Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Geremia 13


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BIBBIA TINTORIVULGATA
1 Così mi parlò il Signore: « Va a comprarti una cintura di lino, portala ai fianchi, ma non la metter mai nell'acqua ».1 Hæc dicit Dominus ad me : Vade, et posside tibi lumbare lineum, et pones illud super lumbos tuos, et in aquam non inferes illud.
2 Io comprai la cintura, secondo l'ordine del Signore, e me la misi ai fianchi.2 Et possedi lumbare juxta verbum Domini, et posui circa lumbos meos.
3 E il Signore mi rivolse di nuovo la parola, dicendo:3 Et factus est sermo Domini ad me secundo, dicens :
4 « Prendi la cintura che hai comprata e che porti intorno ai fianchi, alzati e vai all'Eufrate, e là nascondila nella fessura d'una roccia ».4 Tolle lumbare quod possedisti, quod est circa lumbos tuos : et surgens vade ad Euphraten, et absconde ibi illud in foramine petræ.
5 E io andai e la nascosi nell'Eufrate, secondo l'ordine del Signore.5 Et abii, et abscondi illud in Euphrate, sicut præceperat mihi Dominus.
6 E dopo un gran numero di giorni il Signore mi disse: « Alzati, va all'Eufrate, e riprendi la cintura che ti ordinai di nascondervi. ».6 Et factum est post dies plurimos, dixit Dominus ad me : Surge, vade ad Euphraten, et tolle inde lumbare quod præcepi tibi ut absconderes illud ibi.
7 E io andai aU'Eufrate, e scopersi la buca e ripresi la cintura dal luogo ove l'avevo nascosta. Ed ecco che la cintura era marcita in modo da non esser più buona a nulla.7 Et abii ad Euphraten, et fodi, et tuli lumbare de loco ubi absconderam illud : et ecce computruerat lumbare, ita ut nulli usui aptum esset.
8 E la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:8 Et factum est verbum Domini ad me, dicens :
9 « Queste cose dice il Signore: Così farò marcire la superbia di Giuda e la gran superbia di Gerusalemme.9 Hæc dicit Dominus :
Sic putrescere faciam superbiam Juda,
et superbiam Jerusalem multam :
10 Questo popolo pessimo, che non vuol sentire le mie parole, e segue la perversità del suo cuore, e va dietro a dèi stranieri, a servirli e adorarli, sarà come questa cintura, che non è più buona a niente.10 populum istum pessimum qui nolunt audire verba mea,
et ambulant in pravitate cordis sui,
abieruntque post deos alienos ut servirent eis et adorarent eos :
et erunt sicut lumbare istud,
quod nulli usui aptum est.
11 Come una cintura aderisce ai fianchi dell'uomo, così mi sono unita tutta la casa d'Israele e tutta la casa di Giuda — dice il Signore, — perchè divenisse il mio popolo, il mio nome, la mia lode, la mia gloria. E non stettero a sentire ».11 Sicut enim adhæret lumbare ad lumbos viri,
sic agglutinavi mihi omnem domum Israël,
et omnem domum Juda, dicit Dominus,
ut essent mihi in populum,
et in nomen, et in laudem, et in gloriam :
et non audierunt.
12 Or tu dirai loro queste parole: « Ecco quanto dice il Signore Dio d'Israele: — Ogni fiasco sarà pieno di vino. — Essi ti diranno: — Non lo sappiamo che ogni fiasco sarà pieno di vino? —12 Dices ergo ad eos sermonem istum : Hæc dicit Dominus Deus Israël :
Omnis laguncula implebitur vino.
Et dicent ad te : Numquid ignoramus quia omnis laguncula implebitur vino ?
13 E replicherai loro: — Cosi parla il Signore: Io empirò tutti gli abitanti di questo paese, e i re della stirpe di David che siedono sopra il suo trono, e i sacerdoti e i profeti, e tutti gli abitanti di Gerusalemme, d'ubriachezza.13 Et dices ad eos : Hæc dicit Dominus :
Ecce ego implebo omnes habitatores terræ hujus,
et reges qui sedent de stirpe David super thronum ejus,
et sacerdotes, et prophetas,
et omnes habitatores Jerusalem, ebrietate.
14 E li disperderò dividendo l'uomo dal fratello, e così il padre dai figli: non perdonerò, non farò concessioni, non avrò pietà da non disperderli.14 Et dispergam eos virum a fratre suo,
et patres et filios pariter, ait Dominus.
Non parcam, et non concedam :
neque miserebor, ut non disperdam eos.
15 State a sentire, porgete l'orecchio, non fate gli altezzosi, perchè il Signore ha parlato;15 Audite, et auribus percipite :
nolite elevari, quia Dominus locutus est.
16 date gloria al Signore Dio vostro, prima che vengan le tenebre, prima che i vostri piedi urtino nei monti caliginosi. Aspetterete la luce, ed egli l'avrà cangiata in ombra di morte, in oscurità profonda.16 Date Domino Deo vestro gloriam
antequam contenebrescat,
et antequam offendant pedes vestri ad montes caliginosos :
exspectabitis lucem,
et ponet eam in umbram mortis, et in caliginem.
17 Se voi non darete ascolto a queste cose, piangerà in segreto l'anima mia a causa della vostra superbia, piangerà dirottamente; i miei occhi si struggeranno in lacrime, perchè è stato preso il gregge del Signore.17 Quod si hoc non audieritis,
in abscondito plorabit anima mea a facie superbiæ :
plorans plorabit,
et deducet oculus meus lacrimam,
quia captus est grex Domini.
18 Di' al re e alla regina: Umiliatevi, e sedete per terra, perchè cade dal vostro capo la corona della vostra gloria.18 Dic regi et dominatrici :
Humiliamini, sedete,
quoniam descendit de capite vestro corona gloriæ vestræ.
19 Le città del Mezzogiorno son chiuse, non v'è chi le apra, tutta la tribù di Giuda è stata deportata, la deportazione, è completa.19 Civitates austri clausæ sunt,
et non est qui aperiat :
translata est omnis Juda transmigratione perfecta.
20 Alzate gli occhi vostri e mirate, voi che venite dal Settentrione, dov'è il gregge che è stato affidato, il gregge tuo Morioso?20 Levate oculos vestros et videte,
qui venitis ab aquilone :
ubi est grex qui datus est tibi,
pecus inclytum tuum ?
21 Che dirai quando Dio li visiterà? Tu li hai istruiti conico di te, hai loro insegnato per la tua rovina. Non ti prenderanno forse dei dolori come quelli di donna partoriente?21 Quid dices cum visitaverit te ?
tu enim docuisti eos adversum te,
et erudisti in caput tuum.
Numquid non dolores apprehendent te,
quasi mulierem parturientem ?
22 Se tu dirai nel tuo cuore: « Perchè mi sono accadute queste cose? » — Per la moltitudine delle tue iniquità sono state scoperte le parti tue più vergognose, e contaminati i tuoi piedi.22 Quod si dixeris in corde tuo : Quare venerunt mihi hæc ?
propter multitudinem iniquitatis tuæ
revelata sunt verecundiora tua,
pollutæ sunt plantæ tuæ.
23 Se è possibile che l'Etiope muti la sua pelle e il leopardo le sue macchie, potrete far del bene voi avvezzi al male.23 Si mutare potest Æthiops pellem suam,
aut pardus varietates suas,
et vos poteritis benefacere,
cum didiceritis malum.
24 Io li disperderò come paglia rapita dal vento nel deserto.24 Et disseminabo eos quasi stipulam
quæ vento raptatur in deserto.
25 Questa è la tua sorte, la parte che ti ho misurata — dice il Signore, — perchè ti sei dimenticata di me, ed hai confidato nella menzogna.25 Hæc sors tua,
parsque mensuræ tuæ a me, dicit Dominus,
quia oblita es mei,
et confisa es in mendacio.
26 per questo io ho nudati i tuoi fianchi, sotto i tuoi occhi, e si è veduta la tua ignominia,26 Unde et ego nudavi femora tua contra faciem tuam,
et apparuit ignominia tua :
27 i tuoi adultèri, i fremiti libidinosi, il delitto della tua fornicazione: sopra i colli, in aperta campagna ho viste le tue abominazioni. Guai a te, o Gerusalemme. Non cercherai di purificarti col seguirmi? Fino a quando tarderai ancora?27 adulteria tua, et hinnitus tuus,
scelus fornicationis tuæ :
super colles in agro vidi abominationes tuas.
Væ tibi, Jerusalem !
non mundaberis post me : usquequo adhuc ?