Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giudici 4


font
BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 I figli d'Israele fecero di nuovo del male nel cospetto del Signore, dopo la morte di Aod.1 E incominciarono da capo i figliuoli d' Israel di fare male nel cospetto di Dio Signore, dopo la morte di Aod.
2 E il Signore li diede nelle mani di Iabin, re cananeo che regnava in Asor, ed aveva a capo del suo esercito uno chiamato Sisara, che abitava in Aroset delle genti.2 E dièdegli Iddio nelle mani di Iabin re di Canaan, il quale regnò in Asor; ed ebbe per duca (e mariscalco) dell' oste suo uno il quale avea nome Sisara; ma egli sì abitava (e istava) in Aroset, (la quale si chiamava) cittade di genti.
3 I figli d'Israele gridarono al Signore, perchè Iabin aveva novecento carri falcati e li opprimeva con violenza già da vent'anni.3 E (gridarono e) chiamarono a Dio Signore i figliuoli d' Israel; imperciò che questo re Iabin avea novecento carri, tutti foderati (nelle ruote e nel mezzo) di coltelli agutissimi e taglienti; e bene per ispazio di XX anni avea soggiogati i figliuoli d' Israel.
4 Colei che giudicava il popolo in quel tempo era la profetessa Debora, moglie di Lapidot.4 Ed era una donna, la quale si chiamava Debora, moglie di Lapidot; e sì era profetessa; e sì avea giudicato (e signoreggiato) il popolo d' Israel in quel tempo.
5 Essa stava seduta sotto una palma, che da lei prendeva il nome, tra Rama e Betel, sul monte Efraim, e i figli d'Israele salivano a lei per tutti i giudizi.5 E sedea (e stava) sotto una palma, la quale sì era chiamata secondo il suo nome, in mezzo di Rama e Betel nel monte di Efraim: e salivano suso a lei i figliuoli d' Israel per ogni loro giudizio (e ragione e piato).
6 Or Debora mandò a chiamare Barac figlio di Abinoem, da Cedes di Nettali, e gli disse: « Il Signore Dio d'Israele te lo comanda, va a condurre l'esercito sul monte Tabor, prendendo teco dieci mila combattenti dei figli di Nettali e dei figli di Zàbulon.6 La quale sì mandò e chiamò Barac figliuolo di Abinoem, nella contrada di Neftali, e sì gli disse: Iddio Signore d' Israel t' ha fatto il comandamento: va, e sì mena l'oste (e conducilo) nel monte di Tabor; e torrai teco dieci milia uomini combattitori, cioè di quelli de' figliuoli di Neftali e de' figliuoli di Zabulon.
7 Io poi condurrò a te, nella valle del torrente Cison, Sisara capo dell'esercito di Iabin, i suoi carri e tutta la sua gente, e te li darò nelle mani ».7 E io ti menerò (incontanente) nel luogo del torrente (dell' acqua) di Cison, Sisara principe dell' oste del re Iabin, e tutti i suoi carri armati, e tutta la sua moltitudine (dell' oste); e sì gli metterò (e darogli) nelle mani tue.
8 E Barac le disse: « Se tu vieni con me, andrò; ma non altrimenti ».8 E dissele Barac: se tu vieni meco, io sì ci anderò; se tu non verrai, non v' anderò.
9 Debora rispose: « Ebbene, io verrò con te; ma allora non sarà attribuita a te la vittoria, perchè Sisara sarà dato nelle mani di una donna ». E Debora si alzò e andò con Barac in Cedes.9 La quale sì gli disse: ecco ch' io verrò teco, ma in questa volta non ti sarà reputato a vittoria; imperciò che Sisara (principe dell' oste di Iabin) sì sarà dato (e messo) in mano di femina. E levossi suso Debora, e andò insieme con Barac nella città di Cedes.
10 Barac, chiamati a sè Zàbulon e Nettali, salì con dieci mila uomini, accompagnato da Debora.10 Il quale, chiamato Zabulon e Neftali, vennero suso con lui dieci milia uomini (di buoni) combattitori, avendo Debora per sua compagnia.
11 Or Aber Cineo si era da qualche tempo diviso dagli altri Cinei suoi fratelli, figli di Obab parente di Mosè, ed aveva tese le sue tende fino alla valle detta di Sennini, nei dintorni di Cedes.11 Ma Aber Cineo sì s' era partito da tutti i Cinei, i quali erano suoi fratelli, figliuoli di Obab cognato di Moisè; e avea tesi i suoi tabernacoli (e trabacche) insino alla valle la quale si chiama Sennim, ed era a lato di Cedes.
12 Sisara, appena seppe che Barac figlio di Abinoem era salito sul monte Tabor,12 E fue annunziato (e riportato) a Sisara, come Barac figliuolo di Abinoem sì era salito nel monte di Tabor.
13 adunò i novecento carri falcati e tutto l'esercito da Aroset delle genti al torrente Cison.13 E congregò novecento carri, tutti armati (dal lato dentro nel mezzo delle ruote) di coltelli taglienti e appuntati (ai quali persona nè cavallo si potea accostare) e poi tutto quanto l'altro oste della cittade di Aroset, (la quale si chiama) città di genti, insino al torrente (dell' acqua) di Cison.
14 Allora Debora disse a Barac: « Alzati: ecco il giorno in cui il Signore dà Sisara nelle tue mani, ecco il Signore stesso è tua guida! » E Barac scese dal Tabor con i dieci mila combattenti,14 E disse Debora a Barac : lièvati suso, imperciò che questo si è il dì nel quale Iddio Signore si ha dato (e messo) nelle vostre mani Sisara; ecco che Iddio sì è tua guida. E scese Barac del monte di Tabor, e con lui insieme dieci milia combattitori.
15 Il Signore, gettando lo spavento sopra Sisara, sopra i suoi carri e tutta la sua gente, li fe' passare a fìl di spada davanti a Barac, in modo che Sisara, balzato giù dal carro, se ne fuggì a piedi.15 E mise Iddio Signore uno grande isbigottimento (e paura) a Sisara e a tutti i suoi carri armati e a tutto il suo oste, (e tutta quella moltitudine fu isconfitta, e messa) alle punta delle coltella, dinanzi alla faccia di Barac; intanto che Sisara, cadendo a terra del suo carro armato, si messe a fuggire a piedi.
16 Barac inseguì i carri che fuggivano e l'esercito fino ad Aroset delle genti e tutta la turba dei nemici perì fino allo sterminio.16 E poi Barac sì perseguitò e cacciò i nemici, e coloro che fuggivano e tutta l' oste, insino ad Aroset, città di genti; e tutta la moltitudine dell' oste (quanti ne giunse) mise alle punte delle coltella.
17 Or Sisara, fuggendo, arrivò alla tenda di Giaele moglie di Aber Cineo, essendovi pace tra Iabin re di Asor e la casa di Aber Cineo.17 Ma Sisara, fuggendo, sì venne al paviglione (e al tabernacolo) di Iael, moglie di Aber Cineo. E sì era pace tra Iabin re d' Asor, e la casa di Aber Cineo.
18 Giaele, uscita incontro a Sisara, gli disse: « Entra da me, signor mio, entra, non temere ». Ed egli entrò nella tenda di lei, ove, dopo essere da lei ricoperto con un mantello,18 E uscìo Iael incontro a Sisara (quando fuggiva) e sì gli disse: vieni a casa mia ed entra dentro, signore mio, e non avere paura. Il quale essendo entrato dentro nel tabernacolo suo, ed ella lo avesse coperto con uno mantello,
19 e disse: « Dammi per piacere un po' d'acqua, perchè muoio dalla sete ». Allora Giaele, aperto l'otre del latte, gli diede da bere e lo ricoperse.19 sì le disse Sisara: dàmmi, priegoti, uno poco d'acqua, perciò che io hoe una grande sete. La quale sì aperse uno otre, il quale sì era pieno di latte, e sì gli diede bere, e poi sì il coprì.
20 Sisara le disse: « Sta innanzi alla porta della tenda, e se venisse qualcuno a interrogarti e a dire: Vi è forse qualcuno qui? rispondi: Non c'è nessuno ».20 E dissele Sisara: istà dinanzi all' uscio del tabernacolo, e se alcuna persona ci venisse, e addomandasseti e dicesse: dimmi se qui dentro è persona, sì gli rispondi (e dirai): non ci è alcuna persona.
21 Poi Giaele, moglie di Aber, preso il chiodo della tenda e un martello, entrata di nascosto e in silenzio, applicò il chiodo sulla tempia del capo di Sisara e con un colpo di martello lo conficcò nel cervello fino a terra. Sisara, passando dal sonno alla morte' venne meno e morì.21 E tolse Iael, moglie di Aber, il chiavistello (dell' uscio) del tabernacolo, pigliando insieme uno buono martello; ed entrata dentro (nel tabernacolo), sì si nascose; e pianamente che non la sentio Sisara, sì puose sopra la tempia di Sisara questo chiavistello; e percuotendovi suso del martello, sì glielo conficcò insino nel cervello, e passò dall'altro lato (e conficcollo) in terra; il quale accompagnando la dolcezza del [sonno colla] morte, sì morì.
22 Or come arrivò Barac che lo inseguiva, Giaele, uscitagli incontro, gli disse: « Vieni, e ti farò vedere l'uomo che cerchi ». Entrato che fu da lei, vide Sisara che giaceva morto col chiodo fitto nella tempia.22 E venia Barac perseguitando Sisara; e andogli incontro Iael, e sì gli disse: vieni, e mostrerotti quello uomo il quale tu vai cercando. Il quale essendo entrato dentro colà, sì vide Sisara che istava in terra morto, e il chiavistello confitto nella sua tempia.
23 In quel giorno Dio umiliò Iabin re di Canaan dinanzi ai figli d'Israele,23 E umiliò, in quel dì, Dio Signore Iabin [re] di Canaan dinanzi ai figliuoli d' Israel.
24 Ì quali, divenendo ogni giorno più potenti, appesantirono la mano sopra Iabin re di Canaan fino a distruggerlo completamente.24 I quali continuamente crescevano (e moltiplicavano); e in mano forte sì soggiogavano Iabin, re di Canaan, insino a tanto che (l' uccidessero, e) di terra lo spiantassero.