SCRUTATIO

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Seconda Epistola di Santo Paulo alli Corinti 6


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BIBBIA VOLGARELXX
1 Preghiamovi e confortiamo, che non riceviate la grazia di Dio invano.1 Συνεργοῦντες δὲ καὶ παρακαλοῦμεν μὴ εἰς κενὸν τὴν χάριν τοῦ θεοῦ δέξασθαι ὑμᾶς·
2 Onde egli [dice]: nel tempo accettabile (e piacevole) io intesi le tue preghiere, e nel dì della salute aiutai te; ecco ora il tempo accettabile; questi son li di della salute.2 λέγει γάρ·
καιρῷ δεκτῷ ἐπήκουσά σου
καὶ ἐν ἡμέρᾳ σωτηρίας ἐβοήθησά σοι.
ἰδοὺ νῦν καιρὸς εὐπρόσδεκτος, ἰδοὺ νῦν ἡμέρα σωτηρίας.
3 Non diate ad alcuno niuna offensione (o cagione di peccare), chè non sia vituperato il nostro servigio.3 Μηδεμίαν ἐν μηδενὶ διδόντες προσκοπήν, ἵνα μὴ μωμηθῇ ἡ διακονία,
4 Ma in tutte le cose (facciamo e) mostriamo noi medesimi, secondo che servi di Dio, abiendo pazienza nelle tribulazioni, nelle necessità e nelle angoscie,4 ἀλλ’ ἐν παντὶ συνιστάντες ἑαυτοὺς ὡς θεοῦ διάκονοι, ἐν ὑπομονῇ πολλῇ, ἐν θλίψεσιν, ἐν ἀνάγκαις, ἐν στενοχωρίαις,
5 nelle battiture, nelle pregioni, nelle sedizioni, nelle fatiche, nel vigilare e nelli digiuni,5 ἐν πληγαῖς, ἐν φυλακαῖς, ἐν ἀκαταστασίαις, ἐν κόποις, ἐν ἀγρυπνίαις, ἐν νηστείαις,
6 (dimorando) in castità, nella scienza, in lunga sofferenza, in soavità, nel Spirito Santo, in carità non finta,6 ἐν ἁγνότητι, ἐν γνώσει, ἐν μακροθυμίᾳ, ἐν χρηστότητι, ἐν πνεύματι ἁγίῳ, ἐν ἀγάπῃ ἀνυποκρίτῳ,
7 e nella parola di verità e nella virtù di Dio, (andando armati) con arme di giustizia dal lato ritto e manco;7 ἐν λόγῳ ἀληθείας, ἐν δυνάμει θεοῦ· διὰ τῶν ὅπλων τῆς δικαιοσύνης τῶν δεξιῶν καὶ ἀριστερῶν,
8 (ancor passando) per li onori e per li disonori, e per il biasmo e per la buona fama; essendo tenuti ingannatori, e voi essendo veraci; e secondo che non cognosciuti, e voi essendo cognosciuti;8 διὰ δόξης καὶ ἀτιμίας, διὰ δυσφημίας καὶ εὐφημίας· ὡς πλάνοι καὶ ἀληθεῖς,
9 e secondo che morti, ed ecco che viviamo; secondo che castigati, e non mortificati;9 ὡς ἀγνοούμενοι καὶ ἐπιγινωσκόμενοι, ὡς ἀποθνῄσκοντες καὶ ἰδοὺ ζῶμεν, ὡς παιδευόμενοι καὶ μὴ θανατούμενοι,
10 e secondo che (crucciati) e tristi, e sempre essendo rallegranti; secondo che poveri, e molti n' arricchiamo; e secondo che li uomini che non hanno niente, e possediamo tutte le cose.10 ὡς λυπούμενοι ἀεὶ δὲ χαίροντες, ὡς πτωχοὶ πολλοὺς δὲ πλουτίζοντες, ὡς μηδὲν ἔχοντες καὶ πάντα κατέχοντες.
11 La nostra bocca è manifesta a voi, o Corinti; il nostro cuore è dilatato (e disteso a voi).11 Τὸ στόμα ἡμῶν ἀνέῳγεν πρὸς ὑμᾶς, Κορίνθιοι, ἡ καρδία ἡμῶν πεπλάτυνται·
12 Non vi angosciate in noi; ma angosciatevi nelle vostre interiora.12 οὐ στενοχωρεῖσθε ἐν ἡμῖν, στενοχωρεῖσθε δὲ ἐν τοῖς σπλάγχνοις ὑμῶν·
13 Voi che avete quella medesima rimunerazione, dico a voi, secondo che a figliuoli: distendetevi.13 τὴν δὲ αὐτὴν ἀντιμισθίαν, ὡς τέκνοις λέγω, πλατύνθητε καὶ ὑμεῖς.
14 E non vogliate portare giogo con coloro che non son fedeli; imperò che la partecipazione della giustizia non sta con la iniquità. Che compagnia è della luce colle tenebre?14 Μὴ γίνεσθε ἑτεροζυγοῦντες ἀπίστοις· τίς γὰρ μετοχὴ δικαιοσύνῃ καὶ ἀνομίᾳ, ἢ τίς κοινωνία φωτὶ πρὸς σκότος;
15 E che patto puote essere da Cristo al demonio? Ovver che parte ha il fedele con colui che non è fedele?15 τίς δὲ συμφώνησις Χριστοῦ πρὸς Βελιάρ, ἢ τίς μερὶς πιστῷ μετὰ ἀπίστου;
16 Ovver che consentimento può essere dal tempio di Dio alli idoli? Chè voi siete tempio di Dio vivo, sì come dice il Signore: io abitarò con loro, e andarò intra loro, e sarò il loro Iddio, ed elli saranno mio popolo.16 τίς δὲ συγκατάθεσις ναῷ θεοῦ μετὰ εἰδώλων; ἡμεῖς γὰρ ναὸς θεοῦ ἐσμεν ζῶντος, καθὼς εἶπεν ὁ θεὸς ὅτι
ἐνοικήσω ἐν αὐτοῖς καὶ ἐμπεριπατήσω
καὶ ἔσομαι αὐτῶν θεὸς καὶ αὐτοὶ ἔσονταί μου λαός.
17 Per la quale cosa uscite di mezzo di loro, dice il Signore, e non toccate le cose sozze.17 διὸ ἐξέλθατε ἐκ μέσου αὐτῶν
καὶ ἀφορίσθητε, λέγει κύριος,
καὶ ἀκαθάρτου μὴ ἅπτεσθε·
κἀγὼ εἰσδέξομαι ὑμᾶς
18 E io riceverò voi, e starò per vostro padre, e voi starete per miei figliuoli e figliuole, dice il Signore onnipotente.18 καὶ ἔσομαι ὑμῖν εἰς πατέρα
καὶ ὑμεῖς ἔσεσθέ μοι εἰς υἱοὺς καὶ θυγατέρας,
λέγει κύριος παντοκράτωρ.