Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Giobbe 30


font
DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 Ma ora, quelli che son minori d’età di me si ridono di me, I cui padri io non avrei degnato mettere Co’ cani della mia greggia.1 Ora, invece, si burlano di me
i più giovani di me in età,
i cui padri non avrei degnato
di mettere tra i cani del mio gregge.
2 Ed anche, che mi avrebbe giovato la forza delle lor mani? La vecchiezza era perduta per loro.2 Anche la forza delle loro mani a che mi giova?
Hanno perduto ogni vigore;
3 Di bisogno e di fame, Vivevano in disparte, e solitari; Fuggivano in luoghi aridi, tenebrosi, desolati, e deserti.3 disfatti dall’indigenza e dalla fame,
brucano per l’arido deserto,
4 Coglievano la malva presso agli arboscelli, E le radici de’ ginepri, per iscaldarsi.4 da lungo tempo regione desolata,
raccogliendo erbe amare accanto ai cespugli
e radici di ginestra per loro cibo.
5 Erano scacciati d’infra la gente; Ei si gridava dietro a loro, come dietro ad un ladro.5 Espulsi dalla società,
si grida dietro a loro come al ladro;
6 Dimoravano ne’ dirupi delle valli, Nelle grotte della terra e delle rocce.6 dimorano perciò in orrendi dirupi,
nelle grotte della terra e nelle rupi.
7 Ruggivano fra gli arboscelli; Si adunavano sotto a’ cardi.7 In mezzo alle macchie urlano
accalcandosi sotto i roveti,
8 Erano gente da nulla, senza nome, Scacciata dal paese.8 razza ignobile, razza senza nome,
cacciati via dalla terra.
9 Ed ora io son la lor canzone, E il soggetto de’ lor ragionamenti.9 Ora, invece, io sono la loro canzone,
sono diventato la loro favola!
10 Essi mi abbominano, si allontanano da me, E non si rattengono di sputarmi nel viso.10 Hanno orrore di me e mi schivano
né si trattengono dallo sputarmi in faccia!
11 Perciocchè Iddio ha sciolto il mio legame, e mi ha afflitto; Laonde essi hanno scosso il freno, per non riverir più la mia faccia.11 Egli infatti ha allentato il mio arco e mi ha abbattuto,
ed essi di fronte a me hanno rotto ogni freno.
12 I giovanetti si levano contro a me dalla man destra, mi spingono i piedi, E si appianano le vie contro a me, per traboccarmi in ruina;12 A destra insorge la plebaglia,
per far inciampare i miei piedi
e tracciare contro di me la strada dello sterminio.
13 Hanno tagliato il mio cammino, si avanzano alla mia perdizione, Niuno li aiuta;13 Hanno sconvolto il mio sentiero,
cospirando per la mia rovina,
e nessuno si oppone a loro.
14 Sono entrati come per una larga rottura, Si sono rotolati sotto le ruine14 Irrompono come da una larga breccia,
sbucano in mezzo alle macerie.
15 Spaventi si son volti contro a me, Perseguitano l’anima mia come il vento; E la mia salvezza è passata via come una nuvola.15 I terrori si sono volti contro di me;
si è dileguata, come vento, la mia dignità
e come nube è svanita la mia felicità.
16 Ed ora l’anima mia si versa sopra me, I giorni dell’afflizione mi hanno aggiunto.16 Ed ora mi consumo,
mi hanno colto giorni funesti.
17 Di notte egli mi trafigge l’ossa addosso; E le mie arterie non hanno alcuna posa.17 Di notte mi sento trafiggere le ossa
e i dolori che mi rodono non mi danno riposo.
18 La mia vesta è tutta cangiata, per la quantità della marcia delle piaghe, E mi stringe come la scollatura del mio saio.18 A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe come il collo della mia tunica.
19 Egli mi ha gittato nel fango, E paio polvere e cenere.19 Mi ha gettato nel fango:
sono diventato come polvere e cenere.
20 Io grido a te, e tu non mi rispondi; Io mi presento davanti a te, e tu non poni mente a me.20 Io grido a te, ma tu non mi rispondi,
insisto, ma tu non mi dai retta.
21 Tu ti sei mutato in crudele inverso me; Tu mi contrasti con la forza delle tue mani.21 Sei diventato crudele con me
e con la forza delle tue mani mi perseguiti;
22 Tu mi hai levato ad alto; tu mi fai cavalcar sopra il vento, E fai struggere in me ogni virtù.22 mi sollevi e mi poni a cavallo del vento
e mi fai sballottare dalla bufera.
23 Io so certamente che tu mi ridurrai alla morte, Ed alla casa assegnata ad ogni vivente.23 So bene che mi conduci alla morte,
alla casa dove convengono tutti i viventi.
24 Pur non istenderà egli la mano nell’avello; Quelli che vi son dentro gridano essi, quando egli distrugge?24 Nella disgrazia non si tendono forse le braccia
e non si invoca aiuto nella sventura?
25 Non piangeva io per cagion di colui che menava dura vita? L’anima mia non si addolorava ella per i bisognosi?25 Non ho forse pianto con chi aveva una vita dura
e non mi sono afflitto per chi era povero?
26 Perchè, avendo io sperato il bene, il mal sia venuto? Ed avendo aspettata la luce, sia giunta la caligine?26 Speravo il bene ed è venuto il male,
aspettavo la luce ed è venuto il buio.
27 Le mie interiora bollono, e non hanno alcuna posa; I giorni dell’afflizione mi hanno incontrato.27 Le mie viscere ribollono senza posa
e giorni d’affanno mi hanno raggiunto.
28 Io vo bruno attorno, non già del sole; Io mi levo in pien popolo, e grido.28 Avanzo con il volto scuro, senza conforto,
nell’assemblea mi alzo per invocare aiuto.
29 Io son diventato fratello degli sciacalli, E compagno delle ulule.29 Sono divenuto fratello degli sciacalli
e compagno degli struzzi.
30 La mia pelle mi si è imbrunita addosso, E le mie ossa son calcinate d’arsura.30 La mia pelle annerita si stacca,
le mie ossa bruciano per la febbre.
31 E la mia cetera si è mutata in duolo, E il mio organo in voce di pianto31 La mia cetra accompagna lamenti
e il mio flauto la voce di chi piange.