SCRUTATIO

Sabato, 21 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Iob 29


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1 E aggiunse ancora Iob, riassumendo la parola sua', e disse:1 - E continuò Giobbe, riprendendo la sua sentenza, e disse:
2 Chi mi darà ch' io sia appresso li mezi dinanzi, secondo li dì ne' quali guardava me Iddio,2 «Oh! se io potessi tornare come ai mesi di prima, come ai giorni in cui Dio mi custodiva!
3 quando splendeva la lucerna sua sopra lo mio capo, e al lume suo andava nelle tenebre?3 Allorchè splendeva la sua lucerna sul mio capo, e alla sua luce camminavo fra le tenebre!
4 Sì come io fui ne' dì della mia giovinezza, quando secreto era Iddio nel mio tabernacolo;4 Com'ero ai giorni di mia giovinezza, allorchè Dio segretamente stava nella mia tenda;
5 quando era l' Onnipotente meco, e dintorno a me li miei figliuoli;5 quando l'Onnipotente era meco, e attorno a me stavano i miei ragazzi;
6 quando lavava li piedi miei di butirro, e la pietra spandeva a me li rivi dell' olio;6 quando i miei piedi guazzavano nella pannae dal sasso scaturivano per me ruscelli d'olio;
7 quando andava alla porta della cittade, e nella piazza apparecchiavano la cattedra a me?7 quando, incamminandomi verso la porta della città, mi preparavano il seggio sulla piazza!
8 Vedeano me i giovani, e nascondevansi; e li vecchii si rizzavano e stavano.8 Vedendomi, i giovani si nascondevano, i vecchi s'alzavano e rimanevano in piedi;
9 Li principi cessavano di favellare, e lo dito si ponevano alla sua bocca.9 i maggiorenti cessavano di parlare, mettendosi il dito sulla bocca:
10 Li duchi constrigneano la loro voce, e la lingua loro s'accostava allo loro gorguzzolo.10 i nobili ritenevano la lor voce, e la lor lingua s'attaccava al palato.
11 E le orecchie udenti beatificavano me, e l'occhio vedente rendea testimonianza a me.11 L'orecchio che udiva mi proclamava beato, e l'occhio che vedeva mi testimoniava [la lode];
12 Chè io avea deliberato lo povero gridante, e lo pupillo il quale non avea aiuto.12 giacchè io liberavo il povero che gridava [al soccorso], e l'orfano che non aveva difensore:
13 La benedizione di colui, che sì dovea perire, sopra me venìa; e ho consolato lo cuore della vedova.13 la benedizione del pericolante veniva su di me, e al cuor della vedova porgevo io conforto;
14 Di giustizia sono vestito; e vesti’mi, sì come di vestimento e di corona, del mio giudicio.14 di giustizia io m'ammantavo, e mi rivestivocome di manto e diadema del mio diritto.
15 Io fui occhio al cieco, e piede al zoppo.15 L'occhio io fui per il cieco, e il piede fui per lo storpio;
16 Padre era de' poveri; e la cagione, ch' io non sapea, diligentemente la investigava.16 dei poveri ero io il padre, e la difesa di chi m'era ignoto io m'assumevo con zelo;
17 Tritava le mascelle delli malvagi, e delli denti suoi tolleva la preda.17 spezzavo io le zanne del malvagio, e da' suoi denti cacciavo fuori la preda.
18 E dicea: nel mio piccolo nido mi morirò, e sì come palma moltiplicherò i dì.18 E dicevo: - Nel mio niduccio io morirò, e come la palma moltiplicherò i miei giorni;
19 La mia radice aperta è appresso l'acque, e la rugiada starà nella mia mietitura.19 La mia radice s'espande verso l'acque , e la rugiada dimora sui miei rami;
20 La mia gloria sempre si rinnoverae, e l'arco mio nella mia mano (sempre) si ristorerà.20 la mia gloria sempre si rinnova, e l'arco mio in mia mano ringiovanisce! -
21 Coloro che mi udivano, aspettavano la mia sentenza, e intenti tacevano.21 Coloro che mi ascoltavano aspettavano la decisione, e tacevano intenti al mio consiglio;
22 Allo mio consiglio niuna cosa ardivano d'aggiugnere, e la mia parola sopra loro stillava.22 dopo le mie parole non ardivano replicare, e su di essi cadeva a stille il mio discorso:
23 E aspettavano me, sì come la piova; e la bocca loro aprivano, sì come al vento piovoso serotino.23 aspettavano me come la pioggia, aprendo la loro bocca come [terreno] a pioggia tardiva.
24 Si quando rideva a loro, non credevano; e la luce del mio volto non cadeva in terra.24 Se talvolta io sorridevo loro, ad essi non pareva vero, e lo splendore del mio volto non cadeva invano.
25 Se io avessi voluto ire a loro, sedeva nel primo luogo; e quando sedea, era sì come re, stanteli dintorno l'oste, ed era consolatore delli piagnenti.25 Quando gradivo andare da loro, mi assidevo per primo: e pur sedendo qual re in mezzo alle schiere, ero tuttavia consolatore degli afflitti.