Scrutatio

Domenica, 18 maggio 2025 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Tobia 7


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1 Adunque andarono a Raguel, ed egli gli ricevette con grande letizia.1 Entrando in Ecbàtana, Tobia disse: "Fratello Azaria, conducimi direttamente dal nostro parente Raguel". L'angelo lo condusse nella casa di Raguel. Lo trovarono seduto presso la porta del cortile e lo salutarono per primi. Raguel rispose: "Salute, fratelli, siate benvenuti!". E li fece entrare in casa.
2 E veggendo Raguel Tobia, disse ad Anna sua moglie: deh, come questo giovane è somigliante al mio consoborino!2 Indi disse alla moglie Edna: "Quanto somiglia questo giovane al mio parente Tobi!".
3 E quando egli ebbe ciò detto, disse: onde siete voi, o giovani nostri fratelli? E loro dissero: noi siamo della schiatta di Neftali, della prigionia di Ninive.3 Edna domandò loro: "Di dove siete, fratelli?". Le risposero: "Siamo della tribù di Neftali, deportati a Ninive".
4 E disse Raguel: conoscete voi Tobia mio fratello? E loro dissono: mai sì.4 Edna soggiunse: "Conoscete il nostro parente Tobi?". Le dissero: "Sì, lo conosciamo".
5 E parlando egli molto bene di lui, l'angiolo disse a Raguel: Tobia, di cui tu domandasti, sì è padre di costui.5 Riprese: "Come sta?". Risposero: "Sta bene, è sempre in vita". E Tobia aggiunse: "E' mio padre".
6 E venne a lui Raguel, e con lacrime il basciò; e piagnendo sopra il collo suo,6 Allora Raguel balzò in piedi e l'abbracciò piangendo. Indi gli disse: "Sii benedetto, o figlio! Hai un ottimo padre. Che disgrazia che sia diventato cieco un uomo così giusto che faceva elemosine!". Si gettò al collo del suo parente Tobia e si rimise a piangere.
7 gli disse: figliuolo mio, tu sii benedetto, imperciò che tu se' figliuolo di buono e ottimo uomo.7 Piansero anche la moglie Edna e la figlia Sara.
8 E Anna sua moglie, e Sara la loro figliuola, ancora lacrimarono.8 Poi Raguel macellò un montone del gregge facendo loro una calorosa accoglienza.
9 E poi ch' ebbero ragionato, comandò Raguel che si uccidesse uno castrone, e che si facesse convito. E invitandogli a desinare,9 Dopo essersi lavati e fatte le abluzioni, si misero a tavola. Tobia disse a Raffaele: "Fratello Azaria, chiedi a Raguel che mi dia in moglie la mia parente Sara".
10 Tobia gli disse: qui non mangerò io oggi nè berò, se tu in prima non affermerai la mia domanda, cioè che tu mi prometta di dare Sara tua figliuola per moglie.10 Udite queste parole, Raguel disse al giovane: "Mangia e bevi e sta' allegro questa sera; giacché nessuno all'infuori di te, mio parente, ha il diritto di sposare mia figlia Sara; del resto neppure io ho la facoltà di darla a un altro uomo all'infuori di te, dato che tu sei il parente più stretto. Tuttavia, figlio, ti devo parlare con tutta franchezza.
11 Onde, udendo ciò, Raguel si spaventoe, sapendo ch' era avvenuto agli altri sette mariti, e incominciò a temere che a costui non addivenisse il somigliante; e stando cheto, e non dando al domandante alcuna risposta,11 L'ho data a sette mariti appartenenti alla mia famiglia e tutti sono morti nella notte in cui stavano per accostarsi a lei. Ora, figlio, mangia e bevi ed il Signore provvederà per voi!".
12 l'angiolo gli disse: non avere paura di dargliela, imperciò che a costui che teme Iddio si dee dare per moglie la tua figliuola; e però alcuno altro non l' ha potuta avere.12 Tobia replicò: "Non mangerò affatto né berrò fino a che non avrai deciso questo mio affare". Raguel gli disse: "Lo farò. Poiché ti viene data secondo la decisione del libro di Mosè, è il cielo che decide che ti venga data. Accogli, dunque, tua cugina. D'ora in poi tu sei suo fratello ed essa è tua sorella. Da oggi essa è tua per sempre. Il Signore del cielo vi aiuti questa notte, o figlio, e vi conceda la sua grazia e la sua pace!".
13 Allora disse Raguel: io non dubito che Iddio non abbia ricevute le mie lacrime e le mie orazioni nel suo cospetto.13 Allora Raguel chiamò sua figlia Sara e quando essa venne, la prese per mano e l'affidò a Tobia con queste parole: "Ricevila secondo la legge e la decisione scritta nel libro di Mosè che ordina che ti sia data in moglie. Prendila e conducila sana e salva dal padre tuo. Che il Dio del cielo vi conceda pace e benessere!".
14 E credo che Iddio v' ha fatto venire a me, acciò che costei si congiugnesse con la sua ischiatta, secondo la legge di Moisè; e però non dubitare, ch' io te la darò.14 Poi chiamò la madre di Sara e le disse di portare un foglio e vi scrisse l'atto di matrimonio secondo il quale concedeva in moglie a Tobia la propria figlia secondo la decisione della legge di Mosè. Dopo di ciò cominciarono a banchettare.
15 E prendendo la mano dritta della sua fanciulla, sì la porse alla mano diritta di Tobia, dicendo: Iddio d' Abraam, Iddio d' Isaac e Iddio di Iacob sì sia con voi, e lui vi congiunga, e adempia la sua benedizione in voi.15 Raguel chiamò sua moglie Edna e le disse: "Sorella, prepara l'altra camera e conducila dentro".
16 E prendendo la carta, sì fecero la scrittura del matrimonio.16 Essa andò a preparare un letto nella camera, come le aveva ordinato e vi condusse la figlia. Pianse sopra di lei e dopo aver asciugato le lacrime, le disse:
17 E poi fecero il convito, benedicendo Iddio.17 "Coraggio, o figlia, che il Signore del cielo cambi in gioia la tua tristezza! Coraggio, o figlia!". Ed uscì.
18 E Raguel chiamò a se Anna sua moglie, e comandogli ch' ella apparecchiasse un' altra camera.
19 E menovvi dentro Sara sua figliuola, e lacrimando
20 gli disse: fa che tu sii forte nell' animo, figliuola mia; Iddio del cielo ti dia allegrezza per lo increscimento che tu hai avuto.