Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 11


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Poco tempo dopo, Lisia, tutore del re, suo parente e capo degli affari, mal sopportando quanto era accaduto,1 Ma poco dopo Lisia, procuratore e parente del re e messo a capo degli affari del regno, non potendo sopportare le cose accadute,
2 radunò circa ottantamila soldati con tutta la sua cavalleria e mosse contro i Giudei, contando di fare della città una residenza per i Greci,2 messi insieme ottanta mila uomini e tutta la cavalleria, si mosse contro i Giudei, contando di prender la città e darla ad abitare ai Gentili,
3 di sottoporre il tempio al tributo al pari degli altri santuari dei gentili e di mettere in vendita ogni anno il sommo sacerdozio,3 di rendere cespite di guadagno il tempio, come tutti gli altri templi dei Gentili, e di mettere in vendita tutti gli anni il sacerdozio.
4 non tenendo in alcun conto la potenza di Dio, ma confidando soltanto nelle sue miriadi di fanti, nelle sue migliaia di cavalieri e nei suoi ottanta elefanti.4 Per nulla pensando alla potenza di Dio, senz'alcun freno di ragione, metteva la sua fiducia nella moltitudine dei fanti, nelle migliaia dei cavalieri, e in ottanta elefanti.
5 Penetrato in Giudea, si avvicinò poi a Bet-Zur, che era una località fortificata, distante circa venti miglia da Gerusalemme, e la cinse d'assedio.5 Or, entrato in Giudea e avvicinatosi a Betsura, che era in luoghi stretti, lontana cinque stadi da Gerusalemme, espugnò quella fortezza.
6 Quando gli uomini del Maccabeo appresero che egli assediava le fortezze, con gemiti e lacrime, insieme a tutto il popolo, supplicarono il Signore d'inviare un angelo buono per la salvezza d'Israele.6 Appena Maccabeo e quelli che eran con lui seppero l'espugnazione delle fortezze, con sospiri e lacrime, insieme a tutto il popolo, pregarono il Signore a mandare l'angelo buono per la liberazione d'Israele.
7 Poi il Maccabeo stesso per primo prese le armi ed esortò gli altri ad affrontare il pericolo insieme a lui per soccorrere i loro fratelli. Si mossero tutti insieme con coraggio.7 E lo stesso Maccabeo, dopo aver preso per il primo le armi, esortò tutti gli altri ad esporsi con lui al pericolo per dar soccorso ai loro fratelli.
8 Mentre erano ancora presso Gerusalemme, apparve alla loro testa un cavaliere vestito di bianco, che agitava armi d'oro.8 Mentre tutti insieme con animo risoluto marciavano a Gerusalemme, apparve dinanzi a loro un cavaliere vestito di bianco, con armi d'oro e colla lancia in resta.
9 Allora tutti insieme benedissero il misericordioso Dio e si rinvigorirono nell'animo, pronti ad assalire non solo gli uomini, ma anche le fiere selvagge e mura di ferro.9 Allora tutti insieme benedissero il misericordioso Signore, e, fortificati nell'animo, divennero pronti ad assalire non solo gli uomini, ma anche le bestie più feroci, e a trapassare muraglie di ferro.
10 Avanzarono in ordine di battaglia con quell'alleato venuto dal cielo, grazie al Signore che aveva avuto di essi misericordia.10 Si avanzarono dunque risolutamente, avendo il Signore che li aiutava dal cielo ed aveva pietà di loro.
11 Quindi, gettatisi sui nemici come leoni, abbatterono undicimila fanti e milleseicento cavalieri, costringendo tutti gli altri alla fuga.11 Si scagliarono impetuosamente come leoni sopra il nemico e trucidarono undici mila fanti e mille seicento cavalieri.
12 La maggior parte di questi si mise in salvo, ma ferita e disarmata, e Lisia stesso si salvò fuggendo vergognosamente.12 Tutti gli altri fnron da loro messi in fuga, e molti scapparono feriti e ignudi, e lo stesso Lisia si mise in salvo con vergognosa fuga.
13 Questi però, che non era privo d'intelligenza, riflettendo tra sé sulla disfatta che gli era capitata, comprese che gli Ebrei erano invincibili perché il potente Dio combatteva per essi.13 E siccome non era un insensato, considerando i vuoti fatti nelle sue truppe, e conoscendo che i Giudei erano invincibili, perchè appoggiati al soccorso dell'onnipotente, mandò a trattare con essi;
14 Perciò inviò loro ambasciatori e li persuase a venire ad un accordo su quanto era giusto. A questo scopo egli avrebbe persuaso anche il re, costringendolo a farsi loro amico.14 e promise di accondiscendere in tutto ciò che fosse giusto; e di fare in modo che il re diventasse loro amico,
15 Il Maccabeo acconsentì a tutte le cose che Lisia gli aveva proposto, preoccupato solo della comune utilità. Perciò quanto il Maccabeo richiese per iscritto a Lisia riguardo ai Giudei, il re lo concesse.15 Maccabeo si arrese alle preghiere di Lisia, badando in tutto a ciò che era utile, e tutto ciò che Maccabeo per iscritto chiese a Lisia in favore dei Giudei il re lo concesse. Lettera di Lisia ai Giudei
16 La lettera scritta da Lisia ai Giudei era concepita in questo modo: "Lisia al popolo dei Giudei: salute!16 La lettera che Lisia scrisse ai Giudei conteneva queste cose: « Lisia al popolo dei Giudei, sa­lute.
17 Giovanni e Assalonne, da voi inviati, mi consegnarono il documento sottotrascritto, pregandomi di ratificare quanto era in esso contenuto.17 Giovanni e Abesalom, vostri inviati, consegnando il (vostro) scritto, mi chiesero di adem­pire quanto eran venuti a signi­ficarmi.
18 Io, dunque, ho esposto al re quanto bisognava riferirgli e quanto era accettabile egli l'ha concesso.18 Così tutto quello che ho potuto riferire al re l'ho riferito, e tutto ciò che permettevano le circostanze l'ha concesso.
19 Se perciò voi manterrete un favorevole atteggiamento verso il governo, io mi sforzerò di farmi promotore dei vostri vantaggi anche per il resto.19 Se dunque resterete fedeli agli affari (del regno) io anche nell'avvenire mi sforzerò di farvi del bene.
20 Quanto a queste cose e ad altre in particolare, ho dato ordine ai vostri e ai miei inviati di discuterne con voi.20 In quanto alle altre cose, in particolare, ho dati ordini a voce a questi e a quelli da me inviati di parlarne a voce con voi.
21 State bene! L'anno 148, il 24 di Dioscorinzio".21 State sani. L'anno centoquarant'otto, il ventiquattro del mese di Dioscuro ».
22 La lettera del re era così concepita: "Il re Antioco al fratello Lisia: salute!22 La lettera del re conteneva queste cose: « Il re Antioco al fratello Lisia. Salute.
23 Passato nostro padre tra gli dèi, noi che vogliamo che i cittadini del regno attendano senza timore alla cura dei propri affari,23 Dopo che il padre nostro fu trasferito fra gli dei, noi, bramando che i nostri sudditi, senza agitazioni attendano con cura ai loro affari,
24 abbiamo sentito che i Giudei non vogliono adottare i costumi greci, come voleva nostro padre, ma piuttosto, preferendo il loro modo di vivere, chiedono che siano loro lasciate le proprie leggi.24 e avendo saputo che i Giudei non si piegarono al desiderio di mio padre, di passare ai riti dei Greci, e che vogliono ritenere le loro istituzioni, e che perciò da noi chiedono che sia loro concesso (di vivere secondo le) loro leggi, noi,
25 Volendo perciò che anche questo popolo viva senza timore, decidiamo che sia loro restituito il tempio e che possano vivere secondo le consuetudini dei loro antenati.25 volendo che anche questa nazione sia tranquilla, abbiamo giudicato e stabilito che sia loro restituito il tempio, affinchè essi possano fare secondo la consuetudine dei loro maggiori.
26 Farai bene, dunque, ad inviare alcuni presso di essi e a dar loro la destra, affinché, conoscendo la nostra scelta, stiano di buon animo e attendano con piacere alla ripresa dei loro affari".26 farai dunque bene a inviare ad essi e a dar la destra, affinchè, cono­sciuta la nostra volontà, stiano di buon animo, e provvedano al loro bene ».
27 La lettera indirizzata dal re al popolo era questa: "Il re Antioco al consiglio dei Giudei e agli altri Giudei: salute!27 La lettera del re ai Giudei era questa: « Il re Antioco al senato dei Giudei e a tutti gli altri Giudei. Salute.
28 Se state bene, è come noi vogliamo. Anche noi stiamo bene.28 Se voi state bene, state come desideriamo: anche noi stiamo bene.
29 Menelao ci ha spiegato che voi volete far ritorno alle vostre occupazioni.29 E' venuto da noi Menelao a dire che voi volete discendere ai vostri che sono presso di noi.
30 di Xàntico si metteranno in viaggio, sarà data la destra con l'assicurazione30 Or dunque a quelli che faranno il viaggio fino al trenta del mese di Xantico, diamo la destra (in segno) di sicurezza.
31 che i Giudei potranno far uso delle loro sostanze e delle loro leggi, come era anche prima, e nessuno di essi sarà molestato in nessuna maniera per gli errori commessi per ignoranza.31 E sia permesso ai Giudei di usare i loro cibi e le loro leggi come prima, e nessuno di essi sia in alcun modo molestato per ciò che è avvenuto per ignoranza.
32 Ho inviato anche Menelao per tranquillizzarvi.32 Abbiamo poi mandato anche Menelao, affinchè parli con voi.
33 State bene! L'anno 148, il 15 di Xàntico".33 State sani. L'anno centoquarant'otto, il quindici del mese di Xantico ».
34 Anche i Romani inviarono agli stessi una lettera così concepita: "Quinto Mennio e Tito Manlio, legati romani, al popolo dei Giudei: salute!34 Anche i Romani scrissero una lettera che diceva così: « Quinto Memmio e Tito Manilio, legati dei Romani, al popolo dei Giudei. Salute.
35 Riguardo alle cose che Lisia, parente del re, vi ha concesso, anche noi siamo d'accordo.35 Le cose a voi concedute da Lisia, parente del re, noi pure le concediamo.
36 Per le cose, invece, che egli ha giudicato di dover sottoporre al re, voi, dopo averle esaminate, mandateci subito qualcuno affinché provvediamo come meglio conviene per voi. Noi infatti proseguiamo per Antiochia.36 Quanto poi a quelle che egli ha creduto di dover riferire al re, spedite subito qualcuno, dopo avere ben discussa tra voi la cosa, affinchè noi vediamo bene ciò che a voi convenga, perchè noi andiamo ad Antiochia.
37 Per la qual cosa affrettatevi a mandarci qualcuno affinché anche noi possiamo conoscere di quale opinione siete.37 Affrettatevi, dunque a rispondere per far sapere anche a noi quello che volete.
38 State bene! L'anno 148, il 15 di Xàntico".38 State sani. L'anno centoquarant'otto, il quindici del mese di Xantico ».