Scrutatio

Domenica, 9 giugno 2024 - Beata Anna Maria Taigi ( Letture di oggi)

Proverbi 17


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Migliore è un boccon di pane secco, con quiete, Che una casa piena di animali ammazzati, con rissa1 (E perciò dice Salomone, che) meglio vale poco di pane con gioia (e pace di cuore), che non fa grande vivanda tra male genti e malvagia compagnia.
2 Il servitore intendente signoreggerà sopra il figliuolo che reca vituperio, E spartirà l’eredità tra i fratelli2 Il savio sergente sarà signore intra li folli eredi; e tra' fratelli terrà l'ereditaggio.
3 La coppella è per l’argento, e il fornello per l’oro; Ma il Signore prova i cuori3 Tutto simigliantemente come il savio aurifice prova l'oro e l'argento nella fornace, così nostro Signore prova il cuore delle genti.
4 L’uomo maligno presta gli orecchi alle labbra inique; E l’ingannatore ascolta la lingua maliziosa4 Il malvagio uomo fa volentieri ciò che il malvagio signore gli comanda; il falso uomo confessa ciò che il malvagio e disleale uomo vole dire.
5 Chi beffa il povero fa onta a colui che l’ha fatto; Chi si rallegra della calamità altrui non resterà impunito5 Colui che dispregia il povero uomo, e' falli a suo potere onta a colui che il fece; e spesse volte vede uomo venire, che misavviene a colui ch' è lieto d'altrui disavventura (e che ne fa gioia).
6 I figliuoli de’ figliuoli son la corona de’ vecchi; E i padri son la gloria de’ figliuoli6 Molto sono lieti i prodi uomini, quando hanno bella famiglia; i fanciulli sono in grande gioia quando il loro padre è di buona condizione (e sono stati della vita e buono affare).
7 Il parlar magnifico non è decevole all’uomo da nulla; Quanto meno al principe il labbro falso!7 E' non è già bella cosa, quando il malvagio uomo dice bella parola; (chè uomo di malvagia vita non deve essere amato); e molto è grande villania, quando principe (o altro uomo) mente volentieri.
8 Il presente è, appo chi è dato a ricever presenti, una gioia graziosa; Dovunque si volge produce effetto8 Colui che veramente attende (e si sente senza peccato) è altresì come la pietra preziosa ( ch' è in sua virtude); e che li advegna, non lascia già la buona vita, anzi si mantiene saviamente in buone avventure.
9 Chi copre il fallo procaccia amicizia; Ma chi lo ridice disunisce gli amici9 Quello che copre i segreti del savio uomo, gli mostra amore; ma quello che rapporta parola (altrimenti intra le genti che sono state dotte), e' mette genti in discordia. (Tali genti deve odiare Iddio e l' uomo).
10 La riprensione scende più addentro nell’uomo intendente, Che cento percosse date allo stolto10 Meglio si castiga uno savio uomo d'una semplice parola, che non fanno i folli di cento battiture.
11 Il malvagio non cerca altro che ribellione; Ma l’angelo crudele sarà mandato contro a lui11 Il disleale uomo va cercando tuttavia questioni e discordie; contra lui manda Dio tribulazioni e pene; (già se non s' ammenda, e' non gli fallirà disavventura infino alla morte).
12 Scontrisi pure in un uomo un’orsa, a cui sieno stati tolti i suoi figli, Anzi che un pazzo nella sua pazzia12 (Meglio vale ad altrui di disputare con uno saracino, che con uno sodomito che ha fidanza in sua malizia; e) meglio vale avere compagnia con uno adiroso, che non fa con uno folle, che uomo non puote mettere in diritta via: (chè il folle uomo vuole che l'uomo gli creda ciò ch' ello gli dice; a niuno castigamento non s' accorda).
13 Il male non si dipartirà giammai dalla casa Di chi rende il mal per lo bene13 A colui che rende male per bene (che fa male a colui che bene gli ha fatto, renderà Iddio ciò che gli servirà, e suo merito secondo che sarà, nè) già di lui nè di sua famiglia non si partirae misavventura.
14 Chi comincia la contesa è come chi dà apritura alle acque; Però avanti che si venga alle contumelie, lascia la questione14 Quello che favella a volontà, e non ha cura che si dica, si muove molte genti ad ira e a questione, (e quello che la sua lingua non attempera a bene dire, diparte spesso amore e concordia); e inanzi che venga a castigamento, lascia tutta sua dirittura.
15 Chi assolve il reo, e chi condanna il giusto, Sono amendue ugualmente abbominevoli al Signore15 Quello che difende uomo disleale (in piato e in giudicamento) e che grava il prode uomo, Iddio li porta odio, (e non può dirittamente mantenere le sue genti; chè giustizia deve essere tale, che il giudice non deve niuno conoscere, nè il povero gravare nè il ricco diportare, e chi altrimenti fa pecca gravemente nell' anima sua).
16 A che serve il prezzo in mano allo stolto, Da comperar sapienza, poichè egli non ha alcun senno?16 Che può valere (nè crucciare) al folle (acciò ch' egli ha) grande patrimonio e grande ricchezza, onde non puote comparare dottrina nè sapienza? Quelli che fa la sua casa più alta che diritto non è, spesso addiviene ch' ello ne manca; chè l'alta cade più tosto che la bassa; e quello che non vuole il senno intendere verrae a male. (Quello che si forza più che suo potere, nolli durerà; e' non è già savio, e spesso addiviene che ritorna a più basso stato, che non è stato dinanzi).
17 L’amico ama in ogni tempo, E il fratello nasce per l’afflizione17 In tutto tempo ama il suo amico, quello che è verace amico; ma niuno non puote sì bene conoscere il suo amico, come è al bisogno.
18 L’uomo scemo di senno tocca la mano, E fa sicurtà al suo prossimo18 Quello è folle, che sopra si piglia la cura altrui (e non la sa governare, e quando è mestiere non lo consiglia a suo potere; chè poi che l'uomo riceve altrui in sua guardia, gli deve portare sì grande fede come a sè medesimo).
19 Chi ama contesa ama misfatto; Chi alza la sua porta cerca ruina19 Ispesse volte colui che tiene il suo cuore in fellonia (e in discordia) averà questione; e quello che più favella che non si conviene, non gli sta bene.
20 L’uomo perverso di cuore non troverà il bene; E l’uomo stravolto nel suo parlare caderà nel male20 Colui che ha il suo cuore nutrito in malizia (e in dolore, e colui che ha sua intenzione drieto al male per bene) a grande male e tormento verrà; (colui che ha buono cuore e semplice coraggio sarà lungo tempo in buono stato, e colui che male pensa e procaccia di fare altrui a suo potere, e mena mala vita, il mostra alcuna volta di fuori; e più tosto viene a sua fine il folle che il buono); e chi troppo mena la lingua, male a suo uopo.
21 Chi genera un pazzo lo genera a suo cordoglio; E il padre dello stolto non si rallegrerà21 Il folle è in grande confusione in sè medesimo; (a suo potere non farà già gioia); e in figliuolo scipido non si rallegra il padre.
22 Il cuore allegro giova, come una medicina; Ma lo spirito afflitto secca le ossa22 Animo allegro fa stare altrui fresco e giovane; ma quando l'animo è tristo, doventa altri secco e magro.
23 L’empio prende il presente dal seno, Per pervertir le vie del giudicio23 Il disleale giudice prende prezzo di coloro che averanno a fare con lui; per che gli adiviene che non può diritto giudicare; (ma colui che fa ciò giudicare crudelmente, Iddio il punirà sanza pietade).
24 La sapienza è nel cospetto dell’intendente; Ma gli occhi dello stolto riguardano alle estremità della terra24 La prudenza dell' uomo si vede nel volto suo; ma gli occhi degli stolti alloccano di qua e ?i là.
25 Il figliuolo stolto è sdegno a suo padre, Ed amaritudine a colei che l’ha partorito25 (Molto si cruccia il nostro Signore del peccatore che sua vita non vuole emendare, e tutta Santa Chiesa deve fare duolo, tutto simigliantemente come) il mal figliuolo fa al suo padre confusione, e fa dolore alla sua madre. (Il savio uomo non desidera già cose terrene, donde onta nè danno gliene possa avvenire, nè donde debba perdere la gioia perdurabile; il folle non ha sua intenzione se non alle cose del mondo, e non ha cura donde ch' egli abbia; e più spesso ne viene al male che al bene).
26 Egli non è bene di condannare il giusto, non pure ad ammenda, Nè che i principi battano alcuno per dirittura26 Molto fa male chi a prode uomo fa danno; e gravemente pecca quello che fa male a giudice per diritto giudicamento.
27 Chi rattiene i suoi detti è dotato di conoscimento; E chi è di spirito riservato è uomo intendente.27 Quello che è misurevole in parole (e in ciò che fa) sarà tenuto savio; e mette buona misura e discrezione in sua vita, in che stato ello si sia.
28 Lo stolto stesso è reputato savio, quando si tace; E prudente, quando tiene le labbra chiuse28 (E tutto così è; come l' uomo che troppo favella, alcuna volta è tenuto folle, tutto simigliantemente) il folle che favella poco e tacerae, sarà tenuto savio.