Scrutatio

Venerdi, 2 maggio 2025 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Ebrei 2


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Per la qual cosa molto ci conviene porre mente a quelle cose le quali avemo udito, chè per la ventura non transcorriamo presto.1 Per questo bisogna che ci dedichiamo con maggiore impegno alle cose che abbiamo ascoltato, per non andare fuori rotta.
2 Chè se la parola, che fatta è per li angeli, è ferma, e se ogni prevaricamento e ogni inobbedienza riceverà giusto guiderdone secondo la sua mercede;2 Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione,
3 come potremo fuggire, se noi non averemo cura di così grande salute? La qual ebbe cominciamento d' essere annunziata per il Signore a coloro che l'udirono (e intesero), e in noi fu confermata,3 come potremo noi scampare se avremo trascurato una salvezza così grande? Essa cominciò a essere annunciata dal Signore, e fu confermata a noi da coloro che l’avevano ascoltata,
4 testimoniandola Dio con miracoli e con li dimostramenti e con molte virtù e con donamenti di Spirito secondo la sua volontà.4 mentre Dio ne dava testimonianza con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà.
5 Veramente Dio non sottomise alli angeli il mondo che dee venire, del quale noi parliamo.5 Non certo a degli angeli Dio ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo.
6 E uno sì testimonia in un luogo della (scrittura del salterio), e dice: (o Dio) chi è l' uomo, che tu ti ricordi di lui, ovver il figliuolo dell' uomo, che tu il visiti?6 Anzi, in un passo della Scrittura qualcuno ha dichiarato:
Che cos’è l’uomo perché di lui ti ricordi
o il figlio dell’uomo perché te ne curi?
7 Tu [il] facesti uno poco minore che gli angeli, e l' hai coronato di gloria e di onore, e ordinasti lui sopra l' opere delle tue mani.7 Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli,
di gloria e di onore l’hai coronato
8 E tutte le cose ponesti sotto alli suoi piedi. In quello che dice, che tutte le cose sottopose a lui, sì dimostra a noi, che niente lasciò che non gli sottomettesse; e noi vedemo che ancora non son tutte le cose sottoposte a lui.8 e hai messo ogni cosa sotto i suoi piedi.
Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa.
9 Ma vedemo che quelli ch' è un poco minorato. degli angeli, Iesù (secondo l'umanità), ch' egli per la passione della sua morte sì è coronato di gloria e d'onore; imperò che per grazia di Dio per tutti volse assaggiare la morte.9 Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.
10 Per tutti convenia essere consumato per passione di morte quelli, per il quale e dal quale tutte le cose furono fatte; il quale molti figliuoli hae menati in gloria, accrescitore della salute loro.10 Conveniva infatti che Dio – per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria – rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza.
11 Veramente quelli che santifica, e quelli che son santi, tutti procedono da uno. Per la qual cosa non si vergogna di chiamare li suoi eletti, fratelli, dicendo:11 Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli,
12 Io annunziarò il tuo nome alli fratelli miei: e nel mezzo della Chiesa loro lodarò te.12 dicendo:
Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi;
13 E ancora dice: io sarò confidente in quello. E ancora dice: ecco li fanciulli, li quali mi diede Dio.13 e ancora:
Io metterò la mia fiducia in lui;
e inoltre:
Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato.
14 Adunque, però che questi figliuoli s' accomunarono alla carne e al sangue, ed egli simigliantemente si fece partecipe con essi, acciò che per la morte distruggesse colui il quale avea signorìa della morte, cioè il diavolo,14 Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo,
15 e per liberare coloro li quali, per paura della morte, per tutta la loro vita erano dati a servitù.15 e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
16 Per niuno tempo prese li angeli, ma prese il seme d'Abraam.16 Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura.
17 Onde per tutte le cose si doveva fare simigliante alli suoi fratelli, chè fosse misericordioso, e pontefice fedele inanzi a Dio, per perdonare le peccata.17 Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
18 Veramente in quello ch' egli fu passionato e tentato, in quello ora è potente d'aiutare a coloro che son tentati.18 Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.