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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 11


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Ma poco dopo Lisia, procuratore e parente del re e messo a capo degli affari del regno, non potendo sopportare le cose accadute,1 Poco tempo dopo, Lisia, tutore e parente del re e incaricato degli affari di stato, mal sopportando l’accaduto,
2 messi insieme ottanta mila uomini e tutta la cavalleria, si mosse contro i Giudei, contando di prender la città e darla ad abitare ai Gentili,2 raccolti circa ottantamila uomini e tutta la cavalleria, mosse contro i Giudei, contando di ridurre la città a residenza dei Greci,
3 di rendere cespite di guadagno il tempio, come tutti gli altri templi dei Gentili, e di mettere in vendita tutti gli anni il sacerdozio.3 di imporre tasse al tempio come agli altri edifici di culto delle nazioni e di mettere in vendita ogni anno il sommo sacerdozio.
4 Per nulla pensando alla potenza di Dio, senz'alcun freno di ragione, metteva la sua fiducia nella moltitudine dei fanti, nelle migliaia dei cavalieri, e in ottanta elefanti.4 Egli non teneva in nessun conto la potenza di Dio, ma confidava soltanto nelle sue miriadi di fanti, nelle migliaia di cavalieri e negli ottanta elefanti.
5 Or, entrato in Giudea e avvicinatosi a Betsura, che era in luoghi stretti, lontana cinque stadi da Gerusalemme, espugnò quella fortezza.5 Entrato nella Giudea e avvicinatosi a Bet-Sur, che era una posizione fortificata distante da Gerusalemme circa venti miglia, la cinse d’assedio.
6 Appena Maccabeo e quelli che eran con lui seppero l'espugnazione delle fortezze, con sospiri e lacrime, insieme a tutto il popolo, pregarono il Signore a mandare l'angelo buono per la liberazione d'Israele.6 Quando gli uomini del Maccabeo vennero a sapere che quello assediava le fortezze, tra gemiti e lacrime supplicarono con tutto il popolo il Signore che inviasse l’angelo buono a salvare Israele.
7 E lo stesso Maccabeo, dopo aver preso per il primo le armi, esortò tutti gli altri ad esporsi con lui al pericolo per dar soccorso ai loro fratelli.7 Lo stesso Maccabeo, cingendo per primo le armi, esortò gli altri a esporsi con lui al pericolo per andare in aiuto dei loro fratelli: tutti insieme partirono con coraggio.
8 Mentre tutti insieme con animo risoluto marciavano a Gerusalemme, apparve dinanzi a loro un cavaliere vestito di bianco, con armi d'oro e colla lancia in resta.8 Mentre si trovavano ancora vicino a Gerusalemme, apparve come condottiero davanti a loro un cavaliere in sella, vestito di bianco, che brandiva armi d’oro.
9 Allora tutti insieme benedissero il misericordioso Signore, e, fortificati nell'animo, divennero pronti ad assalire non solo gli uomini, ma anche le bestie più feroci, e a trapassare muraglie di ferro.9 Tutti insieme benedissero Dio misericordioso e si sentirono rincuorati, pronti ad assalire non solo gli uomini ma anche le bestie più feroci e mura di ferro.
10 Si avanzarono dunque risolutamente, avendo il Signore che li aiutava dal cielo ed aveva pietà di loro.10 Procedevano in ordine, con un alleato venuto dal cielo, per la misericordia che il Signore aveva avuto di loro.
11 Si scagliarono impetuosamente come leoni sopra il nemico e trucidarono undici mila fanti e mille seicento cavalieri.11 Gettatisi come leoni sui nemici, stesero al suolo undicimila fanti e milleseicento cavalieri e costrinsero tutti a fuggire.
12 Tutti gli altri fnron da loro messi in fuga, e molti scapparono feriti e ignudi, e lo stesso Lisia si mise in salvo con vergognosa fuga.12 Costoro in gran parte riuscirono a salvarsi feriti e spogliati. E lo stesso Lisia si salvò fuggendo vergognosamente.
13 E siccome non era un insensato, considerando i vuoti fatti nelle sue truppe, e conoscendo che i Giudei erano invincibili, perchè appoggiati al soccorso dell'onnipotente, mandò a trattare con essi;13 Ma, non privo di intelligenza, pensando alla sconfitta subita e constatando che gli Ebrei erano invincibili, perché il Dio potente combatteva al loro fianco,
14 e promise di accondiscendere in tutto ciò che fosse giusto; e di fare in modo che il re diventasse loro amico,14 mandò a proporre un accordo su tutto ciò che fosse giusto, assicurando che a questo scopo avrebbe persuaso il re, facendo pressione su di lui perché diventasse loro amico.
15 Maccabeo si arrese alle preghiere di Lisia, badando in tutto a ciò che era utile, e tutto ciò che Maccabeo per iscritto chiese a Lisia in favore dei Giudei il re lo concesse. Lettera di Lisia ai Giudei15 Il Maccabeo, badando a ciò che più conveniva, acconsentì a tutto quanto Lisia chiedeva. Infatti, quanto il Maccabeo aveva presentato a Lisia per iscritto riguardo ai Giudei, il re lo accordò.
16 La lettera che Lisia scrisse ai Giudei conteneva queste cose: « Lisia al popolo dei Giudei, sa­lute.16 Il contenuto della lettera scritta da Lisia ai Giudei era del seguente tenore:
17 Giovanni e Abesalom, vostri inviati, consegnando il (vostro) scritto, mi chiesero di adem­pire quanto eran venuti a signi­ficarmi.17 «Lisia al popolo dei Giudei, salute! Giovanni e Assalonne, inviati da voi, ci hanno consegnato il documento sotto riportato e hanno chiesto la ratifica dei punti in esso contenuti.
18 Così tutto quello che ho potuto riferire al re l'ho riferito, e tutto ciò che permettevano le circostanze l'ha concesso.18 Quanto era necessario riferire anche al re, gliel’ho esposto ed egli ha accordato quanto era accettabile.
19 Se dunque resterete fedeli agli affari (del regno) io anche nell'avvenire mi sforzerò di farvi del bene.19 Se dunque continuerete a essere favorevoli agli interessi del regno, cercherò anche in avvenire di procurarvi dei favori.
20 In quanto alle altre cose, in particolare, ho dati ordini a voce a questi e a quelli da me inviati di parlarne a voce con voi.20 Su questi punti e sui particolari ho dato ordine ai vostri e ai miei incaricati di trattare con voi.
21 State sani. L'anno centoquarant'otto, il ventiquattro del mese di Dioscuro ».21 State bene. L’anno centoquarantotto, il ventiquattro del mese di Dioscorinzio».
22 La lettera del re conteneva queste cose: « Il re Antioco al fratello Lisia. Salute.22 La lettera del re si esprimeva così:
«Il re Antioco al fratello Lisia, salute!
23 Dopo che il padre nostro fu trasferito fra gli dei, noi, bramando che i nostri sudditi, senza agitazioni attendano con cura ai loro affari,23 Dopo che nostro padre è passato tra gli dèi, vogliamo che i cittadini del regno possano tranquillamente attendere ai loro interessi.
24 e avendo saputo che i Giudei non si piegarono al desiderio di mio padre, di passare ai riti dei Greci, e che vogliono ritenere le loro istituzioni, e che perciò da noi chiedono che sia loro concesso (di vivere secondo le) loro leggi, noi,24 Avendo sentito che i Giudei non intendono accettare l’ellenizzazione voluta da nostro padre, ma, attaccati al loro sistema di vita, chiedono di attenersi alle proprie leggi,
25 volendo che anche questa nazione sia tranquilla, abbiamo giudicato e stabilito che sia loro restituito il tempio, affinchè essi possano fare secondo la consuetudine dei loro maggiori.25 volendo perciò che anche questa nazione sia libera da turbamenti, decretiamo che il tempio sia loro restituito e si governino secondo le tradizioni dei loro antenati.
26 farai dunque bene a inviare ad essi e a dar la destra, affinchè, cono­sciuta la nostra volontà, stiano di buon animo, e provvedano al loro bene ».26 Farai bene, dunque, a inviare loro messaggeri e a dare loro la destra, perché, conosciuta la nostra decisione, si sentano rincuorati e riprendano a loro agio la cura delle proprie cose».
27 La lettera del re ai Giudei era questa: « Il re Antioco al senato dei Giudei e a tutti gli altri Giudei. Salute.27 La lettera del re indirizzata alla nazione era così concepita:
«Il re Antioco al consiglio degli anziani dei Giudei e agli altri Giudei, salute!
28 Se voi state bene, state come desideriamo: anche noi stiamo bene.28 Se state bene, è appunto come noi vogliamo; anche noi godiamo ottima salute.
29 E' venuto da noi Menelao a dire che voi volete discendere ai vostri che sono presso di noi.29 Menelao ci ha rivelato che voi volete tornare a vivere nelle vostre sedi.
30 Or dunque a quelli che faranno il viaggio fino al trenta del mese di Xantico, diamo la destra (in segno) di sicurezza.30 A quelli che si metteranno in viaggio entro i trenta giorni del mese di Xàntico sarà garantita sicurezza e facoltà
31 E sia permesso ai Giudei di usare i loro cibi e le loro leggi come prima, e nessuno di essi sia in alcun modo molestato per ciò che è avvenuto per ignoranza.31 di usare, come Giudei, delle loro regole alimentari e delle loro leggi, come prima, e nessuno di loro potrà essere molestato da alcuno per le mancanze commesse per ignoranza.
32 Abbiamo poi mandato anche Menelao, affinchè parli con voi.32 Ho anche mandato Menelao per rassicurarvi.
33 State sani. L'anno centoquarant'otto, il quindici del mese di Xantico ».33 State bene. L’anno centoquarantotto, il quindici del mese di Xàntico».
34 Anche i Romani scrissero una lettera che diceva così: « Quinto Memmio e Tito Manilio, legati dei Romani, al popolo dei Giudei. Salute.34 Anche i Romani inviarono loro questa lettera:
«Quinto Memmio e Tito Manio, legati dei Romani, al popolo dei Giudei, salute!
35 Le cose a voi concedute da Lisia, parente del re, noi pure le concediamo.35 Riguardo a ciò che Lisia, parente del re, vi ha concesso, anche noi siamo d’accordo.
36 Quanto poi a quelle che egli ha creduto di dover riferire al re, spedite subito qualcuno, dopo avere ben discussa tra voi la cosa, affinchè noi vediamo bene ciò che a voi convenga, perchè noi andiamo ad Antiochia.36 Riguardo invece a quei punti che egli ha giudicato dover riferire al re, mandate subito qualcuno, dopo averli esaminati, perché possiamo riferire le cose in modo conveniente per voi. Noi siamo in viaggio per Antiòchia.
37 Affrettatevi, dunque a rispondere per far sapere anche a noi quello che volete.37 Mandate dunque in fretta dei messaggeri per farci conoscere di quale parere siete.
38 State sani. L'anno centoquarant'otto, il quindici del mese di Xantico ».38 State bene. L’anno centoquarantotto, il quindici del mese di Xàntico».