Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Siracide 29


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Qui facit misericordiam, feneratur proximo suo;
et, qui confortat manu, mandata servat.
1 Quello che fae misericordia, prèsta al prossimo suo; e chi è largo e splendido, osserva li comandamenti.
2 Fenerare proximo tuo in tempore necessitatis illius
et iterum redde proximo in tempore suo.
2 Prèsta al prossimo tuo nel tempo della sua necessitade, e ancora rendi al prossimo nel tempo suo.
3 Confirma verbum et fideliter age cum illo,
et omni tempore invenies, quod tibi necessarium est.
3 Conferma la parola tua, e fa fedelmente con lui; e in ogni tempo troverai quello che t'è necessario.
4 Multi quasi inventionem aestimaverunt fenus
et praestiterunt molestiam his, qui se adiuverunt.
4 Molti stimarono lo prèsto sì come uno trovamento, e prestarono gravezza a coloro che li aiutarono.
5 Donec accipiat, osculatur manus dantis
et de possessionibus proximi humiliat vocem suam;
5 Infino ch' elli ricevono, basciano le mani di colui che dà, e umiliano la loro voce nella promissione.
6 et in tempore redditionis postulabit tempus,
et reddet verba taedii et murmurationum et tempus causabitur.
6 E nel tempo dello rimeritare domanderanno. Enel tempo, e parleranno parole increscevoli, e causerassi il tempo del mormoramento.
7 Si autem potuerit reddere, adversabitur;
solidi vix reddet dimidium
et computabit illud quasi inventionem.
7 E s'elli potrae rendere, si li sarà contrario, e appena del soldo renderà il mezzo; e computarae quello, come se tu l'avessi trovato.
8 Sin autem, fraudabit illum pecunia sua
et possidebit illum inimicum gratis.
8 Ma se lui non potrà (ritenere che non la restituisca), cercherà di defraudarti, e diventerà tuo nimico per sua propria voglia.
9 Et convicia et maledicta reddet illi
et pro honore et beneficio reddet illi contumeliam.
9 Villania e mali detti ti renderae, e per lo onore e per lo beneficio ti renderà villanie.
10 Multi non causa nequitiae non fenerati sunt,
sed fraudari gratis timuerunt.
10 Molti non per cagione di malvagitade non prestarono, ma temerono d' essere defraudati spontaneamente.
11 Verumtamen super humilem longanimis esto
et pro eleemosyna non trahas illum.
11 E per tanto sii di forte animo sopra lo umile, e per la limosina non lo ti fare venire dietro.
12 Propter mandatum assume pauperem
et propter inopiam eius ne dimittas eum vacuum.
12 Per lo comandamento ricevi il povero; e per inopia nollo lasciare ire da te vuoto.
13 Perde pecuniam propter fratrem et amicum tuum
et non abscondas illam sub lapide in perditionem.
13 Perdi la pecunia per lo tuo fratello e per lo amico, e non la nascondere sotto la pietra in perdizione.
14 Pone thesaurum tuum in praeceptis Altissimi,
et proderit tibi magis quam aurum.
14 Poni il tesoro tuo nelli comandamenti di Dio, e gioverae più che tutto l'oro.
15 Conclude eleemosynam in corde pauperis,
et haec pro te exorabit ab omni malo.
15 Rinchiudi la limosina nel seno del povero, e questa medesima adorerae per te, e liberaratti da ogni male.
16 .16 (La limosina dello uomo è sì come uno sacchetto con lui, e conserverae la grazia dell' uomo, sì come la pupilla dell' occhio).
17
17 (E poi si rilevarae e rimeritarae a loro la retribuzione, a ciascuno nel capo loro). Sopra il scudo del potente, e più che lancia, combatterà contro al nimico tuo.
18 Super scutum roboris et super lanceam ponderis
adversus inimicum tuum pugnabit pro te.
18 Il buono uomo farae fede al prossimo suo;
19 Vir bonus fidem facit pro proximo suo;
et, qui perdiderit confusionem, fugiet repromissorem.
19 e chi la perderae, si farae confusione.
20 Gratiam fideiussoris ne obliviscaris:
dedit enim pro te animam suam.
20 Non dimenticare la grazia di quello che è stato per te securità; per che ello diede per te l'anima sua.
21
21 Il peccatore schifa la repromissione.
22 Bona repromissoris dissipabit peccator,
et ingratus sensu derelinquet liberantem se.
22 Il peccatore intitola a sè li beni del promettitore; e colui che è isconoscente per senno ch' egli abbandonoe colui che liberoe lui.
23
23 L'uomo ripromette del prossimo suo; e quando egli averae perduto la reverenza, sarà abbandonato da lui.
24 Repromissio multos perdidit recte agentes
et commovit illos quasi fluctus maris;
24 La malvagissima promissione molti dirizzanti perse, e commosse coloro sì come tempesta di mare.
25 viros potentes transmigrare fecit,
et vagati sunt in gentibus alienis.
25 Avvolgendosi fece passare altrove uomini potenti, e andarono vagabondi in genti straniere.
26 Peccator transgrediens mandata Domini
incidet in repromissionem,
et, qui conatur lucrum sectari, incidet in iudicium.
26 Lo peccatore, trapassante li comandamenti del Signore, caderà nella malvagia repromissione; e colui che sforzerae molte cose, cadrae nel giudicio.
27 Sponde pro proximo secundum virtutem tuam,
sed attende tibi, ne incidas.
27 Ricupera il prossimo secondo la possanza tua, e attendi a te sì che tu non caggi.
28 Initium vitae hominis aqua et panis et vestimentum
et domus protegens turpitudinem.
28 Il principio della vita dell' uomo vuole acqua e pane, vestimento e casa che ricopra la vergogna.
29 Melior est victus pauperis sub tegmine asserum
quam epulae splendidae in peregre sine domicilio.
29 Meglio è la vita del povero sotto il coperto d'assi, che molti conviti in peregrinazione sanza casa.
30 Super parvo et magno placeat tibi,
et improperium peregrinationis non audies.
30 Statti contento di quel poco che tu hai, e non udirailo impropero della peregrinazione.
31 Vita nequam hospitandi de domo in domum,
et ubi hospitabitur, non fiducialiter aget, nec aperiet os.
31 La vita mala è andar peregrino di casa in casa; e dove albergherae, non sarà con fiducia, e non aprirà la bocca sua.
32 Hospitaberis et pasceris et potaberis sine gratia,
et ad haec amara audiet:
32 Albergherae e pascerassi, e sosterrà li ingrati, e udirà molte cose dispiacevoli.
33 “ Transi, hospes, et orna mensam
et, si quae in manu habes, ciba me! ”.
33 (E saralli detto): va, ospite, e prepara la mensa (tua); e di quelle cose che tu hai, pasci gli altri.
34 “ Exi a facie honoratioris!
Necessitudine domus meae hospitio mihi factus est frater ”.
34 Esci fuori dalla faccia delli miei amici; dal bisogno della mia casa egli è venuto il mio fratello.
35 Gravia haec homini habenti sensum:
obiurgatio peregrinationis et improperium feneratoris.
35 Queste cose sono gravi a uomo sensato; la correzion della casa, e lo improperio di colui che prèsta.