Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Tobia 1


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1Tobia fue della tribù e della città di Neftali, la quale città è nelle parti superiori di Galilea sopra Naasson dopo la via che vae ad occidente, e hae dal lato manco la città di Sefet.2Questo Tobia, essendo preso nel tempo di Salmanasar re degli Assirii, avvegna che egli fosse prigione, non abbandonò però la via della veritade.3Però che ciò ch' egli potea avere, dividea continuamente coi prigioni ch' erano della sua tribù, a guisa di fratelli.4E avvegnadio ch' egli fosse più giovane di tutti nella tribù di Neftali, niuna cosa fece sì come fanciullo nella sua operazione.5E conciofosse cosa che finalmente andassero tutti ad adorare vitelli dell' oro, i quali fece Ieroboam re d' Israel, egli (Tobia) solo fuggìa la loro compagnia.6E andava in Ierusalem al tempio di Dio, e ivi adorava il Signore Iddio d' Israel, e offeriva fedelmente tutte le primizie e decime sue,7sì che il terzo anno dava agli avventicii e a' peregrini tutta la decima di tutte le cose.8Queste cose e le somiglianti, essendo egli ancora fanciullo, osservava secondo la legge di Dio.9E quando egli fu fatto uomo, prese moglie della schiatta sua, la quale moglie avea nome Anna; ed ella generoe uno figliuolo, al quale pose il nome suo.10E insino ch' egli era fanciullo, sì gli insegnò temere Iddio, e guardarsi da ogni peccato.11Adunque, quando intervenne ch' egli fu menato in prigione, insieme con la moglie e col figliuolo e con tutta la sua schiatta, nella città di Ninive,12`e tutti gli altri mangiavano de' cibi de' pagani, egli guardò l'anima sua, e mai non si corruppe a mangiare le loro vivande.13Perciò ch' egli si ricordoe di Dio con tutto il suo cuore, sì gli diede Iddio grazia nel (suo) cospetto del re Salmanasar.14E diede il re a lui libertade d' andare dovunque egli volesse, e diedegli arbitrio di fare ciò che gli piacesse.15Adunque andava (Tobia) visitando tutti quelli ch' erano in prigione, e dava loro ammaestramenti di salute.16Onde essendo egli venuto nella città di Rages nella regione de' Medi, da' quali era suto molto onorato, e avuto dal re di quella diece talenti d'argento;17e veggendo uno (gentile) uomo della sua schiatta, il quale avea nome Gabelo, essere in grande necessità, insieme con grande compagnia di sua gente, sì gli prestò X talenti d'ariento (i quali avea ricevuti Tobia dal re, quando il volse onorare. Promise Gabelo di rendergli, e fecegliene una scritta di sua mano).18E dopo molto tempo, essendo morto il re Salmanasar, e regnando il suo figliuolo Sennacherib per lui, il quale avea in odio i figliuoli d' Israel,19Tobia andava per tutta la sua schiatta, e consolavagli, e dividea il suo avere a ciascheduno di loro, secondo ch' egli potea.20Egli nutricava gli affamati, e rivestiva gli ignudi, e sollecitamente seppelliva i morti e li uccisi.21E quando Sennacherib fu tornato, fuggendo di Giudea per la piaga che Dio gli avea fatta, però ch' egli avea biastemato, fece uccidere con grande ira molti de' figliuoli d' Israel; allora Tobia seppelliva i (morti e') corpi loro.22Ma quando ciò fu detto al re, comandò ch' egli fosse morto; e tolsegli tutto il suo avere.23Ma Tobia ignudo si fuggì colla moglie e col figliuolo suo, e stette nascoso; però che molti lui amavano.24Ma dopo XLV die il re fu morto da' suoi figliuoli.25E Tobia si ritornò a casa sua; e tutto ciò ch' egli avea perduto gli fu renduto.