Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Lettera ai Filippesi 2


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 Se dunque c'è un appello pressante in Cristo, un incoraggiamento ispirato dall'amore, una comunione di spirito, un cuore compassionevole,1 Se dunque vi è alcuna consolazione in Cristo, se alcun conforto di carità, se alcuna comunione di Spirito, se alcune viscere e misericordie,
2 ricolmatemi di gioia andando d'accordo, praticando la stessa carità con unanimità d'intenti, nutrendo i medesimi sentimenti.2 rendete compiuta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, ed una medesima carità; essendo d’un animo, sentendo una stessa cosa;
3 Non fate niente per ambizione né per vanagloria, ma con umiltà ritenete gli altri migliori di voi;3 non facendo nulla per contenzione, o vanagloria; ma per umiltà, ciascun di voi pregiando altrui più che sè stesso.
4 non mirando ciascuno ai propri interessi, ma anche a quelli degli altri.4 Non riguardate ciascuno al suo proprio, ma ciascuno riguardi eziandio all’altrui.
5 Coltivate in voi questi sentimenti che furono anche in Cristo Gesù:5 Perciocchè conviene che in voi sia il medesimo sentimento, il quale ancora è stato in Cristo Gesù.
6 il quale, essendo per natura Dio, non stimò un bene irrinunciabile l'essere uguale a Dio,6 Il quale, essendo in forma di Dio, non reputò rapina l’essere uguale a Dio.
7 ma annichilì se stesso prendendo natura di servo, diventando simile agli uomini; e apparso in forma umana7 E pure annichilò sè stesso, presa forma di servo, fatto alla somiglianza degli uomini;
8 si umiliò facendosi obbediente fino alla morte e alla morte in croce.8 e trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò sè stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morte, e la morte della croce.
9 Per questo Dio lo ha sopraesaltato ed insignito di quel nome che è superiore a ogni nome,9 Per la qual cosa ancora Iddio lo ha sovranamente innalzato, e gli ha donato un nome, che è sopra ogni nome;
10 affinché, nel nome di Gesù, si pieghi ogni ginocchio, degli esseri celesti, dei terrestri e dei sotterranei10 acciocchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, e terrestri, e sotterranee;
11 e ogni lingua proclami, che Gesù Cristo è Signore, a gloria di Dio Padre.11 e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre
12 Così, o miei diletti, essendo stati sempre docili non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano da voi, con timore e tremore lavorate alla vostra salvezza.12 Perciò, cari miei, come sempre mi avete ubbidito, non sol come nella mia presenza, ma ancora molto più al presente nella mia assenza, compiete la vostra salute con timore, e tremore.
13 E' Dio infatti colui che suscita tra voi il volere e l'agire in vista dei suoi amabili disegni.13 Poichè Iddio è quel che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito
14 Fate tutto senza mormorazioni e contestazioni,14 Fate ogni cosa senza mormorii, e quistioni;
15 affinché siate irreprensibili e illibati, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione tortuosa e sviata, in seno alla quale voi brillate come astri nell'universo,15 acciocchè siate irreprensibili, e sinceri, figliuoli di Dio senza biasimo, in mezzo della perversa e storta generazione, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, portando innanzi a quella la parola della vita;
16 tenendo alta la parola di vita. Così potrò vantarmi per il giorno di Cristo perché non ho corso né faticato invano.16 acciocchè io abbia di che gloriarmi nel giorno di Cristo, ch’io non son corso in vano, nè in vano ho faticato.
17 Ma anche se il mio sangue venisse versato sul sacrificio e l'offerta della vostra fede, io gioisco e godo con tutti voi;17 E se pure anche sono, a guisa d’offerta da spandere, sparso sopra l’ostia e il sacrificio della fede vostra, io ne gioisco, e ne congioisco con tutti voi.
18 allo stesso modo gioite anche voi e godete insieme a me.18 Gioitene parimente voi, e congioitene meco.
19 Spero intanto nel Signore Gesù di inviarvi ben presto Timoteo, affinché anch'io, informato sulla vostra situazione, possa essere di buon animo.19 OR io spero nel Signore Gesù di mandarvi tosto Timoteo, acciocchè io ancora, avendo saputo lo stato vostro, sia inanimato.
20 Non ho nessuno che abbia gli stessi suoi sentimenti, che realmente si preoccupi della vostra situazione.20 Perciocchè io non ho alcuno d’animo pari a lui, il quale sinceramente abbia cura de’ fatti vostri.
21 Tutti infatti badano ai loro interessi e non a quelli di Cristo Gesù.21 Poichè tutti cercano il lor proprio, non ciò che è di Cristo Gesù.
22 Voi conoscete la sua sperimentata virtù: come un figlio verso il padre, si è dedicato insieme a me al servizio del vangelo.22 Ma voi conoscete la prova d’esso; come egli ha servito meco nell’evangelo, nella maniera che un figliuolo serve al padre.
23 Spero d'inviare lui appena avrò visto la piega che prenderà la mia causa.23 Io spero adunque mandarlo, subito che avrò veduto come andranno i fatti miei.
24 Ho fiducia nel Signore di venire presto io stesso.24 Or io ho fidanza nel Signore ch’io ancora tosto verrò.
25 Ho ritenuto necessario per ora mandare da voi Epafrodito, mio fratello, collaboratore e compagno d'armi, vostro inviato e assistente nelle mie necessità,25 Ma ho stimato necessario di mandarvi Epafrodito, mio fratello, e compagno d’opera, e di milizia, e vostro apostolo, e ministro de’ miei bisogni.
26 perché aveva un gran desiderio di tutti voi ed era afflitto perché avevate saputo della sua infermità.26 Perciocchè egli desiderava molto vedervi tutti; ed era angosciato per ciò che avevate udito ch’egli era stato infermo.
27 Si ammalò infatti e poco mancò che morisse; ma Dio ebbe pietà di lui, e non solo di lui, ma anche di me; così non si accumularono le mie afflizioni.27 Perciocchè certo egli è stato infermo, ben vicin della morte; ma Iddio ha avuta pietà di lui; e non solo di lui, ma di me ancora, acciocchè io non avessi tristizia sopra tristizia.
28 Perciò ne ho anticipata la partenza, affinché, vedendolo, vi rallegriate di nuovo e io sia meno triste.28 Perciò vie più diligentemente l’ho mandato, acciocchè, veggendolo, voi vi rallegriate di nuovo, e ch’io stesso sia men contristato.
29 Accoglietelo dunque nel Signore con grande festa; onorate le persone come lui,29 Accoglietelo adunque nel Signore con ogni allegrezza, ed abbiate tali in istima.
30 perché per l'opera di Cristo rischiò la morte, mettendo a repentaglio la sua vita per supplire al servizio che non potevate prestarmi voi.30 Perciocchè egli è stato ben presso della morte per l’opera di Cristo, avendo esposta a rischio la propria vita, per supplire alla mancanza del vostro servigio inverso me