SCRUTATIO

Martedi, 17 giugno 2025 - San Marciano ( Letture di oggi)

Esodo 18


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 E quando ebbe udito Ietro prete di Madian, cognato di Moise, ogni cosa che avea fatta lo Signore a Moisè e ad Israel suo popolo, però ch' egli avea tratto Israel d'Egitto;1 OR Ietro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè, intese tutto quel che Iddio avea fatto a Mosè, e ad Israele, suo popolo; come il Signore avea tratto Israele fuor di Egitto.
2 tolse Sefora moglie di Moisè, la quale avea rimandato,2 E Ietro prese Sippora, moglie di Mosè, dopo ch’egli l’ebbe rimandata;
3 e due suoi figliuoli, de' quali l'uno si chiamava Gersam, dicendo lo padre: FORESTIERE FUI NELLA TERRA ALTRUI,3 e i due figliuoli di essa; il nome dell’uno de’ quali era Ghersom; perciocchè Mosè, avea detto: Io sono stato forestiere in paese strano.
4 e l'altro era chiamato Eliezer; disse in verità: IDDIO DEL PADRE MIO AIUTÒ ME, E SCAMPÒ ME DAL COLTELLO DI FARAONE.4 E il nome dell’altro era Eliezer; perciocchè egli avea detto: L’Iddio di mio padre mi è stato in aiuto, e mi ha scampato dalla spada di Faraone.
5 Venne adunque Ietro, cognato di Moisè, e li figliuoli suoi e la moglie sua a Moisè nel deserto, dove s'era incastellato appresso lo monte di Dio.5 Ietro adunque, suocero di Mosè, venne a Mosè, co’ figliuoli di esso, e con la sua moglie, nel deserto, ove egli era accampato al Monte di Dio.
6 E mandò a Moisè dicendo: io, cognato tuo Ietro, vengo a te, e la moglie tua, e due tuoi figliuoli con lei.6 E mandò a dire a Mosè: Io Ietro, tuo suocero, vengo a te, con la tua moglie, e co’ suoi due figliuoli
7 Il quale venuto incontro al cognato suo, adorollo e basciò lui; e salutaronsi insieme con parole pacifiche. E quando entroe nel tabernacolo,7 E Mosè uscì incontro al suo suocero; e gli s’inchinò, e lo baciò; e si domandarono l’un l’altro del lor bene stare; poi entrarono nel padiglione.
8 narrò Moisè al cognato suo tutte quelle cose, che fece lo Signore (a Moisè, ed) a Faraone e a quegli d'Egitto per Israel, e tutta la fatica ch' era incontrata loro nello andare, e come liberò loro lo Signore.8 E Mosè raccontò al suo suocero tutto ciò che il Signore avea fatto a Faraone, ed agli Egizj, per amor d’Israele; e tutti i travagli ch’erano loro sopraggiunti per cammino, de’ quali il Signore li avea liberati.
9 E rallegrossi Ietro sopra tutti li beni li quali avea fatti lo Signore ad Israel; perciò che avea iscampato lui lo Signore della mano di quelli di Egitto (e della mano di Faraone).9 E Ietro si rallegrò di tutto il bene che il Signore avea fatto a Israele, avendolo riscosso dalla man degli Egizj.
10 E disse: benedetto lo Signore, che liberò voi della mano di quelli d'Egitto e della mano di Faraone; il quale iscampò lo popolo suo della mano di quelli d'Egitto.10 E Ietro disse: Benedetto sia il Signore, il qual vi ha liberati dalla mano degli Egizj, e dalla mano di Faraone; il quale ha riscosso questo popolo di sotto alla man degli Egizj.
11 Ora io conosco che grande è lo Signore sopra tutti gli dii, perciò che magnamente ha fatto contra coloro di Egitto (per prego di Moisè).11 Ora conosco che il Signore è più grande di tutti gl’iddii; conciossiachè questo sia loro avvenuto, perciocchè erano superbamente proceduti contro a loro.
12 Offerse adunque letro, cognato di Moisè, li sacrificii e l'ostie a Dio; e vennero (Moisè ed) Aaron e tutti li più vecchi d'Israel, acciò che mangiassero del pane con lui innanzi al Signore.12 Poi Ietro, suocero di Mosè, prese un olocausto, e de’ sacrificii da offerire a Dio; e Aaronne, e tutti gli Anziani d’Israele, vennero a mangiar col suocero di Mosè, davanti al Signore
13 Ma l'altro dì sedè Moisè, acciò che giudi casse al popolo, il quale istava presente a Moisè dalla mattina insino al vespro.13 E il giorno seguente, avvenne che, sedendo Mosè, per render ragion al popolo, e stando il popolo in piè davanti a Mosè, dalla mattina fino alla sera;
14 La quale cosa quando vidde letro suo cognato, tutte le cose cioè che facea nel popolo, disse: che è questo che tu fai nel popolo? perchè solo siedi, e tutto lo popolo t'aspetta dalla mattina insino al vespro?14 il suocero di Mosè vide tutto quel che egli faceva al popolo, e disse: Che cosa è questo che tu fai inverso questo popolo? perchè siedi tu solo, e tutto il popolo ti sta in piè davanti, dalla mattina fino alla sera?
15 Al quale rispose Moisè; venne a me lo popolo, addomandando la sentenza di Dio.15 E Mosè rispose al suo suocero: Io il fo, perchè questo popolo viene a me per domandare Iddio.
16 E quando incontra loro alcuna (discordia, ovver discettazione), vengono a me, acciò ch' io giudichi intra loro, e mostri li comandamenti di Dio e le leggi sue.16 Quando essi hanno qualche affare, vengono a me, ed io giudico fra l’uno e l’altro, e dichiaro loro gli statuti di Dio, e le sue leggi.
17 E quelli disse: tu non fai buona cosa.17 Ma il suocero di Mosè, gli disse: Ciò che tu fai non istà bene.
18 Conciosia cosa che per fatica ti consumerai tu, e questo popolo il quale è teco; oltre le forze tue è questa cosa; solo non potresti sostenere.18 Per certo tu verrai meno, e tu, e questo popolo ch’è teco; perciocchè cotesto affare è troppo grave per te; tu non puoi far ciò tutto solo.
19 Ma odi le parole mie e li consigli, e sarae lo Signore teco: fa che tu sia sopra il popolo in quelle cose che al Signore s'appartengono, acciò che tu rapporti quelle cose che sono dette da Dio;19 Attendi ora alla mia voce, io ti consiglierò, e Iddio sarà teco: Sii tu per lo popolo davanti a Dio, e rapporta a Dio gli affari.
20 e mostri al popolo le cerimonie e lo rito (cioè modo) di adorare, e la via per la quale andare debbano, e le opere che debbano fare.20 E ammaestra il popolo intorno agli statuti, e alle leggi; e dichiaragli la via per la quale ha da camminare, e l’opere che ha da fare.
21 Ma provedi di ogni schiatta uomini potenti e tementi Iddio, nelli quali sia verità, e che abbiano in odio l'avarizia; e ordina di loro li tribuni, li centurioni e li quinquagenarii e li decani;21 E tu scegli d’infra tutto il popolo degli uomini di valore, che temano Iddio; uomini leali che abbiano in odio l’avarizia; e costituiscili sopra il popolo capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, e capi di diecine.
22 li quali giudichino lo popolo in ogni tempo; e qualunque cosa sarà maggiore, riportinla a te; e loro le cose minori giudichin solamente: più lieve sarà a te, partito lo carico in altri.22 E rendano essi ragione al popolo in ogni tempo; e rapportino a te ogni grande affare; ma giudichino ogni piccolo affare. Così ti sgraverai del carico che hai addosso, ed essi lo porteranno teco. Se tu fai questa cosa,
23 Se questo farai, tu empirai ogni comandamento di Dio; e li comandamenti di Dio potrai sostenere; e tutto questo popolo sì ritornerà ai luoghi suoi con pace.23 e se Iddio te la comanda, tu potrai durare; e anche tutto questo popolo perverrà in pace al suo luogo.
24 Le quali cose udite, Moisè fece ogni cosa che colui gli avea detto.24 E Mosè acconsentì al dire del suo suocero, e fece tutto ciò ch’egli avea detto.
25 Ed eletti gli uomini più savii e migliori di tutto Israel, fece loro principi del popolo, tribuni e centurioni e quinquagenarii e decani.25 E Mosè scelse di tutto Israele degli uomini di valore, e li costituì capi sopra il popolo; capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, e capi di diecine.
26 Li quali giudicassero lo popolo in ogni tempo; ma qualunque cosa era più grave, sì la porgevano a lui; solamente le cose più agevoli giudicavano.26 E quelli doveano render ragione al popolo in ogni tempo; essi rapportavano a Mosè gli affari difficili, e giudicavano ogni piccolo affare.
27 E lasciò lo cognato suo; il quale, ritornato, andò nella terra sua.27 Poi Mosè accommiatò il suo suocero, ed egli se ne andò nel suo paese