SCRUTATIO

Subota, 18 Listopad 2025 - Sant´Ignazio d´Antiochia ( Letture di oggi)

Knjiga Sirahova 23


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1 Gospodine, Oče i vladaru života moga,
ne prepusti me ćudi njihovoj,
ne dopusti da propadnem zbog njih.
1 Domenedio, padre e signoreggiatore della vita mia, non mi lasciare nel consiglio (sconsiderato) di coloro, e non mi lasciar cadere in quella vergogna (e improperio).
2 Tko će biti bič mislima mojim
i stega mudrosti srcu mojem,
nemilosrdan prestupcima mojim
i nepopustljiv grijesima mojim,
2 Or chi darae alli miei pensieri flagelli, e al cuor mio dottrina di sapienza, acciò che non mi risparmino nelle orazioni (d' essere corretto nel pensiero e ammaestrato nel cuore), e non appariscano li peccati loro,
3 da ne uzobiluju pogreške moje
i ne namnože se moji grijesi;
da ne padnem naočigled protivnika svojih
i da neprijatelj moj ne likuje nada mnom?
3 e non crescano le ignoranze mie, e non moltìplichino li falli miei, e non abbondino li peccati miei, e non caggi nel conspetto delli avversarii miei, e allègrisene lo nimico mio?
4 Gospode, Oče i Bože života moga,
ne daj mi oči ohole,
4 Signore, padre e Iddio della vita mia, non mi lasciare nel pensiero loro.
5 odvrati požudu od mene,5 E non mi dare nello alzamento degli occhi miei, e ogni desiderio isvolgi di me.
6 ne daj da podlegnem nasladi i pohoti,
ne prepusti me besramnim željama.
6 Togli da me le concupiscenze del ventre, li congiugamenti della concupiscenza non mi piglino, e non mi dare a niuno irridente nè isfrenato.
7 Čujte, djeco, pouku za usta:
tko se nje drži neće zalutati.
7 Udite, figliuoli, la dottrina della bocca mia; e chi la osserverà, non perirà per la bocca sua, non sarà scandalizzato nell' opere iniquissime.
8 Grešnik pada u zamku zbog vlastitih usana,
o njih se spotiče i svadljivac i oholica.
8 Nella vanitade sua è preso il peccatore; e il superbo e il maldicente si scandalizzerae in quello.
9 Ne privikavaj usta svoja na prisege
i ne navikavaj se izgovarati ime Svetoga.
9 Non adusare la bocca tua a giurare, però che molto cadimento è in quello.
10 Jer kao što rob pod neprestanim nadzorom
ne ostaje bez modrica,
tako i tko uvijek priseže i zaziva ime Božje
neće izmaći grijehu.
10 Il nominare Iddio non sia continuo nella bocca tua, e in tutti santi non ti mescolare; però che non sarai sanza pena da loro.
11 Čovjek koji mnogo priseže pun je zloće
i bič ne odstupa od kuće njegove.
Ako pogriješi, grijeh mu njegov ostaje;
a ako se na to ne obazire, griješi dvostruko.
Ako se prisegne krivo, neće mu se oprostiti
i kuća će mu biti puna nevolje.
11 Sì come il servo, richiesto spesso, non è invidiato, così ciascuno che giurerae e nominerae, in tutto non sarae sanza peccato.
12 Postoji govor koji zaslužuje smrt,
i ne bilo ga u baštini Jakovljevoj!
Sve to nek’ je daleko od ljudi pobožnih,
da se ne valjaju u grijesima.
12 L'uomo che molto giura, si riempierae di iniquitade; e la piaga non si partirae dalla casa di colui.
13 Ne privikavaj usta gnusnoj neuljudnosti
jer se u njoj nalazi riječ grijeha.
13 E se elli ingannerae (il prossimo), il peccato suo sarae sopra lui; e se egli s' infignerae, peccherà doppiamente.
14 Kad si među velikašima,
sjeti se oca i majke svoje,
da se ne zaboraviš pred njima,
i da se ne ponašaš kao luđak
i ne zažališ što si se rodio
i ne prokuneš i dan svojeg rođenja.
14 E se a vòto giurerae, non fia giustificato; la casa sua si riempierae di pessimo merito.
15 Tko se naviknuo na sramotne riječi
neće se popraviti svega vijeka svoga.
15 Ed è un altro parlare contrario (che chi l'userae) nella morte; non si troverà nella eredità di Iacob.
16 Dvije vrste ljudi umnažaju grijehe,
a treća navlači na se srdžbu:
16 Però questi parlari tutti si tolgano dalli misericordiosi; e non si convolgano nelli peccati,
17 žarka strast što kao oganj žeže
ne stišava se dok se ne ugasi;
čovjek pohotan na vlastito tijelo:
on ne prestaje dok ga vatra ne sažeže.
Bludniku je svaka hrana slatka
i on se ne smiruje sve do smrti.
17 Non adusare al parlare disordinato la bocca tua; però che in quello è parola di peccato.
18 Čovjek koji čini preljub na postelji svojoj
i govori u sebi: »Tko me vidi?
Tama je oko mene i zidovi me kriju,
nitko me ne vidi, čemu se bojati?
Grijeha se mojih neće sjetiti Svevišnji!« –
18 Ricòrdati del padre e della madre tua, però che nel mezzo stai de' grandi,
19 takav se boji samo ljudskih očiju,
a ne shvaća kako su oči Gospodnje
deset tisuća puta od sunca svjetlije
i paze na sve putove ljudske
i motre i najskrivenije zakutke.
19 acciò che non dimentichi di te Iddio nel conspetto di coloro, e impazzato dalla tua continuanza sostegni rimproperio, e averesti voluto inanzi non essere nato, e maledichi il dì della tua nativitade.
20 Njemu je sve to poznato bilo prije nego je stvoreno,
a tako i sada kada je sve dovršeno.
20 L'uomo accostumato alle parole del rimproperio, in tutti li dì della vita sua non fia ammaestrato.
21 Takva će čovjeka na ulicama grada stići kazna,
uhvatit će ga gdje i ne sluti.
21 Due generazioni abondano nelli peccati, e la terza generazione adduce ira e perdizione.
22 Tako je i ženi koja je nevjerna mužu svojemu
i rađa mu baštinika s tuđincem.
22 L'anima maliziosa sì è come fuoco ardente; non si spegne infino a tanto che alcuna cosa inghiottisca.
23 Jer je, prvo, prezrela zakon Svevišnjega,
i drugo: ogriješila se o muža svog,
i treće: preljubom se ukaljala
i začela djecu s tuđim mužem.
23 E l'uomo malvagio nella bocca della carne sua non cesserà, insino a tanto che accenderà il fuoco.
24 Takva će biti izvedena pred zbor narodni
i djecu će joj pregledati.
24 All' uomo fornicario ogni pane è dolce; e non rincrescerae (infino) ch' elli peccherà infino alla fine.
25 Djeca joj neće pustiti korijenja
niti će joj grane ploda donijeti.
25 Ogni uomo che travarica il letto suo, dispregiando nell' anima sua, e dicendo: or chi mi vede?
26 Ostavit će proklet spomen o sebi,
i njezina se sramota neće nikad izbrisati.
26 Le tenebre attorniano me, e le pareti mi cuoprono, e niuno mi vede; cui temo? l' Altissimo non si ricorderà de' miei peccati.
27 I priznat će svi oni koji ostanu iza nje
da nema ništa bolje od straha Gospodnjeg,
nema ništa slađe no vršiti zapovijedi Gospodnje.
27 E non intende che l'occhio di colui vede tutte le cose, e ch' elli caccia da sè lo timore di Dio: or che paura è questa di quello cotale uomo? e li occhi di colui temono tutti.
28 E non intese, che gli occhi di Dio sono molto più lucenti sopra il sole, ragguardando tutte le vie degli uomini, il profondo del mare e il cuore dentro delli uomini (i quali guardano tutte le cose) nelle parti secrete.
29 Al Signore Iddio, inanzi che le cose fussono create, furono conosciute da lui; e così, poi che furono fatte, vede tutte le cose.
30 Questo sarà giudicato nelle piazze della cittàde; e come puledro sarà cacciato, e dove non spererae sarà preso.
31 E sarae vituperio di tutti, però che non averae inteso il timore di Dio.
32 Così ogni femina che lascerà il marito suo, e ordinerae la ereditade da altro marito,
33 primamente fu incredibile nella legge dello Altissimo; e appresso lascioe il marito suo; poi fornicò in adulterio, e d' altro marito ordinoe a sè figliuoli.
34 Costei fia menata nella chiesa, e nelli suoi figliuoli sarà veduta.
35 Li figliuoli suoi non faranno radici, e li rami suoi non faranno frutto.
36 Ma lasceranno in maledizione (l'anima sua
37 E conosceranno coloro che rimarranno, che nulla è meglio che il timore di Dio, e nulla è più dolce che guardare li comandamenti di Dio.
38 Grande gloria è seguire Iddio; però che lunghezza di dì si riceverà da lui.