Evangelio di Santo Marco 11
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BIBBIA VOLGARE | BIBBIA CEI 1974 |
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1 E appressandosi a Ierosolima e a Betania, circa il monte Oliveto, mandò due de' discepoli suoi. | 1 Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli |
2 E dissegli: andate nel castello ch' è contro di voi, e incontanente che sarete entrati, troverete il poledro dell' asina alligato, sopra il quale ancora nullo degli uomini è seduto; scioglietelo, e menatelo. | 2 e disse loro: "Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. |
3 E se alcuno dirà: che facete? dite come egli bisogna al Signore; e incontinente egli mandarà quello quivi. | 3 E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito". |
4 E loro andando, trovorono il poledro ligato di fuori dinanzi alla porta nelle due vie; e scioglierono quello. | 4 Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. |
5 Onde alcuni di coloro che ivi stavano, dicevanli che fate voi sciogliendo il poledro? | 5 E alcuni dei presenti però dissero loro: "Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?". |
6 E loro gli dissero, come gli avea comandato Iesù; e coloro lasciorono quelli, che il tollessero. | 6 Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. |
7 E loro menorono il poledro a Iesù, e posero sopra quello le loro vestimenta; ed egli sedette sopra quello. | 7 Essi condussero l'asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. |
8 Di che molti gittorono estendendo le sue vestimenta nella via; alcuni tagliavano li rami delli arbóri, e gittavanli per terra nella via. | 8 E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. |
9 E coloro che gli andavano inanzi, e coloro che seguitavano, gridavano dicendo: salvaci, | 9 Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano: 'Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!' |
10 tu che vieni nel nome del Signore; benedetto è il regno, che ormai è venuto, del padre nostro David; salvaci ne' luoghi eccelsi. | 10 Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! 'Osanna' nel più alto dei cieli! |
11 Ed egli entrò in Ierusalem nel tempio; ed essendo già l'ora del vespero, guardando a tutti, andò in Betania con li dodici discepoli. | 11 Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània. |
12 E l'altro giorno, uscendo loro di Betania, egli ebbe fame. | 12 La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. |
13 E vedendo dalla lunga uno fico avente le foglie, venne, se forse troverebbe alcuna cosa in esso; ed essendo venuto a quello, non ritrovò altro che le foglie; imperò che non era il tempo delle fiche.. | 13 E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. |
14 E Iesù disse: già e non più alcuno manducarà di te frutto in eterno. E gli suoi discepoli udivano. | 14 E gli disse: "Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti". E i discepoli l'udirono. |
15 E vennero in Ierosolima; ed entrato nel tempio, incominciò a cacciare li compranti e vendenti nel tempio; e riversò le mense de' banchieri, e le cattedre de' vendenti le colombe. | 15 Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe |
16 E non permetteva che alcuno trasferisse il vase del tempio. | 16 e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. |
17 E ammaestrava, dicendo a quelli: or non è scritto, come la mia casa chiamerassi casa di orazione a tutte le genti? Ma voi l'avete fatta spelonca di ladroni. | 17 Ed insegnava loro dicendo: "Non sta forse scritto: 'La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?' Voi invece ne avete fatto 'una spelonca di ladri!'". |
18 La quale cosa udita ch' ebbe il principe de' sacerdoti e li Scribi, cercavano come il potevano uccidere; ma loro il temevano, imperò che tutta la turba si maravigliava sopra la sua dottrina. | 18 L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. |
19 Ed essendo fatto il vespero, usciva fuori della città. | 19 Quando venne la sera uscirono dalla città. |
20 E poscia la mattina, passando, viddero lo fico essere seccato insino alla radice, | 20 La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. |
21 E ricordandosi Pietro, disse a lui: maestro, ecco ch' egli è seccata la ficaia, la quale maledicesti. | 21 Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: "Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato". |
22 E rispondendo Iesù, disse a quelli: abbiate la fede di Dio. | 22 Gesù allora disse loro: "Abbiate fede in Dio! |
23 In verità vi dico, che qualunque dirà a questo monte: lèvati e poniti nel mare, e non dubitarà nel suo cuore, ma crederà, tutto quello egli dirà che sia fatto, sarà fatto a lui. | 23 In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. |
24 Imperò io vi dico: tutto quello che orando. addimandarete, crediate che voi riceverete, e a voi verrà. | 24 Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. |
25 E quando voi farete orazione, perdonate se voi avete alcuna cosa contro alcuno, acciò che etiam il vostro Padre, ch' è in cielo, a voi perdoni li vostri debiti. | 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati". |
26 E se voi non perdonarete, nè etiam il Padre vostro, il quale è in cielo, a voi perdonarà li vostri peccati. | 26 . |
27 E un' altra fiata loro vennero a Ierosolima; e andando nel tempio, a lui vennero li sommi sacerdoti, e li Scribi e li antiqui. | 27 Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: |
28 E dissongli: con quale possanza fai queste tali cose? e chi ti ha dato questa autorità, che facci queste cose? | 28 "Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?". |
29 E rispondendo Iesù, dissegli: io etiam vi addimanderò una parola, e voi mi rispondiate; e poscia dirovvi in quale possanza faccio queste cose. | 29 Ma Gesù disse loro: "Vi farò anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. |
30 Respondetemi: il battesimo di Ioanne era. egli venuto dal cielo, ovvero dalli uomini? | 30 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi". |
31 Ma quelli pensavano, dicendo: se noi diremo ch' egli è venuto dal cielo, egli a noi dirà: il perchè adunque non gli avete creduto? | 31 Ed essi discutevano tra sé dicendo: "Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché allora non gli avete creduto? |
32 E se diremo ch' egli è dalli uomini, temiamo il popolo; imperò che tutti tenevano che Ioanne fusse veramente profeta. | 32 Diciamo dunque "dagli uomini"?". Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. |
33 Onde risposero, dicendo: non sappiamo. E Iesù a loro rispose: e io etiam non vi dirò, con quale potestà faccio io queste cose. | 33 Allora diedero a Gesù questa risposta: "Non sappiamo". E Gesù disse loro: "Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose". |