliato in modo incredibile, disse: «Chi è dunque quegli che poco fa mi portò della sua cacciagione, ed io ne mangiai, prima che tu venissi? Io l'ho benedetto, e benedetto sarà».33 E spaventossi Isaac di maraviglia grandissima, e più oltre che non si puote credere; e maravigliandosi disse: chi è adunque quello che poco innanzi m'arrecò la presa cacciagione? ed io mangiai d'ogni cosa, prima che tu venissi, e benedissi lui, ed egli sarà benedetto.
34 Udite Esaù le parole del padre, diede in grandi grida, come ruggendo, e costernato disse: «Benedici anche me, padre mio».34 Udite le parole Esaù del padre suo, gridò con grande rumore, e gittossi in terra, e disse: benedici ancora me, padre mio.
35 Ma Isacco rispose: «Il tuo fratello è venuto con un inganno, e s'è presa la benedizione che ti toccava».35 Il quale disse: venne tuo fratello fraudolentemente, e tolse la benedizione tua.
36 Soggiunse Esaù: «Con ragione è stato chiamato Giacobbe; ecco, mi ha soppiantato un'altra volta; prima si prese la mia primogenitura, ed ora m'ha rapito la mia benedizione». E rivolto al padre gli disse: «Non hai serbato anche a me una benedizione?».36 Ed egli sì v'aggiunse: giustamente chiamato è lo nome suo IACOB, però che supplantò me ancora prima una altra volta; le primegenite mie innanzi portò; ed ora la seconda volta s' hae tolta la benedizione mia. Ed un'altra volta disse al padre: or non reservasti anche a me benedizione?
37 Rispose Isacco: «Io l'ho costituito tuo signore; tutti i suoi fratelli ho sottoposti al suo servizio; gli ho assicurato frumento e vino; che posso, dopo ciò, fare ora per te, figliuol mio?».37 Rispuose Isaac: tuo signore lui ho fatto, e tutti li fratelli suoi alla servitù sua soggiogai; sopra lo grano e vino stabili' lui; e a te dopo queste cose, figliuolo mio, che farò più oltre?
38 Al quale, Esaù: «Hai forse o padre, una sola benedizione? Ti supplico, benedici anche me». E piangendo egli con grandi grida,38 Al quale Esaù disse: or hai tu pure una benedizione, padre mio? ed io ti prego che pure benedichi me. E conciosia cosa che con gran pianto piagnesse,
39 commosso Isacco gli disse: «Nella grassezza della terra, e nella rugiada di su dal cielo,39 mosso Isaac a pietade, disse a lui: nella grassezza della terra, e nella rosada del cielo di sopra,
40 sarà la tua benedizione. Vivrai della spada, e servirai al tuo fratello; ma verrà tempo che scoteraie sottrarrai dal suo giogo il tuo collo».40 sarà la benedizione tua; viverai per coltello, e al fratello tuo servirai; e verrà tempo, che tu scuoti e solvi lo giogo suo del capo tuo.
41 D'allora in poi Esaù ebbe in odio Giacobbe per la benedizione con la quale il padre l'aveva benedetto, e disse in cuor suo: «Verranno i giorni del lutto del padre mio, ed ucciderò il mio fratello Giacobbe».41 Adunque odiava sempre Esaù Iacob, per la benedizione per la quale avea benedetto lui lo padre; e disse nel cuor suo: e' verranno i dì del pianto del padre mio, acciò ch' io uccida Iacob mio fratello.
42 Fu ciò risaputo da Rebecca, la quale mandò a chiamare il figlio Giacobbe, e gli disse: «Ecco, Esaù tuo fratello minaccia di ucciderti.42 E nunciate queste cose sono a Rebecca; la quale domandato e chiamato Iacob suo figliuolo, disse a lui: ecco Esaù, fratello tuo, ti minaccia acciò che t'uccida.
43 Dunque, figlio mio, ascoltami; fuggi presto a Labano fratello mio in Haran;43 Adunque, figliuolo mio, odi la voce mia; e lièvati, e fuggi a Laban mio fratello in Aran.
44 starai con lui un po' di tempo, finchè non si calmi il furore del tuo fratello,44 E abiterai con lui pochi dì, insino che si ripuosi lo furore del fratello tuo,
45 cessi il suo sdegno, ed egli dimentichi quel che hai fatto in suo danno; allora manderò a chiamarti, e a ricondurti qui. Perchè dovrei perdere ambedue i figli in un giorno?».45 e cessi la indignazione sua, e dimentichisi quelle cose che tu facesti in lui; e poscia io manderò, e menerotti d'indi qua. (Al quale Isaac disse) Perchè sarò privata io di ciascun figliuolo in uno dì?
46 Ad Isacco poi disse: «M'è grave la vita, a causa di quelle figliuole di Het; se anche Giacobbe prendesse in moglie una di quella razza, non vorrei più vivere».46 E disse Rebecca ad Isaac: egli mi rincresce della vita mia per le figliuole d'Et; e se tollesse Iacob moglie della stirpe di questa terra, non vuoglio vivere.