Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Geremia 10


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Ascoltate la parola che il Signore ha detta sopra di voi, o casa d'Israele.1 - Udite la parola che il Signore ha pronunziato sopra di voi, casa d'Israele.
2 Ecco quanto dice il Signore: « Non imparate il modo di fare delle nazioni, non vi spaventate per i segni del cielo, temuti dalle nazioni,2 Così dice il Signore: «Alle pratiche dei gentili non vi lasciate ammaestrare, non abbiate timore dei segni del cielo che i gentili temono.
3 perché le leggi dei popoli son vane: infatti nel bosco vien tagliato un legno, vien poi lavorato dalle inani dell'artefice coll'ascia,3 Perchè i riti dei popoli sono vani; a un pezzo di legno, che è stato tagliato dal bosco per opera della mano d'un artefice coll'ascia,
4 viene adornato d'argento e d'oro, e ne sono unite le parti con chiodi e martelli, perchè non vada in pezzi.4 questi ha messo fregi d'oro e d'argento, coi chiodi e col martello l'ha rifermo perchè non si scompagini.
5 Son fatti simili a palme, e non parlano, bisogna portarli, alzarli, perchè non posson camminare. Non li temete dunque, perchè non posson fare nè male, nè bene.5 Sono foggiati a guisa d'una palma e non parlano; per trasportarli bisogna sorreggerli, perchè non possono camminare. Non vogliate dunque temere di cose tali che non possono fare del male, ma neppure del bene».
6 Nessuno è simile a te, o Signore; tu sei grande e grande è nella potenza il tuo nome.6 Non c'è nessuno simile a te, Signore, tu sei grande, e grande è il tuo nome in potenza.
7 Chi non ti temerà, o re delle nazioni? Tua è la gloria: fra tutti i sapienti delle nazioni, e in tutti i loro regni non c'è nessuno simile a te.7 Chi non ti temerà, o re delle genti? perchè tua è la gloria, e tu sei degno di rispetto fra tutti i sapienti delle nazioni, e in tutti i loro regni nessuno è simile a te.
8 Tutti senza distinzione saran riconosciuti come stolti e insensati. Argomento della loro vanità è il legno.8 Tutti ugualmente daranno prova d'esser stolti e insensati: l'insegnamento delle lor futilità è un legno.
9 Si porta da Tarsis l'argento ridotto in lamine e da Ofaz l'oro, opera dell'artefice, lavoro del bronzista; si ricopre di giacinto e di porpora: tutto questo è lavoro d'artefici.9 Argento laminato da Tarsis gli è recato e oro di Ofaz, opera di artefice fatta dalla mano d'un argentiere; i loro paludamenti sono di scarlatto e di porpora, tutto lavoro di periti nell'arte.
10 Ma il Signore è il vero Dio, Egli è il Dio vivente, il re eterno: al suo sdegno tremerà la terra e,le nazioni non potran sostenere le sue minacce.10 Ma il Signore è il Dio vero, egli il Dio vivo il re eterno: alla sua indignazione trema la terra e le genti non possono sostenere la sua minaccia.
11 Così dunque direte loro: « Gli dèi che non han fatto il cielo e la terra spariscano dalla terra e da ciò che è sotto il cielo ».11 Voi dunque direte loro così: «Gli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra periscano d'in sulla terra e al disotto del cielo».
12 Egli colla sua potenza fece la terra, colla sua sapienza regola il mondo, colla sua prudenza stende i cieli.12 Egli è che colla sua potenza fa la terra, che dispone l'universo colla sua sapienza e colla sua intelligenza distende i cieli.
13 Ad una sua voce accumula nel cielo le acque, fa salire le nubi dal l'estremità della terra, scioglie i fulmini in pioggia, e fa uscire i venti dai suoi nascondigli.13 Al risuonar della sua voce, scrosciano in copia acque dal cielo; fa salire le nubi dalle estremità della terra; forma i baleni, forieri di pioggia, e trae fuor de' suoi ricettacoli i vènti.
14 Ogni uomo è divenuto stolto, non sa niente, ogni artefice è svergognato dall'idolo, perchè ciò che egli ha fuso è menzogna, e non v'è spirito.14 Ogni uomo, dalla sua stessa scienza, stolto è dichiarato; ogni artefice in una statua ha la sua propria confusione; perchè ciò che ha fuso è una menzogna, spirito in essi non v'è.
15 Son cose vane ed opere degne di riso, e nel tempo del loro castigo periranno.15 Sono esseri vani, contraffazioni ridicole; quando verrà la loro ora periranno.
16 Non è simile a queste cose la parte di Giacobbe: è lui quello che ha formate tutte le cose, e Israele è la verga della sua eredità, Egli si chiama Signore degli eserciti.16 Non è simile a questi il Dio, retaggio di Giacobbe, perchè egli è quello che ha formato tutte le cose e Israele è lo scettro della sua eredità, il suo nome è Signore degli eserciti.
17 Raduna dalla terra la tua confusione? tu che sei assediata.17 Raccatta da terra il fardello della tua confusione, o tu che assediata giaci,
18 Perché queste cose dice il Signore: « Ecco che questa volta io getterò lontano gli abitanti del paese, e li affliggerò in modo che sian trovati.18 perchè, così dice il Signore: «Ecco questa è la volta che io sbalestrerò lontano gli abitatori di questa terra e li vesserò tanto che ritrovino se stessi».
19 O me sventurata per la mia rovina! La mia piaga è atroce; ma io ho detto: Questo male è del tutto mio, e dovrò sopportarlo.19 «Ahimè che strazio, che colpo atroce! Ma io debbo dirlo: il danno è tutto mio e lo sopporterò.
20 La mia tenda è atterrata, tutte le mie corde son rotte, i miei figli mi hanno abbandonata e non esiston più, non v'è più chi rizzi ancora la mia tenda, chi alzi i miei padiglioni.20 Il mio padiglione è stato sfasciato, le mie corde spezzate; i miei figli sono usciti da me e non ci sono più, non v'è più nessuno che dispieghi il mio padiglione e rizzi le mie tende.
21 Perché i pastori hanno agito da stolti e non han cercato il Signore, per questo non han compreso, e tutto il loro gregge s'è disperso.21 Perchè i pastori hanno agito da stolti e non hanno ricercato il Signore; perciò non sono riusciti nei loro intenti e tutto il loro gregge è stato disperso.
22 Il rumore che si fa sentire, ecco s'avvicina, gran tumulto vien dalle terre del settentrione, a ridurre le città di Giuda in deserti, in tane di dragoni.22 Una voce che si ripercuote ecco è giunta, un gran fragore dalla terra del settentrione per mettere le città di Giuda nella desolazione e farne un'abitazione di fiere».
23 Io lo so, o Signore, che l'uomo non è padrone della sua via, che non dipende dall'uomo il camminare e il regolare i suoi passi.23 Io so, o Signore, che non è in balìa dell'uomo la sua strada, nè in suo arbitrio camminare e dirigere i suoi passi.
24 Castigami, o Signore, ma con giudizio, non nel tuo furore, per non annientarmi.24 Castigami, o Signore; ma con equanimità e non con tutto il tuo furore; affinchè tu non mi riduca al niente.
25 Effondi il tuo sdegno sopra le nazioni che non ti conoscono, sopra le regioni che non invocano il tuo nome, perchè esse hanno mangiato Giacobbe, l'han divorato, l'han distrutto, ed han fatta svanire la sua gloria ».25 Riversa la tua indignazione sopra le genti che ti hanno misconosciuto, e sopra le province che non hanno invocato il tuo nome; perchè hanno dilaniato Giacobbe e se lo sono divorato, l'hanno consumato e hanno dissipata la sua magnificenza!