Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Zaccaria 11


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1O Libano, apri le tue porte, e lo fuoco mangi li tuoi cedri.2O abete, urla, per che cadde lo cedro, però che gli magnifici sono guastati; urlate voi, querce di Basan, però che lo termine armato è caduto.3La voce dell' urlo de' pastori s' ode, però che è guastata la loro magnificenza; e la voce dello ruggito delli leoni, però ch' è guastata la superbia del Giordano.4Questo dice lo mio Signore Iddio: pasci le pecore della uccisione.5Le quali uccidevano coloro che le possedono, e vendevanle dicendo: benedetto sia Iddio, noi siamo fatti ricchi; e li loro pastori non perdonavano loro.6E io non perdonerò più a coloro che sono abitatori della terra, dice lo Signore Iddio; ecco, io darò li uomini, ciascuno nella mano del suo prossimo, e nella mano del suo re; e cadranno in terra, e non li libererò delle loro mani.7E pascerò le pecore della uccisione; e però io chiamai li poveri della greggia; e pigliai due verghe; l' una si chiama Bellezza, e l'altra Funicello; e pasceo la greggia.8E uccisi tre pastori in uno mese, e lo mio. spirito si ritrasse in loro; e la loro anima sì si variò contro a me.9E dissi: io non vi pascerò; chi muore si muoia, e chi è tagliato sie tagliato; altri divori ciascuno la carne del suo prossimo.10E tolsi la mia verga, che si chiama Bellezza, e taglia'la acciò che facessi tornare addietro lo mio patto, lo quale io feci con tutti li popoli.11E fue tornato addietro in quel dì; e così conobbero i poveri della greggia, i quali fanno la guardia a me, però che fue la parola di Dio.12E io dissi a loro: se vi pare che sia bene, datemi la mia mercede ... E la mia mercede sarà apprezzata XXX danari d'argento.13E disse lo Signore a me: tutto quello prezzo ch' io sono apprezzato da loro, piglialo e gettalo al statuario. E tolsi XXX danari d'argento, e gitta'li nella casa di Dio allo statuario.14E tagliai la mia verga seconda, la quale si chiamava Funicello, per isciogliere la fraternitade tra Giuda e Israel.15E disse Iddio a me: ancora piglia li vasi del pastore istolto.16Però che ecco, io risusciterò lo pastore in terra, il quale non visiterà le cose abbandonate, e non domanderà le cose disperse, e quello che sarà ispezzato non sanerà, e quello che istà non nutrirà, e mangerà le carni de' grassi, e iscioglierà le loro unghie.17O pastore, e idolo che abbandoni la greggia! Lo coltello sia sopra lo suo braccio, e sopra lo suo occhio diritto; lo suo braccio si seccherà per ariditade, e l'occhio suo diritto intenebrando sarà oscurato.