Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Lettera ai Filippesi 3


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Del resto, o fratelli miei, state allegri nel Signore. Non mi pesa scrivervi le stesse cose, essendo ciò necessario per voi.1 Fratelli miei, da ora inanzi rallegratevi in Dio; chè a me non è pigrizia di scrivere a voi queste cose, le quali son necessarie.
2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dal taglio della carne.2 Vedete li cani, vedete li malvagi operatori, come vi vogliono seducere alla circoncisione.
3 I veri circoncisi siam noi che serviamo a Dio in spirito, ci gloriamo in Cristo Gesù e non confidiamo nella carne.3 Chè noi siamo bene circoncisi, quando noi serviame a Dio con spirito, e allegriamoci in Cristo Iesu, non abbiendo speranza nella (circoncisione della) carne.
4 Quanto a me potrei confidare anche nella carne. Se alcuno pensa di dover confidare nella carne, tanto più dovrei pensarlo io,4 E certo, se niuno si confida in circoncisione di carne, molto maggiormente io,
5 circonciso l'ottavo giorno, del popolo d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio di ebrei, quanto alla legge, fariseo,5 che fui circonciso l'ottavo dì (che io fui nato), chè io son di generazione d'Israel, e di tribù di Beniamin, e son ebreo nato degli ebrei; e secondo la legge fui Fariseo.
6 quanto allo zelo, persecutore della Chiesa di Dio, quanto alla giustizia proveniente dalla legge, irreprensibile.6 E secondo l'amore della legge fui persecutore della legge di Dio; e secondo la giustizia, la qual è nella legge, io conversai senza richiamo (e senza alcuno falso).
7 Ma quelli che per me eran guadagni io li ho reputati perdita a causa di Cristo,7 Ma quelle cose le quali mi parea che mi fossero buone, tutte mi penso che mi fossero danno per amore di Cristo.
8 anzi stimo come perdita ogni cosa di fronte alla superna cognizione di Gesù Cristo mio Signore, per amor del quale mi sono privato di tutte le cose, e le ho stimate spazzatura, allo scopo di guadagnare Cristo,8 E certo tutte le tengo in dannazione, per la grande scienza del mio Signore Iesù Cristo; per amor del quale tutte le cose tengo come fango puzzolente, acciò che possa guadagnare Cristo,
9 e ritrovarmi in lui non colla mia giustizia che viene dalla legge, ma con quella che viene dalla fede di Cristo Gesù, che è da Dio ed è giustizia, basata sulla fede,9 e perchè io sia trovato in lui tale, ch' io non abbia questa giustizia in me la quale è nella legge, ma quella ch' è per la fede di Iesù Cristo; la qual è da Dio giustizia in fede,
10 affin di conoscer Cristo, e la virtù della sua risurrezione, e la partecipazione dei suoi patimenti, di conformarmi alla sua morte,10 a conoscere lui, e conoscere la virtù della resurrezione di Iesù Cristo, e la compagnia della sua passione, la qual è affigurata nella sua morte;
11 per giungere in qualche modo alla risurrezione da morte.11 se per alcuna guisa io potessi venire alla resurrezione, per la qual resuscita altri della morte;
12 Non che abbia già ricevuto il premio, o che sia già perfetto, ma continuo a correre per conquistare quello pel quale anch'io sono stato conquistato da Cristo Gesù.12 non perchè io abbia ancora compreso, o perchè io sia ancora perfetto; ma vo dopo essa, se per alcuna guisa io potessi comprendere quello ch' io son già compreso di Iesù Cristo.
13 Però, fratelli, non credo d'averlo ancora conseguito, ma non fo altro che dimenticare quello che ho dietro le spalle e slanciarmi sempre in avanti;13 Fratelli, io non mi penso di avere compreso ancora (una cosa); ma quelle cose, le quali son passate in qua dietro, dimenticando, ed estendendomi a quelle cose che son inanzi,
14 per avvicinarmi alla mèta, al premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù.14 io corro all' impromesso palio della soprana vocazione di Dio (la quale è fatta) in Iesù Cristo.
15 Chiunque di noi è perfetto dovrebbe avere questi sentimenti; e se in qualche cosa voi la pensate diversamente, Dio vi illuminerà riguardo a questo;15 Adunque quanto più siamo perfetti, questo sentiamo, e se alcuna altra cosa voi conoscete, la qual Dio vi rivelasse.
16 però fino al punto in cui siamo arrivati dobbiamo avere gli stessi sentimenti e perseverare nella stessa regola.16 Certo imperò perveniamo a quello, perchè noi sentiamo quella cosa, e in una medesima gloria permaniamo.
17 Imitate me, o fratelli, e mirate coloro che si conducono secondo il modello che avete in noi.17 Fratelli (carissimi), andate dopo me, e guardate quelli che vanno, secondo che voi avete la nostra forma.
18 Già ve l'ho detto tante volte, e ora ve lo dico piangendo: vi sono molti che vivono come nemici della croce di Cristo.18 Chè molti ne vanno male, de' quali spesse volte io vel dicea, e ancora io vi dico piangendo, (imperò) che son nemici della croce di Cristo.
19 La loro fine è la perdizione, il loro Dio è il ventre e la loro gloria la fanno consistere nella loro vergogna, e non pensano ad altro che alle cose della terra.19 La fine delli quali si è perdizione; delli quali il ventre [è Dio]; e la gloria di coloro è in vergogna (mutata), li quali amano pure le terrene cose.
20 Ma noi siamo cittadini del cielo, dal quale pure aspettiamo come Salvatore il Signore nostro Gesù Cristo,20 Ma la nostra conversazione sì è in cielo; del qual luogo noi aspettiamo il Salvatore, nostro Signore, Iesù Cristo.
21 che, per la sua potenza di assoggettarsi ogni cosa, trasformerà il corpo della nostra umiliazione in modo da renderlo simile al corpo che egli ha nella gloria.21 Il qual riformerà il corpo della nostra umiltà, assimigliato al corpo della sua chiarezza, secondo l'operazione sua, per la qual possa sottomettere a sè tutte le cose.