Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 19


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Or fu detto a Gioab, come il re piangeva, ed era in duolo per ragion del figliuolo.1 Fue detto a Ioab, che il re piagnea il suo figliuolo.
2 E la vittoria in quel giorno si cangiò in lutto per tutto il popolo, perchè il popolo senti dire in quel giorno: II re piange il suo figliuolo.2 E fu convertita in quello die [la vittoria] in pianto a tutto il popolo; però che il popolo udio dire in quello dì, che il re si dolea del suo figliuolo.
3 E il popolo si ritenne in quel dì dall'entrare nella città, come suol ritenersi un popolo, che è stato messo in rotta, ed è fuggito dalla battaglia.3 E declinò il popolo in quel dì, ed entrò nella città, come suole declinare uno uomo, fuggendo dalla battaglia.
4 Ma il re si era coperto il capo, e ad alta voce gridava: Figliuol mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio.4 E il re, col capo coperto, gridava ad alta voce: figliuolo mio Assalom, Assalom figliuolo mio!
5 Ma Gioab andò a trovare il re nella casa, e disse: Tu oggi hai coperta di rossore la faccia di tutti i tuoi servi, i quali hanno salvata la vita tua, e la vita de' tuoi figliuoli, e delle tue figlie, e la vita delle tue mogli, e la vita delle tue concubine.5 E Ioab, entrato al re in casa, disse: tu hai oggi confuso il viso di tutti i servi tuoi, i quali hanno salvato l'anima tua, e l'anima de' tuoi figliuoli e figliuole, e l'anima delle tue mogli e delle tue concubine.
6 Tu ami que' che ti odiano, e hai in odio quei che ti amano: e hai oggi fatto vedere, come non ti cale de' tuoi capitani, e dei tuoi servi, e ora io ho conosciuto esser vero, che se Assalonne fosse vivo, e tutti noi fossimo morti, allora saresti contento.6 Tu ami coloro che t'odiano, e odii coloro che t'amano; oggi hai mostrato che tu non curi (de' tuoi baroni) nè tuoi prencipi, nè tuoi servi; veramente io conosco oggi, che se Assalom fosse vivo, e tutti noi fossimo morti, tu saresti contento.
7 Ora pertanto alzati, ed esci fuora, e parla, e contenta i tuoi servi: perocché io giuro a te pel Signore, che se tu non esci fuora, neppur un uomo si resterà teco questa notte: e questo sarà ben peggio per te, che tutt'i mali, che ti sono caduti addosso dalla tua adolescenza fino al presente.7 Ora ti lieva, ed esci fuori, e favella e satisfa ai tuoi servi; ch' io ti giuro per Dio, che se tu non farai così, che questa notte non ne rimanerà niuno teco; e peggio ti sarà questo, che tutti i mali che ti sono intervenuti dal tempo della fanciullezza insino al tempo presente.
8 E il re allora si alzò, e si pose a sedere sulla porta (della città); e tutto il popolo seppe, come il re era assiso alla porta: e tutti in folla si presentarono al re: ma quei d'Israele se n'eran fuggiti alle loro tende.8 E levossi il re, e sedette nella porta; la qual cosa fu significata a tutto il popolo, come il re sedeva nella porta; e tutta la moltitudine venne dinanzi al re; e Israel fuggì nelli suoi tabernacoli.
9 E di più tutto il popolo in tutte le tribù d'Israele altercava, e diceva: il re ci liberò dalle mani de' nostri nemici, egli ci salvò dalle mani de' Filistei, e ora ha dovuto fuggire da questa terra a causa di Assalonne.9 E tutto il popolo combattea in tutte le tribù d' Israel, e dicea: il re ci ha liberati dalle mani de' nostri nemici, ed egli ci salvò dalle mani de' Filistei; e ora è fuggito della terra per Assalom.
10 Or Assalonne unto da noi per nostro re è morto nella battaglia: sino a quando vi state mutoli, e non fate tornare il re?10 Ma Assalom, il quale noi ugnemmo re sopra noi, sì è morto nella battaglia; perchè tacete? perchè non reducete il re? (E pervenne al re il consiglio di tutto Israel).
11 Ma il re Davidde mandò a dire a' sommi sacerdoti Sadoc e Abiathar: Parlate a' seniori di Giuda, e dite loro: Per qual motivo verrete voi gli ultimi a ricondurre il re a casa sua? (Perocché i discorsi di tutto Israele eran giunti a notizia del re in sua casa)11 E mandò il re David a Sadoc e ad Abiatar sacerdoti, dicendo: favellate a' maggiori di Giuda per la nazione, e dicete: che è ciò, che siete ultimamente venuti a rimenar il re in casa sua? E al re era pervenuto il detto d' Israel (di volerlo ritornare) in casa sua.
12 Voi siete miei fratelli, voi mie ossa, e mia carne; perchè siete voi gli ultimi a far tornare il re?12 (Però che il re avea detto al popolo): Voi siete miei fratelli, mie ossa e mia carne; perchè siete ultimamente venuti a rivocare il re?
13 E dite ad Amasa: Non se' tu carne mia, e mio sangue? Il Signore faccia a me questo, e peggio, se io non ti fo per sempre capo delle mie schiere in luogo di Gioab.13 E direte ad Amasa: non se' tu mia carne e mie ossa? Questo a me faccia Iddio, questo mi arrogia, se tu non sarai sempre nel mio cospetto maestro della cavalleria, in luogo di Ioab.
14 Ed egli piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fossero un sol uomo: e mandarono a dire al re: Ritorna tu, e tutti i tuoi servi.14 E inchinò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come il cuore d' uno uomo; e mandarono dicendo al re: ritòrnati tu, e tutti i tuoi servi.
15 E il re tornò, e andò fino al Giordano, e tutto Giuda andò sino a Galgala incontro al re per servirlo nel passaggio del Giordano.15 E ritornò il re, e venne insino al Giordano, e tutto Giuda venne insino a Galgala, per farsi incontro al re, e per passargli il fiume.
16 Ma Semei di Bahurim figliuolo di Gera figliuolo di Jemini andò in fretta incontro al re Davidde cogli uomini di Giuda,16 E affrettossi Semei figliuolo di Gera, figliuolo di Iemini di Baurim;
17 Avendo seco mille uomini di Beniamin, e Siba servo della casa di Saul, con quindici suoi figliuoli, venti servi, che eran con lui, e questi gittatisi nel Giordano per presentarsi al re;17 con mille uomini di Beniamin, discese con quelli di Giuda rincontro al re David; e Siba servo di casa di Saul, e quindici suoi figliuoli e venti servi erano con esso lui; e rompendo il fiume Giordano dinanzi al re,
18 Passarono il guado affine di far passare la famiglia del re, e fare quello ch'ei comandasse. Ma Semei figliuolo di Gera prostratosi dinanzi al re, quando questi ebbe passato il Giordano,18 passarono il guado, per passare il re, e per fare secondo il suo comandamento. E Semei figliuolo di Gera, disceso in terra dinanzi al re, avendo già passato il Giordano,
19 Gli disse: Non punire, o signor mio, la mia iniquità, e non ricordarti delle ingiurie del tuo servo il dì, in cui uscivi di Gerusalemme, o re mio signore, e non ritenerle, o re, in cuor tuo.19 disse a lui: signore mio, non mi reputare la mia iniquità, e non ti ricordare delle ingiurie del tuo servo, le quali ti fece il dì che tu uscisti di Ierusalem, e non le porre nel tuo cuore.
20 Perocché io tuo servo conosco il mio peccato, e per questo son oggi venuto il primo di tutta la casa di Giuseppe incontro al re mio signore.20 Però ch' io sono tuo servo, e riconosco il mio peccato; e però io sono venuto oggi il primo della casa di Iosef, discendendo incontro del mio signore.
21 Ma Abisai figliuolo di Sarvia rispose, e disse: E basteranno forse queste parole a far sì, che non sia messo a morte Semei, che ha maledetto il cristo del Signore?21 E rispondendo Abisai figliuolo di Sarvia, disse: rimarrà egli per queste parole, che non sia morto Semei, il quale maledisse il cristo del Signore?
22 Ma Davidde disse: Che ho io da fare con voi, o figliuoli di Sarvia? Perchè fate voi oggi da miei avversarii? Sarà egli vero, che si uccida quest'oggi un uomo in Israele? Non so io forse, che oggi sono stato fatto re d'Israele?22 E David disse: che è a me e a voi, figliuoli di Sarvia? perchè volete voi essere a me oggi satanasso? sarà oggi morto uomo in Israel? non conosco io, che oggi sono stato fatto re sopra Israel?
23 E il re disse a Semei: Tu non morrai: e gliene fe’ giuramento.23 E disse il re a Semei: non sarai morto. E giuroglielo.
24 Anche Miphiboseth figliuolo di Saul andò incontro al re coi piedi sporchi, e colla barba non tagliata, e non avea lavate le sue vesti dal dì, in cui era partito il re (di Gerusalemme) fino al dì del pacifico suo ritorno.24 E Mifiboset figliuolo di Saul accorse a David, colla barba non rasa (e coi capelli non tonduti) e coi piedi non lavati; e non avea lavate le sue vestimenta, dal dì che il re era uscito (di Ierusalem) insino al dì della sua ritornata in pace.
25 Ed essendosi presentato al re in Gerusalemme, il re gli disse: Perchè non venisti tu meco, o Miphiboseth?25 E accorrendo egli in Ierusalem al re, il re disse: Mifiboset, perchè non venisti meco?
26 Rispose Miphiboseth: II mio servo, o re mio signore, si burlò di me: gli avea detto io tuo servo, che mi allestisse l’asino, perchè io sopra di esso potessi andare col re, conciossiachè sono stroppiato io tuo servo.26 Ed egli respuose: signore mio re, il mio servo mi spregiò, però ch' io tuo servo gli dissi che apparecchiasse l'asino per cavalcare e andare con esso il re; però ch' io tuo servo sono zoppo.
27 Ed egli per giunta ha portato accuse contro di me tuo servo a te, o re mio signore: ma tu, o re signor mio, tu se' come un Angelo di Dio: fa quello che è di tuo piacimento.27 E sopra tutto questo, egli m' hae accusato tuo servo a te, signore mio re; tu veramente, signore mio re, sei come angelo di Dio; fa quello ch' è (buono) nel tuo piacere.
28 Imperocché non ha meritato la casa del padre mio dal re mio signore, se non la morte: e tu ricevesti me tuo servo tra quelli che mangiano alla tua mensa: di che adunque poss'io con giustizia dolermi? o come poss'io ancora importunare il re?28 Però che la casa del padre mio non fu degna d'altro che di morte al signore re; e tu hai posto me tuo servo tra quelli che mangiano alla mensa tua: che ragione ho io di lamentarmi? o che posso più dire al re?
29 Il re pertanto gli disse: Che occorre, che tu dica di più? quello che ho detto, starà: tu, e Siba, dividetevi le tenute.29 E il re disse a lui: perchè favelli più? quello ch' io hoe detto è fermo; tu e Siba dividete le possessioni.
30 E Miphiboseth rispose al re: Si prenda pur egli ogni cosa, dappoiché il re mio signore se n'è tornato in pace a casa sua.30 E Mifiboset respuose al re: anche si tolla il tutto, da poi che il mio signore è ritornato in pace in casa sua.
31 Similmente Berzellai di Galaad, partitosi da Rogelim, servì il re nel passaggio del Giordano, pronto a seguirlo anche di là dal fiume.31 E Berzellai di Galaad (molto antico) discendente di Rogelim, passò il Giordano con esso il re, apparecchiato d'andare col re oltre il fiume.
32 Ora Berzellai di Galaad era assai vecchio, cioè di ottant’anni, ed egli avea somministrato viveri al re, quando era agli alloggiamenti: perocché egli era molto facoltoso.32 Ed era Berzellai di Galaad molto vecchio, di ottanta anni; ed egli diede al re la vittovaglia, quando era nella castella; però ch' egli era uomo molto ricco.
33 E il re disse a Berzellai: Vieni meco a riposarti in pace a Gerusalemme.33 E disse il re a Berzellai: vieni, acciò che tu ti riposi sicuro meco in Ierusalem.
34 Ma Berzellai disse al re: Di che età son io, che debba andare col re a Gerusalemme?34 E Berzellai disse al re: e quanti sono gli anni della vita mia, ch' io vada col re in Ierusalem?
35 Io ho oggimai ottanta anni: i miei sensi son'eglino assai vegeti per distinguere il dolce dall'amaro? ovver può egli il tuo servo trovar suo piacere nel mangiare, e nel bere? o star ancora a sentire le voci dei cantori, e delle cantatrici? Per qual motivo il tuo servo sarà di aggravio al re mio signore?35 Io n' hoe oggi ottanta; vivono egli gli miei sentimenti a discernere cosa soave o amara? o puote egli oggimai dilettare al tuo servo cibo nè bere? o posso io udire la voce de' cantori e delle cantatrici? perchè fosse il tuo servo grave al mio signore?
36 Ti seguirò io tuo servo ancor per un poco di là dal Giordano: ma non ho bisogno di tal cambiamento.36 Io verrò uno poco più oltre, servo tuo, [con te] dal Giordano; e' non mi bisogna d'essere così meritato.
37 Ma, ti prego, lascia che io tuo servo me ne torni a morire nella mia patria, e ivi io sia sepolto presso alla sepoltura di mio padre, e di mia madre. Ma ecco qui Chamaam tuo servo, venga egli teco, o re signor mio, e fa di lui quello che a te piacerà.,37 Ma io prego che il tuo servo si ritorni (e sanza che più oltre vegna), acciò ch' io mi muoia nella mia cittade, e ch' io sia seppellito presso al sepolcro del mio padre e della mia madre. Ed ecci il tuo (fratello) servo Camaa; vegna con esso teco, signore mio re, e fa a lui quello che buono ti pare.
38 E il re gli disse: Verrà meco Chamaam, e io farò per lui tutto quello che tu vorrai, e otterrai da me tutto quello che domanderai.38 E disse il re: vegna meco Camaa, e io gli farò ciò piacerà a te; e ciò che tu mi comanderai, avrai da me.
39 E quando il re, e tutto il popolo ebber passato il Giordano, il re baciò Berzellai, e Io benedisse: ed egli se ne tornò a casa sua,39 E avendo passato tutto il popolo e il re il Giordano, il re (si fermò e) basciò Berzellai e benedisselo; ed egli ritornò nel luogo suo.
40 E il re passò a Galgala, e con lui Chamaam. Or tutto il popolo di Giuda avea accompagnato il re nel suo passaggio del Giordano, e vi si era trovata solamente la metà del popolo d'Israele.40 E il re passò in Galgala, e Camaa con esso lui; e tutto il popolo di Giuda avea transdutto il re, e solo la metà del popolo d' Israel era presente.
41 Per la qual cosa tutti gli uomini d'Israele affollatisi intorno al re gli dissero: con qual titolo i nostri fratelli gli uomini di Giuda ti hanno rubato, e han fatto passare il Giordano al re, e alla sua famiglia, e a tutta la gente di David con lui?41 Onde tutti gli uomini d'Israel, correndo al re, dissero a lui: perchè t' hanno furato gli nostri fratelli di Giuda, e hanno transdutto il re e la sua casa il Giordano, e tutti gli uomini di David con lui?
42 E tutti gli uomini di Giuda risposero a quelli d'Israele: Perchè il re appartiene a noi più dappresso: perchè vi alterate voi per simil cosa? Abbiam noi mangiato qualche cosa al re, ovver sono stati dati a noi dei donativi?42 E ogni uomo di Giuda respuose agli uomini d' Israel: però che il re è più appresso a me; perchè ti turbi di questo? abbiamo noi però mangiato nulla di quello del re, ovvero fatto è alcuno dono a noi per questo?
43 E quelli d'Israele risposero a que' di Giuda, e dissero: Noi siam dieci volte da più di voi riguardo al re, e Davidde appartiene a noi più che a voi: per qual motivo ci avete fatto questo torto, e perchè non è stato dato avviso primieramente a me, affinchè io riconducessi il mio re? Ma gli uomini di Giuda risposero con qualche asprezza a quei d'Israele.43 E gli uomini d' Israel respuosero a quelli di Giuda e dissero io sono maggiore di te appo il re dieci parti (e sono il primogenito), e a me appartiene il re più che a te; perchè m' hai fatto ingiuria, e non mi fu significato prima, acciò ch' io riducessi il re mio? E gli uomini di Giuda respuosero più duramente agli uomini d' Israel.