SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Ieremia 1


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1 Le parole di Ieremia (profeta) figliuolo d' (uno lo quale ebbe nome) Elchia della compagnia de' sacerdoti, i quali furono in (una contrada la quale si chiama) Anatot della terra di Beniamin.1 Parole di Geremia figliuolo di Helcia, uno de' sacerdoti, che abitavano in Anathoth nella terra di Benjamin.
2 Come Iddio li parlò nel tempo di Iosia, figliuolo d' Amon, re (del popolo) di Giuda, nel tredecimo anno del suo reame.2 Parole dette a lui dal Signore ne' giorni di Josia figliuolo di Amon, re di Giuda, il decimoterzo anno del regno di lui,
3 E fu fatto nel tempo di Ioachim, figliuolo che fu di Iosia, re di Giuda, insino alla transmigrazione di Ierusalem nel quinto mese di quello anno.3 E dette a lui ne' giorni di Joachim figliuolo di Josia, re di Giuda, sino a tutto l'undecimo anno di Sedecia figliuolo di Josia, re di Giuda, sino alla trasmigrazione di Gerusalemme nel quinto mese.
4 E allora mi parlò [il Signore], e dissemi così:4 E il Signore parlommi, dicendo:
5 Innanzi ch' io ti formassi nel ventre della tua madre, io ti conobbi; e innanzi che tu nascessi, io ti santificai, e sì ti feci profeta tra le genti.5 Anzi che ti formassi nel sen della madre, io ti conobbi, ed anzi che tu uscissi dall'utero, io ti santificai, e ti diedi Profeta alle genti.
6 Ora risponde e dice così (quasi scusandosi a Dio, che non era sufficiente a tanto ufficio, dicendo): ah, ah, ah, (cioè a dire) o Signore mio! (riguarda e vedi ch' ) io non so parlare, però ch' io sono fanciullo.6 Ed io dissi: Ah, ah, ah, Signore Dio, tu vedi, ch'io non so parlare, perchè io sono un fanciullo.
7 Allora Iddio mi disse: (o Ieremia) non dire: io (non so parlare però ch' io) sono fanciullo; chè dovunque io ti manderò, sarai ubbidiente ad andare; e tutte quelle cose ch' io ti comanderò, tu parlerai.7 E il Signore disse a me: Non dire: Io sono un fanciullo; perocché tu anderai a fare tutte quelle cose, per le quali ti spedirò, e tutto quello, che io t'ingiungerò, tu lo dirai.
8 (Ora lo conforta Iddio e dice così:) non temere dalla faccia loro; però ch' io sarò tuo protettore e libererotti, dice Iddio.8 Non temere la faccia di coloro: conciossiachè son io con te, per trarti d'impaccio, dice il Signore.
9 E allora istese Iddio la sua mano, e toccommi la bocca, e disse: ecco io t'ho date le mie parole nella bocca tua.9 E stese il Signore la mano, e toccò la mia bocca; e dissemi il Signore: Ecco che io pongo nella tua bocca le mie parole:
10 E hotti posto e ordinato sopra le genti e sopra li reami, acciò che tu possi cavare e distruggere e dissipare ed edificare e piantare.10 Ecco che io ti do oggi autorità sopra le genti, e sopra i reami, affinchè tu di radichi, e distrugga, e disperga, e dissipi, e edifichi, e pianti.
11 E allora Iddio mi parlò, e disse: o Ieremia, che vedi? E io dissi: io veggio una verga vigilante.11 E il Signore mi parlò, e disse: Che è quello, che tu vedi, o Geremia? E io dissi: Io vedo una verga vegliante.
12 E Iddio disse: bene vedesti; però ch' io vigilerò sopra lo detto mio.12 E il Signore mi disse: Cosi è come tu hai veduto; perocché io sarò vigilante sopra la mia Parola per adempirla.
13 E favellò la seconda volta, e sì mi parlò Iddio, e disse: (o Ieremia), che vedi? E io dissi: io veggio una pentola accesa, e la sua faccia da aquilone.13 E il Signore parlommi di nuovo, e disse: Che vedi tu? E io dissi: Veggo una caldaia bollente, ed ella viene dalla parte di settentrione.
14 E Iddio disse a me: lo male si manifestarà e verrà dalla parte d' aquilone sopra tutti quelli che - àbitano in terra.14 E il Signore mi disse: Dal settentrione si spanderanno tutti i mali sopra gli abitatori di questo paese;
15 Però ch' io (chiamerò e) radunerò tutti li parentadi de' reami d'acquilone, così mi disse lo Signore Iddio; e ciascuno verrà e porrà la sua sedia nello introito delle porte di Ierusalem, e sopra tutte le mura sue nel circuito, e sopra tutte le cittadi di Giuda.15 Imperocché ecco che io convocherò tutte le famiglie dei regni del settentrione, dice il Signore: e verranno, e porrà ognuno di essi il suo padiglione all'entrar delle porte di Gerusalemme, e sopra le sue mura all'intorno, e in tutte le città di Giuda.
16 E parlerò (e dirò) tutti li miei giudicii con loro sopra tutte le loro malizie; però che m' hanno lasciato (e sonsi partiti da me) e hanno fatto sacrificii alli iddi strani e hanno adorato quello che hanno fatto colle loro proprie mani.16 Ed io esporrò a costoro i miei giudizi sopra tutta la malizia di quegli, che hanno abbandonato me, ed han fatte libagioni a' dei stranieri, e hanno adorato l'opera delle lor mani.
17 E però voglio che tu (t' apparecchi e) t' accingi li tuoi lombi; e lèvati suso, e parlerai a loro ciò ch' io ti comanderò. E non temere di loro minaccie nè di loro persone; e io farò che tu non temerai lo loro volto (nè minaccie).17 Tu adunque cingi i tuoi fianchi, e sorgi, e di a costoro tutto quello, ch'io ti comando. Non aver paura della loro faccia: imperocché io farò, che tu non abbi paura de' loro sguardi;
18 E io in questo dì t'ho posto come una cittade armata e come colonna di ferro e come muro di rame sopra tutta la terra a' principi e sacerdoti e tutto il popolo di Giuda e della terra.18 Imperocché io ti ho fatto oggi come una città forte, e come una colonna di ferro, e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda, e i suoi magnati, e i sacerdoti, e il popolo del paese.
19 E combatteranno incontro a te, e non ti potranno soperchiare; però ch' io sono teco, disse Iddio, acciò ch' io ti liberi da loro.19 Ed eglino faranno a te guerra, ma non la vinceranno: perocché son io con te, dice il Signore, per tua sicurezza.