Epistola di Santo Paulo alli Ebrei 2
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1 Per la qual cosa molto ci conviene porre mente a quelle cose le quali avemo udito, chè per la ventura non transcorriamo presto. | 1 Per questo bisogna che ci dedichiamo con maggiore impegno alle cose che abbiamo ascoltato, per non andare fuori rotta. |
2 Chè se la parola, che fatta è per li angeli, è ferma, e se ogni prevaricamento e ogni inobbedienza riceverà giusto guiderdone secondo la sua mercede; | 2 Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, |
3 come potremo fuggire, se noi non averemo cura di così grande salute? La qual ebbe cominciamento d' essere annunziata per il Signore a coloro che l'udirono (e intesero), e in noi fu confermata, | 3 come potremo noi scampare se avremo trascurato una salvezza così grande? Essa cominciò a essere annunciata dal Signore, e fu confermata a noi da coloro che l’avevano ascoltata, |
4 testimoniandola Dio con miracoli e con li dimostramenti e con molte virtù e con donamenti di Spirito secondo la sua volontà. | 4 mentre Dio ne dava testimonianza con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà. |
5 Veramente Dio non sottomise alli angeli il mondo che dee venire, del quale noi parliamo. | 5 Non certo a degli angeli Dio ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo. |
6 E uno sì testimonia in un luogo della (scrittura del salterio), e dice: (o Dio) chi è l' uomo, che tu ti ricordi di lui, ovver il figliuolo dell' uomo, che tu il visiti? | 6 Anzi, in un passo della Scrittura qualcuno ha dichiarato: Che cos’è l’uomo perché di lui ti ricordi o il figlio dell’uomo perché te ne curi? |
7 Tu [il] facesti uno poco minore che gli angeli, e l' hai coronato di gloria e di onore, e ordinasti lui sopra l' opere delle tue mani. | 7 Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l’hai coronato |
8 E tutte le cose ponesti sotto alli suoi piedi. In quello che dice, che tutte le cose sottopose a lui, sì dimostra a noi, che niente lasciò che non gli sottomettesse; e noi vedemo che ancora non son tutte le cose sottoposte a lui. | 8 e hai messo ogni cosa sotto i suoi piedi. Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa. |
9 Ma vedemo che quelli ch' è un poco minorato. degli angeli, Iesù (secondo l'umanità), ch' egli per la passione della sua morte sì è coronato di gloria e d'onore; imperò che per grazia di Dio per tutti volse assaggiare la morte. | 9 Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. |
10 Per tutti convenia essere consumato per passione di morte quelli, per il quale e dal quale tutte le cose furono fatte; il quale molti figliuoli hae menati in gloria, accrescitore della salute loro. | 10 Conveniva infatti che Dio – per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria – rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza. |
11 Veramente quelli che santifica, e quelli che son santi, tutti procedono da uno. Per la qual cosa non si vergogna di chiamare li suoi eletti, fratelli, dicendo: | 11 Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, |
12 Io annunziarò il tuo nome alli fratelli miei: e nel mezzo della Chiesa loro lodarò te. | 12 dicendo: Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi; |
13 E ancora dice: io sarò confidente in quello. E ancora dice: ecco li fanciulli, li quali mi diede Dio. | 13 e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato. |
14 Adunque, però che questi figliuoli s' accomunarono alla carne e al sangue, ed egli simigliantemente si fece partecipe con essi, acciò che per la morte distruggesse colui il quale avea signorìa della morte, cioè il diavolo, | 14 Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, |
15 e per liberare coloro li quali, per paura della morte, per tutta la loro vita erano dati a servitù. | 15 e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. |
16 Per niuno tempo prese li angeli, ma prese il seme d'Abraam. | 16 Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. |
17 Onde per tutte le cose si doveva fare simigliante alli suoi fratelli, chè fosse misericordioso, e pontefice fedele inanzi a Dio, per perdonare le peccata. | 17 Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. |
18 Veramente in quello ch' egli fu passionato e tentato, in quello ora è potente d'aiutare a coloro che son tentati. | 18 Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova. |