Scrutatio

Domenica, 16 giugno 2024 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Giobbe 11


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Sofar di Naamà prese a dire:
1 Rispose Sofar Naamatite, e disse:
2 «A tante parole non si dovrà forse dare risposta?
O il loquace dovrà avere ragione?
2 Or colui che molto favella, non udirà? Ovvero l'uomo, che sarà pieno di parole, sarà giustificato?
3 I tuoi sproloqui faranno tacere la gente?
Ti farai beffe, senza che alcuno ti svergogni?
3 A te solo taceranno li uomini? e quando avrai scherniti tutti li altri, da niuno sarai confutato?
4 Tu dici: “Pura è la mia condotta,
io sono irreprensibile agli occhi tuoi”.
4 Certo tu dicesti: pura è la parola mia, e mondo sono nel cospetto tuo.
5 Tuttavia, volesse Dio parlare
e aprire le labbra contro di te,
5 E Iddio il volesse, ch' elli favellasse teco, e aprisse i labbri suoi a te,
6 per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all’intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua colpa.
6 acciò ch' elli mostrasse a te le secrete cose della sapienza, e che in molti modi fosse la legge sua qui; e intendessi che molte cose minori abbi da Dio, che non meriti la iniquitade tua.
7 Credi tu di poter scrutare l’intimo di Dio
o penetrare la perfezione dell’Onnipotente?
7 Forse gli andamenti (suoi) di Dio comprenderai, e insino all' Onnipotente perfetto ritornerai?
8 È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda del regno dei morti: che cosa ne sai?
8 Più alto è che il cielo; e che farai? più adentro che lo inferno; e donde lo conoscerai?
9 Più lunga della terra ne è la dimensione,
più vasta del mare.
9 La misura sua è più lunga che la terra, larga più che il mare.
10 Se egli assale e imprigiona
e chiama in giudizio, chi glielo può impedire?
10 S'elli sovertisse ogni cosa, ovvero che insieme le raunasse chi (li) contraddirà a lui? (Ovvero chi li potrà dire: perchè fai tu così?)
11 Egli conosce gli uomini fallaci;
quando scorge l’iniquità, non dovrebbe tenerne conto?
11 In verità elli conosce la vanitade delli uomini; e vedendo la iniquitade, or non la considera?
12 L’uomo stolto diventerà giudizioso?
E un puledro di asino selvatico sarà generato uomo?
12 L'uomo vano in superbia si dirizza; e sì come puledro dell' asino, così pensa essere nato libero.
13 Ora, se tu a Dio dirigerai il cuore
e tenderai a lui le tue palme,
13 Ma tu fermasti lo cuore tuo, e spandesti a lui le tue mani.
14 se allontanerai l’iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l’ingiustizia nelle tue tende,
14 Se la iniquitade, che è nelle tue mani, tu torrae da te, e non starae nel tabernacolo tuo la tua ingiustizia;
15 allora potrai alzare il capo senza macchia,
sarai saldo e non avrai timori,
15 allora potrai levare la faccia tua senza macchia, e sarai stabile, e non temerai.
16 perché dimenticherai l’affanno
e te ne ricorderai come di acqua passata.
16 E di ciascuna miseria ti dimenticherai; e sì come dell' acque che trapassorono, non ti ricorderai.
17 Più del sole meridiano splenderà la tua vita,
l’oscurità sarà per te come l’aurora.
17 E sì come lo splendore del mezzodì si leverà a te nel vespro; e quando penserai te essere consumato, risplenderai sì come la stella Diana.
18 Avrai fiducia perché c’è speranza
e, guardandoti attorno, riposerai tranquillo.
18 E avrai proposto a te la speranza, e sepolto sicuro dormirai.
19 Ti coricherai e nessuno ti metterà paura;
anzi, molti cercheranno i tuoi favori.
19 Riposera'ti, e non sarà chi ti spaventi; e pregheranno la faccia tua molti.
20 Ma gli occhi dei malvagi languiranno,
ogni scampo è loro precluso,
unica loro speranza è l’ultimo respiro!».
20 E li occhii degli maligni verranno meno, e lo fuggire perirae da loro, e la speranza loro (ad) abbominazione dell' anima.