Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Qoelet 8


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 La sapienza dell'uomo risplende nella sua faccia, e il potentissimo gli cangerà il volto.1 La sapienza dell' uomo sì traluce nel volto suo; ma il potentissimo sì le farà cambiare la faccia.
2 Io osservo i comandi del re e i precetti del giuramento di Dio.2 Io guardo e veggo la bocca del re, e li comandamenti del giuramento di Dio.
3 Non t'affrettare ad allontanarti dalla sua faccia e non persistere in azione cattiva, perchè Egli può fare tutto ciò che vuole,3 Non ti affrettare di partire dalla faccia sua; non perseverare nelle rie opere; imperò che Iddio farà quello che a lui piacerà.
4 e la sua parola è piena di potenza, e nessuno può dire a lui: « Perchè fai in questa maniera? »4 Però che le parole sue sono piene di grande potestade; or chi è quelli che prende a dire a lui: per che fai tu così?
5 Chi osserva il precetto non proverà alcun male. Il cuore del sapiente conosce il tempo e la risposta.5 Chi adempie il comandamento (suo) non proverà alcuna cosa di male; il cuore savio sì vede bene come si deve rispondere nel suo tempo.
6 Per ogni cosa v'è il suo tempo e la sua opportunità; ma è di grande afflizione per l'uomo6 Ogni faccenda ha sua stagione e tempo; ma molta è (l'angoscia e) la tribulazione degli uomini.
7 l'ignorare il passato e non poter avere nessuna notizia dell'avvenire.7 Imperò che non sanno la cose passate; nè quelle che debbono venire per nullo messaggio le posson sapere.
8 Non è in potere dell'uomo trattener lo spirito, non ha autorità sul giorno della morte, non gli è permesso di riposare in tempo di guerra, e l'empietà non salverà l'empio.8 Non ha l'uomo balìa di contendere allo spirito di Dio, ch' elli non tragga fuori l'anima del corpo, quando la vuole nel tempo della morte; nè non lasceranno li uomini riposare, infino che li peccati sono bilanciati, e la punizione è presso ivi; e quivi non aiuterà lo reo uomo il peccato suo.
9 Tutte queste cose ho io considerate, applicando la mia mente a tutte le opere che si fanno sotto il sole. Qualche volta un uomo domina sugli altri per sua sventura.9 Tutte queste cose bene le ho pensate, e diedi il mio cuore acciò che io potessi vedere ogni cosa la quale si fa sotto il sole; e trovai che alcuna volta l'uomo hae signoria sopra l'altro uomo per suo danno.
10 Ho visti degli empi onorati di sepoltura, i quali, quando erauo ancora vivi, stavano nel luogo santo, ed eran lodati nella città come dediti ad opere sante. Ma anche questo è vanità.10 Ancora vidi che alquanti erano in luogo santo, quando elli erano vivi, e poi dopo la morte furono l' anime loro sotterrate nello inferno, i quali erano lodati dalle persone delli intendimenti che feciono, conciosia cosa che si credeano che facessono opere giuste (e sante, e poi furono inique e malvagie); e questo si era vanitade (sotto il sole).
11 Perchè la sentenza non è data subito contro i cattivi, senza alcun timore i figli degli uomini commettono il male.11 E ancora conobbi che però fanno li uomini li peccati sanza paura, però che Iddio (sofferisce, e) di dare sentenza s' indugia adosso al peccatore.
12 Ma dall'essere il peccatore tollerato con pazienza, anche dopo che ha fatto cento volte il male, io ho compreso che il bene sarà riserbato a quelli che temono Dio e lo riveriscono,12 Ma con tutto ciò che Iddio sostenga cento volte peccando il peccatore, non si mutano i buoni uomini di fare bene a fare male; anzi continuo temono però Iddio, e fanno riverenza alla faccia di Dio; e però sono degni di molto bene (e per certo alla fine loro l'averanno).
13 e che non avrà bene l'empio, che non saran prolungati i suoi giorni, ma passeranno come ombra quelli che non temono la faccia del Signore.13 E allo empio (e malvagio) sarà tolto ogni bene, (e dopo la morte averanno l' anime loro molte pene, dilungandosi da ogni bene,) e tutti li di suoi, quasi come ombra, torneranno in vano, cioè di coloro i quali Iddio non hanno temuto.
14 V'è pure un'altra vanità che avviene sopra la terra: vi son dei giusti a cui toccano i mali, come se avessero operato da empi, e vi son degli empi tanto tranquilli, come se avessero operato da giusti; ma anche questo io la giudico vanissima cosa.14 Ancora vidi un' altra vanitade la quale si fa sopra la terra. Alcune volte sono molti buoni uomini e giusti, a cui vengono tante sciagure, come se loro avessono fatte l'opere de' peccatori; e sono molti rei uomini i quali hanno sanza paura quello ch' egli vogliono, sì come fussono giusti. E questo giudico vanissimo; (però che non è maggiore infelicitade della felicità dei peccatori).
15 Io dunque ho lodata l'allegria, perchè l'uomo non ha altro bene sotto il sole, se non mangiare e bere e star contento, e questo solo può ritrarre dalle sue fatiche nel tempo di vita a lui conceduta sotto il sole da Dio.15 Ora lodo dunque, che l'uomo non ha bene se non quando riceve letizia, e manuca e beve e gode; e questo solamente porterae della fatica del sudore suo, la quale è durata tutto il tempo della vita sua, il quale tempo ebbe da Dio.
16 Or io applicai la mia mente per imparar la sapienza e capire il gran da fare che domina la terra: vi son degli uomini che non chiudono gli occhi nè giorno nè notte per dormire.16 E anche (a Dio) puosi il mio cuore per sapere le cose segrete, e per intendere i divisamenti e le cagioni di tutte le cose che si travagliano per la terra; e feci sì come colui che non dorme nè di dì nè di notte.
17 E compresi che di tutte le opere di Dio che si fanno sotto il sole, l'uomo non può trovare nessuna spiegazione, e quanto piu s'affanna a cercarla tanto meno la trova, e se anche il sapiente dicesse di sapere non potrà scoprir niente.17 E intesi che di nessuna sentenza nè giudicio di Dio puote l'uomo trovare cagione sopra la terra, delle cose di sotto il sole; quanto più vi s' affatica, meno ne puote trovare; e se forse egli dicesse che ne sapesse ragione, allora sa elli peggio.