Scrutatio

Mercoledi, 21 maggio 2025 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Isaia 64


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Avessimo grato che tu rompessi li cieli, e iscendessi giuso; che li monti si movessono per la tua faccia,1 Sicut ignis succendit sarmenta,
aquam ebullire facit ignis,
ut notum facias nomen tuum inimicis tuis,
a facie tua gentes turbentur,
2 e diventasseno niente come l'arsione del fuoco, e il fuoco ardesse loro, acciò che si facesse manifesto lo tuo nome alli tuoi nimici, e che le genti si turbassono per la tua faccia (cioè per paura).2 cum feceris mirabilia,
quae non sperabamus.
Descendisti, et a facie tua montes defluxerunt.
3 E conciosia cosa che tu faccia le maraviglie, noi non ti sosterremo; tu iscendesti, e li monti iscorsono dalla tua faccia.3 A saeculo non audierunt, neque aures perceperunt;
oculus non vidit Deum, absque te,
qui operaretur pro sperantibus in eum.
4 Mai non fu udito, e non si ricevette mai in orecchie; e occhio non vidde sanza te quello che tu, Signore, apparecchiasti a quelli che ti aspettano, (cioè quelli che hanno speranza in te).4 Occurris laetanti, facienti iustitiam
et his, qui in viis tuis recordantur tui.
Ecce tu iratus es, et peccavimus;
in ipsis a saeculo nos salvabimur.
5 Tu venisti contro a quelli che se ne rallegra e che fa la giustizia; egli si ricorderanno di te nelle tue vie (cioè nelle tue opere); ecco tu se' adirato, e noi peccammo; e fummo sempre nelli peccati, e pure ci salveremo.5 Et facti sumus ut immundus omnes nos,
et quasi pannus inquinatus universae iustitiae nostrae;
et marcuimus quasi folium universi,
et iniquitates nostrae quasi ventus abstulerunt nos.
6 E siamo fatti sì come l'uomo brutto tutti noi; e come lo panno della donna che hae partorito, così sono le nostre giustizie; e tutti cademmo come foglie, e le nostre iniquitadi tolsono noi come uno vento.6 Non est qui invocet nomen tuum,
qui consurgat et adhaereat tibi,
quia abscondisti faciem tuam a nobis
et dissolvisti nos in manu iniquitatis nostrae.
7 E non è chi chiami lo tuo nome, e chi si levi e tenga te; tu nascondesti la tua faccia da noi, e percotesti noi nella mano della nostra malvagitade.7 Et nunc, Domine, pater noster es tu,
nos vero lutum; et fictor noster tu,
et opera manuum tuarum omnes nos.
8 E ora, Signore, tu se' lo nostro padre, e noi siamo loto; e tu se' nostro facitore, e tutti siamo opera delle tue mani.8 Ne irascaris, Domine, nimis
et ne ultra memineris iniquitatis;
ecce, respice: populus tuus omnes nos.
9 O Signore, non ti adirare assai, e non ti ricordare più delle nostre malvagitadi; ecco, Signore, ragguarda noi, per ciò che siamo tutti il popolo tuo.9 Urbes sanctitatis tuae factae sunt in desertum,
Sion deserta facta est,
Ierusalem desolata est.
10 La tua cittade santa sì è fatta deserta; Sion è fatta deserta; è desolata Ierusalem.10 Domus sanctitatis nostrae et gloriae nostrae,
ubi laudaverunt te patres nostri,
facta est in exustionem ignis,
et omnia desiderabilia nostra versa sunt in ruinas.
11 E la casa della nostra santificazione sì è desolata, e quella della nostra gloria, dove li nostri padri diedono laude a te; e quello luogo venne alle mani del fuoco, e tutte le nostre cose desiderabili sono rivolte in rovine.11 Numquid super his continebis te, Domine,
tacebis et affliges nos vehementer?
12 Signore, contenerai tu te sopra tutte queste cose, o tacerai tu? (istando così) darai tu così forte afflizione a noi?