SCRUTATIO

Sabato, 21 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Genesi 41


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Dopo due anni vidde Faraone uno sogno; e pensava ch' egli stesse sopra uno fiume.1 Due anni dopo Faraone ebbe un sogno. Parevagli di stare alla riva del fiume,
2 Del quale n'uscivano sette vacche belle a troppo grasse, e pascevano in luogo di paduli.2 Dal quale uscivano sette vacche belle, e grasse formisura: e andavano a pascere nei luoghi palustri.
3 E altre sette n'uscivano del fiume, triste e confitte di magrezza; e pascevano in quella medesima riva del fiume nelli luoghi virenti.3 Altre sette ancora scappavan fuori del fiume, brutte, e rifinite per magrezza, e si pascevano sulla riva stessa del fiume, dov'era del verde:
4 E divoravano quelle, delle quali era la bellissima specie e forma de corpi. E (fatto cosi) svegliossi Faraone.4 E (queste) si divorarono quelle che erano mirabilmente belle, e di grassi corpi. E Faraone si risvegliò,
5 E un'altra volta dormendo, vidde un altro sogno: che sette spighe pullulavano in una altezza, piene e formose.5 Poi si raddormentò, e vide un altro sogno. Sette spighe si alzavano da un solo stelo piene e bellissime;
6 E altrettante spighe, sottili e percosse d'aridezza, nascevano,6 E altrettante nascean dipoi spighe sottili, e bruciacchiate dall'euro,
7 divorando ogni bellezza delle prime. Svegliandosi Faraone dopo lo riposo,7 Le quali si divoravano tutte le prime sì belle. Svegliatosi Faraone dal sonno,
8 e fatta la mattina, spaventato mandò aglin dovinatori d'Egitto e a tutti li savi. Venuti, narroe lo sogno; e non v'era niuno che lo interpretasse.8 E venuto la mattina, pieno di paura mandò a cercare tutti gl'indovini d'Egitto, e tutti i sapienti: e raunati che furono, raccontò il sogno; e non v'ebbe chi ne desse la spiegazione.
9 Allora alla perfine, ricordandosi lo maestro servidore del vino, disse: io confesso lo peccato mio.9 Allora finalmente il capo de' coppieri si ricordò, e disse: Confesso il mio fallo:
10 Adirato lo re con i servi suoi, comandò ch' io e lo maestro de' panattieri fossimo rinchiusi nella carcere del principe de'cavalieri.10 Disgustato il re contro i suoi servi ordinò, che io, e il capo de' panattieri fossimo rinchiusi nella prigione del capitano delle milizie:
11 Dove una notte ciascuno vedemmo in sogno delle cose che doveano essere.11 Dove in una stessa notte ambedue vedemmo un sogno, che presagiva il futuro.
12 Ed era quivi uno garzone, ch' è ebreo, servo di quello medesimo duca de cavalieri; al quale narrammo i sogni.12 Eravi un giovinetto Ebreo, servo dello stesso capitano delle milizie: al quale avendo noi raccontati i sogni
13 E udimmo quello che poscia l'avvenimento della cosa provò. In verità ridutto sono io all'officio mio, e egli fue impiccato nella croce.13 Ne udimmo l'interpretazione verificata da quel che è di poi avvenuto: perocché io fui restituito al mio impiego, e quegli fu appeso alla croce.
14 E al comandamento del re, Iosef cavato della carcere (menarlo e) tonddrolo; e diedergli una vesta, mutata la sua; e menorolo al re.14 Subitamente per comando del re fu tratto di prigione Giuseppe: e fattolo radere, e cambiatogli il vestito, lo presentarono a lui.
15 Al quale quegli disse: io vidi sogni; non c'è niuno che m'abbia detto quello ch' io viddi; poi udi'ragionare che tu se saviissimo.15 E questi gli disse: Ho veduti de' sogni, e non ho chi gl'interpreti: ed ho sentito, che tu con gran saviezza li sai diciferare.
16 Rispuose Iosef: sanza me Iddio responderà le cose prospere, vuole Faraone.16 Rispose Giuseppe: Iddio senza di me risponderà favorevolmente a Faraone.
17 Narrò adunque Faraone quello ch' egli avea veduto: parevami ch' io stessi sopra la ripa del fiume;17 Raccontò adunque Faraone quello che avea veduto: Pareami di stare sulla ripa del fiume,
18 e sette vacche usciano del fiume, belle troppo e caricate di carne; le quali nel pasto del padulo pigliavano (verretta cioè) erba verde.18 E che dal fiume uscissero sette vacche belle formisura, e molto grasse: le quali pascendo ne' luoghi paludosi spuntavano l'erba verde:
19 Ed ecco che queste seguitava altre sette vacche, si sformate e magrissime, che non mai co tali io viddi in tutta la terra d'Egitto.19 Quand'ecco dietro a queste venivano sette altre vacche tanto brutte e macilente, che mai le simili non ho vedute nella terra d'Egitto:
20 Le quali, devorate e consumate le prime,20 Le quali, divorato avendo, e consunto le prime,
21 non diedero niuna dimostranza di saturitade, ma di simiglianza di magrezza ed isqualor erano. Io mi svegliai; e un'altra volta, preso di sonno,21 Non diedero nissun segno d'esser satolle; ma erano abbattute come prima dalla magrezza e dallo squallore. Mi svegliai, e di nuovo fui oppresso dal sonno,
22 vidi che sette spighe pullulavano in una altezza, e molto bellissime.22 E vidi questo sogno. Sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e bellissime.
23 E in verità altre sette, percosse d'aridezza, nascevano.23 Parimente altre sette sottili, e bruciacchiate dall'euro nascevano da un filo di paglia:
24 Le quali la bellezza delle prime divoravano. Narrai ad ispositori li sogni; e niuno è che l'abbia detto.24 Le quali divorarono le prime sì belle. Ho raccontato il sogno agl'indovini, e nissun v'ha, che lo spieghi.
25 Rispuose Iosef: lo sogno del re uno è; quello che dee fare, Iddio mostrò a Faraone.25 Rispose Giuseppe: Uno è il sogno del re: Dio ha mostrato a Faraone quel che vuol fare.
26 Le sette vacche belle, e le sette spighe piene, sono sette anni d'abbondanza; li sogni comprendono questa medesima forza.26 Le sette vacche belle, e le sette spighe piene sono sette anni di abbondanza; e sono un sol senso.
27 E le sette vacche magre e affamate le quali vennero dopo loro, e le sette spighe sottili che vento traente percosse, sono sette anni verranno di grande fame (in tutta la terra d'Egitto).27 Parimente le sette vacche gracili e macilente, che vennero dietro a quelle, e le sette spighe sottili, e offese dal vento, che brucia, sono sette anni di futura carestia.
28 I quali saranno ordinati a questo modo:28 E la cosa avrà effetto con quest'ordine.
29 Ecco, verranno sette anni di una grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto.29 Ecco che verranno sette anni di grande fertilità per tutta la terra d'Egitto:
30 Alli quali seguiterà sette anni di tanta sterilità, che di tutta l'abbondanza dinanzi ogni cosa si dimenticherà. In verità la fame è, che debba consumare ogni terra.30 Dopo i quali saran sette altri anni di sterilità così grande, che andrà in obblio tutta la precedente abbondanza: perocché la fame devasterà tutta la terra,
31 E la grandezza della abbondanza si perderà per la grandezza della penuria.31 E la gran carestia assorbirà la grande abbondanza.
32 E quello sogno, che tu vedesti la seconda volta, pertinente era a questa medesima cosa, e dimostranza di fermezza; impercio che fie fatta la parola di Dio, e velocemente fie adempiuto32 L'aver poi tu veduto replicato sogno, che una stessa cosa significa, segno è questo, come la parola di Dio avrà sicuramente effetto, e senza dilazione si adempirà.
33 Ora adunque provegga lo r'e uno uomo savio ed ammaestrato, e sopra ponghilo alla terra d'Egitto.33 Scelga adunque adesso il re un uomo saggio, e attivo, e diagli autorità in (tutta) la terra d'Egitto:
34 Il quale constitua prepositi per tutte le regioni; e la quinta parte del grano pei sette anni dell' abbondanza,34 E questi deputi dei soprintendenti in ogni regione: e la quinta parte del provento de' sett'anni di fertilità,
35 i quali già a ora debbono venire, rauni ne' granari; e ogni biada si riponga sotto la pode stà di Faraone, e servisi nelle cittadi.35 I quali fin d'adesso comincieranno ad essere, sia raunata ne' granai: e tutto il frumento si rinchiuda a disposizione di Faraone, e si conservi nelle città.
36 E apparecchisi dinnanzi alla fame che de'avvenire di sette anni, la quale dee premere l’Egitto; e non si consumi la terra per la povertade.36 E si tenga preparato per la futura carestia di sette anni, che verrà sopra l'Egitto, affinché il paese non sia consunto dall'inopia.
37 Piacque a Faraone lo consiglio, e a tutti li ministri suoi.37 Piacque il consiglio a Faraone, e a tutti i suoi ministri.
38 E favella loro: noi non potremo trovare co tale uomo, il quale sia pieno dello spirito di Dio.38 Ed egli disse loro: Potrem noi trovare uomo come questo, che pieno sia dello spirito di Dio?
39 E disse adunque a Iosef: imperciò che Dio dimostra a te ogni cosa che tu hai favellato, non potrò trovare più savio uomo di te, e simile a te.39 Disse pertanto a Giuseppe: Dacché Dio ha mostrato a te tutto quello che hai detto, potrò io trovare uomo più saggio, e simile a te?
40 Tu sarai sopra la casa mia, e lo imperio della tua bocca tutto lo popolo obbedirà; d'una cosa solamente, del solio del regno, t'avanzerà.40 Tu avrai la soprintendenza della mia casa, e al comando della tua bocca obbedirà tutto il popolo: non avrò precedenza sopra di te, se non quella del trono reale.
41 E dicendo ancora un'altra volta Faraone a Iosef: ecco io constituirò te sopra tutta la terra d'Egitto;41 E disse ancora Faraone a Giuseppe: Ecco che io ti do autorità sopra tutta la terra d'Egitto.
42 e'tolse l'anello della mano sua, se diello in mano di lui; e vestì lui di stola bissina, e al collo dintorno di torque d'oro.42 E si levò dal suo dito l'anello, e lo pose in dito a lui: e lo fece vestire di una veste di bisso, e al collo gli pose una collana d'oro.
43 E fece salire lui sopra lo carro suo secondo, gridante lo banditore, che tutti innanzi a lui s' inginocchiassero, e che sapessero ch' egli era preposto di tutta la terra d'Egitto.43 E lo fece salire sopra il suo secondo cocchio, gridando l'araldo, che tutti piegasser le ginocchia dinanzi a lui, e sapessero, come egli era soprintendente di tutta la terra d'Egitto.
44 E disse ancora lo re a Iosef: io sono Faraone; senza lo tuo comandamento non moverà alcuno la mano ovvero lo piede in ogni terra d'Egitto.44 Disse ancora il re a Giuseppe: Io son Faraone: nissuno in tutta la terra di Egitto moverà piede, o mano fuori che per tuo comando.
45 E rivolse lo nome suo, e chiamollo in lingua egiziaca SALVATORE DEL MONDO. E diedegli moglie Asenet, figliuola di Putifare, prete delli Eliopoleos. È venuto adunque Iosef alla terra d'Egitto.45 E mutogli il nome, e chiamollo in lingua egiziana Salvatore del mondo. E gli diede per moglie Aseneth figliuola di Putifare sacerdote di Heliopoli. Partì adunque Giuseppe per visitare la terra d'Egitto.
46 Certo egli era di XXX anni, quando stette nel cospetto del re Faraone (d'Egitto); e andò d'intorno ad ogni regione d'Egitto.46 (Or egli avea trent'anni, allorché fu condotto davanti al re Faraone): ed ei fece il giro di tutte le provincie dell'Egitto.
47 E venne l'abbondanza di sette anni; e ne' manipoli raunate, le biade messe sono ne' granai d'Egitto.47 E venne la fertilità di sette anni: e i grani legati in manipoli furono raunati ne' granai dell'Egitto.
48 Ein verità ogni abbondanza in cadauna città fu riposta.48 Tutta ancor l'abbondanza delle biade fu riposta in ciascheduna delle città.
49 E tanta fue l'abbondanza del grano, che s' appareggiava all'arena del mare, e la copia la misura eccedesse.49 E tanto grande fu l'abbondanza del grano che uguagliò l'arena del mare, e la quantità non potea misurarsi.
50 E nati sono a Iosef due figliuoli, innanzi che venisse la fame; i quali partorio a lui Asenet, figliuola di Putitare sacerdote di Eliopoleos.50 E nacquero a Giuseppe due figliuoli prima che venisse la carestia, i quali furono a lui partoriti da Aseneth figliuola di Putifare sacerdote d'Heliopoli.
51 E chiamò lo nome del primogenito Manasse, dicendo: dimenticare fece me Iddio d'ogni mia fatica e della casa del padre mio.51 E al primogenito pose il nome di Manasse, dicendo: Dio mi ha fatto dimenticare di tutte le afflizioni sofferte in casa del padre mio.
52 E lo nome del secondo figliuolo appello Efraim, dicendo: crescere me fece Iddio nella terra della povertade mia.52 Al secondo poi diede il nome di Ephraim, dicendo: Il Signore mi ha fatto crescere nella terra, dove io era povero.
53 Adunque trapassati i sette anni dell' abbon danza, li quali erano stati in Egitto,53 Passati adunque i sette anni di ubertà, che erano stati nell'Egitto,
54 cominciarono a venire i sette anni della penuria, li quali avea predetti Iosef; e in tutto lo mondo la fame fue grande; ma in tutta la terra d'Egitto era lo pane.54 Principiarono a venire i sette anni di carestia predetti da Giuseppe, e la fame regnò per tutto il mondo: ma in tutta la terra di Egitto v'era del pane.
55 Per la quale avendo fame (degnamente) chiamò io popolo a Faraone, a domandare li alimenti:ai quali quegli respuose: andate a Iosef, e ciò che dice fate.55 E quando gli Egiziani sentirono la fame, il popolo alzò le grida a Faraone, chiedendo cibo. Ed egli rispose loro: Andate da Giuseppe, e fate tutto quello ch'ei vi dirà.
56 Ma certo continuamente crescea la fame in ogni terra (d'Egitto); e aperse Iosef tutti li granai, e vendeva a quelli d'Egitto; perciò che coloro avea constretti la fame.56 Or la fame cresceva ogni dì più in tutta la terra: e Giuseppe aperse tutti i granai, e vendeva agli Egiziani; perocché si trovavano anch'essi alla fame.
57 E tutte le provincie veniano in Egitto per comperare lo cibo, acciò che lo male dello disagio temperassero.57 E venivano tutte le provincie in Egitto a comprar da mangiare, e trovar sollievo al male della carestia.