Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 37


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1Ogni amico dirà: "Anch'io sono amico!". Ma c'è chi è amico solo di nome.2Non è un dolore simile alla morte un compagno e amico che diventa nemico?3O desiderio del male, come ti sei insinuato per coprire la terra di malizia?4C'è l'amico che gode quando uno è contento, ma se ne sta lontano nel tempo della tribolazione.5C'è il compagno che faticherà con l'amico, ma per lo stomaco, e al momento dell'attacco leverà lo scudo.6Non dimenticare l'amico nel tuo animo, e non trascurarlo quando hai ricchezza.7Ogni consigliere vanta il suo consiglio, ma c'è chi consiglia nel suo interesse.8Sta' in guardia quando uno ti consiglia, sappi prima qual è il suo interesse. Egli infatti può consigliare nel proprio interesse, e non getterà la sorte in tuo favore.9Egli ti dirà: "La via che hai scelto è buona", ma starà lontano a vedere quel che ti càpita.10Non consigliarti con chi ti guarda con sospetto, e nascondi la tua intenzione a chi ha invidia.11Non consultare in nessun caso: una donna sulla sua rivale, un timido sulla guerra, un commerciante sugli affari, un compratore su una vendita, un invidioso sulla gratitudine, un egoista sulla benevolenza, un pigro su qualunque lavoro, un salariato sulla fine del lavoro, un servo pigro su un grande lavoro; non rivolgerti a loro per nessun consiglio.12Ma frequenta l'uomo pio, che sai che osserva i comandamenti, il cui animo è come il tuo animo, che, se cadi, sa soffrire con te.13E fìdati del consiglio del tuo cuore, ché nessun altro ti è più fedele.14Infatti il proprio animo talora sa avvisare meglio che sette sentinelle sopra la torre.15Ma soprattutto prega l'Altissimo, perché diriga nella verità la tua vita.16L'inizio d'ogni azione è nel discorso, e prima d'ogni opera c'è il consiglio.17Nel cuore si notano i vari cambiamenti, sono quattro le possibilità che vi si manifestano:18il bene e il male, la vita e la morte; ma chi tutte le decide è sempre la lingua.19C'è chi è abile per insegnare a molti, ma è inutile a se stesso.20C'è chi fa il bravo nel parlare, ma è odiato e finisce col mancare d'ogni cibo;21non gli è stata data dal Signore la piacevolezza, ed è stato privato d'ogni sapienza.22Se uno è sapiente con se stesso, se ne vedono i frutti anche sul suo corpo.23L'uomo saggio istruisce il proprio popolo, quanto nasce dalla sua mente merita fiducia.24L'uomo saggio avrà molte benedizioni, tutti quelli che lo vedono lo dicono beato.25La vita dell'uomo ha i giorni misurati, ma i giorni d'Israele son senza numero.26Il saggio riceverà onore nel suo popolo e il suo nome vivrà per sempre.27Figlio, per tutta la vita esamina te stesso, non concederti quanto vedi che è male.28Perché non tutto serve a tutti, e non a tutti piace tutto.29Non essere insaziabile di godimento, non abbondare nelle delizie.30Perché nei molti cibi c'è la malattia e l'ingordigia porta la colica.31L'ingordigia ha portato molti alla tomba, chi se ne guarda prolunga la sua vita.