SCRUTATIO

Subota, 18 Listopad 2025 - Sant´Ignazio d´Antiochia ( Letture di oggi)

Knjiga Sirahova 22


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1 Lijenčina je sličan uprljanu kamenu:
svatko zviždi zbog gnusobe njegove.
1 In pietra di loto è lapidato il pigro; e tutti favellaranno sopra il disprezzo di colui.
2 Lijenčina je sličan hrpi balege:
tko ga dirne otresa ruku.
2 Dello sterco de' buoi lapidato è il pigro; e chiunque lo toccherae, si scoterà le mani.
3 Sramota je ocu loše odgojen sin,
a ako je kći, na štetu mu je.
3 La confusione del padre si è il figliuolo pazzo; ma la figlia stolta sarà in isbandimento.
4 Razumna kći blago je mužu svojem,
a besramnica je na tugu svojem roditelju.
4 La figlia savia sarà un ereditaggio al marito suo; però che quella che confonde, si fa in contumelia al padre.
5 Bestidna kći sramoti i oca i muža,
pa je obojica preziru.
5 Confonde il padre e il marito l'ardita, e dai malvagi non sarà spartita; ma dall' uno e dall' altro sarà vituperata.
6 Neprikladan je prigovor kao gozba na dan žalosti,
ali šiba i ukor uvijek su mudrost.
6 Lo importuno parlare è sì come la musica nel pianto; le battiture e la dottrina sì sono in ogni tempo sapienza.
7 Colui che ammaestrarà il pazzo, fa come colui che ricoglie il testo rotto.
8 Colui che favella a colui che non ode, fa come colui che isveglia del grave sonno colui che dorme.
9 Tko poučava luđaka pokušava zalijepiti krhotine
i budi spavača iz sna dubokog.
9 Con uno dormitore favella chi parla allo stolto [la sapienza]; il quale in fine della narrazione dirae: chi è costui?
10 Objašnjavati luđaku isto je kao i bunovnu čovjeku,
jer će na koncu zapitati: »Što je?«
10 Piagni sopra il morto, però che la luce sua è mancata; e sopra il pazzo piagni, però ch' egli mancoe nel senno.
11 Za mrtvim plači, jer mu se ugasila svjetlost;
i za luđakom plači, jer mu se ugasio razum.
Manje za mrtvim plači, jer je počinuo,
a luđakov je život gori od smrti.
11 Piagni poco sopra il morto, però ch' egli si riposoe.
12 Žalost za mrtvim traje sedam dana,
a za luđakom i bezbožnikom sve dane života njihova.
12 La vita del reissimo è più reissima oltre la vita del pazzo.
13 Ne govori mnogo s bezumnikom
i ne druži se s nerazumnikom:
čuvaj ga se, da ti ne dosadi
i da se ne ukaljaš dodirom njegovim.
Kloni ga se, da nađeš mir
i da ti ne dojadi ludost njegova.
13 Il pianto del morto sia sette dì; del pazzo e del reo, tutti i dì della vita loro è da piagnere.
14 Što je teže od olova?
I kako se zove ako ne: luđak?
14 Non parlare molto col pazzo, e col disensato non andare.
15 Lakše je nositi i pijesak i sol i komad željeza
nego snositi čovjeka nerazumna.
15 Astienti da lui, acciò che tu non abbi gravezza; e non ti sozzerai del peccato di colui.
16 Kao što se greda uglavljena u zdanje
ne remeti potresom,
tako se ni srce utvrđeno zrelim promišljanjem
ne plaši u času pogibelji.
16 Schìfati da lui, e troverai requie, e non cadrai nella sua stoltizia.
17 Srce učvršćeno umnim razmišljanjem
jest kao ures od žbuke na uglačanu zidu.
17 Quale cosa si graverà sopra il piombo? e che è a colui altro nome, che pazzo?
18 Kao što kamenčići na visoku zidu ne mogu odoljeti vjetru,
tako ni srce zaplašeno luđačkim tlapnjama
ne odolijeva nikakvu strahu.
18 Più agevole è a portare rena e sale o masse di ferro, che l'uomo sciocco e pazzo e malvagio.
19 Tko oko udari, suze izazove,
a tko srce dirne, izaziva osjećaje.
19 Sì come il tavolato del legno, incatenato al fondamento dello edificio, non si dissolve, così il cuore confermato col pensiero del consiglio.
20 Tko se baca kamenom na ptice, rastjera ih,
a tko prijatelja grdi, raskida prijateljstvo.
20 Il pensiero del savio in nullo tempo incattiverae (nè) per paura.
21 Ako trgneš i mač na prijatelja,
ne gubi nade jer on se može vratiti.
21 Come la paglia negli alti luoghi, e la calcina trita sanza mistione, posta alla faccia del vento, non staranno ferme;
22 I ako otvoriš usta protiv prijatelja,
ne boj se jer moguća je pomirba.
Samo u slučaju pogrde, oholosti, otkrivanja tajne
i udaraca iz potaje odbjegne svaki prijatelj.
22 così il cuore pauroso nel pensiero dello stolto non resisterae contro allo assalto della paura.
23 Budi vjeran bližnjemu svojem kad je siromašan,
tako da mu budeš i u kasnijoj sreći dionik;
ostaj mu vjeran u vrijeme nevolje,
da s njime zajedno dijeliš baštinu.
23 Come (l' ornato arenoso nel pariete polito così) il cuore timoroso nel pensiero del pazzo in ogni tempo non ha paura, così colui che persevera nelli comandamenti di Dio sempre.
24 Prije vatre diže se iz peći para i dim,
tako i prije krvoprolića izbija svađa.
24 Colui che si pugne l'occhio, ne fa uscire le lagrime; e colui che si pugne il cuore profera, senno.
25 Ne stidim se uzeti u zaštitu prijatelja
i pred njim se ne krijem.
25 Si come colui che getta la pietra nelli uccelli, caccia quelli; così colui che villaneggia l'amico dissolve l' amistade.
26 Ako li me od njega zadesi zlo,
svatko koji čuje čuvat će se od njega.
26 Verso l'amico se tu traesti fuori il coltello, non ti disperare; però che si puote ritornare allo amico.
27 Oj, tko će postaviti stražu ustima mojim
i na usne moje pečat razboritosti,
da nikad zbog njih u zlo ne zapadnem,
da me jezik moj ne uništi?
27 Se elli aprirae la bocca con tristizia, non temere; però che se ne puote rammendare, eccetto la villania e il rimprovero e la superbia e del secreto la revelazione e la piaga fraudolente; in queste cose tutte l'amico fuggirae.
28 La fede possiedi collo amico nella povertade sua, acciò che ti rallegri nel bene suo.
29 Nel tempo della sua tribulazione stàlli fedele, acciò che nella sua ereditade tu sia erede con lui.
30 Il vapore è dinanzi dal fuoco della caminata, e il fumo del fuoco va in alto; così vanno innanzi al sangue li rei detti e le villanie e le minaccie.
31 Non mi vergogneroe di salutare l'amico, e non mi nasconderoe dalla faccia sua; e se per lui mi verrae male, sì lo sosterroe.
32 Ciascuno che m' intenderae, si guarderà da quello.
33 Or chi darà alla bocca mia, guardia, e sopra le labbre mie certo sigillo, sì che io non caggia in quelli, e la lingua mia perisca me?