Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 4


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Gorgia prese con sé cinquemila uomini e mille cavalieri scelti. L'armata partì di notte,1 Intanto Gorgia elesse V milia pedoni, e mille cavalieri; e partironsi la notte dal campo loro,
2 in modo da piombare addosso all'armata dei Giudei e colpirli all'improvviso. Gli uomini dell'Acra gli facevano da guida.2 per percuotere subitamente alla gente di Giuda; ed erano quivi alquanti di quelli che guardavano la rocca, che gli guidavano.
3 Giuda, appena lo seppe, partì anch'egli con i suoi guerrieri per colpire le forze del re che erano in Emmaus,3 E quando Giuda il sentìo, incontanente si partio insieme colli suoi migliori combattitori, e si propose d'assalire l'oste del re ch' era rimasa in Emmaum.
4 mentre le schiere erano ancora disperse, lontane dal campo.4 Imperciò che l'oste era ancora isparta per li campi.
5 Gorgia giunse di notte al campo di Giuda, ma non vi trovò nessuno. Perciò si mise a cercarli tra i monti. Diceva, infatti: "Essi fuggono davanti a noi".5 Gorgia venne di notte (per tempo) nel campo di Giuda; e non trovandoli, sì li andava cercando sopra li monti, dicendo: questi or dove è? questi si fuggie.
6 Giuda, invece, sul far del giorno, apparve nella pianura con tremila uomini, i quali però non avevano né armature né spade, come avrebbero desiderato.6 E quando il dì si fece, Giuda sì apparve nel campo (dell' oste del re) solamente con tremilia uomini; e quegli erano male armati.
7 Videro che l'accampamento dei gentili era potente e fortificato e che la cavalleria lo circondava all'intorno e tutti erano esperti di guerra.7 E così, giunti al campo de' nemici, viddono li suoi cavalieri valenti e armati colle loriche (cicè panziere), ed erano insegnati e savi di guerra.
8 Giuda perciò disse agli uomini che erano con lui: "Non temete la loro moltitudine e non abbiate paura del loro ardore.8 Disse allora Giuda agli uomini ch' erano con lui: non vi spaventate per la loro (grande) moltitudine, e non abbiate paura del loro assalimento.
9 Ricordate come i nostri padri furono salvati nel Mar Rosso, quando il faraone li inseguiva con un esercito.9 Ricordivi come i nostri padri furono fatti salvi nel mare rosso, perseguitandogli Faraoue con grande oste; (divennono poi liberi).
10 Ora innalziamo grida al Cielo, se mai voglia compiacersi di noi, ricordarsi dell'alleanza dei padri e abbattere quest'armata davanti a noi oggi.10 Adunque preghiamo Iddio del cielo, e averà di noi misericordia, e ricorderassi del testamento dei padri nostri, e in questo di sconfiggerà questo (grande) esercito dinanzi da noi.
11 Allora tutte le genti riconosceranno che vi è chi redime e salva Israele".11 E sapranno tutte le genti, che vero è che Iddio libera il suo popolo d'Israel.
12 Quando gli stranieri alzarono gli occhi e se li videro venire avanti,12 E quando quella gente strana gli viddono venire contro a loro,
13 uscirono dall'accampamento per combattere. Quelli di Giuda, suonate le trombe,13 uscirono fuori del campo, e schieraronsi insieme; e allora sonarono le trombe di Giuda.
14 si gettarono nella mischia e riuscirono ad abbattere i gentili che fuggirono verso la pianura,14 E vennero a battaglia (grandissima); e furono sconfitte le genti strane, e fuggironsi del campo.
15 mentre quelli che erano rimasti indietro caddero sotto la spada. Li inseguirono fino a Ghezer e fino alle pianure dell'Idumea, di Asdod e di Iamnia; caddero circa tremila uomini.15 E gli altri furono morti colle coltella, e cacciarongli infino a Gezeron nelle ville d' Idumea e di Azoto e di Iamnia; e furono morti de' nemici infino. intorno di tremilia uomini.
16 Giuda pertanto, tornato indietro con l'esercito dal loro inseguimento,16 E subitamente ritornò Giuda colla sua oste.
17 disse al popolo: "Mettete da parte la brama del bottino, poiché un'altra battaglia ci sta davanti.17 Ammonendo, disse al popolo: non siate troppo desiderosi della preda (e delle spoglie), però che ancora ci avanza battaglia.
18 Gorgia con l'esercito è sulla montagna vicina a noi. Ora perciò resistete davanti ai nostri nemici e combattete contro di essi; poi raccoglierete il bottino con libertà".18 Però che Gorgia e la sua oste sì è nel monte presso a noi; e però state attenti contro a' nostri nimici, e sconfiggetegli, e poi prenderete le spoglie loro.
19 Mentre Giuda stava ancora per finire di dire tali cose, ecco che una schiera apparve, sbucando dalla montagna.19 E mentre ch' egli parlava, ecco venire una parte di loro, che (con Gorgia) ragguardavano il campo da monte; (e Giuda colla gente sua percosse loro, e sconfissegli; poi percosse al campo di Gorgia e affocollo).
20 Videro che i loro erano stati messi in fuga e che il campo era in fiamme. Il fumo che si vedeva rivelava infatti ciò che era accaduto.20 E Gorgia vidde che gli suoi erano scacciati, e che il campo era affocato; chè il fumo, che si vedeva, li manifestava quello che fatto era.
21 Vedendo ciò, furono presi da grande paura. Quindi, vedendo pure che l'esercito di Giuda era in pianura, pronto per lo scontro,21 Onde veduto il loro danno, temettero molto; e riguardando videro che Giuda e gli suoi aspettavano, ed erano fermi nel campo, attendendo alla battaglia.
22 se ne fuggirono tutti verso la terra dei Filistei.22 Donde loro si fuggirono tutti nel campo dei (loro) forestieri.
23 Giuda allora tornò al bottino dell'accampamento e raccolse molto oro e argento, stoffe tinte di porpora violetta e marina e ricchezze in quantità.23 E allora Giuda venne nel campo degli sconfitti, e acquistò elli e li suoi molto oro e argento, vestimenta di celestro e di rosato, e molte grandi ricchezze.
24 Andando via, poi, inneggiavano e benedicevano il Cielo, perché è buono ed eterna è la sua misericordia.24 E ritornando a casa loro, cantavano laude, e benedicevano Iddio del cielo, imperciò ch' egli è tutto buono, e la sua misericordia dura in perpetuo.
25 Fu quello un giorno di liberazione per Israele.25 E (per questo modo) il popolo Giudeo ricevette in quello di grande (vittoria con) salute.
26 Quanti degli stranieri si erano salvati, andati da Lisia, gli annunziarono tutto ciò che era successo.26 E la gente forestiera, che campòe, dissono a Lisia quello ch' era intravenuto.
27 Egli allora, udendo ciò, rimase sconvolto e scoraggiato, poiché le cose in Israele non erano andate com'egli desiderava né come il re gli aveva comandato.27 Le quali cose poi che le intese, pieno d' ira veniva meno nel suo animo; imperò che non era avvenuto com' egli desiderava verso il popolo d' Israel, nè sì come lo re avea comandato.
28 Perciò l'anno seguente egli radunò sessantamila uomini scelti e cinquemila cavalieri per mandarli a combattere.28 E l'anno seguente radunò Lisia LX milia uomini a piedi, tutti scelti, e V milia cavalieri, per isconfiggere la gente di Giuda Maccabeo.
29 Vennero nell'Idumea e si accamparono a Bet-Zur. Giuda allora gli mosse contro con diecimila uomini29 E vennero in Giudea, e puosono il campo in Betoron; e Giuda (Maccabeo) venne loro incontro con X milia uomini.
30 e, quando ebbe veduto il loro potente schieramento, pregò dicendo: "Benedetto sei tu, o Salvatore d'Israele, che piegasti l'impeto del gigante per mano del tuo servo Davide e consegnasti l'esercito dei Filistei nelle mani di Gionata, figlio di Saul, e di colui che portava le sue armi.30 E quando loro ebbono veduta la potente oste de' nemici, Giuda incominciò a pregare Iddio, e disse: o salvatore d' Israel, tu se' benedetto, il quale abbattesti (la grave superbia e) l'impeto delï' uomo potente nelle mani di David tuo servo, e sconfiggesti il campo della strana gente per le mani di Ionata, figliuolo di Saul, e del suo armigero (donzello).
31 Allo stesso modo fa' cadere questo esercito nelle mani del tuo popolo Israele; che restino confusi nella loro forza e con la loro cavalleria.31 Adunque (benigno Signore) confondi l'oste de' nemici nelle mani del popolo tuo Israel, sì che loro sieno confusi nella loro potenza e cavalieri.
32 Immetti in loro spavento e spezza l'audacia della loro forza, e siano travolti nella loro disfatta.32 Dona loro paura, e invilisci la loro arditanza e la loro virtude; che per lo loro ishigottimento.
33 Gettali sotto la spada di coloro che ti amano; ti lodino con inni tutti quelli che conoscono il tuo nome".33 Colla spada de' tuoi servidori sieno dispersi, acciò che tu sia laudato negli inni da tutti quelli che conoscono il tuo nome.
34 Si scagliarono gli uni contro gli altri e caddero davanti a loro circa cinquemila uomini del campo di Lisia.34 E allora incominciò contro a loro la battaglia; e furono morti V milia di quelli di Lisia (e gli altri sconfitti).
35 Lisia, vedendo la ritirata della sua armata e l'audacia dimostrata da quelli di Giuda, come cioè erano pronti a vivere o a morire da prodi, fece ritorno ad Antiochia, dove cominciò a reclutare mercenari stranieri più numerosi per portarsi di nuovo in Giudea.35 E quando Lisia vidde la fuga di sua gente, e lo grande ardire della gente giudea, i quali si manifestavano (nelle loro grandi prodezze) di volere o vivere o morire valentemente combattendo, egli (per questo ispaventato) si fuggì ad Antiochia; e da capo elesse cavalieri, acciò che cresciuta l'oste sua venisse un' altra volta in Giudea.
36 Intanto Giuda e i suoi fratelli dissero: "Ecco, i nostri nemici sono stati sconfitti. Andiamo perciò a purificare il tempio e a restaurarlo".36 Ma Giuda e li suoi fratelli dissono (intra loro): da poi che gli nimici nostri sono attritati e sconfitti, andiamo a nettare e rinnovare li santi luoghi e le sante cose.
37 Si riunì, allora, tutto l'esercito e salirono sul monte Sion.37 E così si radunòe tutta la oste, e salirono nel monte di Sion.
38 Videro così il santuario deserto, l'altare profanato, le porte bruciate, le piante cresciute nei cortili come in un bosco o come su una montagna, le celle in rovina.38 E quando loro ebbono veduta la santificazione diserta, e l'altare contaminato, e le porte arse e l'erbe nate per li portichi come nascono per li monti e per le campagne, e le cellette sante (cioè le sacrestie) rovinate;
39 Si stracciarono le vesti, fecero un grande lamento, si cosparsero di cenere,39 loro allora si stracciarono le loro vestimenta, e piansono con grande pianto, e puosono sopra il capo loro cenere.
40 caddero con la faccia a terra e, suonate le trombe per segnale, elevarono grida al cielo.40 E caddono in terra sopra la faccia loro, e suonarono le trombe de' segni, e ad alta voce chiamarono Iddio del cielo (e d' Israel).
41 Giuda allora ordinò agli uomini di combattere quelli che erano nell'Acra fino a quando egli non avesse purificato il santuario.41 Allora ordinò Giuda certi uomini (battaglieri) per combattere (e per vincere) li nimici ch' erano nella ròcca, infino a tanto che loro purificassono le cose sante.
42 Scelse pure dei sacerdoti senza macchia, osservanti della legge,42 Ed elesse sacerdoti sanza macchia, volontarosi nella legge di Dio.
43 i quali purificarono il santuario e trasportarono le pietre della contaminazione in un luogo impuro.43 E nettarono li santuarii, e portarono le pietre della contaminazione in luogo non netto.
44 Si consultarono poi circa l'altare degli olocausti che era stato profanato: "Che dobbiamo fare?".44 E pensò dell' altare de' sacrificii, il quale era contaminato, quello che fare ne doveano.
45 Venne loro la felice idea di demolirlo, affinché non fosse per loro causa di disonore, poiché i gentili lo avevano contaminato. Demolirono, dunque, l'altare45 E vennegli preso buono consiglio di distruggerlo, acciò che non fosse loro in vituperio; imperò che le genti strane l' aveano contaminato e corrotto
46 e ne deposero le pietre sul monte del tempio, in un luogo conveniente, in attesa che venga un profeta e che si pronunzi a loro riguardo.46 E ripuosono le pietre nel monte della casa in luogo onesto, infino a tanto che venisse profeta che rispondesse delle dette cose.
47 Poi presero pietre intatte conformi alla legge e costruirono un nuovo altare sul modello del precedente.47 E presono pietre intere, secondo la legge; ed edificarono uno altare nuovo, secondo quello di prima.
48 Ripararono il santuario e l'interno del tempio e consacrarono i cortili.48 Ed edificarono li santuarii, e quelle cose ch' erano tra la casa dentro; e la magione santificarono e i portici.
49 Fecero fare nuovi arredi sacri e portarono dentro il tempio il candelabro, l'altare dei profumi e la tavola.49 E i santi vasi feciono nuovi, e portarono (e misono) nel tempio di Dio il candeliere, e l'altare degl' incensi e la mensa.
50 Bruciarono incenso sull'altare e accesero le lampade del candelabro, che risplendettero nel tempio.50 E puosono incenso sopra l'altare, e accesono le lucerne ch' erano sopra il candeliere, acciò che lucessono nel tempio.
51 Posero sulla tavola i pani, distesero le cortine e terminarono tutti i lavori che avevano intrapreso.51 E puosono li pani sopra la mensa, e appenderono li veli, e compierono tutte le opere che fatte aveano.
52 Il giorno 25 del nono mese, cioè il mese di Casleu dell'anno 148, si levarono di buon mattino52 E (fatte queste cose e) si levarono suso nelli CXLVIII anni (del regno de' Greci) a dì XXV del nono mese, il quale li Giudei chiamano Casleu (cioè decembre) dinanzi al mattutino.
53 e offrirono un sacrificio, in conformità alla legge, sul nuovo altare degli olocausti che avevano costruito.53 E offersono (li sacerdoti) sacrificio (cioè a Dio), secondo la legge, sopra l'altare nuovo de' sacrificii, il quale feciono.
54 Esattamente nel tempo e nel giorno in cui i gentili lo avevano profanato, esso fu inaugurato con inni e a suon di cetre, di arpe e di cembali.54 Secondo il tempo e secondo il dì, il quale la pagana gente il contaminò, in quel die fue rinnovato (il detto altare) a suono d' istromento, e di canto e di citare e di cimbali.
55 Tutto il popolo cadde con la faccia a terra, adorando e benedicendo il Cielo che li aveva condotti al successo.55 E tutto il popolo cadde in terra sopra la sua faccia, e adorarono (Iddio) e benedissono Iddio. del cielo, che gli avea fatti vittoriosi.
56 Celebrarono la dedicazione dell'altare per otto giorni, offrirono sacrifici con allegrezza e offrirono pure un sacrificio di ringraziamento e di lode.56 E festeggiarono VIII dì per la sacrazione dello altare, e con allegrezza offersono ostie, e salutazione di laude.
57 Ornarono la facciata del tempio con corone d'oro e scudi, inaugurarono le porte e le celle e vi rimisero i battenti.57 E ornarono la faccia del tempio con corone d'oro e scudicciuoli; ed edificarono le porte e gli antiporti, e sì vi puosono le porte.
58 Vi fu una stragrande allegrezza in mezzo al popolo e così fu cancellato l'obbrobrio dei gentili.58 E grandissima letizia (e gioia) abbondò nel popolo, e cessò il vituperio delle genti.
59 Poi Giuda, i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele, stabilirono che i giorni della dedicazione dell'altare si celebrassero a loro tempo, ogni anno, per otto giorni, a partire dal 25 del mese di Casleu, con allegrezza e gioia.59 Adunque Giuda e li suoi fratelli e tutti quelli della chiesa della gente giudea ordinarono che ogni anno a' XXV del mese di Casleu si facesse festa VIII di per la sagra dell' altare con gioia e con allegrezza.
60 In quello stesso tempo costruirono pure, tutto intorno al monte Sion, alte mura e torri robuste per impedire che i gentili venissero a calpestarlo, come avevano fatto in precedenza.60 Ed edificarono in quel tempo il monte di Sion, e dintorno vi feciono alte mura e forti torri, acciò che le genti strane, quando venissono, non lo occupassono, come aveano fatto prima.
61 Giuda vi stabilì un presidio per difenderlo e poi fortificò anche Bet-Zur, affinché il popolo avesse una difesa contro l'Idumea.61 E puosevi Giuda le sue genti d'arme a guardia, (e fornillo) e armollo per guardar Betsura, acciò che il popolo avesse defensione contro alla faccia di Idumea.