SCRUTATIO

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Secondo dei Re 19


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Fue detto a Ioab, che il re piagnea il suo figliuolo.1 Allora il re fu scosso da un tremito, salì al piano di sopra della porta e pianse; diceva in lacrime: "Figlio mio! Assalonne figlio mio, figlio mio Assalonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio mio, figlio mio!".
2 E fu convertita in quello die [la vittoria] in pianto a tutto il popolo; però che il popolo udio dire in quello dì, che il re si dolea del suo figliuolo.2 Fu riferito a Ioab: "Ecco il re piange e fa lutto per Assalonne".
3 E declinò il popolo in quel dì, ed entrò nella città, come suole declinare uno uomo, fuggendo dalla battaglia.3 La vittoria in quel giorno si cambiò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: "Il re è molto afflitto a causa del figlio".
4 E il re, col capo coperto, gridava ad alta voce: figliuolo mio Assalom, Assalom figliuolo mio!4 Il popolo in quel giorno rientrò in città furtivamente, come avrebbe fatto gente vergognosa per essere fuggita in battaglia.
5 E Ioab, entrato al re in casa, disse: tu hai oggi confuso il viso di tutti i servi tuoi, i quali hanno salvato l'anima tua, e l'anima de' tuoi figliuoli e figliuole, e l'anima delle tue mogli e delle tue concubine.5 Il re si era coperta la faccia e gridava a gran voce: "Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio!".
6 Tu ami coloro che t'odiano, e odii coloro che t'amano; oggi hai mostrato che tu non curi (de' tuoi baroni) nè tuoi prencipi, nè tuoi servi; veramente io conosco oggi, che se Assalom fosse vivo, e tutti noi fossimo morti, tu saresti contento.6 Allora Ioab entrò in casa del re e disse: "Tu copri oggi di rossore il volto di tutta la tua gente, che in questo giorno ha salvato la vita a te, ai tuoi figli e alle tue figlie, alle tue mogli e alle tue concubine,
7 Ora ti lieva, ed esci fuori, e favella e satisfa ai tuoi servi; ch' io ti giuro per Dio, che se tu non farai così, che questa notte non ne rimanerà niuno teco; e peggio ti sarà questo, che tutti i mali che ti sono intervenuti dal tempo della fanciullezza insino al tempo presente.7 perché mostri di amare quelli che ti odiano e di odiare quelli che ti amano. Infatti oggi tu mostri chiaramente che capi e ministri per te non contano nulla; ora io ho capito che, se Assalonne fosse vivo e noi fossimo quest'oggi tutti morti, allora sarebbe una cosa giusta ai tuoi occhi.
8 E levossi il re, e sedette nella porta; la qual cosa fu significata a tutto il popolo, come il re sedeva nella porta; e tutta la moltitudine venne dinanzi al re; e Israel fuggì nelli suoi tabernacoli.8 Ora dunque alzati, esci e parla al cuore della tua gente; perché io giuro per il Signore che, se non esci, neppure un uomo resterà con te questa notte; questa sarebbe per te la peggiore sventura di tutte quelle che ti sono cadute addosso dalla tua giovinezza fino ad oggi".
9 E tutto il popolo combattea in tutte le tribù d' Israel, e dicea: il re ci ha liberati dalle mani de' nostri nemici, ed egli ci salvò dalle mani de' Filistei; e ora è fuggito della terra per Assalom.9 Allora il re si alzò e si sedette sulla porta; fu dato quest'annunzio a tutto il popolo: "Ecco il re sta seduto alla porta". E tutto il popolo venne alla presenza del re.
Gli Israeliti erano fuggiti ognuno alla sua tenda.
10 Ma Assalom, il quale noi ugnemmo re sopra noi, sì è morto nella battaglia; perchè tacete? perchè non reducete il re? (E pervenne al re il consiglio di tutto Israel).10 In tutte le tribù d'Israele tutto il popolo stava discutendo e diceva: "Il re ci ha liberati dalle mani dei nostri nemici e ci ha salvati dalle mani dei Filistei; ora è dovuto fuggire dal paese a causa di Assalonne.
11 E mandò il re David a Sadoc e ad Abiatar sacerdoti, dicendo: favellate a' maggiori di Giuda per la nazione, e dicete: che è ciò, che siete ultimamente venuti a rimenar il re in casa sua? E al re era pervenuto il detto d' Israel (di volerlo ritornare) in casa sua.11 Ma quanto ad Assalonne, che noi avevamo consacrato perché regnasse su di noi, è morto in battaglia. Ora perché non cercate di far tornare il re?".
12 (Però che il re avea detto al popolo): Voi siete miei fratelli, mie ossa e mia carne; perchè siete ultimamente venuti a rivocare il re?12 Ciò che si diceva in tutto Israele era giunto a conoscenza del re. Il re Davide mandò a dire ai sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr: "Riferite agli anziani di Giuda: Perché volete essere gli ultimi a far tornare il re alla sua casa?
13 E direte ad Amasa: non se' tu mia carne e mie ossa? Questo a me faccia Iddio, questo mi arrogia, se tu non sarai sempre nel mio cospetto maestro della cavalleria, in luogo di Ioab.13 Voi siete mio osso e mia carne e perché dunque sareste gli ultimi a far tornare il re?
14 E inchinò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come il cuore d' uno uomo; e mandarono dicendo al re: ritòrnati tu, e tutti i tuoi servi.14 Dite ad Amasà: Non sei forse mio osso e mia carne? Dio mi faccia questo e mi aggiunga quest'altro, se tu non diventerai davanti a me capo dell'esercito per sempre al posto di Ioab!".
15 E ritornò il re, e venne insino al Giordano, e tutto Giuda venne insino a Galgala, per farsi incontro al re, e per passargli il fiume.15 Così piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fosse stato il cuore di un sol uomo; essi mandarono a dire al re: "Ritorna tu e tutti i tuoi ministri".
16 E affrettossi Semei figliuolo di Gera, figliuolo di Iemini di Baurim;16 Il re dunque tornò e giunse al Giordano; quelli di Giuda vennero a Gàlgala per andare incontro al re e per fargli passare il Giordano.
17 con mille uomini di Beniamin, discese con quelli di Giuda rincontro al re David; e Siba servo di casa di Saul, e quindici suoi figliuoli e venti servi erano con esso lui; e rompendo il fiume Giordano dinanzi al re,17 Simeì, figlio di Ghera, Beniaminita, che era di Bacurìm, si affrettò a scendere con gli uomini di Giuda incontro al re Davide.
18 passarono il guado, per passare il re, e per fare secondo il suo comandamento. E Semei figliuolo di Gera, disceso in terra dinanzi al re, avendo già passato il Giordano,18 Aveva con sé mille uomini di Beniamino. Zibà, il servo della casa di Saul, i suoi quindici figli con lui e i suoi venti servi si erano precipitati al Giordano prima del re
19 disse a lui: signore mio, non mi reputare la mia iniquità, e non ti ricordare delle ingiurie del tuo servo, le quali ti fece il dì che tu uscisti di Ierusalem, e non le porre nel tuo cuore.19 e avevano servito per far passare la famiglia del re e per fare quanto a lui sarebbe piaciuto. Intanto Simeì, figlio di Ghera, si gettò ai piedi del re nel momento in cui passava il Giordano
20 Però ch' io sono tuo servo, e riconosco il mio peccato; e però io sono venuto oggi il primo della casa di Iosef, discendendo incontro del mio signore.20 e disse al re: "Il mio signore non tenga conto della mia colpa! Non ricordarti di quanto il tuo servo ha commesso quando il re mio signore è uscito da Gerusalemme; il re non lo conservi nella sua mente!
21 E rispondendo Abisai figliuolo di Sarvia, disse: rimarrà egli per queste parole, che non sia morto Semei, il quale maledisse il cristo del Signore?21 Perché il tuo servo riconosce di aver peccato ed ecco, oggi, primo di tutta la casa di Giuseppe, sono sceso incontro al re mio signore".
22 E David disse: che è a me e a voi, figliuoli di Sarvia? perchè volete voi essere a me oggi satanasso? sarà oggi morto uomo in Israel? non conosco io, che oggi sono stato fatto re sopra Israel?22 Ma Abisài figlio di Zeruià, disse: "Non dovrà forse essere messo a morte Simeì perché ha maledetto il consacrato del Signore?".
23 E disse il re a Semei: non sarai morto. E giuroglielo.23 Davide disse: "Che ho io in comune con voi, o figli di Zeruià, che vi mostriate oggi miei avversari? Si può mettere a morte oggi qualcuno in Israele? Non so dunque che oggi divento re di Israele?".
24 E Mifiboset figliuolo di Saul accorse a David, colla barba non rasa (e coi capelli non tonduti) e coi piedi non lavati; e non avea lavate le sue vestimenta, dal dì che il re era uscito (di Ierusalem) insino al dì della sua ritornata in pace.24 Il re disse a Simeì: "Tu non morirai!". E il re glielo giurò.
25 E accorrendo egli in Ierusalem al re, il re disse: Mifiboset, perchè non venisti meco?25 Anche Merib-Bàal nipote di Saul scese incontro al re. Non si era curato i piedi e le mani, né la barba intorno alle labbra e non aveva lavato le vesti dal giorno in cui il re era partito a quello in cui tornava in pace.
26 Ed egli respuose: signore mio re, il mio servo mi spregiò, però ch' io tuo servo gli dissi che apparecchiasse l'asino per cavalcare e andare con esso il re; però ch' io tuo servo sono zoppo.26 Quando giunse da Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: "Perché non sei venuto con me, Merib-Bàal?".
27 E sopra tutto questo, egli m' hae accusato tuo servo a te, signore mio re; tu veramente, signore mio re, sei come angelo di Dio; fa quello ch' è (buono) nel tuo piacere.27 Egli rispose: "Re, mio signore, il mio servo mi ha ingannato! Il tuo servo aveva detto: Io mi farò sellare l'asino, monterò e andrò con il re, perché il tuo servo è zoppo.
28 Però che la casa del padre mio non fu degna d'altro che di morte al signore re; e tu hai posto me tuo servo tra quelli che mangiano alla mensa tua: che ragione ho io di lamentarmi? o che posso più dire al re?28 Ma egli ha calunniato il tuo servo presso il re mio signore. Però il re mio signore è come un angelo di Dio; fa' dunque ciò che sembrerà bene ai tuoi occhi.
29 E il re disse a lui: perchè favelli più? quello ch' io hoe detto è fermo; tu e Siba dividete le possessioni.29 Perché tutti quelli della casa di mio padre non avevano meritato dal re mio signore altro che la morte; ma tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua tavola. E che diritto avrei ancora di implorare presso il re?".
30 E Mifiboset respuose al re: anche si tolla il tutto, da poi che il mio signore è ritornato in pace in casa sua.30 Il re gli disse: "Non occorre che tu aggiunga altre parole. Ho deciso: tu e Zibà vi dividerete i campi".
31 E Berzellai di Galaad (molto antico) discendente di Rogelim, passò il Giordano con esso il re, apparecchiato d'andare col re oltre il fiume.31 Merib-Bàal rispose al re: "Se li prenda pure tutti lui, dato che ormai il re mio signore è tornato in pace a casa!".
32 Ed era Berzellai di Galaad molto vecchio, di ottanta anni; ed egli diede al re la vittovaglia, quando era nella castella; però ch' egli era uomo molto ricco.32 Barzillài il Galaadita era sceso da Roghelìm e aveva passato il Giordano con il re, per congedarsi da lui presso il Giordano.
33 E disse il re a Berzellai: vieni, acciò che tu ti riposi sicuro meco in Ierusalem.33 Barzillài era molto vecchio: aveva ottant'anni. Aveva fornito i viveri al re mentre questi si trovava a Macanàim, perché era un uomo molto facoltoso.
34 E Berzellai disse al re: e quanti sono gli anni della vita mia, ch' io vada col re in Ierusalem?34 Il re disse a Barzillài: "Vieni con me; io provvederò al tuo sostentamento presso di me, a Gerusalemme".
35 Io n' hoe oggi ottanta; vivono egli gli miei sentimenti a discernere cosa soave o amara? o puote egli oggimai dilettare al tuo servo cibo nè bere? o posso io udire la voce de' cantori e delle cantatrici? perchè fosse il tuo servo grave al mio signore?35 Ma Barzillài rispose al re: "Quanti sono gli anni che mi restano da vivere, perché io salga con il re a Gerusalemme?
36 Io verrò uno poco più oltre, servo tuo, [con te] dal Giordano; e' non mi bisogna d'essere così meritato.36 Io ho ora ottant'anni; posso forse ancora distinguere ciò che è buono da ciò che è cattivo? Può il tuo servo gustare ancora ciò che mangia e ciò che beve? Posso udire ancora la voce dei cantori e delle cantanti? E perché allora il tuo servo dovrebbe essere di peso al re mio signore?
37 Ma io prego che il tuo servo si ritorni (e sanza che più oltre vegna), acciò ch' io mi muoia nella mia cittade, e ch' io sia seppellito presso al sepolcro del mio padre e della mia madre. Ed ecci il tuo (fratello) servo Camaa; vegna con esso teco, signore mio re, e fa a lui quello che buono ti pare.37 Solo per poco tempo il tuo servo verrà con il re oltre il Giordano; perché il re dovrebbe darmi una tale ricompensa?
38 E disse il re: vegna meco Camaa, e io gli farò ciò piacerà a te; e ciò che tu mi comanderai, avrai da me.38 Lascia che il tuo servo torni indietro e che io possa morire nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre. Ecco qui mio figlio, il tuo servo Chimàm; venga lui con il re mio signore; fa' per lui quello che ti piacerà".
39 E avendo passato tutto il popolo e il re il Giordano, il re (si fermò e) basciò Berzellai e benedisselo; ed egli ritornò nel luogo suo.39 Il re rispose: "Venga dunque con me Chimàm e io farò per lui quello che a te piacerà; farò per te quello che desidererai da me".
40 E il re passò in Galgala, e Camaa con esso lui; e tutto il popolo di Giuda avea transdutto il re, e solo la metà del popolo d' Israel era presente.40 Poi tutto il popolo passò il Giordano; il re l'aveva già passato. Allora il re baciò Barzillài e lo benedisse; quegli tornò a casa.
41 Onde tutti gli uomini d'Israel, correndo al re, dissero a lui: perchè t' hanno furato gli nostri fratelli di Giuda, e hanno transdutto il re e la sua casa il Giordano, e tutti gli uomini di David con lui?41 Così il re passò verso Gàlgala e Chimàm era venuto con lui. Tutta la gente di Giuda e anche metà della gente d'Israele aveva fatto passare il re.
42 E ogni uomo di Giuda respuose agli uomini d' Israel: però che il re è più appresso a me; perchè ti turbi di questo? abbiamo noi però mangiato nulla di quello del re, ovvero fatto è alcuno dono a noi per questo?42 Allora tutti gli Israeliti vennero dal re e gli dissero: "Perché i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, ti hanno portato via di nascosto e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutta la gente di Davide?".
43 E gli uomini d' Israel respuosero a quelli di Giuda e dissero io sono maggiore di te appo il re dieci parti (e sono il primogenito), e a me appartiene il re più che a te; perchè m' hai fatto ingiuria, e non mi fu significato prima, acciò ch' io riducessi il re mio? E gli uomini di Giuda respuosero più duramente agli uomini d' Israel.43 Tutti gli uomini di Giuda risposero agli Israeliti: "Il re è un nostro parente stretto; perché vi adirate per questo? Abbiamo forse mangiato a spese del re o ci fu portata qualche porzione?".
44 Gli Israeliti replicarono agli uomini di Giuda: "Dieci parti mi spettano sul re; inoltre sono io il primogenito e non tu; perché mi hai disprezzato? Non sono forse stato il primo a proporre di far tornare il re?". Ma il parlare degli uomini di Giuda fu più violento di quello degli Israeliti.