SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Terzo dei Re 8


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1 Allora si raunarono tutti i maggiori (della casa) per la nazione d' Israel con i principi delle tribù, e co' capi delle famiglie de' figliuoli d' Israel, al re Salomone in Ierusalem, per portare l'arca del patto di Dio della città di David, cioè di Sion.1 Allora Salomone convocò gli anziani d'Israele a Gerusalemme per trasportare dalla Città di Davide, cioè da Sion, l'arca dell'alleanza del Signore.
2 E tutto il popolo d' Israel si raunò a Salomone nel mese Etanim, in dì solenne, cioè il settimo mese.2 Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re Salomone, per la festa della luna di Etanim, ch'è il settimo mese.
3 E vennero gli antichi d' Israel tutti; e i sacerdoti tolsero l'arca di Dio.3 Venuti dunque tutti gli anziani d'Israele, i sacerdoti presero l'arca,
4 E portaronla col tabernacolo del patto di Dio, e tutte le vasa del santuario le quali erano nel tabernacolo; i sacerdoti e i leviti le portavano.4 la tenda del convegno e tutte le suppellettili del santuario che erano in essa.
5 E il re Salomone, e tutta la moltitudine ch' era congregata a lui, andavano con esso lui innanzi all' arca, e sacrificavano pecore e bnoi senza estimazione e senza numero.5 Il re Salomone e tutta la comunità d'Israele, che s'era radunata presso di lui, sacrificavano davanti all'arca pecore e buoi in quantità incalcolabile.
6 E i sacerdoti puosero l' arca nel luogo suo, nello oracolo del tempio, cioè SANCTA SANCTORUM, sotto l'ale de' cherubini.6 I sacerdoti frattanto portarono l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto, nella cella del tempio, cioè nel santo dei santi, sotto le ali dei cherubini.
7 Però che i cherubini spandeano l' ale sopra il luogo dell' arca, [e proteggevano l'arca] e le stanghe sue di sopra.7 I cherubini infatti stendevano le ali sul luogo dell'arca e dall'alto ricoprivano l'arca con le sue stanghe.
8 E istando le stanghe alte, e apparendo le loro sommitadi di fuori del santuario dinanzi all'oracolo, non appareano più di fuori, le quali furono ivi insino al presente die.8 Queste erano così lunghe che le loro estremità si potevano vedere dall'aula antistante alla cella, non però di fuori. Lì sono rimaste fino ad oggi.
9 E nell' arca non era altro che due tavole di pietra, le quali vi puose Moisè in Oreb, quando Iddio fece il patto con i figliuoli d' Israel, quando uscirono della terra d' Egitto.9 Nell'arca non c'era nulla, eccetto le due tavole di pietra che Mosè vi aveva depositato all'Oreb, cioè le tavole dell'alleanza che il Signore aveva sancito con i figli d'Israele nel loro esodo dal paese d'Egitto.
10 E usciti gli sacerdoti del tempio, la nebbia empio la casa di Dio.10 Quando i sacerdoti stavano uscendo dal santuario, una nube riempì il tempio del Signore
11 E non poteano i sacerdoti stare ed amministrare per la nebbia; però che la gloria del Signore avea empiuta la casa del Signore.11 e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere le loro funzioni a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il suo tempio.
12 E allora disse Salomone: il Signore disse ch' egli abiterebbe nella nebbia.12 Allora Salomone disse: "Il Signore ha deciso di abitare nella densa nube;
13 Edificando io edificai abitacolo tuo, fermissimo trono (ovvero la sedia tua) in sempiterno.13 perciò io ti ho edificato un'eccelsa dimora, un luogo dove tu risieda per sempre".
14 E voltò il re il viso suo, e benedisse tutto il popolo d' Israel; e tutto il popolo istava.14 Poi il re si voltò e benedisse tutta l'assemblea d'Israele che se ne stava in piedi.
15 E Salomone disse: benedetto il Signore Iddio d' Israel, il quale colla sua bocca disse al padre mio David, e nelle sue mani fornì, dicendo:15 Disse: "Benedetto il Signore Dio d'Israele che ha promesso di sua bocca a Davide mio padre e ha compiuto di sua mano quanto aveva promesso:
16 Dal dì nel quale trassi il popolo mio d' Israel d'Egitto, non elessi città di tutte le tribù d' Israel, acciò che fosse edificata casa, acciò che il mio nome abitasse ivi; ma io elessi David, che fosse sopra il mio popolo Israel.16 "Dal giorno in cui feci uscire il mio popolo Israele dall'Egitto non ho scelto nessuna città fra tutte le tribù d'Israele per edificare un tempio in cui risieda il mio nome, bensì ho scelto Davide perché guidi il mio popolo Israele".
17 E volse il mio padre David edificare casa al nome del Signore Iddio d'Israel.17 Ora, Davide mio padre aveva intenzione di edificare un tempio al nome del Signore, Dio d'Israele;
18 E disse il Signore al mio padre David: che tu abbi [avuto] pensiero nel tuo cuore di edificare casa al mio nome, bene facesti, trattando ciò nella mente tua.18 ma il Signore disse a Davide mio padre: "Tu hai deciso di costruire un tempio al mio nome, e hai fatto bene;
19 Ma impertanto tu non edificherai a me casa; ma il tuo figliuolo, il quale uscirae delle tue reni, edificherà casa al mio nome.19 però a costruirlo non sarai tu bensì tuo figlio, uscito dai tuoi lombi; egli edificherà il tempio al mio nome".
20 E ha il Signore confirmata la sua parola, la quale disse; e io istò per David mio padre, e ho seduto sopra la sedia d' Israel, sì come ha parlato il Signore; e ho edificata la casa al nome del Signore Iddio d'Israel.20 Il Signore ha dunque realizzato la promessa che aveva pronunciato: io sono succeduto a Davide mio padre, mi sono seduto sul trono d'Israele come il Signore aveva detto e ho edificato il tempio al nome del Signore, Dio d'Israele.
21 E ho ordinato il luogo dell' arca, nel quale è il patto del Signore (Iddio d' Israel), il quale fece coi padri nostri, quando uscirono della terra d' Egitto.21 Là ho fissato un posto per l'arca nella quale si trova l'alleanza che il Signore ha concluso con i nostri padri quando li fece uscire dalla terra d'Egitto".
22 E istette Salomone innanzi all'altare del Signore nel cospetto di tutto il popolo d' Israel, e isparse le sue mani al cielo.22 Poi Salomone si pose davanti all'altare del Signore, in presenza di tutta l'assemblea d'Israele, stese le mani verso il cielo
23 E disse: Signore Iddio d' Israel, non è somigliante a te Iddio, nè in cielo di sopra, nè in terra di sotto; il quale osservi il patto e la misericordia a' tuoi servi, i quali vanno nel tuo cospetto con tutto il suo cuore;23 e disse: "Signore, Dio d'Israele, non c'è alcun Dio simile a te né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu che mantieni l'alleanza e la benevolenza verso i tuoi servi quando essi camminano con tutto il loro cuore alla tua presenza,
24 il quale desti al servo tuo e mio padre David quelle cose che tu gli dicesti; colla bocca tu hai parlato, e per opera l' hai compiuto, sì come il prova il dì d' oggi.24 hai mantenuto la promessa fatta al tuo servo Davide mio padre e oggi hai compiuto con la tua mano ciò che avevi promesso con la tua bocca.
25 E ora, Signore Iddio d'Israel, conserva al mio padre tuo servo David quello che tu gli dicesti: non sia tolto via uomo il quale sia di te, nel mio cospetto, il quale segga sopra la sedia d' Israel; ma in questo modo, se gli tuoi figliuoli osservaranno le tue vie, acciò che vadano nel cospetto mio, come tu andasti nel mio cospetto.25 E ora Signore, Dio d'Israele, mantieni al tuo servo Davide mio padre ciò che gli hai promesso dicendo: "Non ti mancherà giammai un discendente che stia alla mia presenza, seduto sul trono d'Israele, purché i tuoi figli conservino la loro condotta e camminino alla mia presenza come hai fatto tu".
26 E ora, Signore Iddio d' Israel, siano fermate le tue parole, le quali tu dicesti a David mio padre e tuo servo.26 Orbene, Dio d'Israele, si realizzi la parola che hai detto al tuo servo Davide mio padre.
27 E non è egli da pensare che veramente Iddio abita sopra la terra? Se il cielo, e i cieli de' cieli, non ti possono comprendere, quanto maggiormente questa casa la quale t' hoe edificata?27 Ma veramente Dio abita sulla terra? Ecco: i cieli e i cieli dei cieli non ti possono contenere; quanto meno lo potrà questo tempio che ho costruito!
28 Ma riguarda alla orazione del tuo servo e a suoi prieghi, Signore Iddio; intendi la (mia) orazione, che il tuo servo ora dinanzi a te.28 Tu però volgiti propizio alla preghiera e alla supplica del tuo servo, o Signore mio Dio, ascoltando il grido e la preghiera che il tuo servo innalza oggi dinanzi a te!
29 Che gli occhii tuoi siano aperti il dì e la notte sopra questa casa, [della quale] tu dicesti: il mio nome sarà ivi, acciò che tu esaudischi la orazione la quale ora a te il servo tuo in questo luogo;29 Che i tuoi occhi siano aperti notte e giorno su questo tempio, su questo luogo di cui hai detto: "Lì sarà il mio nome"; ascolta la preghiera che il tuo servo ti innalza in questo luogo.
30 acciò che tu esaudischi la orazione del servo tuo e del popolo tuo Israel; acciò che tutto quello oreranno in questo luogo esaudiscagli nel luogo del tuo abitacolo in cielo; e quando tu averai esaudito, averai misericordia.30 Ascolta dunque la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo, ascolta nel luogo della tua dimora, nel cielo, ascolta e perdona!
31 Se l'uomo avrà peccato contro al suo prossimo, e avrà alcuno giuramento, e verrà dinanzi al tuo altare nella tua casa,31 Se qualcuno avrà peccato contro il suo prossimo e, dopo che gli sarà imposto un giuramento imprecatorio, verrà a giurare dinanzi al tuo altare in questo tempio,
32 tu lo esaudirai in cielo; e farai e giudicherai i tuoi servi, e condannerai l'uomo empio, e renderai la via sua nel capo suo, giustificando il giusto, rendendo a lui secondo la sua giustizia.32 tu ascolta dal cielo e agisci, fa' giustizia con i tuoi servi condannando l'empio, con il far ricadere sul suo capo la sua condotta, e dichiarando giusto l'innocente col rendergli secondo la sua giustizia.
33 Se il tuo popolo d' Israel fuggirà gli suoi nemici, però ch' hae peccato a te, e convertendosi torneranno a penitenza, e confessandosi al tuo nome, verranno e adoreranno e pregherannoti in questa casa;33 Quando il tuo popolo Israele sarà battuto davanti al nemico perché ha peccato contro di te, se farà ritorno a te e darà lode al tuo nome, ti pregherà e supplicherà in questo tempio,
34 esaudiscigli in cielo, e perdona le peccata del popolo tuo Israel, e ritornagli nella terra la quale tu desti a' padri loro.34 tu ascolta dal cielo, perdona il peccato del tuo popolo Israele e riconducilo nel paese che hai donato ai suoi padri.
35 Se il cielo sarà serrato, e per le loro peccata non pioverà, e pentendosi in questo luogo oreranno al nome tuo, e convertirannosi dal loro peccato per la loro afflizione;35 Quando il cielo sarà chiuso e non ci sarà pioggia perché hanno peccato contro di te, se ti pregheranno in questo luogo, loderanno il tuo nome e si ritrarranno dal loro peccato perché li hai afflitti,
36 tu gli esaudisci in cielo, e perdona i peccati delli servi tuoi e del popolo tuo Israel; mostra loro la via buona per la quale vadano, e dà la piova sopra la terra la quale tu desti loro in possessione.36 tu ascolta dal cielo e perdona il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, insegnando loro la buona via per cui dovranno camminare e invia la pioggia sulla terra donata in eredità al tuo popolo.
37 Se in terra sarà nata fame o pestilenza ovvero aere corrotto ovvero ruggine, locuste o brughi, e affligerà il tuo popolo, e li suoi nemici assedieranno le sue porte; ogni piaga e infermità,37 Quando la carestia, la peste, il carbonchio e la ruggine colpiranno il paese, le locuste e i bruchi lo invaderanno, il nemico stringerà d'assedio una delle sue porte e scoppierà un flagello o un'epidemia qualsiasi,
38 e ogni devorazione e maledizione, che puote intervenire a uomo, interverrà al tuo popolo Israel; qualunque cognoscerà la piaga del suo cuore ed espanderà le mani in questa casa,38 se qualcuno del tuo popolo Israele, avvertendo i rimorsi della propria coscienza, innalzerà una preghiera o una supplica e stenderà le mani verso questo tempio,
39 tu lo esaudirai in cielo nel luogo del tuo abitacolo, e perdonerai, e renderai a ciascuno secondo le sue vie, sì come tu vederai il suo cuore; perchè tu solo sei quello cognosce il cuore de' figliuoli degli uomini;39 tu ascolta dal cielo, luogo della tua dimora, perdona e agisci rendendo a ciascuno secondo la sua condotta, perché tu conosci il suo cuore; tu solo infatti conosci il cuore di tutti i figli dell'uomo.
40 acciò che temano te tutti i dì che vivano sopra la terra, la quale tu desti a' nostri padri.40 Così essi ti temeranno per tutti i giorni che vivranno sulla terra che hai donato ai nostri padri.
41 E anco i forestieri, che non sono del popolo tuo Israel, quando verranno di lunga terra per lo tuo nome; però che s' intenderà il tuo nome grande, e la mano tua forte, e lo braccio tuo41 Persino lo straniero, che non appartiene al tuo popolo Israele, quando verrà da un paese lontano a causa del tuo nome --
42 disteso in ogni luogo; e però quando verranno e oreranno in questo luogo,42 giacché si udrà parlare del tuo grande nome e della tua mano potente e del tuo braccio teso --, verrà per pregare in questo tempio,
43 tu gli esaudirai in cielo, nel firmamento del tuo abitacolo; e farai tutte quelle cose che i forestieri ti pregheranno, acciò che tutti i popoli della terra imparino di temere il tuo nome, sì come il tuo popolo d' Israel, e provino che il tuo nome è invocato in questa casa la quale io hoe edificata.43 tu ascolta dal cielo, luogo della tua dimora, e concedi ciò che lo straniero ti domanda, affinché tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome, ti temano come fa il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo vero nome è stato invocato su questo tempio che io ho edificato.
44 Se il tuo popolo uscirà per la via a battaglia contro a' suoi nemici, in qualunque luogo tu gli manderai, oreranno a te contro alla via della città la quale tu eleggesti, e contro alla casa la quale io hoe edificata al tuo nome.44 Se il tuo popolo muoverà guerra contro i suoi nemici, seguendo le vie per cui l'hai mandato, e pregherà il Signore rivolto verso la città da te scelta e verso il tempio da me edificato al tuo nome,
45 Tu esaudirai in cielo la loro orazione e i loro prieghi, e farai il loro giudizio.45 tu ascolta dal cielo la sua preghiera e la sua supplica e fa' giustizia.
46 Ma s' egli peccheranno a te; però che non è uomo che non pecchi; e irato gli darai nelle mani de' loro nemici, e saranno menati pregioni nelle terre de' loro nemici, ovvero a lungo, ovvero a presso;46 Se peccheranno contro di te, poiché non c'è uomo che non pecchi, e tu, sdegnato contro di loro, li abbandonerai in balia del nemico e i loro deportatori li deporteranno nel paese del nemico, lontano o vicino;
47 e nel suo cuore si pentiranno nel luogo ove saranno in pregione, e ti pregheranno, dicendo: noi abbiamo peccato, iniquamente ed empiamente abbiamo fatto;47 se rientreranno in se stessi nella terra dove furono deportati, se si convertiranno e ti supplicheranno nella terra dei loro deportatori dicendo: "Abbiamo peccato e commesso iniquità, siamo colpevoli";
48 e torneranno a te con tutto il suo cuore, e con tutta l'anima, nella terra de' nemici loro alla quale erano menati pregioni, e adoreranno a te contro alla via della sua terra, la quale tu desti a' padri loro, e della città la quale tu eleggesti, e del tempio del quale io hoe edificato al tuo nome;48 se si convertiranno a te con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nella terra dei loro nemici che li hanno deportati e ti pregheranno rivolti verso la terra che donasti ai loro padri, verso la città da te scelta e verso il tempio da me edificato al tuo nome,
49 tu esaudirai in cielo, nel firmamento della tua sedia, le orazioni e i preghi loro, e farai il giudicio loro;49 tu ascolta dal cielo, luogo della tua dimora, la loro preghiera e la loro supplica; fa' loro giustizia,
50 e perdonerai al popolo tuo il quale peccò a te, in tutte le prevaricazioni le quali prevaricarono in te; e darai loro misericordia nel cospetto di coloro che gli hanno in pregione, acciò che abbiano misericordia di loro.50 perdona ai membri del tuo popolo, che hanno peccato contro di te, tutte le ribellioni che hanno commesso contro di te e fa' che trovino compassione presso i loro deportatori affinché questi usino loro clemenza,
51 Però ch' egli è tuo popolo e tua eredità, la quale tu traesti della terra d' Egitto, di mezzo della fornace del ferro.51 perché essi sono il tuo popolo e la tua eredità, coloro che hai tratto fuori dall'Egitto, di mezzo al crogiolo di ferro.
52 E siano aperti gli occhii tuoi (sopra questa casa e) all' orazione del servo e del popolo tuo Israel, acciò che tu gli esaudischi in tutte quelle cose per le quali invocarono te.52 I tuoi occhi siano aperti alla supplica del tuo servo e alla supplica del tuo popolo Israele per esaudirli in tutto quello che ti chiedono,
53 Perciò che tu gli partisti a te, per la tua eredità, di tutti i popoli della terra, sì come tu dicesti loro per Moisè tuo servo, quando traesti i padri nostri della terra d' Egitto, Signore Iddio.53 poiché tu li hai separati quale tua eredità da tutti i popoli della terra, conforme a quel che dicesti per mezzo del tuo servo Mosè, quando facesti uscire dall'Egitto i nostri padri, o Signore Dio".
54 E compiuto Salomone, orando al Signore di tutta questa orazione e supplicazione, levossi dinanzi all' altare del Signore; e avea tenute in terra fitte amendue le ginocchia, e le mani avea tenute e spàrsele al cielo.54 Quando Salomone ebbe terminata questa preghiera e supplica al Signore, si alzò davanti all'altare del Signore: stava infatti inginocchiato, con le mani tese verso il cielo.
55 Poi si levò, e benedisse tutto il popolo d' Israel, dicendo con grande voce:55 Stando in piedi, benedisse ad alta voce tutta l'assemblea d'Israele:
56 Benedetto il Signore Iddio, il quale hae dato riposo al suo popolo Israel, secondo tutte quelle cose ch' egli ha dette; e non è caduta sola una parola di tutto il bene il quale egli disse per lo suo servo Moisè.56 "Benedetto il Signore che ha concesso riposo al suo popolo Israele, secondo tutto quello che aveva detto. Neppure una di tutte le belle promesse fatte tramite il suo servo Mosè è andata a vuoto!
57 Sia il Signore Iddio nostro con noi [sì come fu co' nostri padri] e non ci abbandoni e non ci spregi.57 Il Signore nostro Dio sia con noi come lo fu con i nostri padri; non ci abbandoni né ci rigetti;
58 Ma inchini i nostri cuori a sè, acciò che (faccia il giudicio al suo servo, e acciò che) noi andiamo per tutte le vie sue, e guardiamo i suoi comandamenti e le osservanze e i giudicii, tutti quelli che comandò a' padri nostri.58 ma inclini i nostri cuori verso di lui, affinché camminiamo in tutte le sue vie e osserviamo i suoi comandamenti, statuti e precetti che ha prescritto ai nostri padri.
59 E siano questi sermoni miei, per li quali io hoe pregato nel cospetto del Signore, e appressinsi al Signore nostro Iddio il dì e la notte (e la mattina), acciò che faccia il giudicio al servo suo, e al suo popolo Israel, per ciascuno dì.59 Possano queste parole che ho pronunciato davanti al Signore rimanere presenti al Signore nostro Dio giorno e notte; egli ogni giorno renderà giustizia al suo servo e al suo popolo Israele.
60 E sappiano tutti i popoli delle terre, che il Signore egli è Iddio, e non è altri fuori di lui.60 Così tutti i popoli della terra sapranno che il Signore solo e nessun altro è Dio,
61 E sia il nostro cuore perfetto col nostro Signore Iddio, [acciò] che noi andiamo per gli ordinamenti suoi, e osserviamo gli comandamenti suoi, come oggi.61 e il vostro cuore sarà tutto intero per il Signore nostro Dio, camminando secondo i suoi statuti e osservando i suoi comandamenti, come fate oggi".
62 Il re, e tutto Israel con esso lui, sacrificavano loro vittime nel cospetto di Dio.62 Il re e tutto Israele con lui offrirono sacrifici davanti al Signore.
63 E Salomone offerea ostie pacifiche al Signore, e XXII milia buoi, e pecore CXX milia; e consecrarono il tempio del Signore il re e i figliuoli d' Israel.63 Come sacrifici di comunione offerti al Signore Salomone immolò ventiduemila buoi e centoventimila pecore. In tal modo il re e tutti i figli d'Israele dedicarono il tempio del Signore.
64 In quel dì santificò il re il mezzo della casa, il quale era dinanzi alla casa del Signore; e fece ivi olocausto e sacrificio e grasso da pacifichi; però che lo altare del Signore non era tanto che potesse tenere lo olocausto e' sacrificii [e grasso da pacifichi].64 In quel giorno il re consacrò il centro del cortile che sta di fronte al tempio del Signore; lì infatti offrì l'olocausto, l'oblazione e le parti grasse dei sacrifici di comunione, poiché l'altare di bronzo che è davanti al Signore era insufficiente a contenere l'olocausto, l'oblazione e le parti grasse dei sacrifici di comunione.
65 E fece Salomone in quello tempo una festa solenne, e tutto Israel con esso lui, grande moltitudine dall'entrata di Emat insino al rivo d' Egitto, nel cospetto del nostro Signore Iddio, sette e sette dì, cioè XIIII dì.65 In quell'occasione Salomone celebrò la festa; a lui si unì davanti al Signore, nostro Dio, per sette giorni, tutto Israele, un'assemblea grandiosa proveniente dall'ingresso di Camat fino al torrente d'Egitto.
66 E nell'ottavo dì licenziò il popolo; il quale benedicendo il re, ritornarono alle case loro, rallegrandosi con lieto cuore per tutti i beni che [Iddio] avea fatto a David servo suo e ad Israel popolo suo.66 Nel giorno ottavo congedò il popolo ed essi benedirono il re e ritornarono alle loro dimore, allegri e con il cuore contento per tutto il bene che il Signore aveva fatto a Davide suo servo e al suo popolo Israele.