SCRUTATIO

Viernes, 15 Agosto 2025 - Assunzione Beata Vergine Maria ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 28


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Colui che vuole essere vendicato, da Dio troverae la vendetta, e servando serverae li peccati suoi.1 Chi vuol vendicarsi, proverà le vendette del Signore, il quale terrà esatto conto de' suoi peccati.
2 Perdona al prossimo tuo, offendendo egli a te; e allora a te pregante fieno dimessi li peccati.2 Perdona al prossimo tuo, che ti ha fatto torto, e allora pregando tu ti saran rimessi i peccati tuoi.
3 L'uomo allo uomo serva l'ira, e domanda medicina da Dio?3 Un uomo cova lo sdegno contro di un uomo, e domanda a Dio guarigione!
4 Non hae misericordia inverso l'uomo somigliante a sè, e priega de' peccati suoi?4 Egli non usa misericordia verso di un uomo simile a se, e chiede perdono de' suoi peccati?
5 Elli, essendo carne, ritiene l'ira, e domanda a Dio benignitade? chi pregherae per li peccati di colui?5 Egli, che è carne cova l'ira e chiede che Dio gli sia propizio? Chi espierà i suoi peccati?
6 Ricòrdati della morte, e rimanti d' inimicare.6 Ricordati delle ultime cose, e deponi le nimicizie.
7 La beatitudine e la morte sta nelli comandamenti della legge.7 Perocché la corruzione, e la morte sono intimate ne' comandamenti del Signore.
8 Ricordati del [timore] di Dio e non.8 Ricordati di temere Dio, e non adirarti col tuo prossimo.
9 Ricòrdati del testamento di Dio, e (non) disprezza la ignoranza del prossimo.9 Ricordati della alleanza dell'Altissimo, e non far caso dell'ignoranza del prossimo.
10 Astienti della lite, e iscemerai li peccati.10 Guardati dalle contese, e diminuirai i peccati;
11 L'uomo iracundo accende la lite; l'uomo peccatore turberae li amici, e metterà nimistade in mezzo di coloro che hanno pace.11 Perocché l'uomo iracondo accende le risse, e l'uom peccatore mette discordia tralli amici, e semina nimicizie tra quelli, che stavano in pace;
12 Secondo le legne della selva, così arde il fuoco; e secondo la possa dell' uomo, così sarae l' iracundia sua, e secondo la ricchezza sua alzerae l'ira sua.12 Perocché proporzionato alle legna del bosco egli è l'incendio, e l'ira dell'uomo è proporzionata al suo potere, e secondo le ricchezze, che egli ha, l'ira di lui sarà più forte.
13 Il combattimento affrettato accende il fuoco; la lite affrettata ispande il sangue, e la lingua testimoniando (falso) rapporta morte.13 La contesa precipitosa accende il fuoco, e la rissa temeraria va allo spargimento del sangue, e la lingua minacciosa è causa di morte.
14 Se tu soffierai [nella scintilla], come fuoco arderae; e se tu sputerai sopra quella, si spegnerae; l'uno e l'altro esce della bocca.14 Se soffierai sopra una scintilla, si alzerà una specie d'incendio, e se vi sputerai sopra, ella si spegnerà: l'una cosa, e l'altra viene dalla bocca.
15 Il mormoratore e di due lingue è maledetto; molti ne turberae che avevano pace.15 Il mormoratore, e l'uom di due lingue è maledetto; perocché metterà scompiglio tra molti, che stavano in pace.
16 La lingua terza molti ne ha commosso, e disperse coloro da gente in gente.16 La lingua di un terzo ha turbati molti, e li ha mandati dispersi da un popolo all'altro.
17 Distrusse le cittadi murate de' ricchi, e cavoe da' piedi le case de' grandi.17 Distrusse città forti, e ricche, e ruinò da' fondamenti delle case potenti.
18 Taglioe le potenze de' popoli, e dissolse le forte genti.18 Annichilò le forze dei popoli, e dissipò genti valorose.
19 La lingua terza gittoe in terra le femine (forti) virate, e privolle delle loro fatiche.19 La lingua di un terzo cacciò fuor di casa donne di animo virile, e privolle del frutto di loro fatiche.
20 Chi ascolta quella, non averae riposo; nè riterrae amico nel quale si riposi.20 Chi le da retta non avrà requie, e non avrà amico, in cui confidare.
21 La lingua terza induce effusione di sangue; ma la ferita della lingua rompe l'ossa.21 La percossa di sferza fa lividura, ma i colpi della lingua spezzan le ossa.
22 Molti caddono nel taglio del coltello, ma non così come quelli che perirono per la lingua sua.22 Sotto il taglio della spada periron molti, ma non quanti per colpa della loro lingua.
23 Beato colui che è difeso dalla lingua malvagia, e colui che non trapasserae per la iracundia di quella, e colui che non trasse il giogo d' essa, e non è legato nelli suoi legami.23 Beato chi fu sicuro dalla lingua cattiva, e non si imbattè nel furore di lei, e non fu soggetto al suo giogo, e dalle catene di lei non fu avvinto:
24 Però che il giogo suo è giogo di ferro, e lo legame suo sì è legame di rame.24 Perocché il suo giogo è giogo di ferro, e la sua catena è catena di bronzo.
25 La morte di quella sì è morte iniquissima; e l'inferno sì è più tosto utile, che quella.25 La morte, che vien da lei, è pessima morte, e men tristo di lei è l'inferno.
26 La sua perseveranza non durerae, ma guadagnerae la via delli ingiusti; la fiamma sua non arderae li giusti.26 Ella non avrà lunga durata, ma regnerà nelle vie degli iniqui, e la sua fiamma non abbrugerà i giusti.
27 Colui il quale abbandona Iddio, caderà in quella; e arderae in quella e non si spegnerae; e fia messa incontro a loro sì come leone, e sì come leopardo guasterae coloro.27 Quelli, che abbandonano Dio, raderanno in potere di lei, ed ella accenderà sopra di essi il suo fuoco, che non si spegnerà, ed ella sarà spedita contro di essi qual lione, e come pardo li sbranerà.
28 Circonda le tue orecchie di spine, e non voler udire la lingua iniqua; e alla tua bocca porrai l'uscio e (alle tue orecchie) le chiavedure.28 Fa siepe di spine alle tue orecchie, e non ascoltare la mala lingua, e metti una porta, e un chiavistello alla tua borea.
29 Raccogli l'oro tuo e l'argento tuo, e pesa le parole tue, e fa freni alla bocca tua.29 Fondi il tuo oro, e il tuo argento, e fanne una bilancia per le tue parole, e un freno di giustizia per la tua bocca.
30 Guàrdati che per avventura tu non manchi nella lingua tua, e cadi nel conspetto de' tuoi nimici li quali t' agguatano, e sia la caduta tua da non sanare infino alla morte.30 E bada di non peccar colla lingua, onde tu non vada per terra a vista de' nemici, che ti insidiano, e non sia insanabile, e mortale la tua caduta.