Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Deuteronomio 9


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Ascolta, Israele; oggi tu passerai il Giordano per assoggettare le nazioni più grandi e più potenti di te, città grandi e fortificate fino al cielo,1 Ascolta, Israele! Oggi tu stai per attraversare il Giordano per andare a conquistare nazioni più grandi e più potenti di te, città grandi e fortificate fino al cielo,
2 un popolo grande e di alta statura, i figli d'Enac che tu stesso hai veduti e uditi, ai quali nessuno può stare a fronte.2 un popolo grande e alto di statura, i figli degli Anakiti, che tu conosci e dei quali hai sentito dire: “Chi mai può resistere ai figli di Anak?”.
3 Sappi adunque oggi che il Signore Dio tuo, egli stesso marcerà alla tua testa come un fuoco divoratore e consumante che li abbatterà, li sterminerà, li disperderà in un momento dinanzi a te, come t'ha detto.3 Sappi dunque oggi che il Signore, tuo Dio, passerà davanti a te come fuoco divoratore, li distruggerà e li abbatterà davanti a te. Tu li scaccerai e li distruggerai rapidamente, come il Signore ti ha detto.
4 Ma quando il Signore li avrà sterminati nel tuo cospetto, allora non dire in cuor tuo: Per la mia giustizia il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questa terra: infatti quelle nazioni sono state sterminate per la loro empietà.4 Quando il Signore, tuo Dio, li avrà scacciati davanti a te, non pensare: “A causa della mia giustizia, il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questa terra”. È invece per la malvagità di queste nazioni che il Signore le scaccia davanti a te.
5 No! Non è per la tua giustizia nè per la rettitudine del tuo cuore che tu entrerai in possesso delle loro terre, ma il Signore ha fatto sparire quelle nazioni, perchè operarono da empie, ed ha voluto adempire la parola giurata ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe.5 No, tu non entri in possesso della loro terra a causa della tua giustizia, né a causa della rettitudine del tuo cuore; ma il Signore, tuo Dio, scaccia quelle nazioni davanti a te per la loro malvagità e per mantenere la parola che il Signore ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe.
6 Sappi adunque che non per la tua giustizia, il Signore Dio tuo ti dà quest'ottima terra in dominio, giacché tu sei un popolo di cervice durissima.6 Sappi dunque che non a causa della tua giustizia il Signore, tuo Dio, ti dà il possesso di questa buona terra; anzi, tu sei un popolo di dura cervice.
7 Ricordati, e non lo dimenticare, che tu provocasti ad ira il Signore Dio tuo nel deserto. Dall'uscita d'Egitto fin qui tu sei sempre stato ribelle al Signore,7 Ricòrdati, non dimenticare, come hai provocato all’ira il Signore, tuo Dio, nel deserto. Da quando usciste dalla terra d’Egitto fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore.
8 Anche all'Oreb lo provocasti, lo facesti adirare in modo che voleva sterminarti.8 All’Oreb provocaste l’ira del Signore; il Signore si adirò contro di voi fino a volere la vostra distruzione.
9 Quando io salii sul monte per ricevere le tavole di pietra, le tavole del patto che il Signore fece con voi, io rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane, senza ber acqua;9 Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole dell’alleanza che il Signore aveva stabilito con voi, rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua.
10 e il Signore mi diede le due tavole di pietra scritte col dito di Dio, contenenti tutte le parole che egli vi disse sul monte, di mezzo al fuoco, quando fu adunata l'assemblea del popolo.10 Il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva detto sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea.
11 Passati poi quaranta giorni e quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza,11 Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole dell’alleanza.
12 e mi disse: « Levati e scendi subito di qui, perchè il tuo popolo che tu hai tratto dall'Egitto ha già abbandonata la strada che gl'insegnasti e s'è fatto una statua di getto ».12 Poi il Signore mi disse: “Àlzati, scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dall’Egitto, si è traviato; si sono presto allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fuso”.
13 Poi il Signore mi aggiunse: « Vedo bene che questo popolo è di dura cervice!13 Il Signore mi aggiunse: “Io ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di dura cervice.
14 Lascia che lo distrugga e cancelli il suo nome di sotto il cielo: ti farò capo di una nazione più grande e più potente di lui ».14 Lasciami fare: io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto i cieli e farò di te una nazione più potente e più grande di loro”.
15 Or quando io, sceso dalla montagna ardente, con le due tavole nell'una e nell'altra mano,15 Così io mi volsi e scesi dal monte. Il monte bruciava nelle fiamme. Le due tavole dell’alleanza erano nelle mie mani.
16 vidi che voi avevate peccato contro il Signore Dio vostro e che avevate fatto un vitello di getto, abbandonando ben presto la via che egli vi aveva mostrata,16 Guardai ed ecco, avevate peccato contro il Signore, vostro Dio. Avevate fatto per voi un vitello di metallo fuso: avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva prescritto.
17 gettai dalle mie mani le tavole e le spezzai sotto i vostri occhi.17 Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani, le spezzai sotto i vostri occhi
18 Se mi prostrai, come prima, davanti al Signore, per quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane, nè bere acqua, a causa di tutti i vostri peccati da voi commessi contro il Signore, da provocarlo ad ira,18 e mi prostrai davanti al Signore. Come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti, non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del grande peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del Signore per provocarlo.
19 e tali datarmi temere che egli nella sua indignazione e nella sua ira, eccitato contro di voi, non volesse sterminarvi. Ma il Signore mi esaudì anche questa volta.19 Io avevo paura di fronte all’ira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta.
20 Si sdegnò pure fortemente contro Aronne e voleva farlo morire, ma pregai anche per lui.20 Anche contro Aronne il Signore si era fortemente adirato, al punto di volerlo far perire. In quell’occasione io pregai anche per Aronne.
21 Poi presi quel vostro peccato da voi fatto, il vitello, e lo bruciai col fuoco, e, dopo averlo fatto in pezzi e ridotto tutto in polvere, lo gettai nel torrente che scende dal monte.21 Poi presi l’oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.
22 Anche al luogo dell'incendio, a quello della Tentazione, e ai Sepolcri della concupiscenza provocaste ad ira il Signore.22 Anche a Taberà, a Massa e a Kibrot-Taavà voi provocaste il Signore.
23 E quando vi mandò da Cadesbarne, dicendo: « Salite a posseder la terra che io vi ho data », voi disprezzaste il comando del Signore Dio vostro, non gli credeste e non voleste ascoltare la sua voce,23 Quando il Signore volle farvi partire da Kades-Barnea dicendo: “Entrate e prendete in possesso la terra che vi do”, voi vi ribellaste all’ordine del Signore, vostro Dio, non aveste fede in lui e non obbediste alla sua voce.
24 ma foste sempre ribelli dal dì che cominciai a conoscervi.24 Siete stati ribelli al Signore da quando vi ho conosciuto.
25 Io stetti adunque postrato dinanzi al Signore, per quaranta giorni e quaranta notti, durante i quali lo scongiurai umilmente a non sterminarvi, come aveva minacciato.25 Io stetti prostrato davanti al Signore per quaranta giorni e per quaranta notti, perché il Signore aveva minacciato di distruggervi.
26 E pregando dissi: O Signore Dio, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità da te redenta colla tua grandezza e tratta dall'Egitto con mano forte.26 Pregai il Signore e dissi: “Signore Dio, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai riscattato nella tua grandezza, che hai fatto uscire dall’Egitto con mano potente.
27 Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Giacobbe: non guardare alla durezza di questo popolo, alla sua empietà, al suo peccato,27 Ricòrdati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo e alla sua malvagità e al suo peccato,
28 chè gli abitahti del paese onde ci hai tratti fuori non abbiano a dire: Il Signore, essendo incapace di farli entrare nella terra che aveva loro promessa e odiandoli, li ha tratti fuori per farli morire nel deserto.28 perché la terra da dove ci hai fatto uscire non dica: Poiché il Signore non era in grado di introdurli nella terra che aveva loro promesso e poiché li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire nel deserto.
29 Essi sono il tuo popolo e la tua eredità che hai tratta con la tua gran forza e col tuo braccio steso.29 Al contrario, essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto uscire dall’Egitto con grande potenza e con il tuo braccio teso”.