Scrutatio

Domenica, 11 maggio 2025 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Abacuc 1


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Questo è il carico il quale vidde Abacuc profeta.1 Onus quod vidit Habacuc propheta.
2 Insino a quando, Signore, chiamerò, e non mi esaudirai? griderò io ad alta voce a te, patendo io violenza, e non mi salverai?2 Usquequo, Domine, clamabo,
et non exaudies ?
vociferabor ad te, vim patiens,
et non salvabis ?
3 Perche m' hai tu dimostrata la iniquità e la fatica, e ch' io veggia la preda e la ingiustizia contro a me? (Per che ragguardi i dispregiatori, e taci quando lo empio conculca colui ch' è più giusto di lui, e farai gli uomini come pesci del mare, e come li rettili che non hanno guida?) E fatto è il giudicio, e la contradizione più potente.3 Quare ostendisti mihi iniquitatem et laborem,
videre prædam et injustitiam contra me ?
Et factum est judicium, et contradictio potentior.
4 Per questo è lacerata (e squarciata) la legge, e il giudicio non perviene infino alla fine; però che lo empio prevale contro al giusto, e però esce il giudicio perverso.4 Propter hoc lacerata est lex,
et non pervenit usque ad finem judicium ;
quia impius prævalet adversus justum,
propterea egreditur judicium perversum.
5 Ragguardate nelle genti, e vedete; e maravigliatevi, e stupefatevi; però che una operazione è fatta ne' dì vostri, la quale niuno crederà quando fia narrata.5 Aspicite in gentibus, et videte ;
admiramini, et obstupescite :
quia opus factum est in diebus vestris,
quod nemo credet cum narrabitur.
6 Però che, ecco che io susciterò i Caldei, gente amara e veloce, la quale anderà sopra la latitudine della terra, acciò che possegga i tabernacoli non suoi.6 Quia ecce ego suscitabo Chaldæos,
gentem amaram et velocem,
ambulantem super latitudinem terræ,
ut possideat tabernacula non sua.
7 Orribile è, e terribile; e da lei medesima uscirà il giudicio e il carico suo.7 Horribilis et terribilis est :
ex semetipsa judicium et onus ejus egredietur.
8 I cavalli suoi sono più leggieri che pardi, e più veloci che lupi vespertini; e spargerannosi gli uomini suoi da cavallo; però che gli uomini suoi da cavallo verranno da lungi, e voleranno come l'aquila la quale con fretta va a mangiare.8 Leviores pardis equi ejus,
et velociores lupis vespertinis :
et diffundentur equites ejus :
equites namque ejus de longe venient ;
volabunt quasi aquila festinans ad comedendum.
9 Tutti verranno alla preda, e le faccie loro saranno come vento ardente; e radunerà li prigioni come la rena.9 Omnes ad prædam venient,
facies eorum ventus urens ;
et congregabit quasi arenam captivitatem.
10 Ed egli trionferà delli re, e riderassi (e farassi beffe) de' tiranni; egli si riderà (e farassi beffe) d'ogni fortezza, e porterà seco il terreno per fare il monte alto rimpetto alle mura per combatterla, e piglieralla.10 Et ipse de regibus triumphabit,
et tyranni ridiculi ejus erunt ;
ipse super omnem munitionem ridebit,
et comportabit aggerem, et capiet eam.
11 Allora si tramuterà lo spirito suo, e trapasserà e caderà: or è questa la fortezza del suo iddio?11 Tunc mutabitur spiritus, et pertransibit, et corruet :
hæc est fortitudo ejus dei sui.
12 Or non se tu il mio Signore Iddio dal principio (cioè ab eterno), e sei il santo mio, e non morremo? Signore, tu l' hai posto in giudicio; e fondastilo forte acciò che tu correggessi (molti per mezzo di lui).12 Numquid non tu a principio,
Domine, Deus meus, sancte meus,
et non moriemur ?
Domine, in judicium posuisti eum,
et fortem, ut corriperes, fundasti eum.
13 Gli occhi tuoi sono mondi (e netti), acciò che tu non veggia il male; e non potrai ragguardare alla iniquità; per che non ragguardi tu sopra coloro che fanno le cose inique? e taci, quando l'empio divora colui che è più giusto di lui?13 Mundi sunt oculi tui, ne videas malum,
et respicere ad iniquitatem non poteris.
Quare respicis super iniqua agentes,
et taces devorante impio justiorem se ?
14 E farai gli uomini come pesci del mare, e come li rettili che non hanno principe?14 Et facies homines quasi pisces maris,
et quasi reptile non habens principem.
15 Ogni cosa solleverà coll' amo suo; trasselo (e radunerallo) nella rete sua; sopra ciò si farà lieto, e rallegrerassi.15 Totum in hamo sublevavit,
traxit illud in sagena sua,
et congregavit in rete suum.
Super hoc lætabitur, et exsultabit.
16 Però sacrificherà alla rete sua, e offerirà alla rete sua; per che in essa è ingrassata la parte sua, e il cibo suo eletto.16 Propterea immolabit sagenæ suæ,
et sacrificabit reti suo,
quia in ipsis incrassata est pars ejus,
et cibus ejus electus.
17 Per questo adunque spande la rete sua, e non cessa d' uccidere sempre le genti.17 Propter hoc ergo expandit sagenam suam,
et semper interficere gentes non parcet.